PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
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Astrid I
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
Unità cristiana?
Maggio 1655
Se gli anni precedenti sono stati caratterizzati da guerre interne fraticide e guerre di religione ci sarà mai spazio per l’unità di tutti i popoli cristiani? L’Europa negli ultimi anni ha attraversato forse uno dei periodi più bui che sono culminati in quest’ultimi mesi con cruenti conflitti che hanno visto anche la scomparsa di stati centenari come la Serenissima. Una Venezia indebolita dalla guerra contro la corona spagnola è stata costretta a sottomettersi al volere e controllo ottomano, quest’ultimi hanno in un primo momento aggredito il regno polacco provocando la reazione anche dell’Arciducato d’Austria, ma tutti i tentativi sono stati resi vani dalla potenza della Sublime Porta. Il Doge lasciava Venezia per l’ultima volta, l’Imperatore del Sacro Romano Impero abdicava lasciando il posto vacante, la Polonia veniva considerevolmente ridimensionata e con essi anche tutta la stabilità europea veniva messa in discussione. Ma anche nelle ore più buie una luce apparve all’improvviso con l’elezione a Papa di Carlo I, persona mite ma dotata di grande diplomazia e soprattutto spiritualmente profonda, un papa che cercherà il dialogo anche con gli infedeli ma che è pronto a ricompattare il mondo cattolico se questo fosse stato in pericolo. A dare seguito alle parole ci hanno pensato i fatti, dopo lunghi colloqui con i rappresentanti francesi possiamo annunciare che la Francia torna ad essere la “Fille aînée de l’Église”, riconoscendo la superiorità dell’autorità papale per la nomina delle cariche ecclesiastiche ricevendo in cambio un aumento dei cardinali elettori al conclave. Certo sappiamo che non tutti hanno gradito la nuova figura e non è certo una sorpresa che la disapprovazione venga dagli Asburgo, siano essi austriaci o spagnoli, e gli iberici non hanno certo nascosto il loro astio, d'altronde la loro superbia e l’affannosa brama di potere li precede. Essi si sono sempre fregiati del titolo di unico Defensor Fidei ma concretamente hanno solo pensato ai propri interessi. Ma dov’era la corona spagnola quando la Polonia cedeva terreno agli infedeli? Dov’erano gli Asburgo quando anche i loro stessi familiari cadevano sotto i colpi delle bombarde ottomane, e oggi viene da chiedersi dove saranno gli spagnoli se il papa ci dovesse chiamare alle armi?
Gli Asburgo, la solita famiglia guerrafondaia che dopo la caduta delle province olandesi chiude l’accerchiamento del regno francese e tutta la sua arroganza viene convogliata nella figura più la rappresentativa, la nuova regina Maria Teresa. Una giovane sovrana che a differenza del padre, un uomo razionale, digrigna i denti contro il vicino e invia una spedizione “diplomatica” per pretendere che la contea di Barcellona venisse ceduta imponendolo come un ultimatum piuttosto che come una richiesta per trattare. Ovviamente al nulla di fatto che né è conseguito la Francia si è ritenuta libera da tutti i vincoli contrattuali, anche quelli doganali e viola apertamente lo stretto di Gibilterra, mossa che porto l’irrazionale Maria ad un attacco con tutta la flotta all’ammiraglia francese provocandone l’affondamento. Ma oltre alla Soleil Royal è naufragata anche la credibilità della regina. Circolano infatti voci su come molti nobili di corte e non, abbiano mal volentieri appreso la notizia dell’affondamento del vascello e di una ipotetica guerra con il vicino francese, sembrerebbe che la regina non goda di particolare gradimento a Madrid, tanto che molti nobili, si pensa in maniera autonoma e di sicuro non autorizzata inviarono un “dono” di riparazione per placare le ire francesi.
Gli Asburgo, una famiglia che ha gestito il potere all’interno del SRI a proprio piacimento instaurando di fatto una dinastia, che rendono vane tutte le elezioni. In particolare l’ultima elezione è il sintomo di un sistema malato e corrotto fino al midollo. La già scontata vittoria di Maria Anna d'Austria sembrava poter vacillare al secondo turno di elezioni quando a sorpresa uscirono i risultati compatti su Guglielmo del Brandeburgo, ben quattro ma l’ago della bilancia l’arcivescovo di Magonza decise che si sarebbe risolta in un nulla di fatto, ormai era chiaro gli altri candidati erano puramente delle comparse, era chiaro che solo un Asburgo avrebbe potuto vincere. Le elezioni proseguirono ma questa volta i principi Massimiliano Enrico di Baviera, Arcivescovo di Colonia, Ferdinando Maria di Baviera, Duca di Baviera e Carlo Luigi Wittelsbach, Conte Palatino del Reno non presero parte a questa farsa e abbandonarono silenziosamente la sala. Il dado era tratto ancora una volta l’asburgica brama di potere aveva vinto, attenderemo con ansia le prossime mosse della “nuova” Imperatrice.
In riferimento agli ultimi eventi il nuovo papa per quanto di animo pacifico è seriamente preoccupato per le sorti della penisola italica. La presenza degli ottomani a Venezia in realtà è una preoccupazione di tutto il mondo cattolico, anzi cristiano, gli infedeli non si erano mai spinti così vicini al cuore del cattolicesimo ma anche del protestantesimo. Ecco che convocati i più importanti rappresentanti degli stati dal Santo padre si decise di affrontare il tema e si scelse dopo un non lungo dibattito la via francese della diplomazia per cercare di liberare Venezia, appoggiata stranamente dai rappresentanti spagnoli. Dopo aver affidato l’incarico al Cardinal Mazzarino egli si mise in viaggio per i territori ottomani, ma sarebbe stato accolto da un’accoglienza fredda, la Sultana infatti alle prese con la scomparsa del figlio non era propensa ad intavolare nessun tipo di discussione figuriamoci una trattativa o il riscatto della città.
Non per conquista ma per compravendita il regno di Francia ha ripreso possesso di alcuni territori nelle lande del nord America, Puritania l’avevano chiamata, Nouvelle Normandie sarà ribattezzata. La provincia passa così dal possesso della vedova del banchiere Bartolomeo Welser, dato per disperso dopo la spedizione nel nuovo mondo, la quale non potendo più sostenere gli oneri e i debiti ha preferito sbarazzarsi di quel pezzo di terra. Vedendo una nuova occasione di conversione, forti anche del riavvicinamento con lo stato pontificio, Luigi XIV ordinò che per la Nouvelle Normandie partisse una missione guidata dai frati francescani e si decise a mandare dei costruttori per avviare la costruzione di nuove città per colonizzare stabilmente la zona
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
Comunicato Ufficiale della Santa Sede
In data 13 Maggio è avvenuto un presagio demoniaco:
Papa Carlo è stato vittima di un attentato.
La sera del giorno citato,
il Pontefice si è recato nella sua stanza del Palazzo Vaticano come ogni santa sera.
Nelle ore notturne, le più buie, in cui nelle ombre si celano i seguaci del Diavolo
una figura sinistra si è addentrata nel Vaticano, eludendo anche la sicurezza delle Guardie Pontefice.
Giunto nella camera del Papa, forzando la serratura della camera, l'Ombra ha sguainato il suo coltello
con l'intento di pugnalare il cuore di Carlo.
Dio ha voluto che proprio un istante prima che la lama toccasse la carne molle, il Pontefice apri gli occhi.
Vide quell'ombra tramutarsi in un aspetto umano: un uomo adulto con pochi capelli,
carnagione scusa e con gli occhi iniettati di sangue.
Di istinto la mano del Papa va sul comodino affianco al suo letto, afferra il primo oggetto alla portata e
lo sferra di violenza sul volto del suo assassino.
Quell'oggetto era proprio una Bibbia.
Stordito l'aggressore si è fatto sfuggire il Papa che correndo nel corridoio fuori la sua stanza,
ha iniziato ad urlare svegliando domestici, cardinali e allertando le guardie.
Queste ultime si sono fiondate fuori la camera papale, l'uomo del demonio, conscio di non avere vie di uscite,
ha cercato di gettarsi giù dalla finestra, chissà se per suicidarsi o nella speranza di sopravvivere.
Le guardie papali hanno fermato l'assassino conducendolo nel carcere sotterraneo del Vaticano.
Dopo 7 giorni di lunghe torture: unghie staccate, denti rimossi, dita spezzate e un orecchio maciullato;
l'uomo ha iniziato a parlare.
La sua lingua non era romanza, ne tedesca o nordica, bensì un dialetto orientale.
Il suo nome era: Mehmet Ali Celik assassino di professione,
ingaggiato dal Sultanato Ottomano per eliminare il Papa.
Papa Carlo ha deciso di non farsi più vedere per i prossimi mesi, comunicherà attraverso dei intermediari.
La sicurezza del Vaticano è stata triplicata, da ora sarà impossibile il ripetersi di questo evento drammatico.
Il Mondo Cattolico Tutto deve prendere posizione nei confronti della minaccia islamica, coloro che avranno rapporti economici o politici con l'Impero Ottomano saranno considerati "falsi cattolici" per tanto nemici come gli islamici.
Ora più che mai bisogna unirsi per eliminare la presenza ottomana dall'Europa.
Fine Comunicato.
Ferdinand-Foch- Vecchia Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
Maggio 1655
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Si sentono le urla di tutto il palazzo di Amalienborg mentre nelle stanze reali fronte il capezzale del Re Cristiano IV ormai defunto nel suo letto alla veneranda età di 67 anni il nuovo erede al trono primo per linea di successione Federico III tenta di tenere un contegno per lo sconcerto della morte del padre e per il fardello che gli fu imposto durante la nascita e che ora diventerà realtà.
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Maggio 1655 dopo una disastrosa guerra tra coloni e abitanti nativi detti Eskimesi della Groelandia il sovrano Cristiano IV muore senza vedere il suo sogno di un impero Norreno nuovamente su tutti i continenti e signore indiscusso del Nord.
Tra i gelidi fiordi Groelandesi si consumo a cavallo tra l'anno 1653/55 una feroce corsa per le poche risorse che quell'aria terra di ghiaccio offre, durante gli anni delle spedizioni furono inviati animali da monta e capi interi di bestiame con la speranza di rendere autosufficenti i coloni in breve tempo, il tutto si rivelo inutile in quanto le bestie non potevano sopravvivere a lungo durante i periodi invernali neanche se chiusi in stalle riscaldate come è usanza tutt'ora in Islanda.
In un primo momento gli abitanti Inuit ed Eskimesi insegnarono ai coloni come procacciare carne di foca e come pescare lungo le rive ghiacciate senza l'ausilio di barche. Ma il freddo ed il continuo invio di nuove imbarcazioni presto fece inferocire quelle tribù che mai riconobbero pienamente i domini di sua maestà Cristiano IV rivendicati per diritto di nascita! addirittura in casi isolati saccheggiando e dando a fuoco i rifugi dei coloni lasciandoli morire di freddo e di stenti. Ad aggiungersi alla tragedia la non curanza e la poca organizzazione delle spedizioni tramite barche sempre più piene permisero la proliferazione di polmonite e malattie ricollegabili al freddo quali anche febbre e scorbuto che non aiutarono certo a superare le già ardue ostilità del Nord.
Negli anni a seguire i morti passarono da centinaia a migliaia, fino a giungere oggi alla situazione odierna dove le tribù barbare sono state scacciate verso i monti dell'estremo Nord condannati a vagare nel ghiaccio fino a che l'assideramento della donna dei mari non li raggiungerà.
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Il Nuovo sovrano non si è espresso in merito alla situazione dell'Europa, l'ultima spedizione per contattare la corona fu da parte della ormai scomparsa repubblica di Venezia detta la serenissima.
Ma le continue interferenze da parte degli Spagnoli sullo stretto di gibilterra e le tassazioni troppo elevate resero inutile il transito di navi mercantili col senno di poi anche l'alleanza con il sacro romano impero è andata in fumo rendendo di fatto il Regno di Danimarca e Norvegia ed ora Islanda e Groelandia, isolato nella sua magnificenza e gloriosa freddezza.
Mussu- Vecchia Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
Gazzetta di Varsavia- edizione Maggio 1655
Un nuovo sbocco sul mare
Dopo la perdita di Danzica, per mano del Brandeburgo che per opportunismo si era alleato con gli Ottomani, sembrava che la Polonia fosse costretta ad abbandonare i suoi sogni di espansione nel nuovo continente. Fortunatamente sua maestà Lubomirski è riuscito abilmente a stringere un'alleanza con la Gran Bretagna con la quale si è decisa la spartizione del Ducato di Livonia, territorio che anzitempo la Svezia ci aveva sottratto, ora che l'Impero svedese è giunto al tracollo a causa dei negligenti sovrani che l'hanno precedentemente governata, la Polonia può aspirare a recuperare la Semigallia e riottenere così uno sbocco sul mare, grazie al quale potremmo rimetterci in contatto con la spedizione che un anno fa era partita alla volta delle Americhe.
Una colonia abbandonata a se stessa
È ormai trascorso un anno da quando Jan Sobieski lasciava il porto di Danzica al comando di tre vascelli per fondare una colonia nell'America del Nord per ordine dell'allora sovrano Giovanni II. In seguito alla guerra si è perso ogni contatto con la spedizione che è totalmente ignara delle disgrazie avvenute in patria, forse sono sbarcati o forse sono stati assaliti dalle selvagge popolazioni indigene del luogo, o forse ancora sono stati travolti da una tempesta ancor prima di mettere piede a terra. Il re ha affermato che appena la Polonia avrà nuovamente uno sbocco sul mare partirà immediatamente una seconda spedizione per accertarsi del destino della prima; fino ad allora gli uomini di Jan Sobieski hanno solo loro stessi e la fede in Dio per superare le avversità che quella terra selvaggia ha da offrire.
L'attentato al pontefice e la nuova crociata alle porte
Durante la notte del 13 Maggio è avvenuto un evento talmente grave da scuotere tutta la Cristianità da cima a fondo; un misterioso sicario, rivelatosi poi al servizio dei subdoli Ottomani, ha attentato alla vita di sua Santità Carlo, ma per grazia di Dio il pontefice ha avuto la forza di reagire sfuggire dalla lama del sicario turco. Dopo un durissimo ma meritato interrogatorio, l'assassino ha confessato tutto alle guardie pontifice. Dopo questo spiacevole evento il pontefice si è ritirato al sicuro nel suo palazzo e ha lanciato un appello a tutto il mondo cristiano, esortandolo a prendere le armi contro l'Impero Ottomano che ormai ricopre con la sua ombra quella che una volta era la più florida Repubblica Marinara. La Polonia conosce bene la pericolosità degli Ottomani, infatti re Lubomirski si è dichiarato favorevole a un intervento armato contro la Sublime Porta, a patto che anche le altre nazioni cristiane partecipino, così da evitare un secondo inutile massacro di uomini polacchi.
Un nuovo sbocco sul mare
Dopo la perdita di Danzica, per mano del Brandeburgo che per opportunismo si era alleato con gli Ottomani, sembrava che la Polonia fosse costretta ad abbandonare i suoi sogni di espansione nel nuovo continente. Fortunatamente sua maestà Lubomirski è riuscito abilmente a stringere un'alleanza con la Gran Bretagna con la quale si è decisa la spartizione del Ducato di Livonia, territorio che anzitempo la Svezia ci aveva sottratto, ora che l'Impero svedese è giunto al tracollo a causa dei negligenti sovrani che l'hanno precedentemente governata, la Polonia può aspirare a recuperare la Semigallia e riottenere così uno sbocco sul mare, grazie al quale potremmo rimetterci in contatto con la spedizione che un anno fa era partita alla volta delle Americhe.
Una colonia abbandonata a se stessa
È ormai trascorso un anno da quando Jan Sobieski lasciava il porto di Danzica al comando di tre vascelli per fondare una colonia nell'America del Nord per ordine dell'allora sovrano Giovanni II. In seguito alla guerra si è perso ogni contatto con la spedizione che è totalmente ignara delle disgrazie avvenute in patria, forse sono sbarcati o forse sono stati assaliti dalle selvagge popolazioni indigene del luogo, o forse ancora sono stati travolti da una tempesta ancor prima di mettere piede a terra. Il re ha affermato che appena la Polonia avrà nuovamente uno sbocco sul mare partirà immediatamente una seconda spedizione per accertarsi del destino della prima; fino ad allora gli uomini di Jan Sobieski hanno solo loro stessi e la fede in Dio per superare le avversità che quella terra selvaggia ha da offrire.
L'attentato al pontefice e la nuova crociata alle porte
Durante la notte del 13 Maggio è avvenuto un evento talmente grave da scuotere tutta la Cristianità da cima a fondo; un misterioso sicario, rivelatosi poi al servizio dei subdoli Ottomani, ha attentato alla vita di sua Santità Carlo, ma per grazia di Dio il pontefice ha avuto la forza di reagire sfuggire dalla lama del sicario turco. Dopo un durissimo ma meritato interrogatorio, l'assassino ha confessato tutto alle guardie pontifice. Dopo questo spiacevole evento il pontefice si è ritirato al sicuro nel suo palazzo e ha lanciato un appello a tutto il mondo cristiano, esortandolo a prendere le armi contro l'Impero Ottomano che ormai ricopre con la sua ombra quella che una volta era la più florida Repubblica Marinara. La Polonia conosce bene la pericolosità degli Ottomani, infatti re Lubomirski si è dichiarato favorevole a un intervento armato contro la Sublime Porta, a patto che anche le altre nazioni cristiane partecipino, così da evitare un secondo inutile massacro di uomini polacchi.
Maþt- Nuova Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
EL MUNDO
Luglio 1655 (ho iniziato a scrivere l'articolo alle 22:40, non è colpa mia se ho finito alle 00:35)
[Politica Estera - Attentato al Papa]
Come si suppone sia già risaputo all'interno di tutto il mondo Cristiano e non, due mesi fa, in una calda nottata di Maggio, un assassino, il quale ha confessato d'essere stato inviato dalla Sublime Porta, ha tentato codardamente con il favore della notte di togliere la vita a Carlo I, il pontefice si sarebbe miracolosamente svegliato, tra i fedeli circola la voce che è stata la mano del signore a salvarlo, dopotutto se è riuscito ad intrufolarsi nelle camere più interne della Santa sede, solo il Sommo Padre poteva agire.
La notizia ha portato sgomento e timore in tutto il regno, in maniera particolare nella penisola italiana, difatti la popolazione si è divisa in due grandi gruppi, chi tenta di fuggire verso l'iberia o tenta la fortuna nelle Americhe, spaventato da un eventuale imminente conflitto contro la Sublime Porta oppure chi chiede a gran voce questo conflitto, nonostante la guerra dei trent'anni e nonostante i tentativi di rendere il cuore del regno più tollerante, secoli e secoli di dottrina non possono svanire, molti sono gli uomini che in preda ad un fervore di fede si sono offerti volontari alla leva se mai dovesse giungere l'ora più buia.
[Elezioni Imperiali]
Con grande sorpresa di molti, Maria Anna d'Asburgo è la nuova Sacro Romana Imperatrice, nonostante la si desse per favorita all'inizio delle votazioni, difficilmente si riusciva ad immaginare un altra donna salire al potere e di fatti in molti erano pronti a supporre che la vittoria di Guglielmo fosse talmente scontata da non essere nemmeno riusciti a credere alle notizie riportate da Francoforte in un primo momento.
Scherzosamente ci sono persone che affermano di "trovarsi nell'era delle Amazzoni" in quanto sempre più paesi si stanno ritrovando nelle mani di una figura femminile, solo il tempo e la fede ci diranno se questa "era delle Amazzoni" sarà una fortuna o una condanna per noi.
[Il re senza corona ed il re senza popolo]
Il regno polacco non è durato molto nella sua breve storia, difatti potremmo dire che non è mai esistito, il re Casimiro non è riuscito a vedere al trono suo figlio che già la monarchia elettorale è tornata prepotentemente ad esigere il suo posto, dopo la sconfitta ottomana il nuovo sovrano ha deciso di tentare di recuperare parti della confederazione, approfittando inoltre della crisi del regno di Svezia per provare ad accrescere la propria influenza nel Baltico, tuttavia seppur in crisi, la sconfitta contro gli ottomani ha evidentemente danneggiato profondamente il regno polacco, non solo nel fisico ma anche nello spirito. In ricerca d'aiuto si vocifera abbiano chiesto aiuto a Cromwell il quale in fine ha acconsentito ad offrire l'aiuto della marina britannica al regno polacco ormai denudato del suo mare.
[Il Pinco, I nativi, I pirati]
La storia del Pinco, nave genovese continua ad ispirare storie in tutta l'Europa, dopo l'espansione e la fondazione della nuova Genova da parte dei coloni della penisola italica, si raccontano leggende di un gruppo di nativi che avrebbe scacciato il Pinco ed il suo equipaggio dall'isola, difatti alcuni credono che i marinai si siano imbattuti in qualche cimelio sacro per gli abitanti del nuovo mondo che su tutte le furie hanno tentato in vano d'inseguire la caravella sulle loro zattere. Tuttavia ora vi è voce di una grande ciurma di bucanieri sulle tracce dell'imbarcazione, alcuni dicono d'averli visti addirittura alle colonne d'Ercole, altri narrano di questo pirata scuro con la folta barba pagare in anticipo il passaggio alle autorità spagnole se mai in futuro fossero all'inseguimento del Pinco nelle acque mediterranee.
La guardia costiera ha smentito ogni diceria, eppure le storie su questa nave segno di sogni e di speranza per tutte le persone che puntano ad una vita più appagante continuano a nascere giorno dopo giorno ininterrottamente.
[La paura dell'est ed i vicini del nord]
Dopo gli ultimi avvenimenti, dalla caduta di Venezia, alle elezioni del nuovo pontefice fino al tentato omicidio di quest'ultimo, molti hanno iniziato a fare discorsi sulla fede e della presunta minaccia che incombe alle porte del continente, nonostante non ancora incoronata, Maria Teresa D'Asburgo ha cercato di rassicurare gli abitanti del regno affermando che la Spagna è forte e che con la benedizione del signore, se mai dovesse arrivare la buia ora della guerra contro la Sublime Porta, noi avremo la forza per difenderci.
Poco dopo questo suo discorso si parla nel continente, specialmente in casa dei nostri vicini francesi, di come la Spagna abbia "abbandonato i propri fratelli cristiani" il che fa subito sorgere un quesito, dove è mai stato in tutti questi anni il regno francese? La risposta? Molto semplice, il regno di Francia era troppo impegnato a fare accordi con gli eretici protestanti britannici ed olandesi in comune accordo con gli infedeli turchi nello spartirsi il Marocco e minacciare la sicurezza del regno nel sud.
Come si suppone sia già risaputo all'interno di tutto il mondo Cristiano e non, due mesi fa, in una calda nottata di Maggio, un assassino, il quale ha confessato d'essere stato inviato dalla Sublime Porta, ha tentato codardamente con il favore della notte di togliere la vita a Carlo I, il pontefice si sarebbe miracolosamente svegliato, tra i fedeli circola la voce che è stata la mano del signore a salvarlo, dopotutto se è riuscito ad intrufolarsi nelle camere più interne della Santa sede, solo il Sommo Padre poteva agire.
La notizia ha portato sgomento e timore in tutto il regno, in maniera particolare nella penisola italiana, difatti la popolazione si è divisa in due grandi gruppi, chi tenta di fuggire verso l'iberia o tenta la fortuna nelle Americhe, spaventato da un eventuale imminente conflitto contro la Sublime Porta oppure chi chiede a gran voce questo conflitto, nonostante la guerra dei trent'anni e nonostante i tentativi di rendere il cuore del regno più tollerante, secoli e secoli di dottrina non possono svanire, molti sono gli uomini che in preda ad un fervore di fede si sono offerti volontari alla leva se mai dovesse giungere l'ora più buia.
[Elezioni Imperiali]
Con grande sorpresa di molti, Maria Anna d'Asburgo è la nuova Sacro Romana Imperatrice, nonostante la si desse per favorita all'inizio delle votazioni, difficilmente si riusciva ad immaginare un altra donna salire al potere e di fatti in molti erano pronti a supporre che la vittoria di Guglielmo fosse talmente scontata da non essere nemmeno riusciti a credere alle notizie riportate da Francoforte in un primo momento.
Scherzosamente ci sono persone che affermano di "trovarsi nell'era delle Amazzoni" in quanto sempre più paesi si stanno ritrovando nelle mani di una figura femminile, solo il tempo e la fede ci diranno se questa "era delle Amazzoni" sarà una fortuna o una condanna per noi.
[Il re senza corona ed il re senza popolo]
Il regno polacco non è durato molto nella sua breve storia, difatti potremmo dire che non è mai esistito, il re Casimiro non è riuscito a vedere al trono suo figlio che già la monarchia elettorale è tornata prepotentemente ad esigere il suo posto, dopo la sconfitta ottomana il nuovo sovrano ha deciso di tentare di recuperare parti della confederazione, approfittando inoltre della crisi del regno di Svezia per provare ad accrescere la propria influenza nel Baltico, tuttavia seppur in crisi, la sconfitta contro gli ottomani ha evidentemente danneggiato profondamente il regno polacco, non solo nel fisico ma anche nello spirito. In ricerca d'aiuto si vocifera abbiano chiesto aiuto a Cromwell il quale in fine ha acconsentito ad offrire l'aiuto della marina britannica al regno polacco ormai denudato del suo mare.
[Il Pinco, I nativi, I pirati]
La storia del Pinco, nave genovese continua ad ispirare storie in tutta l'Europa, dopo l'espansione e la fondazione della nuova Genova da parte dei coloni della penisola italica, si raccontano leggende di un gruppo di nativi che avrebbe scacciato il Pinco ed il suo equipaggio dall'isola, difatti alcuni credono che i marinai si siano imbattuti in qualche cimelio sacro per gli abitanti del nuovo mondo che su tutte le furie hanno tentato in vano d'inseguire la caravella sulle loro zattere. Tuttavia ora vi è voce di una grande ciurma di bucanieri sulle tracce dell'imbarcazione, alcuni dicono d'averli visti addirittura alle colonne d'Ercole, altri narrano di questo pirata scuro con la folta barba pagare in anticipo il passaggio alle autorità spagnole se mai in futuro fossero all'inseguimento del Pinco nelle acque mediterranee.
La guardia costiera ha smentito ogni diceria, eppure le storie su questa nave segno di sogni e di speranza per tutte le persone che puntano ad una vita più appagante continuano a nascere giorno dopo giorno ininterrottamente.
[La paura dell'est ed i vicini del nord]
Dopo gli ultimi avvenimenti, dalla caduta di Venezia, alle elezioni del nuovo pontefice fino al tentato omicidio di quest'ultimo, molti hanno iniziato a fare discorsi sulla fede e della presunta minaccia che incombe alle porte del continente, nonostante non ancora incoronata, Maria Teresa D'Asburgo ha cercato di rassicurare gli abitanti del regno affermando che la Spagna è forte e che con la benedizione del signore, se mai dovesse arrivare la buia ora della guerra contro la Sublime Porta, noi avremo la forza per difenderci.
Poco dopo questo suo discorso si parla nel continente, specialmente in casa dei nostri vicini francesi, di come la Spagna abbia "abbandonato i propri fratelli cristiani" il che fa subito sorgere un quesito, dove è mai stato in tutti questi anni il regno francese? La risposta? Molto semplice, il regno di Francia era troppo impegnato a fare accordi con gli eretici protestanti britannici ed olandesi in comune accordo con gli infedeli turchi nello spartirsi il Marocco e minacciare la sicurezza del regno nel sud.
Nonostante sembrasse finita, la disputa per la contea di Barcellona è evidentemente solo agli inizi, nonostante il tentativo di risolvere l'incidente in maniera pacifica, quando Francia e Spagna discutono è impossibile trovare un accordo equo, entrambi i lati tenteranno di imporre le loro volontà senza curarsi se siano eque o meno, o più semplicemente, potremmo dire che la nostra definizione di "equità" sia molto diversa da quella dei nostri vicini francesi. La regina il giorno stesso dell'annuncio del fallimento della delegazione ha deciso che non aveva più senso attendere e ciò che tutti temevano sarebbe successo alla fine è accaduto:
I nostri tentativi di trovare una risoluzione pacifica alla questione sono stati nulli, durante le trattative il regno francese esordì puntando i piedi richiedendo l'interno Barbante come se si fossero dimenticati a Parigi da quanti anni noi lottiamo per riprendere le terre che per nostro diritto sono nostre. Proposi allora uno scambio, in cambio della piccola contea di Barcellona e dell'incolumità dei nostri fratelli della regione, avremmo ceduto un vasto possedimento nel nuovo mondo, ma l'ingordigia del "re sole" era decisamente più grande del suo nome, esso difatti, in barba ai morti della Fenice, ignorando ogni avvenimento accaduto nel mondo, richiedeva i territori ripresi dagli eroi della Neo Fenice, ciò è stato l'insulto al popolo spagnolo che ha fatto traboccare il vaso. La cupidigia e megalomania di Luigi lo ha reso cieco, cieco dal suo stesso "splendore".
Siccome mio cugino ha voluto fino alla fine rifiutare la voce della ragione, siccome mio cugino fino alla fine ha cercato di denudare il regno spagnolo della gloria guadagnata negli ultimi anni, io personalmente mi assicurerò di ripagarlo con la stessa moneta. La Spagna non si fermerà fino a quando la contea di Barcellona insieme rivendicheremo anche la contea del Armagnac ad inoltre le città di Agadir e Marrakesh, segno delle "grandi imprese" dell'esercito francese faranno parte della lista di territori che Luigi XIV Di Borbone dovrà pagare per la pace, se egli vorrà incolpare qualcuno, incolpi la sua avidità.
Ma queste tuttavia sono dispute mortali, avvenimenti destinati ad essere dimenticati in un tempo lontano in cui noi saremo solo sabbia in balia del vento, Dio ci supporta, Dio ci guida, Dio ci mostra che questo è il nostro destino, scoperta la verità sulle votazioni papali, il quale mostrano un debole uomo chiamato Fabio Chigi alla mercé francese, il quale povera anima, se viene interpellata nemmeno può dire il suo parere, se questo parere dovesse essere errato il padrone è pronto a ringhiare come un cane famelico. Vi sembrerà esagerato ma questo è ciò a cui si è dovuti assistere durante le trattative diplomatiche, il regno francese che può in tranquillità permettersi di trascurare ed insultare l'autorità pontefice. Luigi XIV è andato troppo oltre, egli pecca sia mortalmente sia spiritualmente, pertanto IO, Maria Teresa D'Asburgo, Regina di Spagna e delle Indie, Regina di Sicilia, Regina di Sardegna, Regina di Napoli, Duchessa di Milano e Duchessa dei paesi bassi, dichiaro guerra al corrotto ed infedele regno di Francia!
Ma queste tuttavia sono dispute mortali, avvenimenti destinati ad essere dimenticati in un tempo lontano in cui noi saremo solo sabbia in balia del vento, Dio ci supporta, Dio ci guida, Dio ci mostra che questo è il nostro destino, scoperta la verità sulle votazioni papali, il quale mostrano un debole uomo chiamato Fabio Chigi alla mercé francese, il quale povera anima, se viene interpellata nemmeno può dire il suo parere, se questo parere dovesse essere errato il padrone è pronto a ringhiare come un cane famelico. Vi sembrerà esagerato ma questo è ciò a cui si è dovuti assistere durante le trattative diplomatiche, il regno francese che può in tranquillità permettersi di trascurare ed insultare l'autorità pontefice. Luigi XIV è andato troppo oltre, egli pecca sia mortalmente sia spiritualmente, pertanto IO, Maria Teresa D'Asburgo, Regina di Spagna e delle Indie, Regina di Sicilia, Regina di Sardegna, Regina di Napoli, Duchessa di Milano e Duchessa dei paesi bassi, dichiaro guerra al corrotto ed infedele regno di Francia!
[Politica Interna - La regina del popolo]
Seppur non ancora riconosciuta, Maria Teresa è colei che detiene il potere nella corona spagnola, seppur dietro le sue azioni vi sono la mano di diversi consiglieri, le piccole riforme della giovane sovrana negli ultimi mesi sono riuscite a risollevare la situazione per i sudditi più poveri del regno, i giovani sono partiti per le Americhe creando nuovi insediamenti, chi non ha voluto abbandonare la madrepatria ha ricevuto i terreni più ardui favorendo quindi le terre più facilmente coltivabili ai sudditi più anziani che hanno visto i loro cari abbandonarli alla ricerca dell'EL DORADO il quale, giunge voce, esista veramente nel sud America, alcuni coloni dicono d'averlo trovato, ma questa storia solo il tempo ci dirà come finirà.
[Nuovi volti dell'arme di Spagna]
Le dicerie sui doni dell'aristocrazia si sono rivelate veritiere, i colpevoli sono stati subito processati, tra di essi figuravano l'ammiraglio ed il generale delle forze armate, a rimpiazzarli vi sono ora:
Il generale Marek Brazda, cugino di Maria Teresa ed appartenente ad una famiglia cadetto degli Asburgo di Boemia. Ad esso vanno i meriti d'aver scovato i nobili che nell'ombra si stavano organizzando per supportare un pretendente e controllare nell'ombra il regno spagnolo.
Ma il cuore del popolo è catturato, quasi stregato dal fascino di Ivan Martin Diaz, nuovo ammiraglio della marina del nostro regno, egli non è un nobile, non possiede sangue blu, si racconta che suo padre fosse uno scrittore di mediocre successo e che sua madre fosse una prostituta, anche se in realtà questa è solo la diceria più diffusa sul passato del nuovo ammiraglio che apparentemente ha scalato le gerarchie con le proprie capacità, inoltre a lui va il merito dell'affondamento dell'ammiraglia francese avvenuto nei mesi precedenti, per ricompensarlo Maria Teresa ha deciso di concedergli l'onore di nominare la nuova nave ammiraglia della flotta spagnola, il cui da oggi porterà il nome di "Razork"
[center][(EVENTO) Il Vero Papa]
Fin da quando vennero annunciati i candidati che aspiravano alla carica di pontefici vi erano voci moleste che si espandevano nel regno, la sorprendente vittoria di Fabio Chigi che nell'ultimo turno è apparso totalmente dominante sugli altri candidati fece intendere fin da subito che qualcosa era successo nelle stanze del conclave. Maria Teresa ha espresso al popolo di come
dietro ad una simile azione vi è la mano di Luigi XIV di Borbone, la verità sarebbe stata dichiarata da alcuni cardinali dei paesi bassi i quali dichiarano d'aver avuto l'onore di vedere in sogno la vergine Maria chi li ha spronati a confessarsi.
Le sciagure abbattutesi sul mondo cristiano dall'elezione di papa Carlo sono state molteplici, una delle principali è quelle del vicino regno portoghese che si è ritrovato ad affrontare un disastro senza precedenti, eppure non vi è stata grazia o misericordia per loro, e come si può pretendere d'averne in un mondo in cui si cede al ricatto e alle minacce.
Benedetto Odescalchi il candidato lombardo alle precedenti elezioni papali ed unico vero degno d'essere pontefice si trova ora a Madrid, il regno di Spagna si impegna a rispettare le sue parole e volontà e si rifiuta categoricamente d'essere in futuro associata a Fabio Chigi il quale viene ufficialmente rinnegato dalla corona la quale non è più disposta a seguire le parole di un uomo che siede su una carica non frutto della sua devozione o nobiltà d'animo ma frutto della corruzione e degli intrighi della nazione francese.
Vlad- Vecchia Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
IL DIARIO DI MARIA ANNA D'AUSTRIA
Pensieri di una donna di fede e caritate
Maria Anna d'Austria
Dalle annotazioni del mio diario e sull'incontro con Ferdinando II de' Medici, 2 AGOSTO 1655
Caro Diario,
tu sei come un Padre Confessore per me, e sono certa della tua fedeltà, tu sei il mio Diario segreto e non diresti mai a nessuno le cose ch'io noto e annoto: per questo avrei voluto parlarti del terribile incubo dell'altroieri, donde in una calda notte fui posseduta dal Demonio, violentata e stuprata dal turgido bischero della Bestia; ma se non l'ho detto al mio Padre Confessore non lo dirò neppure a te. Ancor prima che regina voglio ricordarti ch'io sono moglie e madre, perciò spero tu capisca che quel sogno svergognato in cui feci l'amore con Lucifero è per me causa di grande imbarazzo ed è un'onta sul mio onore. Mi ero svegliata quel mattino ancora calda e sudata, tutta ignuda dai seni al pube e con le coperte bagnate dei miei umori.
Che quella possessione fosse realmente accaduta ne sono assai sicura, non si spiegherebbero altrimenti tutti quei miei fremiti che 'l mio povero marito ha dovuto sentire, ma non scenderò nei dettagli e non ti descriverò per filo e per segno tutte le cose perverse che il Demonio ha fatto col mio corpo: se solo ci provassi verrebbe alla luce uno dei racconti più disgustosi ed empii che la letteratura tedesca abbia mai prodotto, uno di quei libri che offendono Dio, che vengono messi all'indice dalla Santa Inquisizione e bruciati sul rogo.
Sorvoliamo dunque quel sogno orribile di cui vi ho soltanto accennato l'incipit, Caro Diario
Voglio dimenticarmi di quel fattaccio tremendo, alla Vergine ho fatto voto di digiuno e di preghiera e mi auguro che Lucifero non venga più a tormentarmi nelle notti di Luna piena, regalandomi piaceri insperati ch'io non ho mai voluto darmi.
Oggi mi sveglio come ogn'altro giorno alle quattro del pomeriggio, che è l'ora più consona per una Signora dell'alta aristocrazia austriaca. Tirando il campanellino faccio venir di sù il mio paggetto, che è già sveglio dalle cinque del mattino, e gli dico di alzare le persiane. Là fuori ci sono i giardinieri e i mezzadri che han già finito di lavorare spaccandosi la schiena nei campi e che soltanto adesso tornano alle loro case.
Aspettate, ho detto "Case?"
Mi son sbagliata, volevo scrivere "catapecchie": abitacoli impagliati che se ne vengon giù al primo temporale.
Il mio paggio si chiama Tamerlano: è un turco. L'ho voluto chiamare così per prenderlo in giro, paragonandolo a un grand'uomo quando egli è meno di un servo.
Quell'idiota di mio fratello aveva trasformato questo posto in un deserto. Da quando ci sono io le cameriere son tornate e filano dritto, i pavimenti son puliti e rigogliosi cespugli di rose han ripreso a gemmare nei verdi e gioiosi giardini imperiali magnificandoli di beltà.
La colazione è la parte più bella del meriggio, giovani e allegre fanciulle vengono a servirmi al letto la cioccolata calda.
Ah, la cioccolata!! Fossi stata regina di Spagna avrei colonizzato le Americhe soltanto per quella.
Le servette mi lavano, mi vestono, mi improfumano, ed ecco che son pronta per incontrare il Granduca di Firenze, c'è già la carrozza che m'aspetta di sotto.
Il mio paggio mi prende per mano e mi porta giù, mi invita a sedermi con tanta gentilezza, e poi 'l cocchiere scocca la frusta e i cavalli cominciano a trottare.
Lungo il viaggio sbadiglio per noia, finché mi ricordo della lettera d'un certo Thomas Paine, un inglese
La apro e leggo,
"a Sua Altezza Serenissima e Imperatrice dei Romani Maria Anna d'Austria,
avrete certamente sentito parlare in questi ultimi tempi, da fonte spagnola credo, di un leggendario Corsaro nero che si aggirererebbe nelle acque dell'oceano Atlantico all'inseguimento dei genovesi. E avrete certamente sentito parlare di assurdi Cavalieri dell'apocalisse che assaltano le navi e che mietono morte tra i pescatori portoghesi. Voglio dirvelo chiaro e tondo, senza lunghi giri di parole perchè io non sono uno di quegli uomini che stanno a farsi monologhi per ore e ore, penso che già abbiate intuito quello che sto per dirvi: quel Pirata sono io. Il mio nome è Thomas Paine e sono al servizio dell'Inghilterra. Perciò potete stare tranquilla, non sono un selvaggio o un pellerossa come ho sentito raccontare da qualcuno: quelle sono soltanto corbellerie messe in giro da gente che non sa cosa inventarsi per farsi interessante nelle taverne e rimorchiare qualche vergine.
Conosco l'oceano, e che gli Indiani vadano per mare questa è una grande sciocchezza, buona per far ridere i fagiani.
Ora vi domanderete per quale motivo io voglia affondare il Pinco e cosa ci centriate voi.
Ora vedete, carissima Maria Anna, io sono quel tipo di uomo che al mio paese si definisce un Gentleman. Tratto ogni donna come una dama, e ogni dama come una regina. Per me i contratti sono sacri, e perciò, come fonti spagnole vi avranno detto, non dovete sorprendervi se ho anche pagato la tassa di pedaggio alla Spagna.
Quel filibustiere del Lamellini mi deve 50 mila sterline, ma da buon genovese qual'è egli è avido e taccagno, e sono ormai due anni che quell'uomo è in debito nei miei riguardi. Perciò io ho deciso di farmi vendetta, egli mi deve 50 mila sterline e se non me le darà, pagherà con la vita.
Vi ho detto che sono al servizio degli Inglesi, ma non voglio essere frainteso, io non sono al servizio di Cromwell.
Io ho prestato giuramento a Carlo II Stuardo, leggittimo erede al trono d'Inghilterra.
Carlo vuole tornare al suo trono e vuole regnare sui suoi sudditi, un re senza regno è come un marinaio senza mare, Carlo ha bisogno di voi.
Vi offro quindi la mia amicizia. Se voi mi pagate io affonderò le navi di Cromwell e darò a quel bastardo qualche gatta da pelare.
Sinceri saluti,
Thomas Paine, il Corsaro Nero
PS: siete una donna assai interessante, vi andrebbe di farvi un giro a bordo del mio galeone?"
A quel Post Scriptum alzo un sopracciglio meravigliata dell'ingenuità e della balorditaggine di certi uomini rudi e vili, ladroni che sperano di mettere le loro luride mani sulla morbida e sacra pelle d'una nobildonna.
Prendo carta e penna e gli rispondo che l'Austria di per se non sarebbe affatto pronta alla guerra con gli Inglesi, che son fin troppo potenti, ma che indebolire la flotta di Cromwell nell'Atlantico, magari anche con l'aiuto dei corsari spagnoli, quella si che è una buona idea.
Quella repubblica è un pericolo per tutti quanti noi, come una ferita incancrenita. Quando il Signore creò la Gran Bretagna egli la mise saggiamente all'angolo del Continente, perché spargesse il minor numero di errori possibili, mettendola da parte come si fai coi lebbrosi. Ma il Signore avrebbe potuto fare di meglio.
Riguardo al Pinco, scrissi a Thomas Paine che non c'era bisogno che inseguisse quel povero Lamellini per i quattro angoli della Terra e che ci avrei pensato io a saldare il debito.
La carrozza giunge finalmente a Siena dopo aver attraversato l'Italia e vengo accompagnata nella residenza del Ferdinando.
Quel fiorentino ovviamente era sempre in vena di scherzi e s'era presentato con un turbante in testa pensando di spaventarmi. Ma i Medici hanno tutti quanti la stessa faccia e lo riconobbi all'istante l'Arlecchino.
Vedendo che anzicché ridere me Maria Anna ero donna ligia e austera, com'ogni austriaca degna di tal nome e di tal lignaggio, il Dongiovanni dei poveri si tolse il turbante e si rimise il cappello piumato.
"Non sapevo fosse carnevale"
L'italiano voleva farmi perdere tempo parlando con me dell'arte, della sua Firenze, per poi passare agli argomenti frivoli del più e del meno, perciò io gli dissi che non avevo alcuna voglia di far passare la sera e gli comandai in virtù dell'esser Sacra Imperatrice e dunque di grado superiore al suo, di venire al dunque.
Egli tornò nei suoi ranghi e obbedì.
"Siete quì per l'attentato a Carlo I?"
Gli spiegai che il papa aveva indetto una crociata e che il Sacro Romano Impero vi avrebbe partecipato per l'onore d'Iddio. Lui mi spiegò le preoccupazioni degli italiani, che nelle taverne non si fà che parlare del diluvio che dovrà venire e del turco che dovrà passare e di tutto quell'impalare che terrorizza la plebe toscana; della gente che fugge da Venezia e delle notizie delle terribili crudeltà inferte dai turchi: mani e piedi tagliate, lingue mozze, e tante altre cruentezze mussulmane.
Gli dissi che il nostro principale problema è la divisione del mondo cattolico e che urge una mediazione tra il Regno di Francia e quello di Spagna.
"Questi due poppanti si scontrano per una contea, quando là fuori, alle porte di Vienna, e dunque alle porte d'Europa, l'Impero Ottomano preme!"
Ferdinando II mi disse che ora in Spagna c'era un nuovo papa, Odescalchi.
Io di quel papa milanese non sapevo nulla. Ero e resto preoccupata per la mia nipotina Maria Teresa: che stesse passando dalla parte normale?
Non voglio che la mia cara Mary si converta alla religione di Maometto.
Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
NOTIZIE DEL PORTOGALLO,
DELLE ALGARVE E
DEL BRASILE.
Agosto 1655
Esterni:
In Europa sono successe molte cose: un attentato al Papa, un bucaniere che si muove nelle acque Europee, attraversando Olanda, Inghilterra, Francia, Spagna e lo stesso Portogallo.
Una Nuova Imperatrice, donna, ha preso le redini dello S:R:I:, andando per prima cosa ad incontrare i nobiletti Italici.
Mentre ciò accadeva in Spagna, la potenza cattolica, eleggeva un nuovo Papa, il tutto mentre si sentiva dire di una crociata contro i Turchi, andata a male sembra.
I Nostri amici Inglesi e i Polacchi hanno deciso di andare in Senigallia per sottrarre quei territori alla oramai decadente Svezia. Sempre nel Nord, in Danimarca, si attende un nuovo sovrano.
Tutti avvenimenti, che però, non turbano affatto il Sovrano, la Sovrana e il Portogallo tutto.
Interni:
Mentre, terribilmente, il Terremoto, lo Tsunami e le Frane che hanno colpito il Portogallo sembrano non aver colpito nessun altro Paese del Mondo, solo e solamente il Portogallo, da Porto al Brasile, dal Brasile alle Algarve.
Sono state colpite tutte le infrastrutture, mentre i campi sono stati devastati, simili tragedie hanno colpito anche Madera ed Azzore e in misura molto lieve il Brasile.
La Reggia Reale non è stata ricostruita, per ordine del Sovrano, che ha preferito spostarsi da un amico, per lasciare risorse al Popolo. La Principessa è salva! Sopravvissuta ai crolli e sta bene!
Mentre, sempre parlando di Reali, la Sultana ha ritrovato il figlio, tanto cercato anche dalla Nostra Regina.
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DELLE ALGARVE E
DEL BRASILE.
Agosto 1655
Esterni:
In Europa sono successe molte cose: un attentato al Papa, un bucaniere che si muove nelle acque Europee, attraversando Olanda, Inghilterra, Francia, Spagna e lo stesso Portogallo.
Una Nuova Imperatrice, donna, ha preso le redini dello S:R:I:, andando per prima cosa ad incontrare i nobiletti Italici.
Mentre ciò accadeva in Spagna, la potenza cattolica, eleggeva un nuovo Papa, il tutto mentre si sentiva dire di una crociata contro i Turchi, andata a male sembra.
I Nostri amici Inglesi e i Polacchi hanno deciso di andare in Senigallia per sottrarre quei territori alla oramai decadente Svezia. Sempre nel Nord, in Danimarca, si attende un nuovo sovrano.
Tutti avvenimenti, che però, non turbano affatto il Sovrano, la Sovrana e il Portogallo tutto.
Interni:
Mentre, terribilmente, il Terremoto, lo Tsunami e le Frane che hanno colpito il Portogallo sembrano non aver colpito nessun altro Paese del Mondo, solo e solamente il Portogallo, da Porto al Brasile, dal Brasile alle Algarve.
Sono state colpite tutte le infrastrutture, mentre i campi sono stati devastati, simili tragedie hanno colpito anche Madera ed Azzore e in misura molto lieve il Brasile.
La Reggia Reale non è stata ricostruita, per ordine del Sovrano, che ha preferito spostarsi da un amico, per lasciare risorse al Popolo. La Principessa è salva! Sopravvissuta ai crolli e sta bene!
Mentre, sempre parlando di Reali, la Sultana ha ritrovato il figlio, tanto cercato anche dalla Nostra Regina.
Per risollevare il morale Nazionale e per impiegare gli uomini in terre non devastate, si è svuotata la banca del Portogallo, per creare una flottiglia, pagare i porti in Inghilterra e partire per l’America.
Proprio stamane la spedizione partirà! Verso terre preziose! Il fiume Kennebek presto sarà colonizzato.
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Stratega Capo- Nuova Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
LE MILLE E UNA NOTTE
Storia del Califfo Dördüncü e del suo tragico destino
Dalle Pergamene di Sherhazade al-Sharhani ibn Sulimùl. Biblioteca di Rodi.
Correva l'anno 1655 del Calendario Cristiano
SETTEMBRE
Mostrati Allah,
a coloro che ti cercano nell'infinito
Vieni incontro Allah,
a coloro che si mettono in cammino e non sanno dove andare
Non so quando spunterà la prossima alba,
non so quando potrò camminare con te per le vie del tuo paradiso,
ma mostrati Allah,
mostrati a coloro che ti amano
perché tu sei l'Eterno, l'Incomparabile, il principio e la fine di ogni cosa
e senza di te noi siamo nulla
senza di te noi siamo perduti
Dolcissimo Allah tu sei Colui a cui tutto torna
Colui che tiene il conto
Colui che aiuta, Colui che crea ostacoli
Colui che perdona, Colui che punisce
Colui che innalza, Colui che abbassa
Abbracciami Allah,
portami con te, ti imploro di lasciarmi camminare per le vie del tuo paradiso
e di lasciarmi pronunciare ancora un'ultima volta il tuo nome
Ma mio adoratissimo Allah, perdonami se devo chiedertelo in ginocchio: lasciami qualche ora di vita in più, per darmi almeno il tempo di raccontare a questi felici lettori quel che resta della nostra storia. Sicché questi curiosi individui che nel XXI secolo libereranno dalla polvere e dai vermi questi miei papiri, sapranno com'è che andò a finire quel tempo dorato nel quale la Basilica di Santa Sofia in Bisanzio ancora risplendeva nei lumi eridescenti dell'Islam.
Probabilmente questi miei felici lettori del mondo che verrà non sapranno mai quale fu il triste destino che travolse Mehmed IV al compimento dei suoi quindici anni. Un dolore ch'era già inciso nel firmamento, e che nessuna opera buona o maligna quì sulla terra o là nel cielo avrebbe potuto invertire.
Povera la sua stella!
Ve lo dirò più tardi,
per adesso lasciatemi finire il mio racconto:
Credo che ognuno di voi potrà immaginare quanto è grande il dolore che si aggroviglia attorno al cuore di una donna che ha perduto il suo diletto figlio. Immaginate allora quanto possa essere ben più grande il dolore di una Regina privata del suo solo ed unico Erede, venuto al mondo allo scopo di regnare sulle moltititudini. Ma io Shehrazade al-Sharani ibn Sulimùl, sono quì per ricordarvi che esiste una cosa ancor più grande del dolore, sto parlando della misericordia di Allah, di Colui che ogni cosa visiona e che tutto tocca con mano; sono quì per rammentare ai pagani che niente sfugge agli occhi del Signore, e che noi non siamo che una minima parte del suo più grande e magnifico disegno.
L'unica cosa che riuscì a distrarre l'animo della donna dai suoi turbamenti assopendo i dolori, fu il carteggio tra lei e la giovane regina di Spagna, che aveva oramai assunto a sua amica, ma quando un turco fu incolpato di aver attentato alla vita del papa l'umore dell'Imperatrice peggiorò.
Un grande terremoto investì il Portogallo, come se la terra stessa fosse emanazione dello stato d'animo della Regina.
Si parlò di una nuova e cruenta Crociata che sarebbe partita dall'Occidente e che ritardò notevolmente la campagna contro i Cosacchi.
Molti innocenti morirono prima che Mehmed IV tornasse dall'Europa.
La prima vittima della Sultana nel periodo del terrore fu Gulàn: la ragazza che aveva stregato e poi spezzato il cuore del giovane Padiscià spingendolo alla fuga.
La Regina la fece immergere viva in un pentolone d'acqua bollente, e invitò tutti i Signori e tutte le Signore del Topkapì a guardare dentro quell'acqua. Qualcuna vi vide la propria immagine riflessa, presagendo che anche loro avrebbero fatto la stessa fine. Altri erano fin troppo distratti dalle grida e dalle urla di quella povera fanciulla, le cui membra si scioglievano lentamente in quella brodaglia di carne e sangue, per pensare a qualcosa di diverso dallo sgomento.
La seconda vittima della Sultana fu il primo Gran Visir, Derviscio Pascià.
Egli osò dire al Dragomanno Inglese che la Regina era impazzita, raccontanto ogni amenità.
Il vecchio Derviscio sparì e un Giannizzero si domandò dove fosse finito.
Qualche giorno dopo il corpo del Gran Visir fu ritrovato a pezzi, sul bancale d'un macellaio di Istanbul, scambiato per carne d'agnello.
La terza vittima della Sultana fu il secondo Gran Visir, Solimano Pascià.
Egli non fece nulla di male a dirla tutta, colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La Regina lo fece spellare vivo, lo cosparse di sale, e lo lasciò seccare al Sole, come si usa fare con le Stelle di Mare.
Si susseguirono molte altre esecuzioni eccellenti. Centinaia, migliaia, decine di migliaia forse.
In ogni provincia sopra ogni collina stavano eretti come alberi migliaia di cadaveri conficcati nei pali.
Alle famiglie fu proibito piangere davanti a quei morti, gli unici a far festa in mezzo a quelle foreste di gente impalata furono gli avvoltoi.
Ma come ogni cosa ha un fine, bella o brutta, un giorno anche quell'incubo finalmente finì,
Mehmed IV era tornato,
egli aveva girato il mondo in mongolfiera, visto cose che non aveva mai visto, udito lingue che non aveva mai udito, mangiato cose che non aveva mai mangiato...
"Figlio!"
La donna corse verso di lui asciugandosi le lacrime, ma l'abbraccio durò il tempo di poggiare i gomiti sulle spalle.
"Non sono più un bambino, madre"
Qualcosa era cambiato. Il timbro di voce non era più quello di una volta. E chi era quella Signorina che gli stava accanto?
Il terzo ed ultimo Gran Visir che era sopravvissuto alla strage dei Gran Visir e che di nome faceva Ibrahim, notò che sotto al naso del Padiscià stavano spuntando dei baffi.
E' vero quello che si dice. L'aria dell'Occidente invecchia.
Turàn, che non capiva il motivo per il quale il Sultano reagiva in quel modo alle sue attenzioni, corrucciò le ciglia bagnate e congedò il Gran Visir impartendogli un ordine: una banale scusa per rimanere soli mamma e figlio
"Consegna questa lettera ad Oliver Cromwell, digli che gli sarò eternamente grata in questa ed in quell'altra vita per aver ritrovato mio figlio ed avermelo riportato sano e salvo, e che la mia gratitudine non può essere espressa a parole in nessuna lingua del mondo. Digli anche che la Sublime Porta offrirà all'Inghilterra un condominio tra l'Egitto e la Palestina, dove rinascerà il Regno di Israele. Insieme, ricostruiremo per la terza volta il Tempio di Salomone, portando a compimento le profezie presenti nelle Sacre Scritture."
Il Gran Visir obbedì, la Sultana e il figlio rimasero soli, in compagnia di quella strana ragazza inglese.
La Regina squadrò il giovane figlio da capo a piedi, e poi si girò verso la fanciulla, che arrossì timidamente.
Mehmed IV squadrò la madre da piedi a capo, e poi si girò verso la sua futura moglie, che sorrise timidamente.
Non sappiamo cosa si dissero quei tre, ma tutti sapevano che quel momento sarebbe arrivato.
Mehmed IV e Alice si sposarono, ed ebbero un figlio.
La Valide Sultàn restò accanto a suo figlio come consigliera, ed egli poté salire sul Divano che Allah gli aveva promesso.
Poi il re convocò tutti i copisti del regno e volle che Shehrazàde trascrivesse tutti i racconti,
e io li trascrissi e alla raccolta gli diedi il nome di Storie Meravigliose delle Mille e una Notte.
E così la vita trascorse lieta e serena per il re e per i suoi sudditi, fino a che non giunse Colei che distrugge ogni piacere, che separa ogni compagnia, che spopola le case e i palazzi e popola le tombe.
Mehmed IV morì alla giovane età di 15 anni, lasciando il regno a suo figlio e alla moglie Alice.
Sia gloria a Colui che non perisce con il passare del tempo, a Colui che non muta e che non cambia, a Colui nel quale sono tutti gli attributi della perfezione.
Sia gloria all'Unico, all'Eterno.
Sia gloria ad Allah.
Astrid I- Vecchia Guardia
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Re: PARTITA GDR | QUINTA EPOCA
Cromwell’s Life
A cura di A.G.
Storico - Università di Oxford
“Quello che fu un evento apparentemente innocuo o meglio circoscritto nel suo piccolo periodo storico, in riferimento al solo popolo protagonista, si rivelerà essere un grave precedente storico, che non solo segnerà per sempre la storia dell’uomo, ma anche e soprattutto quella inglese.
Il regicidio di Carlo I avvenuto nel 1649 per mano dei rivoluzionari inglesi, è caratterizzato da un rancoroso odio popolare verso quello che doveva essere la sua figura di riferimento: il Re. La brutalità con cui avviene questo ‘assassinio reale’ sarà poi utilizzato come modus operandi anche da altri popolo nel futuro prossimo: ricordiamo la morte di Luigi XVI in Francia, ma anche dell’intera Famiglia dei Romanov in Russia.
Con l’incisione della carne cruda, con lo sgorgare di quel sangue che sfata il bel mito del ‘sangue blu’, inizia un nuovo capitolo della storia inglese o meglio ancora: inizia un nuovo atto di quella che è la tragedia shakespeariana chiamata ‘Inghilterra’. Il protagonista indiscusso è Oliver Cromwell ardito rivoluzionario è stato colui che alla guida della sommossa politica si è imposto come padrone dell'Inghilterra, a discapito della testa di Carlo.
Fregiandosi di un titolo che nella storia sentiremo solo ora: Lord Protettore, si autoproclama quello che oggi possiamo definire un Supereroe pronto a difendere non la sua Gotham, ma l’intera Inghilterra. Ma non fatevi trarre in inganno da questa presentazione al sapore di miele, in verità vi dico che costui non era altro che un ‘Dittatore’ novecentesco qualunque.
Destituito il potere costituito, accentrato il potere nelle sue uniche mani, con il controllo ferreo della classe militare ha imposto il suo diktat sul popolo inglese, il quale come una bestia ammaestrata è in silenzio ansiosa di ricevere ordini e biscottini.
Nel nome di un finto pensiero democratico, impossibile per il periodo storico, Cromwell abbatte la monarchia ritenuta tirannica e obsoleta, per una Monarchia nascosta o meglio travestita da Repubblica con a capo un ‘Re senza Corona’ cosi lo definirono gli spagnoli dell’epoca: il Lord Protettore.
Egli ebbe campo libero in politica interna, poiché di fatto mai nessuno si oppose alla sua parola; come potevano? L’esercito rispondeva ai suoi ordini e la classe politica era debole per potersi ribellare; il popolo comune non aveva idea della sua potenza rivoluzionaria, per questo dovremmo aspettare la vicina Rivoluzione Francese, i moti del 800 e cosi via.
I suoi primi anni di ‘regnanza’ furono caratterizzati da un ripristino del parlamento e uno scioglimento del medesimo, costante ed intermittente, ogni scusa era buona per sollevar eil parlamento dal suo incarico e spogliarlo del suo potere istituzionale. A lui si deve la spedizione Americana e quella Marocchina, guardiamole nel dettaglio.
La spedizione marocchina fu un accordo, inizialmente segreto, tra Francia, Olanda Ottomani e Inghilterra per pattuire una divisione di quello che era l’unico stato africano settentrionale indipendente. Con questa spedizione Cromwell otterrà il controllo parziale dello Stretto di Gibilterra con la conquista della costa nord del Marocco; questo successo militar e politico porterà grandi frutti agli inglesi di quello che per Cromwell era futuro.
La spedizione Americana porterà alla scoperta e alla conquista del Canada, nota colonia inglese che lo resterà per molti secoli e tutt’ora legata a Londra seppur indipendente. Gli indigeni locali non furono trattati bene dalla mano armata cromwelliana, anzi: razzie, saccheggi e distruzione furono i principi cardini del colonialismo inglese di questo periodo e non solo.
Purtroppo per il nostro ‘Eroe’ i successi finiscono qui, ricordiamo altre conquiste interessanti come quella della Livonia, ma fu strappata ad una Svezia debole ed inesistente. Possiamo ricordare, come piccola curiosità, come fu un abile affarista nell’ottenere l’affito della città tedesca di Amburgo per 1 anno e mezzo; ma d’altro canto dobbiamo ricordare anche il supporto che diete alla spedizione tedesca in canada finita tragicamente.
L’ascesa spagnola che si era affermata come principale potenza europea, vincendo una guerra contro la piccola Venezia, spense i sogni di gloria di Cromwell. L’Inghilterra assieme ad una timida Francia non riuscirono ad ingabbiare e scongiurare il dominio spagnolo che si amplio non solo in America, ma anche in Africa in mali e soprattutto in Europa.
Questa oltre a mantenere il controllo della penisola italica, sconfiggendo Venezia appunto, riacquisì il controllo dei Paesi Bassi distruggendo le ‘Province Unite’; qui si deve sottolineare il non intervento francese e il blando tentativo inglese di scongiurare l’inevitabile. E’ questo l’evento che ha aperto le porte del dominio continentale alla spagna e ha sottolineato l’inefficacia inglese.
I contatti con gli altri stati del Continente non furono avvincenti, neanche con la Francia e il Portogallo che erano alleati inglesi, chi da secoli, chi per convenienze anti spagnola. Gli interessi inglesi, però, riuscirono comunque ad intrufolarsi anche alle elezioni Imperiali di quello che era ancora il Sacro Romano Impero, ma sostanzialmente il voto guidato da Londra non ebbe i risultati sperati: sali al potere Maria Teresa molto vicina agli spagnoli.
Con la Polonia, che ricordiamo per il tentativo di aggressione effettuato contro l’Impero ottomano finito tragicamente, gli unici contatti ci furono in funzione della presa della Livonia, ma poi nulla di più. Con il nordico stato scandinavo, Regno di Danimarca-Norvegia, non ci furono contatti cosi come non ci furono di interessanti neanche con la stessa Spagna.
Con l’Impero Ottomano invece è importante da ricordare un evento che diete molte fortune a Cromwell e gli diedero l’occasione di prolungare il suo periodo di regnanza: il ritrovamento del Sultano Mehmet. In quel periodo il piccolo Sultano ottomano scappo di casa, l’Impero era amministrato dalla Sultana madre Nadya, per viaggiare assieme alla sorella maggiore e il fido nano Mimmolo in giro per il continente pericoloso.
Molti stati cercarono di acchiappare il piccolo fuggitivo, chi per restituirlo alla madre, chi invece per tenerlo prigioniero o peggio. Cromwell baciato dalla fortuna, o per volere di Dio essendo lui ‘eletto dal signore’ come spesso di auto definiva, ritrovo il Sultano e lo consegno alla madre acquisendo un prestigioso premio.
Nadya Sultana dell’Impero ottomano era comunque una madre, una madre spaventata per la scomparsa del figlio e pur di riavere tra le braccia il proprio pargolo diede come premio, come dono, un regno tutto per Cromwell. Questo ottenne i territori egiziani di quelli che ora noi individuiamo come regione di Port Said, Cairo, Alessandria; la città santa di Gerusalemme tanto agognata dal mondo cattolico, fini nelle mani di un Protestante Puritano, e della regione siriana di Damasco.
Grazie a questo successo fortunoso l’opinione pubblica inglese sia popolare che di quei politici furiosi, cambio, ma era scontato. Quei territori aprirono le porte per il commercio del mediterraneo agli inglesi e come noi sappiamo al susseguirsi di altri eventi storici che favorirono gli inglesi in quella zona.
Che dire per concludere, questa fu una pagina di storia molto strana, ma per questo interessante. Guerre, elezioni papali e imperiali, l’ascesa Spagnola, il colonialismo americano e africano, il futuro dualismo Ispanico-Ottomano. Ma questa come si dice è un’altra storia.
Grazie per aver partecipato a questa Lezione, alla prossima, si spera.”
Ferdinand-Foch- Vecchia Guardia
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