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PARTITA GDR | QUINTA EPOCA

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Messaggio Da Falco Mer Feb 22, 2023 3:21 pm

IL TACCUINO DEL CAPITANO
PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 1920px-Flag_of_Genoa.svg La spedizione del Pinco ovvero L'avventura di Giambattista Lomellini PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 1920px-Flag_of_Genoa.svg

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Il Capitano Lamellini discute con l'indiano Powhatàn
Dal mio Diario di Viaggio, 22 DICEMBRE 1654
Attraversammo l'Atlantico.


Davanti a noi l'oceano era un mare abissale ed infinito, dalle sagome sconfinate e irrequiete.
Il Cielo era talvolta nubicondo, talvolta amabile e pacifico.


Oh quante volte il Pinco ha varcato le tempeste. Quante volte son caduti fulmini dal Firmamento...
I marinai più pavidi si prendevano giuoco di quelli più impavidi, fingendosi a loro volta impavidi.; i veri impavidi allora protestavano, ribadendo di non essere pavidi.
Gli unici ad esser sinceri in mezzo a quella gentaglia di zoticoni erano i bambini che tra i coloni eran quelli che piangevano, domandando giustamente alla mamma e al papà se fossero giunti mai vivi nel Mondo Nuovo, e se davvero n'era valsa la pena di lasciare l'Europa per approdare in un mondo barbaro e selvaggio.


Personalmente il Sottoscritto non riuscì mai a dormire durante tutti e quattro di quei lunghi mesi. Passavo le mie nottate a prendere appunti, e le mie giornate a scrutare il Dio dei mari, ch'era sempre più pazzo e scontroso.
Ero certo che nelle profondità oscure di quell'oceano si nascondessero i mostri marini di cui si narra nelle leggende del nord... kraken, piovre gigantesche... Cthulhu


Di tanto in tanto passava Don Rodrigo il missionario il quale giungeva sempre all'orario giusto per rompere il Belìn con lunghi monologhi sulla Chiesa e sulla Religione, ai quali io er costretto a rispondere con un Pater Nostrum e dei Salve Regina per dimostrare di essere ligio al Signore Iddio, e che qualora fossi naufragato la mia anima avrebbe raggiunto la Vergine Maria. Ma io lo so che a me spetta l'Inferno. Ho commesso troppi peccati capitali nella mia vita.


Grazie al Cielo mi ero portato con me la mia adorata scimmietta Vlad che da grande giuocherellona qual'era mi metteva in guardia dai pericoli di quella traversata e mi raccontò una volta, tanto per angosciarmi, della storia di Icaro.... colui che troppo in alto voleva arrivare, e che molto in basso cadde. Senza quel simpatico animaletto non so se i miei nervi avrebbero tenuto alle prediche di quel missionario ed alle balordìe dei miei uomini. Vlad era una bertuccia molto intelligente, e io lo ringraziavo della sua compagnia lanciandogli in bocca gli arachidi che amava tanto. Lui a volte si arrampicava sopra al mio braccio e mi faceva i dispetti, tirandomi via il cappello, o strappandomi via un capello.
Io allora lo inseguivo correndo per tutta la nave da Poppa a Prua... ed è così che mi son tenuto in forma...

Personalmente non ho mai navigato in vita al di là delle Colonne d'Ercole. La mia natura di genovese avido e risparmiatore al pensiero di dover versare tasse alla Spagna mi tratteneva dal disìo di varcarle. Non sono mica un veneziano, che si lascia spennare la primo ebreo di turno...
E così per 60 anni io conobbi solo il mio mare, quello mediterraneo.
Mai ho immaginato che il Regno di Poseidone nascondesse un vigore tale da spaventare i miei più prodi marinai.
Vidi onde alte 20 metri percuotere il fianchi del Pinco come fosse il giocattolo di un ragazzino.
Vidi gente che vomitava per lo mal mare.
Vidi l'albero maestro piegarsi ad arco al cospetto della Corrente del Golfo, come se gli stesse facendo un inchino.

Il secondo mese avvistammo poco più al largo una nave battente bandiera polacca virar nella nostra direzione.
Animato da una grande curiosità decisi di mandargli incontro un piccione viaggiatore.
L'anonimo collega disse di chiamarsi Socinski, ma a me pareva tanto strano come cognome, e preoccupandomi pensai che fossero pirati. Gli domandai dov'è che fossero diretti, e per quale motivo la Polonia avesse mandato barchette tanto piccole con così poca gente pur sapendo di dover affrontare una missione tanto pericolosa.
"Le Americhe non sono mica una scampagnata, cari ragazzi..."
Quello stesso giorno i Polacchi sguainarono le vele e tornarono indietro.
Io ve lo metto per iscritto... Strana gente questi polacchi.

I giorni passavano. Il Pinco glorioso affogava nel vomito dei suoi passeggeri tragiuganti di birra.
Il terzo mese le provviste cominciarono a scarseggiare. Chi aveva fede si mise a pregare.
Chi aveva fame si mise a mangiare.
Chi aveva noia si mise a gridare.
I vecchi giocavano a scacchi, lamentandosi per le pedine che il mare spostava da una casella all'altra.
I giovani facevano a botte, e i bimbi piangevano.

D'un tratto qualcuno vide un grande uccello bianco volteggiare sopra al Pinco, e tutti alzarono lo sguardo ammirati. Anch'io alzai il guardo...
... Quel maledetto d'un pennuto fece cacca, e le sue feci mi colpirono a pieno viso.

"Terra!" gridò il marinaio che sedeva sull'albero maestro.
"Terra!!" gridarono tutti gli altri in coro.
Io mi lavai la faccia, neppure più ci credevo, ma con le lagrime agli occhi la indicai "Terra!!"

PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 QejDGns


Don Rodrigo battezzò quella terra a Cristo, e infilzammo nella sabbia la Croce di San Giorgio.
Decidemmo, in verità era stato il Doge a deciderlo, di chiamare quel posto Neua Zena, e cioé Nuova Genova.

I passeggeri scesero tutti e col guardo incredulo si videro dintorno.

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Altro che Europa. Altro che guerre. Altro che conclavi.
Il Nuovo Mondo si è presentato ai nostri occhi come un bagliore di serenità.
Vidi una spiaggia immensa e per miglia e miglia nessuna traccia di altri esseri umani.
C'era un cinguettio d'uccelli che ci davano il benvenuto.
Dai rami degli alberi piovevano giganteschi alberi da frutto, ch'uno solo bastava a nutrire n'uomo. E quand'ho mangiato quella susina, mai frutto fu più dolce e più succoso di quelli che crescono lungo i sentieri rocciosi della Liguria.

Decisi in quell'istante che mai più sarei tornato a Genova. Il mio posto è quì, e quì io morrò.

Già il primo giorno cominciammo a costruire qualche capanno gettando le prime basi di quella che sarebbe stata la nostra colonia.
I tedeschi impararono l'italiano, e gli italiani impararono il tedesco.
Insieme lavorammo e insieme convivemmo, ma su una cosa ci eravamo sbagliati: non eravamo soli.

Durante la prima settimana gli indigeni ci hanno osservati e studiati, nascosti tra i cespugli.
Poi ci vennero addosso con archi e frecce. Il Pinco fu dato alle fiamme, e con esso sparirono le mie banconote.
E' stata una lunga battaglia quella tra noi e loro, ma alla fine l'archibugio ha prevalso sulle armi dei selvaggi, che son scappati via come gazzelle. Un'altra cosa che per me è stata senz'altro positiva è che Don Rodrigo è morto in battaglia, nel tentativo idiota di ragionare con uno degli Indiani. Pace all'anima sua che ora è con gli Angeli nella Casa del Padre...

Il giorno seguente alla sconfitta, e cioè nella data di oggi in cui sto annotando il mio diario, il capo degli Indiani è tornato da noi con una certa umiltà e si è congratulato con me in spagnolo per la battaglia. Passeggiando con lui ero in leggero imbarazzo, perch'egli ha l'abitudine di girare totalmente ignudo... a parte una grande piuma che gli copre il battilocchio, non ha nessun tipo di vestito.
Il suo nome è Uccello Scalciante, e la prima domanda che mi è venuta da porgli è stata come mai parlasse lo spagnolo.

Uccello Scalciante mi ha spiegato che il suo popolo è in contatto con gli spagnoli da molto più tempo rispetto "a noi olandesi", che siamo arrivati da poco.
Allorchè io mi alzo su due punte e gli dico leggermente offeso, "Olandesi? Noi non siamo Olandesi! Io son Genovese."

L'indiano allora porgendo le sue scuse mi spiega che il giorno prima ci avevano scambiati per Olandesi, e mi ha raccontato che gli Olandesi erano stati massacrati nel 1631 perché si erano comportati molto male nei confronti del suo popolo.
Gli ho detto che l'unica cosa che accomuna i Genovesi e gli Olandesi è il fiuto per gli affari ma che le nostre intenzioni sono pacifiche, che veniamo in pace e che vogliamo soltanto convivere con loro, dal momento che la terra dalla quale proveniamo è ormai un inferno in cui regnano la guerra e la povertà. Gli ho spiegato che molti di noi vogliono costruire un mondo nuovo, un mondo migliore, un mondo dove non esiste la gente come me.
L'indiano mi ha guardato in modo strano, però sembra avermi capito. Nei prossimi giorni gli spiegherò anche che sono venuto quì in cerca dell'oro e gli chiederò se ci sono miniere da queste parti. Sono certo che ce lo darà. Quel selvaggio è simpatico. Uccello Scalciante ed io siamo diventati subito dei grandi amici.

Mi ha spiegato che il suo popolo si chiama Powhatàn.
La Confederazione Powhatàn si estende lungo tutta la costa americana, dalla foce del fiume Hudson in sù. Poi comincia il territorio degli Irochesi e quello degli Uroni. Ancora più a nord ci sono gli Algonchini, mentre nell'entroterra abitano i Sioux, i Piedineri, e tante altre popolazioni a me sconosciute.


La mia conversazione con Uccello Scalciante è stata molto interessante, spero di poter approfondire la nostra amicizia nei prossimi giorni e saperne di più sul suo conto.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Mer Feb 22, 2023 4:49 pm

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CONCLAVE PAPALE
LXXXIII


Lista dei Cardinali 
Aventi diritto di Voto



31 Cardinali Romani
20 Cardinali Fiorentini e Genovesi
10 Cardinali Milanesi, Napoletani e Spagnoli
3 Cardinali Veneziani
2 Cardinali Francese e Savoiardo


Terzo Scrutinio
Esito:

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Dinnanzi una grande folla che popola l'immensa Piazza di San Pietro
il Protodiacono Teodoro Trivulzio annuncio:


"Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum FABIUM,
sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem CHISIUM,
qui sibi nomen imposuit CARLUM PRIMI."


Esito Votazioni:

Fabio Chigi: 56 Voti

Pietro Vito Ottoboni: 0 Voti

Benedetto Odescalchi: 10 Voti


--- --- ---


Papa Carlo annunzia che il suo compito sarà quello di riportare la pace nel mondo cattolico, troppo è il sangue versato in azioni ingiuste e peccaminose. 


Si impegnerà nel riaccogliere la pecorella smarita che ha perso la via della Fede, la bontà di nostro Signore è immensa e per tanto perdona chi ha smarrito la retta via. 


Questo vale anche per chi professa la dottrina protestante, coloro che chiamano noi cattolici "nemici" sono offuscati dal diavolo, ma non per questo meritano il nostro odio.


Agli infedeli Islamici, chiedo a voi Sovrani Cattolici, di non allungare la spada, bensì di porgere un segno di pace. Sono anche loro figli di Dio, ma non lo sanno. 
In caso, vi dico, usate lo Scudo, ma mai la Spada; questo è il volere di Dio.

Pregate con me affinché l'Umanità non perda la via designata, che il Diavolo non tenti i nostri fragili animi e che nella grazia delle calde braccia di nostro Signore, noi tutti per l'eternità, possiamo trovare il riposo tanto agognato.

Amen.
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Messaggio Da Vlad Mer Feb 22, 2023 10:14 pm

EL MUNDO
Dicembre 1654

[Politica estera - Le guerre d'Europa]


Dopo l'ennesimo conflitto non necessario, le province unite tornano sotto la corona spagnola, molto sangue innecessario è stato versato, dagli accordi di pace, risulta il seguente:


- I possedimenti africani passano sotto il diretto controllo della corona di Spagna


-Le province unite diventano a tutti gli effetti uno stato vassallo della corona spagnola


-Nonostante il loro stato di vassallo vi sarà libertà di fede ed un espansa capacità d'autonomia.


Alla fine il leone ha perduto le zanne, nonostante lo spirito eroico dei propri uomini, la Serenissima vede tramontare definitivamente i suoi sogni di gloria, una repubblica talmente ambiziosa che ora si ritrova a sognare la libertà. 


L'infallibile esercito della Sublime Porta tuttavia non sembra intenzionato ad arretrare, si vocifera che l'imperatore d'Austria sia scomparso e che nessuno più lo ha visto, si vocifera nascosto nel cesso, si racconta delle bombarde ottomane spazzare via gli ussari alati
Come coriandoli al vento.


[Terra! TERRA!!]


Sebbene le grandi potenze cristiane subiscano nelle loro terre natie, esse sembrano molto fortunate nelle Americhe, genovesi ed austriaci si narrano abbiano iniziato ad insediare il nuovo mondo, il Brandeburgo ha ottenuto finalmente le terre tanto promesse. Innanzi a tutti vi è Londra che inizia ad imporsi come unica potenza dei mari del nord. 
Il neo regno di Polonia tuttavia non sembra trovare la fortuna tanto agognata, con i turchi alle porte e con nessuna nuova terra oltremare sembrerebbe che il signore non abbia ancora cessato di metterli alla prova.


Nel frattempo giungono notizie, la spedizione indipendente formatasi dai superstiti della Fenice recentemente ha dato sue notizie, a sorpresa decisamente di molti i quali sicuramente non si aspettavano d'aver nuove dell'equipaggio, tant'è che due volte dovettero leggere le loro poche righe per credere alle positive parole contenute in quelle lettere.
La corona ha con euforia accolto la notizia e difatti, alla luce del nuovo anno invierà una nuova spedizione, è chiaro agli occhi di tutti che in questo difficile momento si cerchi di riconquistare la Florida


[Storia di un Conclave]


Il signore prima o poi chiama tutti nel suo regno, una chiamata solenne che noi mortali non possiamo rifiutare, qualunque disputa mortale perde di significato difronte ad essa, ed è con la morte di Innocenzo X che il mondo cattolico vaga nel buio alla ricerca di un nuovo faro nella notte.


Mesi di fumate nere si alternano, la speranza dei credenti inizia a vacillare, arriva il sacro mese del Natale e finalmente le preghiere del popolo di Dio ricevono risposta, la fumata bianca riempie il cielo di Roma, ed un nuovo papa viene eletto in un voto praticamente unanime!


Carlo primo viene accolto con euforia dal popolo cattolico, euforia destinata poco a durare, nelle penisola italica si sentono già voci discostanti, c'è chi afferma che il papa semplicemente stia abbandonando ogni paese cattolico al proprio destino, con la caduta di Venezia i turchi sono dentro la penisola italiana, eppure egli invita ad "alzare lo scudo" alcuni, accecati dalla frustrazione hanno apertamente gridato nelle piazze di voler vedere il grande Papa Carlo difendere il mondo cristiano con il suo scudo dalle bombarde ottomane, "che dia l'esempio di ciò che predica o che smetta di parlare" questa è l'opinione di molte persone che da poche settimane si ritrovano con un nuovo, minaccioso vicino di casa


[Politica interna]


Innocenzo X è stato un grande papa, ma soprattutto è stata una grande persona, se solo il signore ci avesse concesso più a lungo la sua saggezza, esso ora vive nel regno dei cieli ed insieme a lui vi è l'anima del nostro sovrano Felipe Domingo Victor de la Cruz.
Il sovrano nell'ultimo anno pare aver attraversato un arduo periodo, dai racconti della regina Marianna, affranta per la morte del sovrano, la quale dal dolore si pensa sia impazzita, racconta di come la salute del sovrano era sempre più vacillante, le sue apparizioni sempre meno frequenti, persino durante il ballo si poteva notare non essere nella migliore delle condizioni, ma in molti l'attribuivano alle fatiche che compieva nel amministrare il paese. Racconta inoltre di come Filippo nascondeva la sua debolezza per essere un riferimento per il popolo, per essere la colonna che sosteneva il paese.


Come da sua volontà il trono di Spagna passa in mano a sua figlia primogenita Maria Teresa, prima della sua incoronazione ufficiale il regno vivrà uno stato di lutto, il funerale del sovrano verrà effettuato nell'ultimo giorno del mese alla vigilia del nuovo anno.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Gio Feb 23, 2023 5:22 pm

London Gazzette 

Edizione di Gennaio 1655
 
[ Indice ]

Esteri:
- Guerra Iberico Olandese
-- Guerra Polacco Tedesca
--- Guerra Cattolica Islamista

Interni:
- Sciolto il Parlamento
-- Divisione Territoriale
--- Sviluppi in Canada
 
--- --- ---

Guerra Iberico Olandese

- E’ proprio vero quando si dice che l’uomo è un essere violento, intrinseco di male, mosso più delle volte dal diabolico male invece che dalla mano di nostro Signore. La “guerra” fa parte della natura dell’uomo, ormai è chiaro, e l’inizio di questo nuovo anno ce ne da conferma ulteriore: il cuore del continente europeo è stato colpito da questa ondata di ostilità, coinvolgendo ben Sette stati e comportando la morte di migliaia di uomini, donne e bambini.

L’articolo di oggi non è adatto a coloro il cui animo è buono, la cui mente è facilmente soggiogabile dalla paura, quindi siete pregati di rivolgere la vostra attenzione a quotidiani più semplici come quelli di cucina. Oggi consumeremo molto inchiostro nell’informarvi riguardo i conflitti che stanno avvenendo in questo momento, magari qualcuno sarà già concluso mentre stiamo scrivendo, o addirittura saranno scoppiate nuove ostilità. Per chi si stesse chiedendo se anche l’Inghilterra ha partecipato, o vorrà inserirsi in questi contesti, la prima risposta è si, ma vedremo insieme in che modo; mentre la seconda risposta è sconosciuta al momento.

Partendo in ordine cronologico andiamo ad illustrarvi il conflitto più vicino a noi, ovvero quello che sta coinvolgendo Spagna e Province Unite, non il primo atto di questa opera teatrale, ma addirittura il terzo. L’odio che alberga negli animi di spagnoli e olandesi è immenso, questi ultimi vogliono e ottennero l’indipendenza, ora combattono per mantenerla; mentre i primi vogliono a tutti i costi riottenere ciò che hanno perso e ritengono appartenga a loro di diritto.

L’Olanda è uno stato che fin dalla sua nascita si è rivelata una concorrente commerciale meritevole di rispetto, la loro abilità commerciale è innata, la loro fede protestante ha fatto in modo che la rivalità non diventasse odio e che il rispetto fosse perpetuo. Per tanto la richiesta di aiuto del Grand Pensioniere è stata accolta al parlamento e accettata senza esitazione, non poteva l’Inghilterra rifiutare di aiutare uno stato protestante, soprattutto se aggredito da dei cattolici.

Il coinvolgimento dell’Inghilterra è stato politico, ovvero cercando di mediare tra le due potenze affinché il conflitto finisse prematuramente; mentre c’è stato anche un aiuto militare indiretto nei confronti degli Olandesi il cui esercito, già molto debole, è stato rimpolpato con la presenza di soldati e artiglieria inglese. Il nostro coinvolgimento è stato dunque indiretto, per cui le eventuali ripercussioni di un sconfitta non intaccheranno la Repubblica.

I mercenari inglesi giunti in Olanda hanno informato il Parlamento descrivendo uno stato che rasenta l’orrore per quanto riguarda l’organizzazione militare olandese: molte città erano prive di difese e molte unità di fanteria non ricevevano ordini dall’alto. Un vero disastro, che ha ovviamente avvantaggiato l’avanzata spagnola riuscendo anche ad aver occupato la città di Anversa. Purtroppo siamo obbligati ad informare le famiglie dei soldati inviati in spedizione che il parlamento non ha ricevuto più lettere, molto probabilmente sono stati ammazzati in battaglia.

Da alcune informazioni sappiamo che un contingente militare si trova fuori la capitale olandese, Amsterdam, prive di difese sufficienti a resistere all’assedio, per tanto ipotizziamo che presto o tardi il governo dei “tulipani” sarà costretto ad arrendersi. Molto probabilmente le Province Unite saranno smantellate e al loro posto verrà ripristinato un governo filo-spagnolo, come era in principio. Questa sconfitta in parte riguarda anche l’Inghilterra che perde un “alleato di fede” se cosi possiamo dire, sostituito da un entità cattolica sicuramente molto più ostile.

--- --- ---

Guerra Polacco Tedesca

- Il Sacro Romano Impero è uno stato allo sbando, sulla grande dovrebbe rappresentare l’eccellenza come ultimo rimando ad una gloria antico di cui tanto si sfregia già nel suo nome. Ma di glorioso, purtroppo, ne ha poco e la dimostrazione l’abbiamo avuto di recente soprattutto nel conflitto contro la Polonia e contro i turchi Ottomani.

Il Re di Brandeburgo Guglielmo ha oltrepassato i confini polacchi ed era deciso ad occupare la città di Danzica, forte del suo esercito e della sua potente artiglieria. In una battaglia fuori le porte di Berlino, capitale di Brandeburgo, migliaia di soldati tedeschi hanno affrontato la cavalleria polacca, quest’ultima nonostante la pioggia di fuoco sputata dai cannoni protestanti, è riuscita a sopraffare completamente l’esercito guglielmino.

Il Re, assieme a ciò che era rimasto dell’esercito regolare, ha abbandonato Berlino al suo triste destino: la conquista, il saccheggio e la distruzione da parte dei polacchi ultra cattolici. Questo però non poteva accadere, in principio il Lord Protettore disse che avrebbe offerto il proprio aiuto a tutti i regno e stati protestanti, donando la propria spada controlla minaccia cattolica; cosi è stato.

Dove una spada verrebbe spezzata, una penna può smuovere intere montagne ed è questo il caso: non potendo intervenire direttamente per evitare la caduta della capitale, il Lord ha scritto una lettera di sua verga indirizzato al sovrano Giovanni di Polonia intimidendolo a fermarsi. Qualora Berlino fosse caduta l’esercito inglese avrebbe preso parte alla guerra in favore di Guglielmo, inoltre per convincere il Sovrano ha anche fatto appello al suo odio verso gli ottomani, facendolo ragionare che questi ultimi sono il vero nemico e non Brandeburgo.

Dunque l’Inghilterra mossa tra le tenebre della notte, dietro le quinte di uno spettacolo teatrale, ha manovrato i suoi fili permettendo a Brandeburgo di vivere ancora, per questo i protestanti tedeschi dovranno essere riconoscenti e già lo hanno dimostrato. Per prima cosa l’affitto di Amburgo è stato ridotto, quindi rinnovato per altri sei mesi; poi la colonia tedesca in Canada avrà un nome in onore di Cromwell.

Al momento il conflitto non è ancora concluso, ma vi è una tregua armata, probabilmente Brandeburgo continuerà le ostilità forte della supervisione inglese.

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Guerra Cattolica Islamica

- Scritto riguardo il conflitto tra protestanti tedeschi e cattolici polacchi, ora tocca argomentare sulla guerra tra cattolici tedeschi, polacchi e ottomani di fede islamica. Da questo rimarchiamo come il S.R.I. sia allo sbando poiché troppo divisa internamente anche a causa di un Imperatore come Ferdinando III non adatto a quel ruolo. 

Questo fronte vede, a differenza dell’altro, i tedeschi e i polacchi uniti contro u nemico comune, che però si sta rilevando assai tenace e probabilmente anche superiore agli eserciti cattolici. L’Impero Ottomano ha un potere militare immenso, questo si sapeva, ma il mondo cattolico faceva molto affidamento su Polonie e Austria nel contenere questa grave minaccia.

Nonostante l’odio verso i Regni filo-papisti il Commonwealth non ha ancora le idee chiare su questa vicenda, gioire per la sconfitta cattolica oppure essere in allarme per l’avanzata islamica in Europa. Sicuramente quest’ultima non può progredire all’infinito, si arriverà ad un punto in cui le potenze continentali, anche se rivali, dovranno fare fronte unito per ricacciare il nemico dal territorio europeo.

In tutto ciò consideriamo anche Venezia che per l’ennesima volta si è resa protagonista di una disfatta militare, ma questa volta, a differenza della sconfitta spagnola, è ancora più pesante. Probabilmente la città lagunosa sarà inglobata nell’Impero Ottomano, facendo entrare quest’ultima entità prepotentemente sullo scenario Italico destabilizzando l’equilibrio della penisola; la presenza ottomana in quella zona geografica allarma molto anche la stessa Inghilterra.

L’esito dello scontro al momento pende in favore dell’Impero Ottomano, attendiamo con ansia gli esiti dei trattati di pace che sicuramente prepareranno le carte per i futuri scenari che assisteremo.

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Sciolto il Parlamento

- Il Parlamento che fu ripristinato all’inizio dell’anno passato è stato nuovamente sciolto, sempre per volere del Lord Protettore infuriato per la disfatta politica in Olanda. L’invio di mercenari fu una scelta presa con condizione dalla maggioranza del Parlamento, il quale voleva evitare un coinvolgimento diretto della Repubblica nello scontro; per tanto l’invio di mercenari sembrava l’opzione migliore, ma il fallimento della missione ha rovinato i rapporti tra il Lord e i Comuni.

D’altro canto Cromwell spingeva per un intervento diretto per sostenere la Provincia Unita trovando però la dura opposizione del Parlamento. La riluttanza parlamentare era dovuto da un fattore militare: l’esercito inglese in quel momento non poteva essere impiegato al 100% in guerra, poiché molteplici unità erano inutilizzabili o in Canada per rimpolpare le colonie.

Il Lord alla fine decise di ascoltare i politici, probabilmente sapendo di sbagliare, ma non appena la notizia del fallimento dei mercenari è giunto a Londra, su tutte le furie si è precipitato nella Camera dei Comuni: accompagnato dalle sue guardie più fedeli ha incominciato ad inveire contro ogni persona presente in quella stanza. Concludendo con lo scioglimento del Parlamento, per la seconda volta.

Non avendo una classe politica adeguata ai doveri a cui sono sottoposti, per far fronte al bene del popolo inglese, mi vedo costretto ad annullare il potere istituzionale della Camera, assumendo io i pieni poteri come fatto in precedenza. Ognuno di voi sarà indagato per avermi remato contro, chiunque sarà ricollegato a movimenti politici di opposizione alla Repubblica, a gruppi cattolici o filo-papisti sarà condannato alla ghigliottina! Queste alcune delle parole del nobile Lord.

Ora saranno felici gli scozzesi che tanto reclamavano di essere rappresentati, ma non esistendo più un Parlamento, saranno rappresentati dal Lord Protettore in persona; quale onore !

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Divisione Territoriale

- L’atto successivo allo scioglimento delle Camere è stato quello di promulgare una nuova divisione amministrativa del territorio del Commonwealth, il quale sarà diviso in piccole frazioni il territorio inglese, mentre quello scozzese e irlandese sarà tenuto unitario e amministrato da un “governatore”.

Il Governatore di Scozia sarà Archibald Campbell marchese di Argyll, distintosi durante la guerra anglo-scozzese per la fedeltà dimostrata nei confronti del Lord, ora ripagata adeguatamente. Il Governatore di Irlanda è William St Lawrence barone di Howth, distintosi nella lotta ai cattolici irlandesi ha ottenuto la fiducia del Lord. Questi risponderanno direttamente a Cromwell.

L’esercito, a differenza del Parlamento, è l’unica entità che ripone la propria fiducia incondizionata nella volontà del Lord, quindi l'Inghilterra è stata divisa in 12 distretti ognuno dei quali affidato ad un membro dell’esercito che avrà il compito di amministrare la propria frazione, risponderà direttamente al Lord.

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Sviluppi in Canada

- Le tribù indiane ostili ai coloni inglesi sono stati soprannomati: eschimesi ovvero “mangiatori di carne cruda” dovuto proprio dal fatto che questi, a differenza di noi popoli civili, non cuociono la carne. E’ risultato impossibile comunicare con questo popolo, cosi affermano gli studiosi inglesi, poiché altamente violento.

L’espansione della colonia è quasi ultimata, al momento manca una sola zona geografica ancora inesplorata da rivendicare, mentre per volere degli esploratori il sud del Canada resterà intoccato. Questo anche per permettere agli stessi eschimesi di trovare rifugio in quei territori e magari con il passare del tempo non attaccheranno più le città inglesi.
Il gruppo di coloni tedeschi che hanno creduto nella parole di Cromwell sono stati ripagati con la terra promessa, questa è stata chiamata “Puritania” in onore del Lord e della sua fede verso il puritanesimo.

Molto probabile che nel corso dell’anno ci sarà una nuova spedizione coloniale, i luoghi di interesse sono: la punta più ad ovest del Canada, il golfo canadese ad est, oppure trovare un piccolo giaciglio più a sud dove stanno nascendo le colonie genovesi.

--- --- ---

Fine
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Messaggio Da Astrid I Ven Feb 24, 2023 3:07 pm

luna LE MILLE E UNA NOTTE luna
Storia del Califfo Dördüncü e del suo tragico destino

Dalle Pergamene di Sherhazade al-Sharhani ibn Sulimùl. Biblioteca di Rodi.
Correva l'anno 1655 del Calendario Cristiano
FEBBRAIO

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PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com Sublime Allah,
tu sei la bellezza, tu sei la perfezione
tu sei la luce, tu sei le tenebre
tu sei la vita, tu sei la morte
tu sei Colui che custodisce, tu sei Colui che valuta
Colui che ama, Colui che risponde
Il Glorificato. Il Primo. L'Ultimo.

Sublime Allah tu sei l'infinita compiutezza che tutto crea e tutto cancella, l'anima del mondo

Ma noi,
noi siamo la sabbia che tu calpesti
la polvere che tu starnutisci
la sporcizia che tu pulisci

Perciò fà di noi quello che ordina la tua volontà Allah,
Glorificaci
Dacci forza
Sottomettici
Annientaci

Questa storia ha ancora molto altro da raccontarvi, adorati lettori, ma le strade di Allah sono misteriose e incomprensibili per noi piccoli umani. Io, Sherhazade al-Sharhani ibn Sulimùl, sono ancora molto lontana dalla fine di questo mio racconto e potrei non farcela. Se Allah me lo permetterà, finché io sarò ancora in vita e finché avrò ancora le mani per farlo io scriverò e vi tramanderò il ricordo di quel che accadde.
Ma molto probabilmente questo racconto non sarà mai compiuto.
La vita di noi esseri umani è effimera di fronte all'infinito: noi siamo il nulla.
Ma Allah il Misericordioso ha inventato la scrittura, affinché la vita di coloro i quali ci hanno preceduto sopravvivesse nei secoli, tramandata di papiro in papiro, e non venisse dimenticata.

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All'epoca di Turàn Sultàn, Regina degli Ottomani, viveva nella città di Berlino un uomo chiamato Federico Guglielmo, il quale era emiro del Brandeburgo-Prussia, che in quei tempi dorati era una delle più grandi nazioni di quel che fu il Sacro Romano Impero... A quel tempo, nel tempo dei tempi, il giovane Guglielmo desideroso di accrescere la propria gloria e di farsi bello agli occhi della gente, provò a far la guerra contro Giovanni re di Polonia, che giudicava un uomo inetto debole nelle armi.
E così partirono a cavallo, beffeggiando le sette stelle che li maledicevano nel firmamento.
La verità apparve quel giorno stesso nei campi di battaglia. Giovanni non era affatto debole e inetto.
I cavalieri alati di Polonia volarono sopra le teste dei loro nemici, che furono massacrati a centinaia, cadendo come i birilli nel gioco del pallone.
Guglielmo del Brandeburgo scrisse dunque alla Sublime Porta, pregando la Signora di aiutarlo.

La grande e potente regina, che in quanto a magnificenza era seconda solo ad Allah, mandò in giro i suoi emissari, e la guerra cominciò.
Legati come ad una tragica Stella ad un trattato di mutuo soccorso, anche il Doge di Venezia e l'Imperatore d'Austria scesero in campo, in difesa di re Giovanni.
Fu la loro fine.
Il Doge scagliò tutto il suo esercito contro l'Imperatrice, la quale sprigionò i suoi guerrieri. Fu una battaglia cruenta e memorabile quella che si consumò alle porte di Trieste: quello era l'ultimo ruggito del Leone. Poi il Felino si spense, e Venezia fu soggiogata al suo ormai noto destino.
Turàn Sultàn era molto dispiaciuta, non aveva mai nutrito nessun odio nei confronti di Venezia; ma quel giorno la Serenissima scomparve. Il Doge Bertuccio fu cacciato dalla sua terra e visse i suoi ultimi anni come esule in Corsica. In verità Venezia non scomparve. La città continuò e continua ancora oggi a fregiarsi dell'ormai desueto vezzeggiativo "Serenissima", ma il tempo dei Dogi era scaduto.
A partire dal primo mese del nuovo anno, Venezia fu governata dalla regina, che assunse il titolo di Dogaressa, e che esercitò il potere per mezzo dei suoi funzionari.

Un altro uomo che in quella guerra vide la sua Stella spegnersi fu Ferdinando III d'Asburgo.
Egli sì che era un inetto: mentre un tal Raimondo Montecuccoli conduceva la guerra al posto suo, il povero Ferdinando era rinchiuso nel suo gabinetto e non voleva uscire.
Perciò quand'anche gli austriaci furono sconfitti, Turàn la Misericordiosa risparmiò a quell'uomo la fatica d'esser Imperatore, e gli ordinò di scendere dal trono di Germania.
Egli nel disonore fu grato, e ringrazio la nobile Sultana.

L'ultimo re a vedere il tramonto della sua Stella fu Giovanni Casimiro.
Come il Doge, anche gli alati ussari di Polonia si scagliarono col nudo petto sopra ai nostri eserciti.
Ma i polacchi piovvero dal cielo... come pennuti morti.
Quello stesso giorno, un giovane e triste cavaliere giunse a Costantinopoli con la faccia china tra i piedi della Regina.
Turàn gli ricordò che la pace era soltanto un atto di misericordia, e gli disse che oltre alle due regioni della Carpazia, il suo re avrebbe dovuto pagare un modico tributo di 3000 tonnellate di polvere nera l'anno.

Poi per sugellare la sottomissione della Polonia all'Impero, la Donna gli ordinò di baciarle la mano.
... E il cavaliere le baciò la mano. PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com


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"Come vi sembra lo stato attuale dell'Impero, Gran Visir?" domandò la Sultana a Dervisciò Pascià.
"Direi che le condizioni dell'Impero sono buone, più che buone, ottimamente buone... in pochi anni siete riuscita ad impadronirvi dell'Isola di Creta, sottomettendo l'unico nostro rivale nel mar mediterraneo orientale e mettendo piede in Italia, Venezia. Siete riuscita a fare in modo che venisse eletto un Pontefice buono e tollerante. Avete sconfitto i polacchi e li avete costretti a ritirarsi oltre l'impervia catena montuosa dei Carpatii... e in fine... perdonatemi se quasi me lo dimenticavo ma alla mia età la memoria comincia a dare qualche problema, in fine siete riuscita a dare al nostro Impero un'affacciata sull'Atlantico, demolendo l'antico stato del Marocco" esclamò.
"Voi siete riuscita dove nessun uomo prima d'ora riuscì. E voi siete una donna... una donna di Allah"

"Gli uomini sono mossi dai bassi istinti" bofonchiò con un certo disprezzo, ma poi si accorse di star peccando di superbia, un peccato capitale nell'Islam, perciò si rimangiò quanto aveva detto domandando, "come stanno andando le cose per quella regina che regna ini Spagna... come avevate detto che si chiama?"
"Maria Teresa d'Asburgo è il suo nome"
"Maria Teresa..." ripeté tra se e se.
"Le avete portato quel cucciolo d'Elefante che dovevate regalarle per la perdita di suo padre?"
"Sì mia Signora"
"E cosa ha detto? Ha gradito il mio regalo?"
"Nulla mia Signora, ancora non ha detto nulla"
"Può darsi che è ostile verso di noi al contrario di Filippo, ma mi auguro che non lo sia. E' sempre un piacere avere a che fare con altre donne e quella giovane Maria Teresa ha tutta la mia stima... conosco le prove che dovrà affrontare e sono convinta che le supererà tutte..."
"Anche in Germania potreste veder presto brillare una Imperatrice" profetizzò il Derviscio.
"Ah sì...?"
"Maria Anna è il suo nome..."

PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com Nel momento in cui la vittoria benedisse il santo nome della Sultana, una lettera orribile sprezzante e piena di insulti capitò tra le sue mani.
I cosacchi dello Zaporozhe, capitanati dall'Atamano Ch'melinsky, che due anni fa si liberarono dal dominio polacco, voltarono le spalle alla Sublime Porta, attaccando, stuprando e razziando ebrei e tatari di Crimea.
Contro questo abominio, il Gran Visir suggerì alla regina di sferrare il pugno duro; anche re Giovanni di Polonia, qualora non fosse complice, avrebbe senz'altro colto l'opportunità per punire i ribelli ucraini.


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"In quanto Valide Sultan, madre del figlio di Maometto, sorella del Sole e della Luna, nipote e viceregina per grazia di Dio, governatrice del regno di Macedonia, Babilonia, Gerusalemme, Alto e Basso Egitto; imperatrice degli imperatori; sovrana dei sovrani, fedele guardiana della tomba di Gesù Cristo, fida prescelta da Dio stesso, speranza e conforto dei Musulmani; Io comando a voi, cosacchi dello Zaporož'e, di sottomettervi a me volontariamente e senza resistenza alcuna, e cessare di tediarmi con i vostri attacchi."

Aveva scritto lei.

"Tu cuoca di Babilonia, carrettiera di Macedonia, birraia di Gerusalemme, fottitrice di cavalli di Alessandria, porcara di Alto e Basso Egitto, scrofa d'Armenia, ladra infame del Chernoseso, "amata" tartara, boia di Kam"janec', madre del Serpente e piaga del nostro cazzo. Muso di porco, deretano di giumenta, cane di un macellaio, fronte non battezzata, vai a farti fottere! Ecco come gli Zaporozi ti hanno risposto, essere infima: non comanderai neanche i maiali di un cristiano. Così concludiamo, visto che non conosciamo la data e non possediamo calendario, il mese è in cielo, l'anno sta scritto sui libri e il giorno è lo stesso da noi come da voi. Puoi baciarci il culo!"

Questa fu la risposta dei Cosacchi.PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com

Turàn Sultàn lesse e rilesse quella lettera con profondo odio.
Si vergognò di avere tra le mani un pezzo di carta scritto da gente gretta e analfabeta, ubriaconi delle steppe.
Si vergognava di essere nata cosacca. Perché quella era la sua origine.
Il vero nome della regina era Nadya, e fu portata a Costantinopoli come schiava quando era ancora ragazza.
Ricordava pochissimo della sua vecchia vita in quel villaggio di contadini, ma ricordandosi di essere stata cosacca lei stessa, provò una leggera fitta allo stomaco.

Diede al Gran Visir l'ordine di invadere l'Ucraina entro la fine dell'anno e poi disse, per cambiare discorso:
"Derviscio? Dov'è Mehmed IV?"

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PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com Gli eunuchi e il Gran Visir cercarono il Sultano ovunque, provarono nell'Harem ma lì non c'era, provarono in Biblioteca, ma neanche...
La madre fu colta da uno scatto di ira e fece impalare centinaia di innocenti per sfogare la propria rabbia e poi scoppiò a piangere, chiudendosi nel silenzio per lunghe notti.

Un giorno si fece avanti Gulnar Sultàn e confessò ogni cosa.
Il giovane Mehmed, che era perdutamente innamorato di Gulnar Sultàn, aveva subito da quest'ultima un rifiuto ed il piccolo Padiscià non riuscendo a trattenere il dolore era fuggito a Tunisi con lo gnomo Mimmolo e con sua sorella maggiore Fatima.
Il Sultano addolorato era salito su una mongolfiera ed era "scappato di casa." PARTITA GDR | QUINTA EPOCA  - Pagina 6 ?u=https%3A%2F%2Fseeklogo.com%2Fimages%2FO%2Fottoman-tugra-logo-5F3272FBDB-seeklogo.com

Il vecchio Derviscio sospirò profondamente, sapeva che le cose si sarebbero messe male.

"Tu, brutta Strega!" gridò la Regina, "hai fatto un incantesimo d'amore sul mio bambino e poi gli hai spezzato il cuore!"

La giovane pianse pregando clemenza, ma fu tutto inutile. Cieca era la vendetta della Sultana.

Fu preparato un grande pentolone dove fu messa a bollire dell'acqua, e la ragazza fu immersa viva.
Gulnàr Sultàn bollì per cinque ore tra urla e gemiti, poi il suo soffio vitale si spense e affogò negli inferì.
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Messaggio Da Maþt Sab Feb 25, 2023 12:17 am

Gazzetta di Varsavia

Marzo dell'anno domini 1655

IL DILUVIO- LA CADUTA DELLA NOSTRA NAZIONE E DEL NOSTRO SOVRANO

Dopo la gloriosa vittoria contro il Brandeburgo la nostra nazione ricevette un'ingiuriosa dichiarazione di guerra da parte degli infedeli Ottomani, il nostro glorioso esercito forte dell'ultima vittoria e dell'alleanza con l'Austria e la Serenissima si diresse verso Budapest, pronto a liberare gli ungheresi; ma quella volta il sostegno della Provvidenza venne a mancare, le bombarde ottomane falcidiarono le file del nostro esercito che fu costretto alla ritirata, quel giorno fu perso il conto di quante anime tornarono alla casa del padre.

Per evitare l'invasione totale siamo stati costretti ad accettare umilianti condizioni, Cracovia e Leopoli, città storiche della Polonia sono cadute sotto l'ombra dei Turchi, ma ciò che più causa sdegno nel cuore di tutti noi è certamente la vendetta del Brandeburgo che, alleato con gli Ottomani, ha privato la Polonia dell'accesso al mare. 

Sua maestà Giovanni II, promise che avrebbe quantomeno restituito alla Polonia Danzica, ma amareggiato dalle umilianti sconfitte e pressato dai tumulti popolari iniziò a valutare la strada dell'abdicazione. Verso la metà di Dicembre giunse la goccia che fece traboccare il vaso, la nobiltà polacca che dopo la dissoluzione della monarchia elettiva si era vista togliere la maggior parte dei suoi privilegi, sotto la guida di Jerzy Sebastian Lubomirski costrinse il re ad abdicare e in seguito a lasciare per sempre la Polonia. 


L'INCORONAZIONE DEL NUOVO SOVRANO 

Per la gioia di tutto il regno è stato nuovamente istituito il sejm che era stato precedentemente abbattuto da Giovanni II per saziare la sua sete di potere e per trasformare la Polonia in una monarchia assoluta sotto il suo completo controllo; il sejm ha così indetto una nuova elezione da cui è uscito vincitore Jerzy Sebastian Lubomirski. Dopo l'incoronazione il nostro nuovo re ha parlato al popolo che accalcato nella piazza del Castello ha sentito riaccendersi la speranza; " Giovanni II ha causa della sua brama di potere ha indebolito la Polonia, arrendendosi ai cosacchi e perdendo la Lituania che tutt'ora resta de facto indipendente, spedendo parte dell'esercito nell'oceano e non preoccupandosi minimamente di fortificare le province meridionali; ora la Polonia versa in condizioni disastrate, migliaia di profughi scappano dal sud e abbiamo perso l'accesso al Baltico, ma non temete, l'ora del riscatto polacco si avvicina ogni giorno di più, l'esercito sarà rivoluzionato e la Confederazione sarà ricostruita pezzo per pezzo, a partire dai cosacchi che per primi hanno infangato l'onore polacco. Perciò gioite o sudditi perché la rinascita polacca è appena iniziata e presto arriverà il giorno in cui le città dei nostri nemici saranno ridotte a un cumulo di macerie e le loro anime bruceranno nel fondo dell'Inferno!  Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi ?"


LA SPEDIZIONE IN AMERICA 

Sono passati ormai molti mesi da quando tre navi salparono dal compianto porto di Danzica, a causa delle continue guerre quasi si perse la memoria dei nostri valorosi marinai che rischiavano la vita nell'oceano, ma la settimana scorsa è finalmente giunto un messaggio dal capitano della spedizione Jan Sicinski nel quale riassume le (dis)avventure delle tre navi:" Dopo aver dovuto pagare un'imbarazzante pedaggio a quei tirchi dei Danesi, le nostre navi hanno preso il largo in quell'immenso mare che è l'Atlantico, il viaggio procedette tranquillamente se non per qualche leggera burrasca, dopo quattro lunghi e noiosi mesi quando ( secondo i nostri calcoli) eravamo quasi arrivati a destinazione, avvistammo delle navi battenti bandiera genovese, le loro navi erano molto più numerose e grandi delle nostre, io e il loro capitano ci scambiamo dei messaggi da cui capii che eravamo diretti entrambi verso la foce del fiume Hudson, loro a sud della foce, noi a nord. Li lasciammo andare per primi; a noi erano sconosciute le popolazioni che abitavano quei territori, quindi reputai più saggio lasciar andare per primi i genovesi che erano di gran lunga più numerosi di noi e meno male che lo feci ! Mentre ci apprestavamo anche noi a sbarcare sentimmo arrivare dall'avamposto genovese boati di archibugi e grida di battaglia e in seguito vedemmo innalzarsi colonne di fumo dalla loro spiaggia, niente da fare, quella zona era decisamente troppo pericolosa e noi eravamo decisamente troppo pochi per resistere agli assalti degli indigeni, meglio puntare più a nord.

Io Jan Sicinski richiedo, se possibile, l'invio di rinforzi verso la confluenza dei fiumi Charles e Mystic"
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Messaggio Da Vlad Sab Feb 25, 2023 6:06 pm

El Mundo

Marzo 1665

[Politica Estera - Soleil Royal]

Negli ultimi mesi, la neo-regina Maria Teresa si dice abbia scritto ai vicini francesi riguardo alcuni errori nei trattati sulla contea di Barcellona, non sono stati riferiti da palazzo eventuali scambi o discussioni tra i sovrani, ciò che noi sappiamo perché lo abbiamo visto, sono navi francesi he nuovamente varcano le colonne d'Ercole, non solo invadendo i mari del regno, minacciando inoltre di sparare sull'innocente folla nel caso qualcuno avesse tentato di fermarli. Nel frattempo la flotta principale del regno di Francia si poteva vedere dal piccolo molo di Maiorca, tra le navi della flottiglia spiccava l'ammiraglia, la "Soleil Royale" una nave degna di ogni rispetto, degna di ogni onore e sicuro desiderio di ogni marinaio. La sua bellezza intaccabile nemmeno nel momento della sua fine. Difatti, si mormora tra le sale del Alcazar delle furie della nuova regnante la quale ha visto l'allineamento dei navigli francesi non solo come una provocazione ma anche come insulto alla sua nomea di regina. I movimenti delle navi francesi erano, apparentemente, contro i vari trattati internazionali, a differenza del nostro defunto sovrano, Filippo IV, pace alla sua anima nel regno dei cieli, Maria Teresa non sembra aver mantenuto minimamente la calma ordinando di affondare il gioiello della marina francese.

[Pace nell'est]

Sono ufficialmente terminati i conflitti tra i paesi cattolici e la Sublime Porta, quest'ultima, come già era evidente molti mesi in anticipo, ha dimostrato una superiorità schiacciante nel sbaragliare gli eserciti cristiani. La scomparsa di Venezia, la caduta del imperatore del HRE, l'espansione dell'impero ottomano ha raggiunto momentaneamente l'apice nella catena montuosa dei Carpazi, i queli ora rappresentano il nuovo confine tra il regno di Polonia e l'impero turco. Inoltre, la storia della monarchia polacca pare esser sopravvissuta molto poco, nemmeno una manciata di anni prima della sua fine, probabilmente il più grande beneficiario è il principe del Brandeburgo, che nonostante sconfitto ed umiliato sul campo dallo spirito dei gloriosi ussari polacchi, da vincitore si è seduto al tavolo delle trattative vantandosi di una gloria non sua, frutto dei giannizzeri ottomani, strappando come un vile avvoltoio il ricco porto di Danzica.

[Politica interna - L'incoronazione della regina]

È infine stata decisa la data di incoronazione della regina, la cerimonia si terrà tra sei mesi, il dieci Settembre in onore del suo compleanno, nonostante la notizia di carattere gioioso, il popolo rimane confuso e perplesso, come può un regno non avere un ufficiale regnante per quasi in intero anno? Cosa accadrà al paese? Sebbene non si abbiano certezze le voci del popolo che vagano lungo le strade del regno raccontano interpretazioni di ogni genere.

Alcuni suppongono che sia la vanità della regina, la quale nella superbia vuole rendere il suo giorno ancor più glorioso Altre invece raccontano di come, questo silenzio non sia un buon segno, si pensa che molti dei nobili siano contrari alla regina e che alcuni vogliano avvelenarla.

Vi sono persone che sospettano il coinvolgimento nell'ombra di altri paesi, dopotutto, Maria Teresa è salita al trono, ma essa non ha eredi, inoltre condivide solo metà del proprio sangue con l'unica erede al trono rimasta, Margherita Teresa, ma essa, è solo un infante.

Vi sono voci che raccontano del inadeguatezza di una donna come sovrana di un regno, di come bisogni convincere Marianna a fare pressioni per dare in sposa Maria Teresa in modo tale da ridare al regno un vero sovrano. C'è chi inoltre, viaggiando con la fantasia racconta di aver sognato nella grande sala del Alcazar una schiera di nobili più o meno influenti, più o meno iracondi sulle forti posizioni prese dalla regina, chi l'accusava di essere impazzita per aver mosso guerra al regno francese, di come l'essere giovane l'abbia spinta ad un eccesso di zelo.

Questo fantomatico sognatore racconta del terrore nobili mentre Maria Teresa si alza dal trono e con un netto movimento del braccio taglia loro il capo.

Vi sono pure dicerie di alcuni nobili spagnoli che temono per i propri possedimenti lungo i confini e stiano in gran segreto organizzandosi per inviare un dono al re di Francia chiedendo clemenza per le proprie famiglie


{L'animo di Maria Teresa}

Oh, mia cara Lily, confido alla tua eterna fedeltà ed al tuo eterno silenzio, la mia nuova vita come regina di Spagna. Come prima cosa vi è una lettera turca, tuttavia io il turco non lo conosco e come a breve capirai non posso fidarmi dei traduttori del palazzo Con, grande mia  gioia  angoscia il vecchio regnante di Spagna, quel uomo codardo e debole e inetto, incapace di prendere posizione e spaventato dalla sua ombra, dimenticato da tutti, oh, mi correggo, quasi tutti, questa mattina mi è giunta voce del Doge genovese che esprimeva il suo cordoglio, quanto vorrei dirgli di gioire.


Ricordi Venezia? Quella laguna puzzosa, paludosa, abitata da ubriaconi che si consideravano "leoni di mare"? Bene, non esiste più. Ricordo di quando litigai con quel sovrano inetto su come il dialogo fosse una perdita di tempo, che serviva una dimostrazione di forza. Per mia fortuna i generali non smisero di insistere, o meglio, dopo poche insistenze convissero quel coniglio di Filippo IV a consegnare personalmente la nostra dichiarazione di guerra. Ricordi bene come andò immagino, quel fallito di un sovrano rifiutò di ripagare "la Sommersissima" con la loro stessa moneta. Fossi stata regina avrei occupato quella laguna pronta a tagliare la testa tutti i Gonzaga se si fossero rifiutati d'obbedire. Lui invece ci credeva... fino alla fine rifiutò lo scontro e fino alla fine rifiutò le mie idee.


Poi venne la volta del Olanda, mesi di lettere senza risposta mentre gli olandesi morivano in Marocco, ma nuovamente, fallita la sua inutile diplomazia, una piccola spinta dei militari ed ecco nuovamente l'unica vera diplomazia di questo mondo: La Forza! Ed ecco nuovamente il mio consiglio venir ignorato, la mia figura derisa ed il mio animo ferito. Filippo IV troppo buono era, pure in guerra si è limitato a mantenere le truppe davanti alla capitale dei "tulipani" "crisantemi".
Anversa vuota, mercenari inglesi pronti a sbarcare, ma lui intestardito "aveva fede" l'unica fede che aveva era d'essere vicino alla morte, quel vecchio sciocco non voleva saperne di morire nonostante tutto il veleno che si è bevuto


Ringraziamo mio cugino Marek che rifiutò di rimanere a guardare, assaltò la città e fermò gli inglesi, chissà quale disgrazia avrebbe aspettato il regno se lui non avesse deciso di agire, ovviamente questa sua mossa gli ha fatto perdere il suo posto bell'esercito ed ora vive in una zona sperduta nel centro della Sicilia, che grande spreco.


Mi dispiace mia cara Lily, so di averti parlato anche troppo di quel fallimento d'uomo che per scherzo del destino sono costretta a chiamare padre, tuttavia i ricordi del passato mi tormentano, non riesce nemmeno ad essere un buon morto e smettere di importunare i mortali.


Ti raccontavo dei miei primi giorni da regina, non saprei bene come descriverli, i militari mi odiano, non sono manipolabile come il loro vecchio giocattolo, i conigli di corte tremano difronte a me, ti sorprenderà sapere quanti conigli vi sono nel palazzo di Spagna, abbastanza da mantenere al potere un sovrano come Filippo IV.


Quella mandria di inetti ha cercato in tutti i modi di opporsi alla mia ascesa al trono tirando fuori polverosi e noiosi trattati, per scoprire alla fine che non potevano nulla.
Da questa esperienza mi sono accorta di alcune incongruenze nei trattati riguardanti la contea di Barcellona, dalle mie ricerche essa è parte del nostro regno. Pertanto ho subito scritto a quel ragazzino che altri non è che mio cugino, rinchiuso nella sua bolla felice, incapace di governare come un Re ma necessitante della balia. Gli dissi chiaro e tondo d'essere consapevole dei suoi inganni e come insegnava il defunto regnante gli diedi la possibilità di dialogare.
Povera piccola stella, attendeva una mia "proposta" quando nella mia lettera era chiaramente scritto di lui che usciva dal suo castello di vetro e veniva a conoscere il mondo e a trattare come un vero sovrano, forse avremmo trovato un accordo, forse no, ma almeno gli avrei fatto prendere un po' d'aria, vedere il mondo, tutto sommato gli stavo facendo un grande favore.


Odio perdere tempo, cosi al mio cuginetto preferito ho ben fatto capire che o decideva a venire o ci saremo incontrati sul campo di guerra, incapace persino di leggere un trattato, o forse non si è accorto che suo zio non c'è più, in preda alla rabbia ha mandato le sue navi oltre le colonne d'Ercole, beffeggiandosi di ogni accordo internazionale e soprattutto, ignorando l'avvertimento che "se nuove navi passeranno senza avvisare sarà guerra" tuttavia mia cara Lily, è stato in quel momento che ho realizzato la triste realtà, SONO CIRCONDATA DA INCOMPETENTI! Tutti a palazzo cercavano di ignorare l'accaduto, quel poppante di Luigi appariva nella mia mente "Mia cara cugina, comprendo che essere una donna al potere della """potentissima""" Spagna non sia per nulla facile".


La potentissima Spagna di cui li si prende gioco, eh già, non è di certo facile, sono donna dopotutto, decisi che non mi sarei fatta insultare in tale modo da un ragazzino che ancora si fa vestire dalla madre, dio ascoltò le mie preghiere, fece capolino lungo le coste Baleari l'ammiraglia della marina francese. Ordinai subito di affondarla e cosi è stato. Avresti dovuto vedere la reazione di tutti a corte, credo di non aver mai visto dei volti tanto impauriti dai tempi della caduta della Florida.


Ed adesso mi ritrovo a dover combattere notte e giorno non contro mio cugino ma contro la MIA corte, quegli infami hanno rimandato la mia incoronazione al mese di Settembre, la loro scusa è "per farlo insieme al mio compleanno e renderlo simbolico" quando in realtà io lo so. So che stanno meditando sul come liberarsi di me e so che non ci riusciranno.


Inoltre,  il nano che venne regalato al piccolo sultano, in qualche modo ha trovato la via di casa, immagina questo essere storpio ed inutile, questo buffone, venirmi ad importunare al mattino camuffato da "grandi notizie".


Erano le undici del mattino quando la mia cameriera distrusse il mio meritato riposo per avvisarmi del suo inaspettato ritorno, una parte di me voleva ucciderlo, fu li che mi ricordai della lettera turca, decisi quindi di portarmelo in terrazza mentre mi prendevo il mio the mattutino, lui mi raccontava di questa nobile sultana, dalla intoccabile autorità, dallo schiacciante potere e dal acuto intelletto, o meglio, nelle sue parole lui osava dipingerla come il più grande nemico dell'essere umano, ma cosa può capirne un nano di come funzionino gli uomini.


Fu li che a mia gran sorpresa scoprì l'unico pregio del defunto sovrano: Non farsi quella donna sua nemica
Obbligai il nano a prendere carta e penna e scrivere la mia risposta, ovviamente lo avvisai chiaramente che se anche una sola parola dovesse essere fuori posto o che se osasse parlarne a corte, avrebbe rimpianto la vita del giullare.


Oggi inoltre mi è arrivata una lettera dal papa francese il cui nome non me lo ricordo ed onestamente non mi interessa, la tentazione di bruciarla grande è stata in tutta sincerità, tuttavia sono la regina di Spagna, devo comunque darmi un contegno, questa lettera parla di una noiosa discussione riguardante il "nemico" fuori le porte di Roma, i cardinali se temono cosi tanto gli ottomani potevano pensarci prima di votare un papa francese codardo


Ora Lily, mi dispiace ma ti devo lasciare, ho alcune persone da incontrare e alcune discussioni da fare, appena troverò il tempo tornerò a raccontarti delle mie avventure
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Messaggio Da Falco Dom Feb 26, 2023 1:29 pm

LE MIE PRIGIONI
Riflessioni di un uomo molto triste

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Il grigio ritratto di Johan Philipp von Schonborn, arcivescovo di Magonza
IL Processo, 26 APRILE 1655
Cari miei, caro il mio spirito. Cara la mia anima.
Un tempo il mio nome era Ferdinando III, ma quell'uomo ormai non esiste più: non alberga più in me un Imperatore ma soltanto lo spettro liquido e semovente di un individuo non più costretto a indossare dei panni che gli andavano troppo stretti. Se qualcuno lo stesse cercando chieda a Fredrik il portinaio che saprà forse darvi delle informazioni, io certamente non ne so niente. Dov'è quel garzone, che cosa fà, di che si occupa? Per quel che ne so Ferdinando III, quel fallimento d'uomo, non c'è più; ...vedete, adesso io sono un'uomo libero, non più schiavo della pesante corona.
Chiamatemi anche Ferdinando, o Fernando, basta che almeno voi vi dimentichiate chi fui realmente.

Rimembro ancora quel momento ultimo di quella vita mia precedente, quando io pavido mi rinchiudevo nella toilette mentre i turchi conquistavano Venezia e bussavano alle porte della nostra capitale con le loro scimitarre e i loro cannoni. Persino seduto sopra quella tazza di marmo udivo i cammelli barrire e il terrificante nome di Allah ch'usciva dalle bocche di quelle migliaia di mussulmani accampati fuori le mura. Poi ricordo ancora con un certo rossore quando Raimondo di Montecuccoli buttando giù la porta mi afferrò per un braccio e mi trascinò fuori di lì, e le mie candide natiche che mai videro la luce del Sole, furono esposte alla bella mostra delle cameriere e di tutta quanta la corte che ridevan di me passando con allegria dalla beffa all'insulto. Sghignazzando il Raimondo mi fece vedere un fogliettino di carta dov'eran leggibili a caratteri petrarcheschi poche e semplici parole: "O grandiosa Regina degli Ottomani, a te ci inginocchiamo, abbiate pietà per noi poiché noi c'arrendiamo."
"Coraggio Ferdinando, con questa piccola firma abdicherai al trono e tutto sarà finito."
E io senza alcuna vergogna firmai come colto da un'improvviso entusiasmo.
L'umiliazione d'un nobiluomo in tre atti: il gabinetto, il pubblico ludibrio e la firma.

Ora non chiedetemi donde mi trovo, poiché io vi risponderò che mi trovo in tribunale.
In verità io mi trovo in prima fila in quel palazzo donde si vota per il nuovo Sacro Romano Imperatore, un posto d'onore concessomi più dalla tradizione che dalla bontà dei presenti.
Ritengo che queste elezioni siano come un Processo alla mia persona, e se ci fosse un giudice, questi mi darebbe la pena capitale per vigliaccheria... Ognuno volge il proprio sguardo nella mia direzione. Chi con una smorfia sogghigna, chi invece acciglia il cipiglio. Tra quegli avvoltoi sono soltanto in pochi ad aver l'umanità di ignorarmi, quando durante tutto il mio Regno ognuno di quei principi aveva sempre ignorato ogni mia parola... Ingraziato Iddio nessun giudice m'avrebe mai condannato.


Ahmed Heladì, figlio del re del Marocco, giovane ingrato! Neanche un saluto mi hai dato... e pensare che senza di me saresti rimasto in mezzo agli arabi!


Guardai Guglielmo venire alla mia destra, e ricordandomi di quella promessa che gli feci lo scorso anno provai a salutarlo con la manina come fanno i bimbi tra di loro, ma pensando e giudicando le condizioni nelle quali mi trovavo ora, mi son chiesto che senso avrebbe avuto esprimergli la mia solidarietà?
Le strade di hanno diviso peggio che prima. Egli ha recuperato il suo Regno di Prussia, collaborando ingiustamente con gli infedeli. Io il Regno l'ho perduto.

E così li lasciai passeggiare muto tutti davanti a me.
Sfilarono egregiamente gli otto elettori di porpora abbigliati: mia sorella Maria Anna regina di Boemia, il margravio del Brandeburgo Federico, Ferdinando Maria duca di Baviera, Giovanni II di Sassonia, il Conte Palatino Carlo Luigi, e infine i due arcivescovi alla cui testa stava il monsignor Johan Philipp von Schonborn, arcivescovo di Magonza. Vecchio e inflessibile amico, ch'un tempo mi votò con grande fiducia, e che ora non mi rivolge neanche più il suo guardo...

Mentre si votava e si incoronava io me ne stavo distratto nel mio poltroncino a leggiucchiare le avventure del Pinco a Genova.
Quanto mi sarebbe piaciuto andare in America e cominciare lì con i pellerossa una nuova vita!
Il Lamellini aveva avuto molto coraggio, da quel che si leggeva sul suo conto.
S'era fatto amico Uccello Scalciante, capo della Confederazione Powhatàn.

La spedizione voluta da Guglielmo invece è andata a rotoli, come avrei ben immaginato.
Gli inglesi non son stati capaci di proteggere quella povera gente dagli Algonchini. Migliaia di innocenti sono stati massacrati e privati del loro scalpo. Poi l'ebreo errante ch'era a capo di quell'impresa, Bartolomeo Welser, si era sperduto tra i boschi e si dice che fosse passato dalla parte degli indiani.
Così dopo essersi resa conta della vedovanza la moglie di Welser, rifiutandosi di pagare i debiti del marito scomparso ha venduto quella colonia ai francesi per soli 50 mila talleri.
Mi chiedo che se ne faccia Luigi XIV di una calotta glaciale in Canadà. Forse è lì che passerà l'estate!

"Pareggio!" ha esclamato Schonborn risvegliandomi dai miei sogni amerigani.
Eh grazie, siete voi l'ago della bilancia.

Le ore passano. Siamo al terzo ed ultimo scrutinio.
Volano fogliettini tutt'intorno a me come i coriandoli di Carnevale.
Gente che grida e che litiga per quel trono di cui io mi son sbarazzato tanto volentieri.
Mia sorella è lì che agita i pugni e scalpita...
... per quanto possa essere disdicevole venire scavalcati da una femmina, creatura per natura inferiore e voluttuosa, io le auguro di vincere. Meglio lei che quella mongolfiera di Guglielmo.
Si comincia a votare.

"Il mio voto va a Maria Anna d'Austria" esclama ad alta voce l'arcivescovo di Treviri.
"Il mio voto va a Federico Guglielmo del Brandeburgo" esclama lo stesso Guglielmo battendosi il petto altero.
"Il mio voto va a me stessa" ribatte dunque Maria Anna.
"Il mio voto va..." Giovanni di Sassonia fa una lunga pausa accarezzandosi la barba, "va a Maria Anna d'Austria naturalmente"
Mia sorella comincia quasi a piangere per la commozione, ma lo scrutinio va avanti.

L'arcivescovo di Magonza bofonchia qualcosa girando adirato davanti all'orologio a pendolo, poi alza la mano come per dire qualcosa di importante.
"Signori! Fermi un attimo! Dove si sono cacciati Luigi Carlo, von der Leyen e il duca di Baviera? Erano quì poco fà..."
Un sussulto riempie l'Aula.
Anch'io mi guardo attorno e non li vedo. Saranno forse spariti come per magia?

In Aula si mugugna sul da farsi, tre importanti elettori hanno disertato: una cosa inaudita, poi, d'un tratto l'arcivescovo comincia a brontolare.
"Basta. Il mio voto va ad Maria Anna d'Austria" e poi guardando le tre poltrone vuote dichiara "la seduta è chiusa. Che maniere!"

Grazie all'inspiegabile diserzione dei tre francofili, Maria Anna d'Austria, mia sorella, è stata incoronata oggi stessa Sacra Romana Imperatrice con quattro voti.
Che soddisfazione veder Guglielmo perdere e plaudire al sangue del mio sangue, sconfitto da una femmina.

Lunga vita alla Regina! gridò il Magonzino, Lunga vita alla Regina!


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Messaggio Da Stratega Capo Dom Feb 26, 2023 4:34 pm

NOTIZIE DEL PORTOGALLO,
DELLE ALGARVE E
DEL BRASILE.


Aprile 1655





Gli Interni:
La Terra che Trema


Sono un paio di anni che non si hanno scontri sul campo con la Spagna e per questo l’economia indipendente del Nostro Paese sembrava fiorire, finché qualche mattina fa, a Lisbona, nelle Algarve e nelle altre Contee la terra ha tremato, tremato a non finire, per un paio di ore.
Ore di paura per tutti i Portoghesi, i sopravvissuti hanno potuto vedere questo:


Un terremoto così tremendo iniziato due giorni fa a Lisbona e in tutto il Portogallo e in Europa. Per prima cosa tutti sentirono dalle viscere della terra un rombo di un tuono, i sordi che non la sentirono se ne resero conto dopo pochi secondi, infatti subito dopo una violenta scossa abbatté gran parte della città. I sopravvissuti uscirono solo minuti dopo, minuti eterni.


Dopo la scossa, secondo chi è riuscito a vedere il mare dice che si è ritirato, lasciando riva e coste a secco, come in siccità, ma era il mare, non un fiume. Le navi e le imbarcazioni non hanno galleggiato, per la mancanza d’acqua, bensì si sono arenate sulla sabbia, le più fortunate, molte altre sugli scogli.
Il mare però non è mancato a lungo, dopo la sua scomparsa, per qualche secondo è tornato, sollevato di 20 metri, secondo le stime fatte dopo, dai segni su alcune scogliere.
Mentre il mare da un lato si abbatteva sulla città dall’altro le montagne (come Rabida, Estrella, Julio, Marao e Cintra) sono franate crollando sulle città dal lato opposto.
Mentre le abitazioni dei pescatori venivano portate nell’entroterra rovinosamente e mentre le montagne riempivano le valli e i campi, le città crollavano su loro stesse, lasciando pochi edifici in piedi. Le fiamme non tardarono ad arrivare, arrivarono infatti mentre l’acqua si ritirava.
Uno spettacolo agghiacciante: un metro d’acqua in terra, sui cumuli di macerie, alti anche 6 metri, le fiamme altissime, il tutto circondato da nuvole di polvere.


Questo però solo nella città di Lisbona e dintorni, anche nel Brasile la terra ha tremato a lungo, mentre nelle Azzorre, navi di pescatori da là provenienti ci raccontano di terribili disastri, per questo sono partite navi sia per le Azzorre che per Madera.  


È crollata anche la biblioteca, la più grande al mondo, del Nostro Re, i volumi interni, non solo militari e geografici, ma anche storici e di letteratura sono poi bruciati per il calore.
È crollata anche la Reggia Reale, senza tanti feriti, un solo ferito grave, anzi ferita grave: la Principessa Catarina Henriqueta de Bragança, secondo le dichiarazioni è stata ritrovata sotto le macerie, intossicata dalle polveri e con diverse ossa spezzate.  
Il resto della F.R. era nel parco della Villa, a godersi la giornata di Sole, per questo si sono salvati, eludendo la caduta di uno dei grandi Olmi della Residenza.


Nel Regno però si possono contare innumerevoli vittime, finora 50.000, ma si teme che possano arrivare a 200.000, ossia tante quante le persone viventi nella città di Lisbona.


Tutti i giorni vengono ritrovate persone, a volte vive, altre volte no, sotto le macerie, sepolte, o sopra i cumuli di macerie, dove nessuno riusciva a vedere.
L’intera flotta da guerra Portoghese, salvo qualche brigantino, dopo la fuga del Mare si è arenata sugli scogli per poi essere strappata via da quella posizione (trascinando gli scafi sulle rocce) dall’acqua fino nell’entroterra.
Sembra inoltre che un Galeone della Capitaneria di Porto sia stato portato 20 chilometri all’interno, sarà demolito e dove possibile riutilizzato.
Le caserme sono state distrutte, come le fabbriche, anche civili, in tutto il Paese.
Economicamente per i prossimi mesi si potrà contare solo sulle poche scorte che si sono salvate.


Dal resto di Europa non si hanno notizie su questo tremore, ma probabilmente ha colpito fino in Sicilia e fino in Scozia, forse fino alle Americhe.





Gli Esterni:
Il Protettorato Corso e Le Lande Misteriose


Negli scorsi tempi in Europa sono successe molte cose e l’isola Corsa ha cambiato più volte padrone: prima Genovese, per poi essere Veneziana, dopo la prima sconfitta di Venezia fu inglobata nel Sacro Romano Impero, per poi dichiarare l’indipendenza alla vista della sconfitta Imperiale contro i Turchi.


Indipendenti per un paio di mesi hanno poi compreso di essere circondati da Paesi che ambivano la piccola isola: Spagna, Francia, Genova e Ottomania.  
Non avevano alcuna intenzione di ritornare sotto Genova, città sotto la quale avevano sofferto, ma nemmeno di parlare Turco e di cambiare Religione.
Fra Spagna e Francia gli ambasciatori Corsi decisero di chiedere aiuto al Portogallo.
Il Nostro Re fiducioso di poter mantenere l’isola stabile ha accettato e inviato corpi di Cavalleria scelti in supporto delle milizie locali, stabilendo il Protettorato.
Ora che la terra ha tremato, la provvidenziale Isola contribuirà a salvare l’economia del Paese.


Non si hanno notizie dal Brasile da un po’ ormai e per questo sono stati mandati dei vascelli mercantili a controllare, il Re però è abbastanza irritato dal non aver compreso subito della fine che stava per fare il Marocco e di non averne preso alcuna fettina.
Forse in futuro si potrà prendere un altro pezzo d’America e fargli parlare la Nostra Gloriosa Lingua, di fatti già pure i Genovesi hanno loro colonie su quel Continente.





La Guerra Turca e I Nuovi Asburgo


È finita da poco tempo una guerra in Europa fra due fazioni: quella Cattolica e quella Islamica, Impero, Venezia e Polonia contro i Turchi.
Dopo epici scontri nei Balcani, in mare e nelle colonie Veneziane, prima è capitolata Venezia, che è stata annessa dal Turco completamente, dandogli così libera strada sui deboli Marchesati d’Italia e persino al Papato. Poi è stata la volta dell’Austria, che dopo aver visto gli Ussari Polacchi essere annientati dal nemico ha deciso di firmare la pace, mentre la Polonia, oramai sola ha firmato per ultima la pace, consegnando Leopoli e Cracovia, grandi città Cattoliche, che ora sono sotto la supremazia Islamica.


Dopo questa sconfitta l’Imperatore dello S:R:I: è stato costretto ad abdicare, ora al potere sua sorella, una donna. Mentre in Spagna una situazione quasi analoga, dopo la morte del regnante, al potere è salita la figlia, un’altra donna.  
In pratica gran parte del Mondo è governato da donne a questo punto.  





Il Sultano Scomparso
Nell’Impero Ottomano però, alla vigilia di questa grande loro vittoria e nostra grande sconfitta, è venuto alla luce un misfatto amoroso, che ha portato il giovane Sultano alla fuga, su un pallone aerostatico, nuova invenzione, con la sorella e un nano.
La Madre disperata ha lanciato grida d’aiuto in Europa, per ritrovarlo prima che si faccia male, per questo il Nostro Re aveva ordinato a dei navigatori di capire le correnti d’aria e a degli studiosi di imparare la lingua del Sultano, in modo che se fosse passato da qui di riuscire a bloccarlo abbastanza a lungo da convincerlo a ritornare dalla Madre disperata.  
Il Terremoto poi, ha però obbligato il Re a spostare gran parte delle risorse impiegate per il Sultano alla ricerca di superstiti e alla ricrescita. Lasciando solo un navigatore ed un interprete all’affare Internazionale del Sultano: Affare Turco. Così è chiamato nella Corte Portoghese questa situazione. Il Re inizialmente non era convinto più di tanto che fosse cosa buona aiutare il Sultano, ma la Regina che su 7 figli ne ha persi 4 sa cosa significhi ed ha convinto il Re.









Avviso di Servizio: diversi feriti e diverse vedove e bimbi hanno bisogno d'aiuto, si potrà donare qualsiasi cosa, dal pane alle coperte ai libri per aiutare queste persone.

Donate ai Conventi del Portogallo, grazie.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Dom Feb 26, 2023 7:47 pm

London Gazzette 
Edizione di Aprile 1655
 
[ Indice ]


Esteri:
- Elezioni S.R.I.
-- Attrito Franco/Spagnolo
--- Operazione Congiunta Anglo/Polacca
 
Interni:
- Oppositori Politici


--- --- ---


Elezioni S.R.I.


- L’Impero cuore del continente europeo ha cambiato veste: l’oramai ex Imperatore Ferdinando III da molti considerato un inetto ed inappropriato nel ricoprire questa illustre carica, è stato spogliato delle sue vesti imperiali anche a causa della sconfitta contro l’Impero Ottomano. Priva di lustro, onore e sostegno, Ferdinando III si è visto costretto per il bene della suo Impero, ma anche della sua vita, di abdicare e affidare il tanto agognato fardello ad un successore, magari anche più capace.


Le elezioni imperiali sono avvenute nel corso di questi mesi secondo la legge aurea che è in vigore nell’Impero ormai da secoli. L’arcivescovo di Mogonza incaricato ad essere il supervisore delle elezioni si è prestato a questo incarico con grande diligenza e, con animo incorruttibile, ha orchestrato i due turni di votazione. Al termine di quest’ultimo, causa la mancanza di voto di ben 3 principi elettrici, è salita sul trono dell’Impero Maria Anna d’Austria della Casata degli Asburgo. La mancanza dei voti fa già capire quanto queste elezioni non spicchino di importanza per i principi tedeschi.


La nuova Imperatrice si è già fatta riconoscere tramite una lettera indirizzata al Lord in cui manifesta tutta la sua nobiltà con termini impropri per una donna, prima di tutto, e per una nobile imperatrice, la quale con molta probabilità non ha ricevuto una giusta educazione da giovane. Sorvolando su questo aspetto, il contenuto della lettera faceva riferimento all’affitto inglese della città di Amburgo rinnovato questo mese per altri 6. Al termine del contratto l’imperatrice non intende più rinnovarlo, se non per un puro odio nei confronti degli inglesi, ma probabilmente l’odio e l’uso di parole sbagliate è stato dettato da qualche sbalzo di umore tipico.


L’intenzione del Lord sarà quella di rispettare il contratto e una volta terminato la città verrà lasciata in balia del volere della imperatrice, vedremo poi cosa succederà.


--- --- ---


Attrito Franco/Spagnolo


- Il dualismo tra monarchia Spagnola e quella Francese continua ad infiammare il continente, ennesimo episodio è stato lo scontro armato tra la flotta francese e quella ispanica a largo di Gibilterra e Maiorca. Entrambe le situazioni ha visto la Francia sconfitta con gravi perdite, ciò conferma le preoccupazioni secondo cui la Spagna stia accrescendo il suo potere, giorno dopo giorno, finché non ci sarà un divario abissale tra Noi, inteso non solo come Inghilterra ma come continente, e Loro.


Le ricchezze che giungono dalle colonie africane e tra poco anche da quelle americano porteranno lustro e gloria alle casse spagnole, mentre agli altri saranno lasciate le briciole; questa vuole essere un avvertenza per tutti i regni europei. L’unica entità che può competere singolarmente contro la minaccia iberica, nostra opinione, è l’Impero Ottomano che posto dall’altra parte del mediterraneo, che simboleggia ancora di più l’opposizione anche geografica verso la Spagna, si sta organizzando e ha già dimostrato il suo potere contro Venezia, Austria e Polonia.


Scontato sarà lo scontro tra queste due potenze e non vi illudete che una possa favorivi piuttosto che l’altra: in entrambi i casi diventeremo servi di una monarchia cattolica o di un sultanato islamico. L’Europa è divisa dall’odio e dalla brama di potere personale, per tanto sarà inghiottita da una sola entità, il destino ci dirà se i nostri successori tra qualche secolo parleranno tutti spagnolo o turco.


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Operazione Congiunta Anglo/Polacca


- In accordo con la Corona Polacca, il Lord Protettore ha firmato un accordo per un operazione congiunta tra esercito inglese e polacco per mirare alla conquista del Ducato della Livonia, attualmente dominio svedese. Con la recente sconfitta polacca contro la macchina bellica turca, il nuovo Re Giovanni ha preso le redini del Regno ed è bramoso di riacquisire l’onore perduto in guerra dal suo predecessore e, cosa molto più importante, uno sbocco sul mare essenziale per poter commerciare.


La perdita di Danzica, in favore di Brandeburgo, è ben più grave della perdita di Cracovia e Leopoli, in favore dei turchi appunto, poiché nega alla Polonia l’accesso al mare, quindi preclude il commercio marittimo e la creazione di una flotta. Queste sono le motivazioni della Polonia, mentre ciò che spinge l’Inghilterra nel muoversi in questa spedizione è l’ambizione di ampliare la propria sfera di influenza anche nel bacino scandinavo, testare le proprie capacità belliche e avere un punto di contatto con il Sovrano Russo.


L’attuale Sovrano svedese Carlo X è alle prese con una forte crisi sociale ed economica, il paese è diviso soprattutto a causa dell’incompetenza dei due regnanti precedenti che in poco tempo hanno distrutto le fondamenta dell’Impero Svedese. Passare da competere durante la guerra dei 30 anni ad essere una semplice macchietta, è questo il destino del popolo scandinavo.


La divisione del territorio, pattuita con lo stesso Re Giovanni, è: il Ducato di Semigallia diventerà territorio Polacco, mentre il Ducato di Livonia diventerà dominio inglese. L’impiego dell’esercito Polacco sarà tardivo a causa del suo impiego nel soffocare le rivolte interne al Regno, per questo le operazioni belliche inizieranno nei prossimi mesi e con molta probabilità l’esercito inglese combatterà da solo, almeno inizialmente.


--- --- ---


Oppositori Politici


- Il clima teso e di terrore che si viveva durante la rivoluzione è tornato a pervadere le strade di Londra, questa volta ad opporsi non ci sono i cavalieri di Carlo I e i rivoluzionari come Cromwell, ma lo stesso Lordo Protettore contro gli oppositori politici: membri di quel parlamento considerato inadeguato per poter governare sul popolo inglese.


All’entrata del palazzo che accoglie la Camera dei Comuni sono stati appesi, al entrata, i corpi senza vita dei parlamentari accusati di essere corrotti filo papisti. In totale sono 100 i politici condannati alla morte dal Lord, molti sono stati giustiziati nelle loro abitazioni sorpresi durante la notte, altri invece dati in pasto alla folla con esecuzioni pubbliche: ghigliottina e impiccagione.


Inizialmente il Lord godeva di ampia popolarità da parte di ogni classe sociale: tra gli aristocratici stanchi del comportamento opprimente e assolutista di Carlo I, ai più poveri che videro in lui un occasione di riscatto sociale. Ora c’è da dire che questo consenso sta lentamente calando a causa di movimenti “anti-cromwelliani” che diffondono dicerie sul conto del Lord: “Lunga vita a RE Cromwell” dicono i volantini che tappezzano la città. Un chiaro affronto e insulto paragonare il Lord ad un Re, ma in fin dei conti lo stesso Carlo I sciolse il parlamento…


L’unico appoggio solido su cui può fare affidamento il Lord è quello dell’esercito, per questo il territorio è stato affidato a loro cosi da sventare qualsiasi tentativo di rivolta. Cromwell governerà sull’Inghilterra ancora per parecchi anni e nessuna potenza interna potrà mai smuoverlo dal suo posto che gli spetta per diritto umano e soprattutto divino.


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