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Partita GDR | L'armistizio di Natale

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Messaggio Da Astrid I Dom Dic 18, 2022 1:31 pm

ᛉᛝᛟ Nordens Röst - la Voce del nord ᛟᛝᛉ

ᚱunornas ᚱöst

18 Luglio 1918

Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 7QDkLrp

{Giallo}

Otto Bauer. E' questo il nome dell'anno.

Ma l'uomo a cui stanno dando la caccia in tutta Europa potrebbe essere stato arrestato a Stoccolma.
La notizia è stata comunicata all'ambasciata svedese presente a Vienna, che ha immediatamente aperto un fascicolo.

Il personaggio, accusato di terrorismo internazionale, corrispondeva perfettamente alle prime descrizioni della stampa austriaca ed in seguito è stato confrontato con la fotografia diffusa dal giornale francese La Croix: era un uomo minuto con grandi orecchie da topo e il carattere ostioso, quasi sicuramente un ebreo. Parlava tedesco, ma con un leggero accento bavarese.
Guarda caso la sua destinazione era proprio la Scozia.
Chi ha seguito la cronaca sa che il Regno di Scozia è l'unico paese ad aver offerto asilo a questo sporco criminale, e non è quindi da escludere che Otto Bauer volesse raggiungere Inverness e costruirsi una nuova vita lontano dalla giustizia delle prigioni austriache.
L'individuo ha insistito dicendo di non conoscere nessun Otto e di chiamarsi Alfred, ma quando gli è stato fatto notare che il suo passaporto era scaduto i suoi occhi si sono ghiacciati. Gli agenti hanno perciò frugato nella sua valigia dove sono stati trovati un famoso libro di Marx "il Capitale", e molti altri pericolosi testi di matrice socialista rivoluzionaria.

"Siamo certi che si tratti di Otto Bauer però aspetteremo la conferma della Bundespolizei, con la quale siamo orgogliosi di poter collaborare, tuttavia anche se non si trattasse di Otto questo verme merita di essere sbattuto al fresco nel paese dal quale è venuto" ha affermato il comandante supremo Erik Nilsson, "in Svezia non c'è nessun posto per gli agitatori socialisti che fuggono dalla Germania."



{Le fauci dell'Orso}

Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 31088216432 . Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 ?u=http%3A%2F%2F1.bp.blogspot.com%2F-qIiqFgy29q4%2FTpaiLGVgaYI%2FAAAAAAAAAto%2FC1-FGQpeRvc%2Fs1600%2FSinland%252B-%252BMaiden%252Bof%252BFinland%252B-%252BPia


Gunnar, prendi il fucile. Sami corri verso di loro, non avere paura. Coraggio Peetrulli, anche tu, colpiscili al petto.

"Il nostro è un popolo che non conosce la paura: perciò apriremo le fauci dell'orso a mani nude, e strapperemo i denti della bestia uno per uno, per quante vite essi hanno strappato. Questa non è ancora l'alba, ma soltanto il principio della nostra vittoria; noi siamo la Finlandia, questa terra ci appartiene dall'ultima Era Glaciale. Sotto questa lastra impenetrabile seppelliremo l'Impero Russo, perché il nostro cuore batte più in fretta quando scopre con orrore interi villaggi distrutti dal fuoco delle bombe, e le nostre mani fremono di vendetta quando vedono giovani mamme deportate al di là del fiume per essere stuprate. Perciò se anche la bandiera finlandese dovesse sventolare sopra ad una valle di croci, e se anche ciò significasse dover vedere morire milioni dei nostri migliori soldati, noi continueremo a lottare per l'amore della nostra terra. Dio è con noi!" ha parlato solenne Carl Gustav Emil Mannerheim, l'eroe che sta tenendo sotto scacco i russi dal mese di Febbraio.

Quella contro la Repubblica Finlandese non è una semplice invasione ma un vero e proprio sterminio nei confronti di un paese libero e inerme.

Di fronte ai continui attacchi della Russia sulle donne e sui bambini, il Presidente Afzelius ha stretto tra le labbra l'immancabile pipa e fumandosela gli tornò alla mente quel tempo lontano della sua giovinezza in cui egli fu pirata e rapinatore di piccoli velieri nell'immenso blu del mar dei Caraibi; vecchi ricordi che credeva ormai sopiti. Ma adesso tra quelle nuvole di tabacco cubano i suoi piccoli e rugosi occhi grigi rividero il mare e si riempiono di gioia. Ormai stanco di cacciare grandi balene bianche e grosse otarie marine, il vecchio Jarl avrebbe potuto finalmente lottare contro quella che sin da piccolino era da sempre stata la sua più intima paura, e la sua più grande ossessione: il terribile orso russo.

"Se la Finlandia tornerà russa, fucilatemi!" ha dichiarato Johan Fredrik, "la mia vita o la vittoria."

In questo momento di crescente agitazione la Svezia e la Danimarca sono raccolte nella solidarietà. Le guardie pattugliano il confine. La flotta naviga le coste di lungo e in largo. Le industrie producono a pieno regime maglie, maglioni, cappotti, guanti, le armi e le munizioni, scatolame, tutto ciò che è utile alla resistenza finlandese.

In tutto, sono più di 4000 i volontari che sono partiti per difendere la Civiltà dall'assalto dei Mongoli.

Onore a questi ragazzi.

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Messaggio Da Stratega Capo Dom Dic 18, 2022 5:38 pm

Wien Mal, edizione di luglio
                                                                                      sezione lingua Italiana


Cari lettori di lingua Italiana,


Consiglio Federale Ordinario Luglio
Essendo il mese di Luglio il Consiglio Federale si è riunito, non a Vienna, non a Budapest bensì a Praga, località scelta all’ultimo momento, proprio per evitare altri attacchi terroristici.

I Rappresentanti erano 97, infatti le Rappresentanze Ceca e Tedesca non hanno ancora scelto 3 Rappresentanti per sostituire quelli socialisti, di cui uno RICERCATO, OTTO BAUER.


Sulla politica interna il Consiglio non ha riscontrato alcun problema, se non la mancanza totale di petrolio.

Il Consiglio ha quindi chiesto a tutti i Paesi accordi commerciali. Anche i Privati sono chiamati a fornire.



Sulla politica estera il Consiglio ha espresso supporto ai Popoli oppressi dei Polacchi e dei Finlandesi, timore verso la Russia, soprattutto data l’alleanza accerchiatrice con la Serbia e sdegno nei confronti della Romania, che ha cambiato fazione, nonostante alcuni precedenti accordi.


Sembra anche che la Russia sia finita nella lista dei Paesi ostili alla Federazione, informazione di corridoio non verificata, che se vera, comprenderebbe tre Paesi: Serbia (dal 1914 ufficialmente), Germania (dal 1916) e Impero Russo (dal 1917).


Otto Bauer
Quest’uomo risulta ancora ricercato: nella Federazione, nello Stato della Chiesa, in Francia, in Belgio, in Lussemburgo, in Svezia e da poco anche in Polonia e in Olanda. È quindi impossibile che riesca a fuggire verso altri Paesi, come la Scozia, essendo la Germania, sua meta di fuga dalla Federazione, circondata.
Risulta ancora ricercato perché infatti l’uomo catturato in Svezia di cui si è parlato tanto, non è Bauer; è però un cittadino della Federazione, che per aver infranto le leggi anti-socialiste è stato rinchiuso nelle prigioni Carpaziane, insieme agli ex-Rappresentanti socialisti, che nonostante gli interrogatori non hanno confessato alcunché. Lo pseudo-Bauer per essere portato in Patria è stato scortato su una piccola nave, che partita da Trieste ha navigato fino a Stoccolma e dopo averlo preso in custodia, riportato nella Federazione.
La Bundespolizei, il Consiglio Federale e il Kaiser ringraziano comunque la Polizia Svedese, sperando che la collaborazione duri a lungo.


Spiacenti
Avremmo voluto scrivere anche dei progressi per consentire il Campionato Federale di Calcio e di altre storie dei salvati dalla Germania, ma purtroppo la carenza energetica si sta facendo sentire e siamo obbligati almeno questo mese a ridurre la portata di informazione del giornale, comunicando solo le cose più importanti.



Articoli di Armando Montagna per Wien Mal.
Avete letto il Wien Mal, l’Eco della Federazione.
Per un abbonamento al Wien Mal, in lingua Italiana o in altre lingue della Federazione, scrivere via lettera alla Redazione.


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Messaggio Da Ferdinand-Foch Lun Dic 19, 2022 7:48 pm

// Notiziario di San Pietroburgo //
 
Edizione di Agosto 1918
 
“Nell’edizione odierna vogliamo esprimere i nostri più sentiti Auguri al nostro Zarevic Aleksej Romanov, che Dio possa darti la forza per diventare un grande Monarca e di rendere orgoglioso tuo Padre, il Nostro Zar, che dal cielo ti osserva. Auguri.”
 
[ Helsinki è Caduta ]
 
-         La roccaforte dei ribelli finlandesi capeggiati dal politico criminale Stahlberg è stato catturato vivo dall’esercito Imperiale; ora si trova assieme ad un contingente destinazione San Pietroburgo dove verrà processato per i suoi crimini.
 
L’assedio della città finlandese, simbolo del popolo finnico, Helsinki è durata mesi, ma grazie all’efficienza dell’Esercito e soprattutto alla scarsa organizzazione dei ribelli alla fine la resistenza è stata spezzata.
 
Caduto il simbolo, caduto il personaggio chiave, la rivolta finlandese è stata ufficialmente domata e proclamata finita; si spera per sempre. Il territorio ora è rientrato a pieno regime a far parte dell’Impero, resta da eliminare alcuni piccoli nuclei ribelli nascosti nell’entroterra che sperano ancora in una vittoria utopistica.
 
In seguito all’assedio, ai combattimenti fisici e a distanza per le strade di Helsinki, è stato dato l’ordine ai soldati di distribuire pane e acqua a tutti i cittadini bisognosi; non solo anche coperte e vestiti pesanti per potersi riparare dal clima gelido delle notti estive.
 
L’unica macchia, se cosi possiamo dire, rimasta nella provincia finlandese è la presenza di 5.000 soldati Svedesi posti nelle prossimità delle 5 principali città della regione. Sono 1.000 per città, si trovano lì al di fuori delle mura cittadine ad osservare, fermi, senza fare nulla; allora perché stanno lì? Bella domanda.
 
In un comunicato ufficiale è stato annunciato l’invio di un telegramma verso Stoccolma con oggetto proprio la presenza di questi militari, il contenuto è ovvio: chiedere il ritiro dei soldati dalle città ora Russe entro 31 giorni, altrimenti l’Esercito Imperiale sarà costretto a prelevare con la forza i nuovi “invasori”.
 
Ora che la provincia finlandese è ritornata nelle braccia dell’Impero il dibattito internazionale chi si è creato intorno a questo evento finalmente taccerà. L’Impero si ricorderà di chi ha espresso cattive parole nei nostri confronti, di chi ha placidamente aiutato la Russia, di chi è rimasto neutrale fino alle ossa e infine di chi si è intromesso.
 
Ora posate i vostri occhi su di un altro spettacolo, il sipario qui di chiude. –
 
 
[ Polonia-Figliol Prodigo ]
 
-         La provincia polacca proprio come il “figliol prodigo” di cui parla Gesù in una delle sue parabole, torna tra le braccia dell’Impero Russo o almeno ci sta per tornare di propria iniziativa.
 
Probabilmente vedendo la sconfitta dolorosa dei rivoltosi compagni finlandesi, i polacchi rivoluzionari che hanno guidato il tentativo di scissione della polonia dall’Impero, stanno maturando l’idea di porre fine alle ostilità in modo pacifico.
 
Sembrerebbe infatti che molti ribelli si siano arresi spontaneamente ai soldati imperiali in seguito ad alcuni assalti di questi ultimi alle città polacche lungo il confine. Sventolando bandiera bianca e consegnando le armi hanno chiesto del cibo caldo per sfamare le famiglie dei villaggi.
 
Estremamente sorpreso il Princips ha preso una decisione incredibile: ha giurato l’amnistia per tutti i ribelli polacchi che nei prossimi giorni si arrenderanno di loro spontanea volontà. Questo gesto di estrema carità è stato riconosciuto dalla Chiesa Ortodossa, la quale si è complimentata con il Princeps; chissà se fra qualche decennio non diventi un Santo il buon Rasputin.
 
Sono stati inviati ufficialmente alcuni contingenti militari nelle 4 principali città polacche con l’obiettivo di ripristinare le strutture amministrative, consegnare viveri, vestiti e coperte ai cittadini, e infine se ce ne fosse bisogno eliminare la presenza delle ultime cellule ribelli sul territorio.
 
In poco più di un anno il Princeps Rasputin contro ogni aspettativa è riuscito a ripristinare, non ancora del tutto, i confini imperiali pre-assassinio dello Zar Nicola II. Destano i complimenti dell’Aristocrazia, sempre ostile nei suoi confronti, e l’ammirazione della classe Militare dell’Impero.
 
Sicuramente tutto questo è stato fatto per servire allo Zarevic su un piatto d’argento un Impero forte e valoroso che con il suo comando potrà fare cose ancora più grandi. –
 
[ Romania-Nuova Amica ]
 
-         Nei precedenti periodici abbiamo scritto dei primi contatti diplomatici tra Russia e Romania, ebbene quest’oggi portiamo tra queste pagine degli aggiornamenti sulla vicenda.
 
La delegazione diplomatica ha riportato un grande successo: la firma del Re Ferdinando I sul trattato che sancisce ufficialmente l’amicizia tra l’Impero e il regno Romeno mediante un “protettorato”.
 
L’Impero Russo si farà garante della sicurezza politica e militare del piccolo regno dei Balcani, qual ora verrà intaccata la sicurezza del popolo romeno la Famiglia Reale sarà obbligata ad offrire la propria spada fino alla morte.
 
Con la Serbia e ora anche la Romania la sfera d’influenza russa si estende su 2 dei 5 stati che compongono la zona dei Balcani e tenendo conto che con Bulgaria e Impero Ottomano i rapporti sono da tempo pessimi, gli occhi del Princeps ora puntano sulla piccola Grecia.
 
Una delegazione di diplomatici è stata inviata ad Atene con il compito di tessere anche in questa nazione degli accordi politici con il governo greco, magari in funzione anti-ottomana, ma non è ancora nulla di ufficiale.
 
L’avventura dei diplomatici inizia già con delle difficoltà, poiché la loro nave è stata rispedita indietro una volta giunta allo stretto del Bosforo per volontà del Sultano Ottomano. Evidentemente sentendosi minacciati dall’influenza russa che sta avanzando nei Balcani, vogliono impedire che anche la Grecia si invaghisca di San Pietroburgo.
 
Fatto sta che il contingente è dovuto passare per la Romania, la Serbia imbarcandosi a Cettigne e raggiungere Atene con una nave serba. Nei prossimi mesi vi informeremo su ulteriori progressi. –
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Messaggio Da Draconix Dust Mar Dic 20, 2022 1:41 am

The scottish newspaper                                                                                                                                                                  Inverness, Worker st. , 31/a   IV 1

DAILY MAIL
Lunedì, SETTEMBRE 2, 1918
I Laburisti hanno fatto centro



Il partito Laburista ormai in carica da 7 mesi continua a guadagnare consensi tra il popolo e i Lavoratori, superando ormai i Conservatori nei sondaggi. Una così forte crescita è data sicuramente dalle opere in costruzione e completate in questi mesi. Vogliamo ricordare il progetto "La Grande Ferrovia", per ora ultimata a Liverpool, ma che ben presto vedrà tutte le grandi città industriali scozzesi collegate tra loro, successivamente anche le città più piccole per tutti i passeggeri, non solo merci e lavoratori. Un'altra opera degna di nota è certamente il porto commerciale di Birmingham da dove partono quasi tutte le navi commerciali del regno. Inoltre le condizioni lavorative stanno progredendo sempre di più grazie agli investimenti fatti nel settore per aumentare lo sviluppo e la ricerca nelle fabbriche. Tutta la Scozia è contenta dell'operato dei Laburisti e il morale della nazione non è mai stato così alto.




Le nuove rotte commerciali



Dal porto di Birmingham partono oramai con cadenza mensile le navi che percorrono le due rotte commerciali principali. Grazie al ministro degli esteri, il ministro dell'economia e il Primo Ministro MacDonald sono stati stipulati accordi commerciali con il Regno Di Russia (a revisione bimestrale) e con la Repubblica di Svezia, per poter garantire alla popolazione una quantità sufficiente di petrolio e di legname per l'inverno che si avvicina sempre di più. Inoltre lo Stato Vaticano ha aiutato più volte il nostro paese regalando grandi quantità di cibo grazie agli accordi politico-religiosi tra i due stati, un'azione sicuramente degna di nota e di un ringraziamento per la generosità.




Dubbi all'interno del parlamento



All'interno del parlamento non mancano i dubbi rispetto alle nuove rotte commerciali. Una parte di politici filo-russi sostiene che i rapporti con la repubblica svedese debbano cessare, mentre un'altra parte filo-svedesi e sostenitori degli stati indipendenti di Polonia e Finlandia sostengono che i rapporti da cessare siano quelli con il Regno di Russia. Tuttavia le probabili intenzioni da parte del PM MacDonald sono di rafforzare i rapporti con entrambe le nazioni, in modo da poter fare da mediatore in un possibile scenario bellico e cercare di mantenere la pace tra i paesi europei. MacDonald si è espresso più volte favorevole nell'apertura di nuove rotte commerciali con Germania e i vicini francesi, ma ancora non abbiamo dati ufficiali in merito.


Le richieste della Scozia



Nella giornata di ieri il PM MacDonald si è espresso anche riguardo le recenti vicissitudini del nord-est Europa definendole "Delle scaramucce molto pericolose". Con questo voleva alludere ai recenti sviluppi avvenuti a seguito della cattura da parte delle forze speciali russe del sig. Stahlberg. "Chiedo ad entrambi li stati di rientrare con le loro forze militari nei confini dei loro stati originari e di evitare qualsiasi scontro armato, ma di aprire i canali diplomatici per un dialogo e un accordo" ha dichiarato MacDonald.




Il commento del direttore



Il PM MacDonald si sta dimostrando estremamente capace e attento all'interno del suo paese, tuttavia i suoi ideali di pace vanno sempre più in contrasto con gli ideali di guerra che continuano ad auto-alimentarsi anche a seguito della Grande Guerra. In questo ultimo periodo si sta discutendo molto in parlamento di sostituire uno dei ministri (probabilmente quello degli esteri) con il deputato Mosley, socialista, ma più vicino alla visione dei conservatori, il che potrebbe essere un bene per il paese.









Edizione a cura di Valentine Williams.   Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 A9 1916
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Messaggio Da Falco Mer Dic 21, 2022 2:49 pm

[†] FAMIGLIA CRISTIANA [†]

III°numero, abbonatevi alla nostra rivista e riceverete l'ultimo libro sulla vita di San Francesco d'Assisi


21 Ottobre 1918


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Trieste torna italiana

""Signore, disse un angelo piccino:
mi piacerebbe si potesse fare un bel paese con attorno il mare
e tanti fiori, come un gran giardino.
Vorrei ci fosser monti scabri e grandi belle cascate ed alberi giganti,
E vorrei che vi fosse una pianura
e che un gran fiume la tagliasse in due
Che vi fosser dell’isole serene, colline dolci, prospere di viti,
Vorrei ci fosser anche tante chiese, vecchi castelli
E che la gente fosse coraggiosa
un popol di poeti e di pittori, di santi e di navigatori.
Vorrei che le Alpi siano la Corona e l’Appennino la spina dorsale
Vorrei un paese che rassomigliasse a uno stivale.
Questo paese c’è, rispose il Signore:
si chiama Italia, ora và, mio piccolo pastore""

Scrisse un poeta che ha dedicato il suo tempo e i suoi versi alla nostra amata Italia.

Risorge quest'oggi la città di Trieste avvolta come un panno nella redenta e nuova luce del tricolore.
Ovunque sventola gagliarda la bandiera, essa scende dai balconi, dalle finestre... viene abbracciata dai bambini, corre lungo le strade dei borghi d'Italia, e giunge fino a Roma.
"Trento, l'Istria e la Dalmazia furono conquistate non con il fragore delle armi degli atei, ma con la santa parola di Dio", potranno affermare con orgoglio i nostri pronipoti.

In cambio di questa storica apertura papa Benedetto ha nominato questo stesso giorno Francesco Ferdinando cardinale ad honorem della Chiesa romana, l'Imperatore austriaco avrà perciò il diritto di vestirsi di rosso e di venire a San Pietro per assistere egli stesso a tutte le riunioni del Concilio Vaticano, anche quelle segrete, e non ultimo quando il Re sarà finalmente morto avrà l'onore di essere sepolto nel nostro Cimitero accanto al papa, dove i maestri scalpellini stanno già costruendo un grande mausoleo per la magnificenza della Sua Gloria.
Francesco Ferdinando ed il Sommo Pontefice hanno inoltre concordato sul fatto che Trieste sarebbe addivenuta terra di pace e dunque scevra da strutture militari, che le minoranze linguistiche croate e slovene avrebbero mantenuto la doppia cittadinanza e che le miniere di carbone istriane sarebbero rimaste di proprietà asburgica; come estremo atto di grazia e di carità cristiana Benedetto ha poi voluto offrire in concessione agli impresari austriaci tutti i diritti estrattivi sulla Sicilia, isola ricchissima di petrolio.

In Sicilia ci sono state proteste. Li chiamano Vespri.
Anche Maria Cristina di Borbone, regina di Napoli, ha denunciato l'iniquità di questo trattato, dichiarando che è ingiusto verso il Sud; ma il papa ha commentato:
"Voi meridionali avete il Sole e il mare. Gli austriaci non hanno né il Sole, né il mare. E' perciò giusto che ognuno possa scaldarsi con quello che ci ha regalato il Padreterno. In questo consiste la povertà della Chiesa."


Se è vero che dal tacco dello Stivale in su tutto il popolo gioisce e festeggia questo momento indimenticabile della Storia d'Italia, tuttavia alcuni pignoli patrioti fanno notare che il disegno risorgimentale non è ancora del tutto compiuto: mancano all'appello l'isola di Malta che è colonia scozzese, il Canton Ticino, che fa parte della Svizzera, la città di San Marino, che per qualche strano motivo rifiuta di aggregarsi, e la Corsica.
Quest'ultima potrebbe seguire molto presto l'esempio di Trieste giacché abbiamo già contattato il Governo Francese e sono in corso trattative che fareste bene a tenere d'occhio.

"... alla tua misericordia, o Signore affidiamo quindi questa nostra nazione
Rendi forti le nostre armi contro chiunque voglia aggredire la nostra patria,
la nostra bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana
Amen."



Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 21whiIJ


Buon compleanno, Silvio

"Benedici Signore questo giorno nella gioia
per il compleanno di Silvio.
Noi gli auguriamo di crescere ogni giorno
nella conoscenza di Te e nell'amore del Vangelo.
Ti ringraziamo per i doni che gli dai ogni giorno.
Sostienilo con il tuo Santo Spirito!
Fa' che la gioia di questo anniversario riempia tutta la sua vita.
Amen."

Lo scorso 29 settembre è stato il compleanno di Silvio Berlusconi, che ha compiuto la vegliarda età di 82 anni.
Cardinale, Cancelliere, nunzio apostolico, Cavaliere, ma soprattutto timorato uomo di Dio.

Tra i tanti celebri ospiti sono stati invitati re Giorgio IV di Scozia, l'amico Rasputin e l'Imperatore Francesco Ferdinando; quest'ultimo ha tenuto il broncio tutta la serata a causa della presenza del Princeps russo, con il quale proprio in quei giorni sarebbe entrato in guerra.
Silvio ha cercato di dissuaderli con delle battute serafiche e del buon vino, ma è stato poi grazie alla presenza di donne di grande statura morale e dal fulgido esempio cristiano come Suor Rubina di Marechiaro, Suor Francesca da Brindisi, e la monaca di Monza Gertrude, che tra Francesco Ferdinando e Rasputin si è potuto finalmente rompere il ghiaccio e brindare alla nascita di Berlusconi.
Così i due Regnanti hanno cenato allo stesso tavolo sedendosi uno alla destra e l'altro alla sinistra del Cavaliere, mentre le sante Signore stringevano il crocifisso con una discreta eleganza e recitavano le preghiere che gli sono state insegnate sin da piccole all'Oratorio.


Discorso dell'Angelus, La malattia del papa

Fratelli e sorelle carissime,
oggi ho preparato un discorso breve e conciso, ma anche vigoroso e rimproverante,
la Chiesa non è solo misericordia,
la Chiesa tavolta deve agire come il maestro che colpisce l'alunno,

Devoti figli,
Ovunque vedo miseria e sopraffazione, nessuno ascolta più la parola di Dio,
nonostante io abbia parlato sempre e solo a favore della pace, e messo in guardia gli uomini dagli errori della guerra,
nonostante io abbia fatto e detto tutte queste cose, ancora le mie orecchie debbono sentire il ruggito bestiale dei cannoni venire da laggiù,
da quelle terre dell'oriente ortodosso dove già a suo tempo i sacerdoti bizantini rifiutarono di osservare il Celibato accoppiandosi tra di loro come barbari
e sempre da lassù, da quelle lande gelate della Scandinavia che sposò già a quel tempo l'eresia luterana, e che ora sembra essere regredita al paganesimo delle origini

In verità io vi dico,
Figlio del Demonio è Rasputin. E mi dispiace averlo avuto quì nella Santa Roma. Ma del resto questa è la stessa Roma che fu profanata dagli Ostrogoti.
Figlio del Demonio è chi confonde le parole del Vicario di Cristo, per quelle di politico qualunque.
Figlio del Demonio è Johan Fredrik Afzelius. E quì di fronte a voi lo condanno al fuoco eterno.
Perché Figlio del Demonio è colui che facendosi chiamare Jarl attira dentro di se gli spiriti malvagi dell'antichità pagana
Figli del Demonio siete tutti voi esseri abietti, che avete dimenticato gli insegnamenti di Gesù,

Quì di fronte al mio gregge, che è innocente
nuntio vobis fatto umano:
Il mio corpo soffre.
Il male che regna in questo mondo mi sta causando forti sofferenze fisiche. Si tratta di un grave tumore maligno, che è quì nel mio polmone destro.
Nessuna medicina umana al mondo potrà guarirmi, ma io sono allegro. I dottori lo chiamano maligno, ma per me è benigno. Tutto ciò che viene dal Signore lo è.
Sono felice, perché sento che Dio mi sta chiamando,
perché ciò vuol dire che presto lascerò questo involucro di carne e mi ricongiungerò agli angeli nella Casa del Signore


Allora pregate per me Figli miei,
ma non per la mia salvezza.
Pregate affinché sia leggero il mio dolore, pregate affinché al più presto io raggiunga il Regno dei Cieli,
pregate per la salvezza della Santa Chiesa Apostolica Romana, pregate per l'Italia nostra, pregate per voi stessi,
in nomine patris et filio
et spiritus sancti
Andate in Pace"


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Messaggio Da Stratega Capo Mer Dic 21, 2022 4:58 pm

Wien Mal, Ottobre 1918


Cari lettori,


Consiglio Federale Ordinario Luglio


I Nostri Rappresentanti hanno dovuto fare un Consiglio sì ordinario, ma anormale, perché mancavano ancora all’appello i sostituti dei Socialisti e perché hanno partecipato anche i Rappresentanti Italiani, Rappresentanza che non farà più parte della Federazione.
Sulla Politica Interna è sperata la stabilità economica entro un paio di mesi, mentre riguardo la Politica Estera c’è stato un accesso dibattito sulla Russia.




Crisi Federazione-Russia


Al Consiglio i Rappresentanti hanno deciso, a parte un’opposizione da parte degli Slavi del Sud e dell’Est e dai Romeni, di consegnare un’ultimatum alla Russia anche in supporto all’alleata Svezia.
La Russia dopo alcune titubanze ha accettato.
Di seguito i 4 semplici punti che Rasputin ha accettato per evitare la guerra:


1Consegnarci il Protettorato sulla Romania
2 Sciogliere ogni tipo di alleanza con la Serbia
3 Pagare 1500 barili di petrolio, al mese, per un anno, alla Federazione*
4 Cessare le ostilità con la Svezia e consegnargli la città di Murmansk e il Protettorato sulla
Finlandia


*I barili verranno richiesti da questo Novembre fino al prossimo Novembre


La guerra è quindi stata evitata, ma non per questo la Russia diventa un’amica, infatti si hanno dubbi sulle promesse di Rasputin, oramai Zar di Russia, sul petrolio e sugli scioglimenti dei contatti con la Serbia.


La grande crisi, però, è stata nascosta dal Kaiser al compleanno del Papa, a Roma, quando si è presentato Rasputin, nonostante la voglia di insulti il Kaiser si è trattenuto fino al ritorno nella Federazione nel treno Governativo.



Guerra alla Serbia


Il Consiglio aveva anche deciso, indipendentemente dal risultato dell’ultimatum, la guerra alla Serbia.
Fra due mesi le Nostre truppe marceranno nelle loro strade, i Nostri cavalli razzieranno i loro campi, i Nostri cannoni bucheranno i loro forti, le Nostre navi solcheranno i loro mari e i Nostri aerei i loro cieli.


Protettorato sulla Romania


L’ultimatum ci rende anche Difensori e Paladini della Romania, che fino a oggi era sotto la malvagia Dominazione Russa.
Romeni Federali e Romeni si sono incontrati nelle città, nei villaggi e nelle strade a festeggiare.
Forse un giorno la pace nel Mondo si compierà e nessun Paese si opporrà alla felicità degli altri.


Socialismo e Bauer


Misure anti-socialismo sono state prese anche in Romania, mentre Otto Bauer è ancora introvato e ricercato in molti paesi, si sono di recente aggiunti: Romania, Bulgaria e Impero Ottomano.
Mentre la nemica Serbia ha addirittura detto pubblicamente che: “se Bauer verrà in Serbia troverà asilo politico”.
Parole così sono gravissime ed è stato deciso che una volta invasa la regione le testate giornalistiche che hanno divinizzato quelle parole andranno chiuse.



Rappresentanza Italiana


Dopo le offerte del Papa per ottenere Trieste, Trento e la Dalmazia il Kaiser e il Consiglio hanno accettato e hanno posto questi territori sotto la dominazione Italica, questa però non era un’ultimatum e non ledeva i rapporti fra la Federazione e l’Italia anche in caso di rifiuto.
I confini verranno resi ufficiali da Novembre e i non Italiani che vivono in quelle terre riceveranno una doppia cittadinanza. Il Kaiser, ora anche Cardinale di Roma, si recherà in Italia per conferire col Papa.
La scissione è comunque stata pacifica e felice, a tratti, durante le parate, commovente.
Ora bisognerà riorganizzare i seggi del Consiglio e chiudere le fonti d’informazione in lingua Italiana, proprio per questo il Consiglio Federale Ordinario di Novembre è stato per quest’anno abrogato.


Campionato Federale di Calcio


A Settembre si è disputato il Campionato Federale di Calcio che vedeva concorrere le squadre di:
Vienna, Salisburgo, Innsbruck, Graz, Trento, Trieste, Praga, Brunn, Lubiana, Zagabria, Sarajevo, Budapest, Debrecen, Cracovia, Lemberg e Cernicvi.


Hanno partecipato anche le squadre del Trieste e del Trento, nonostante fosse già noto che sarebbero passate in territorio Italiano, per evitare di complicare il torneo.


Il sorteggio ha previsto le seguenti prime 8 partite, di seguito già coi risultati ottenuti:


3 Vienna/Trieste 2          0 Sarajevo/Budapest 9       5 Lemberg/Trento 6        14 Praga/Lubiana 5


2 Salisburgo/Debrecen 1       1 Brunn/Graz 2          0 Cernicvi/Zagabria 3          4 Innsruck/Cracovia 7


Dopodiché:


5 Vienna/Budapest 3      10 Trento/Praga 2       4 Salisburgo/Graz 3       2 Zagabria/Cracovia 3


Dopodiché le semifinali:


5 Vienna/Trento 6      2 Salisburgo/Cracovia 1


La finale e la finalina:


finale:                            finalina:
4 Trento/Salisburgo 2     7 Vienna/Cracovia 1




Alla partita del Trieste era presente anche il Papa, che è rimasto amareggiato dalla sconfitta dell’Italica squadra, ma poi ha gioito nel vedere il Trento arrivare in Semifinale e poi addirittura battere la favorita Vienna e poi vincere il Campionato, anche il Papa si è alzato in piedi a festeggiare, nonostante la veneranda età, per poi cadere e battere la testa, nonostante ciò si è rialzato (aiutato dagli accompagnatori) ed è tornato a Roma.


Nessuno si sarebbe mai aspettato questo incredibile risultato, che non si verificherà mai più data la scissione dei territori Italiani, ma sicuramente, data anche la progressione economica e il Protettorato sulla Romania l’anno prossimo vedremo nuove squadre.


Dopo la vittoria del Trento però è sorto un problema, che in caso di una loro sconfitta non ci sarebbe stato: “dove la conserviamo la coppa?”.
Infatti la coppa deve restare nella città vincitrice in una teca, ma non può essere portata all’estero, quindi è stato deciso di conservarla a Bozen (Bolzano), città Federale, ma comunque nelle vicinanze di Trento.
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Messaggio Da Astrid I Ven Dic 23, 2022 12:53 pm

ᛉᛝᛟ Nordens Röst - la Voce del nord ᛟᛝᛉ


ᚱunornas ᚱöst

25 Dicembre 1918


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{La pelle dell'Orso}
Era la Vigilia di Natale del 1918.
Il giorno dell'Indipendenza.
Non ci furono giorni più gloriosi per la giovane Repubblica Finlandese.
Grandi carri venivano trainati da renne selvagge, erano grida di gioia quelle dei bambini, cantavano le cornacchie, squillavano le trombe, e tra le millanta baionette che minacciavano di colpire il Cielo, al di là dei grossi cannoni, sopra la vastità di festosi gagliardetti, e nella marea di guerrieri dal volto consumato, si ergeva magnifico il tenente Mannerheim.
Egli si inginocchiò nella neve e baciò la Santa Bandiera. Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fstatic.vecteezy.com%2Fsystem%2Fresources%2Fpreviews%2F000%2F392%2F059%2Foriginal%2Fvector-illustration-of-finland-flag
Troppo sangue era sgorgato a fiumi nella tundra ghiacciata.
Giurò che valchirie avrebbero accompagnato le anime morte nel Valhalla, e che mai più i russi avrebbero portato devastazione dentro i loro confini.
La guerra sarebbe diventata soltanto un lontano ricordo segnato nei libri di Storia. Essa era stata ormai consacrata alla dea della Vittoria, portando in sacrificio il dolore di tutto un popolo.

La Russia si era arresa nel modo più vigliacco, fuggendo via come un orsacchiotto al fragore dei primi spari.
Il nostro Jarl sognava un glorioso Grizzly appeso alla parete del Riksdag, e grandi zanne da portare al collo come un trofeo.
Sognava grandi battaglie di cui essere orgoglioso...

Rimase invece deluso nel constatare che il terribile Orso, non era che un semplice cucciolo.
La pelle di quella bestiola sarebbe andata bene come pezza da piedi, e niente più.




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{Un curioso ritrovamento}
Che cos'è un fantasma? Un evento terribile condannato a ripetersi all'infinito...
Qualcosa di morto che sembra ancora vivo, forse soltanto un istante di dolore sospeso nel tempo.

Johanssen non avrebbe mai pensato che ristrutturando quel vecchio casolare abbandonato avrebbe portato alla luce la scenografia di un'antica tragedia consumatasi in epoca vichinga.
Una picconata nel muro, e improvvisamente tutto è venuto giù.

Nascosti nella torba sono riemersi in superficie i corpi mummificati e perfettamente conservati di un uomo e di una donna, stretti accanto alla culla del proprio bambino, anch'egli mummificato più di mille anni fa.
I loro sguardi contratti in una smorfia di terrore. Gli occhi sgranati.

Come siano morti è un mistero che prosegue ancora oggi, dato che sulle loro ossa non ci sono i segni di gravi lesioni.

Sono state rinvenute una spada e alcune monete d'oro.
Sopra una pietra sono incisi a caratteri runici le seguenti parole, "perdonami padre, perché gli Dei ce l'hanno con me"




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{L'ultima Quercia}
""E tu da che parte sei?"
"Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco."

Se un albero potesse parlare, la sua risposta sarebbe proprio questa, amara e triste.

Gli alberi sono diventati selvatici e pericolosi, la rabbia marcisce nelle loro radici, neri sono i loro pensieri, forte è il loro odio verso tutta quanta l'umanità.
Soltanto quest'anno sono stati abbattuti più di 130 mila alberi: pioppi, salici, pini e betulle... ma le principali vittime di questo massacro sono state soprattutto le querce. Robuste creature strappate brutalmente dalla terra nella quale per molto tempo erano cresciute, d'un tratto sono state scorticate, fatte a pezzi, e vendute come cassepanche o suppellettili per abbellire la casa di qualche Lord scozzese.

Molte specie di uccelli, di insetti e piccoli roditori hanno dovuto lasciare l'ormai nudo deserto. Grandi alci dalle corna pelose barriscono di dolore nella tundra tra i tronchi mozzi. E' un massacro silenzioso, ma lento e inesorabile, quello compiuto dai boscaioli contro Madre Natura, un vero e proprio sterminio che nasce dalla politica di appeasement che la Svezia ha voluto intrattenere verso la Scozia... si dice per favorire i rapporti diplomatici tra i due paesi... ma ora che l'Impero Scozzese isolandosi nel suo recinto laburista ha dimostrato di non incidere nel più ampio scacchiere europeo, una domanda dovreste porvi spontanea:

a cos'è servita questa politica di accomodamento?

Vicino Oslo c'è un piccolo paesino che conta appena 300 abitanti chiamato Hasselholm, famoso per le sue polpette.

Ebbene, dell'antica foresta che circondava un tempo la valle non resta ormai che un piccolo albero solitario: l'ultima Quercia, rimasta là alla memoria di ciò che fu, e che adesso non è più... Quell'albero si mantiene sulle sue, trattandoci quasi con diffidenza. Lui forse non lo sa, ma è diventato un monumento alla solitudine... per questo Johan Fredrik in persona ha voluto incontrarlo e chiedere perdono.

Le foreste sono l'oro verde della Svezia, esse sono nate dall'amore tra Njord e Skadi, o dall'amore di Freya verso Freyr. In tutti e due i casi, il bosco è una simbiosi che nasce dall'amore tra il mondo animale e quello vegetale.


Vale molto più una quercia, che un barile di petrolio.

Perciò scarabocchiando una semplice firma Sua Maestà il Presidente ha fissato il prezzo di mercato del Legname a 10 mila sterline scozzesi e quello dell'acciaio a 5 mila. La legna non sarà più venduta a buon mercato.

Dal momento che la Svezia attraverso l'Ikea domina il mercato delle materie prime influenzandone le quotazioni, è l'ora che l'Europa si adegui.
Proteggiamo i nostri boschi dalla deforestazione.


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Messaggio Da Ferdinand-Foch Ven Dic 23, 2022 5:04 pm

// Notiziario di San Pietroburgo //
 
Edizione di Dicembre 1918
 
[ Fine ]
 
-         L’impero messo alle strette da Svezia e Austria è stato costretto ad arrendersi e subire pesanti umiliazioni, tutto questo per difendere un popolo inutile, a cui non importna a nessuno, come quello finlandese.
 
Che la ripresa finlandia da parte dell’Impero sia stata strumentalizzata da stati come la Svezia è palese, a loro non importa nulla di questi loro cuginetti, ma spinti comunque da un sentimento di impotenza e frustrazione hanno deciso correre in loro aiuto, ovviamente.
 
Il tutto accompagnato dall’intervento Austriaco che mosso dalla paura di un possibile accerchiamento ha deciso di irrompere nel conflitto appoggiando gli svedesi, come se due piccoli regni come la quello serbo e romeno possano in qualche modo impensierire Vienna. Magari, anzi sicuramente, è cosi vista la situazione.
 
Con le spalle al muro sarebbe stato inutile continuare una guerra, mai iniziata di fatto, e portare alla morte di migliaia di soldati e civili da ambo le parti. Dunque la finlandia è passata alla svezia, ora sicuramente il popolo finnico sarà completamente indipendente, libero e gioioso, no? E’ una domanda retorica cari lettori non vi incervellate. Ovviamente il popolo finlandese è felice di esser dominato e comandato dalla Svezia, solo perché è un altro paese Scandinavo quindi si crea un ambiente più familiare.
 
La provincia di Kandala è passata sotto l’amministrazione svedese, anche se la guerra era scattata per liberare il popolo oppresso finlandese, ti fai sfuggire l’occasione di strappare qualche territorio in più? Che domande.
 
Per quanto riguarda l’Austria con questa vittoria ha ottenuto l’annullamento della temibilissima alleanza tra Russia, Serbia e Romania, che da mesi non faceva più dormire i poveri cittadini austriaci.
 
Con questa gloriosa vittoria sulla pelle dell’Impero Russo l’amicizia tra Austria e Svezia si fortificherà creando un legame solido che durerà nei secoli! Oppure ora che non c’è più nessun motivo di essere uniti ritorneranno a non calcolarsi, se non addirittura odiarsi del resto dubitiamo che un cittadino viennese sappia dove si trova sroccolma e viceversa. –
 
[ Aleksej II ]
 
-         Il Princeps Rasputin in seguito alla sconfitta nella “non guerra” ha deciso di lasciare per sempre il Palazzo Reale e la famiglia dei Romanov, a cui sempre sarà grato, annunciando che lo Zarevic Aleksej è pronto per diventare Zar.
 
Aleksej II è dunque il nuovo Zar di Russia seppur alla tenerissima età di 15 anni in un discorso ufficiale ha manifestato la sua gioia, il suo orgoglio nel rappresentare la Russia e la sua Famiglia e l’immensa gratitudine verso la Madre e Rasputin. Infine un piccolo trafiletto è stato dedicato anche al Padre Nicola II la su in cielo.
 
Ma non è finita qui, perché nonostante giovane preso da uno sbalzo d’ormoni, tipico di questa età, ha confessato di aver ricevuto una lettera da il Kaiser Francesco Giuseppe, in cui il sovrano facendo appello al legame di parentela tra lui e Aleksej, Francesco è il cugino di Sesto grado, chiedeva di eliminare il Princeps e in cambio sostanzialmente l’Austria sarebbe uscita dalla guerra.
 
Conclude facendo un appello alle nazioni d’Europa invitando loro di non fidarsi di Francesco Giuseppe e della sua Austria che va dove soffia il vento.
 
Inizia dunque un nuovo periodo per l’Impero in parallelo all’inizio della pregnanza di Aleksej II caratterizzato da un profondo isolamento nei confronti di qualsiasi nazione, sia dal punto di vista diplomatico che economico: trattati commerciali, alleanze militari e progetti internazionali strappati e bruciati. Un periodo probabilmente lungo, chissà, in cui sostanzialmente guarderemo il nostro orticello allegramente sperando che nessun altro Regno ci dichiari guerra per “liberare un popolo oppresso” da opprimere e dominare a loro volta. -
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Messaggio Da Falco Sab Dic 24, 2022 12:54 pm

[†] FAMIGLIA CRISTIANA [†]


IV°numero, in esclusiva il racconto piccante di Robertina da Padova, la suora che ha convertito Satana, non dimenticate di abbonarvi!

24 Gennaio 1919

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La morte di Benedetto XV

Lettori carissimi: la Curia romana, la Cancelleria, lo Stato Italiano, e la cittadinanza tutta si riunisce nel dolore per commemorare la scomparsa prematura del compianto Giacomo della Chiesa, alias Benedetto XV, nato a Genova il 21 novembre 1854, di anni 65. E' venuto a mancare questa mattina alle ore 10:05 a causa di una complicazione polmonare. Soffriva di bronchi, e da anni combatteva contro un terribile tumore.

Mai ora del mattino fu più buia. Si è spenta nel silenzio un anima pia e candida.

Ne da il triste annuncio l'arcivescovo Antonio Prisco, ciambellano del papa, che questa mattina trovando il Santo Padre in avanzato stato di decomposizione, ha dovuto per tre volte pronunciare la frase di rito:

"Sei tu ancora vivo Giacomo della Chiesa? Se si, rispondi!"

Silenzio.

"Sei tu ancora vivo Giacomo della Chiesa?? Se si, rispondi!!"

Silenzio..

"Sei tu ancora vivo Giacomo della Chiesa??? Se si, rispondi!!!"

Silenzio...

Non ricevendo alcuna risposta il ciambellano Prisco ha quindi colpito per tre volte la testa del papa con un grosso martello d'argento, come impone la tradizione... ma il cadavere ancora non si muoveva. Pallida era la sua fronte. Fredde erano le mani.


"Dunque vere papa mortuus est!!" ha esclamato l'arcivescovo.

Con un coltello il ciambellano ha lentamente mozzato il dito indice del Sommo Pontefice, per prendere il suo anello.

"Ave Maria, Gratia plena,
Dominus tecum.
Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc, et in hora mortis nostrae.
Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 ?u=http%3A%2F%2F4.bp.blogspot.com%2F_zYVPmHzzUGs%2FScMv5CYCZbI%2FAAAAAAAAACE%2FI2a8z7WMV2A%2Fw1200-h630-p-k-no-nu%2Famen23iv"

Da Trento a Lampedusa, tutti i campanili d'Italia suonano a lutto. Triste è il cielo colmo di nuvole.
La salma di Benedetto XV è stata esposta al pubblico compianto a San Pietro dove ha ricevuto l'estrema unzione, ma le esequie si sono svolte in privato nella Cappella Clementina.
Piangono davanti al santissimo feretro il Re del Piemonte, la Regina di Napoli, il Granduca di Firenze, il Doge di Venezia, i principi, i duchi, i marchesi, Trieste e Trento tutta, Giorgio IV di Scozia, Francesco Ferdinando d'Asburgo-Lorena, e molti altri nomi illustri che si trovavano già a Roma per tenergli conforto durante la sua lunga agonia.
Piangono i poveri. Piange il gregge.

Piange il mondo intero.

"Ti prego
Accogli nel tuo Regno, o Signore,
l’anima di Giacomo della Chiesa,
che ha sopportato cinque anni di devoto pontificato
e che hai voluto chiamare a Te;
Accogli perciò Signore l'anima di questo tuo figlio,
purificata da tutti i suoi peccati, divenga partecipe del gaudio eterno nella luce senza tramonto
e sia unita ai tuoi santi nella gloria della Risurrezione."

Dal libro di Giobbe,
"Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, io vedrò Dio.

Io lo vedrò!!! io stesso,

e i miei occhi lo contempleranno"

"Fratelli e sorelle,
Giacomo non è morto in vano,
il nostro fratello Giacomo soffriva per colpa del mondo,
soffriva perché l'uomo è crudele e non ascolta la parola di Dio,
soffriva perché vide dopo il miracolo della pace, l'orrore di una nuova guerra,
Ma egli ora vive nel nostro ricordo,
ma Egli ora vive per sempre nel Regno dei Cieli,
ma Egli ora vive, da lassù Egli ci guarda"
Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fpixnio.com%2Ffree-images%2F2017%2F10%2F24%2F2017-10-24-12-37-55




Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 2

Fumata Nera
Come si suol dire, morto un papa se ne fa un altro.


Comincia un nuovo Conclave.
117 cardinali dovranno essere letteralmente chiusi a chiave nelle stanze della Cappella Sistina a pane e acqua, e non dovranno avere nessun contatto con il mondo esterno fino a quando non sarà eletto un nuovo papa.
Ma questo è un Conclave molto particolare per due motivi: il primo perché pare che anche l'Imperatore d'Austria avrebbe partecipato alle votazioni: non molto tempo fa se ricorderete, per averci restituito Trieste, Francesco Ferdinando fu infatti nominato cardinale da Benedetto XV, e quindi avrebbe diritto di voto.
Sta al giornale austriaco Wien Mal confermare oppure smentire questa notizia.

Il secondo motivo, perché secondo alcune indiscrezioni i nomi dei papabili parrebbero essere tre:
Silvio Berlusconi, l'attuale nunzio apostolico, e Cavaliere d'Italia, 82 anni
San Francesco d'Assisi, tornato tra di noi dopo 693 anni per predicare pace e povertà
Girolamo Savonarola, che fu condannato al rogo come eretico nel 1498, ma che sembra essere tornato miracolosamente alla vita. Non è cambiato di una virgola. Egli è ancora lo stesso Savonarola, come se il fuoco e il tempo non gli avessero consumato la carne. Egli è lo stesso Savonarola che cacciò i Medici da Firenze. Lo stesso Savonarola che scatenò su tutta Italia la furia del re di Francia. Lo stesso Savonarola. Un uomo intransigente, un predicatore, un profeta, un fanatico.


Ci mancherai Benedetto XV.

Chi sarà il prossimo papa?

Sta a Dio deciderlo.

La prima fumata è stata nera, nera come il petrolio. E tutto ci lascia intendere che anche le prossime lo saranno.


Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 3 Lojacono%2001

Il Vespro di Sicilia
Se c'è una notizia che intiepidisce un poco questo nuovo anno, una sola, l'acquisto della Corsica.
La Francia ha accettato di vendercela in cambio di normalissime concessioni: le basi navali francesi restano sull'Isola, le miniere di ferro continuano ad essere di proprietà francese, l'Italia riconosce che tutta la porzione di mare delimitata tra la Costa Azzurra e la Tunisia appartiene alla Francia.
Se non fosse morto il papa, avremmo sprecato fiumi e fiumi di inchiostro per celebrare la storica riunificazione del popolo corso alla madrepatria.
Ci accontenteremo invece di dire che Aiaccio sarà amministrata dal Granduca di Toscana Leopoldo Ferdinando, parente alla lontana dell'Imperatore d'Austria.


Un altro motivo per il quale siamo costretti alla brevità è la Sicilia.
La situazione sta diventando sempre più drammatica in Sicilia, il vento della protesta non sembra calmarsi ma anzi rincalza, e l'assenza di un Sommo Pontefice che predichi il bene rende le cose ancora più complicate.
Come sapete, il trattato di Trieste cedeva in concessione all'Austria i diritti estrattivi sulla Sicilia.

Questo ha fatto arrabbiare innanzitutto i lavoratori, che ricevono quattro spicci, ma non in ultimo la Mafia Siciliana. "Ci hanno espropriato" accusano i capetti dell'isola.

Oggi gli operai portuali hanno bloccato i barili di greggio gridando "In culo agli austriaci". L'intero settore energetico è paralizzato.
Maria Cristina di Borbone, Regina delle Due Sicilie, anch'ella imparentata alla lontana con gli Asburgo, si è chiusa in silenzio in segno di lutto dopo la morte del papa, e non sta facendo niente per calmare le acque.
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Messaggio Da Stratega Capo Sab Dic 24, 2022 4:25 pm

Wien Mal, Gennaio


Cari lettori,


Consiglio Federale Gennaio Straordinario


Il Consiglio di Febbraio è stato spostato a Gennaio anche per discutere di temi di cui si parla da Novembre (il cui Consiglio era stato annullato).
Il Kaiser ha ricevuto molte critiche per non aver risolto i problemi energetici e inoltre i Siciliani si rifiutano di inviare il petrolio e la Russia è in mora da 2 mesi.
Solo pochi giorni fa ha infatti pagato per il mese di Novembre.
Il Consiglio ha deciso quindi di inviare truppe nei pressi di Kiev e di Chisinau e dentro le città Polacche, in questo modo si spera che la Russia si sbrighi a spedire i barili di petrolio.
Il Kaiser ha infatti detto che non vuole iniziare guerre per far pagare debiti, ma se sarà necessario lo farà.






Guerra in Serbia


La guerra in Serbia dura solo da 2 mesi ed è già vicina alla fine, Cettigne è caduta e Belgrado lo farà entro la fine del mese. Nish invece capitolerà il mese prossimo secondo le stime militari.
La Serbia infatti sarebbe durata di più se aiutata dalla Russia, la quale, grazie ai Nostri diplomatici si è arresa all’ultimatum ed ha quindi perso lo Status di Grande Potenza, diventando solo una Potenza Regionale nell’Asia Centrale.


I fatti a Roma, il Papa


Sempre questo mese il Papa è morto nel suo letto, si dice per problemi polmonari, ma le riviste satiriche, osteggiate dal Kaiser, dicono che la causa di morte del Papa è Trento.
Noi del Wien Mal ci rifiutiamo di dare credito a certe riviste da Salottino e facciamo le Nostre più sincere condoglianze.
Il Kaiser, in qualità di Vescovo, andrà a Roma per eleggere il Nuovo Papa: sarà tenuto però in considerazione il suo Status Reale e gli sarà dato più di pane ed acqua.


In Onore del Papa è stata fatta una parata a Vienna, a Bolzano, a Praga, a Budapest e a Cracovia.
Sono stati inoltre organizzare carovane dirette in Italia per i devoti, il tutto senza che debbano pagare.







Il Reggente


Dato che il Kaiser potrebbe rimanere in Italia a lungo, è stata organizzata una Riunione della Famiglia Asburgo per decidere chi nominare reggente temporaneo, anche perché il Kaiser non potrà informarsi, durante le votazioni, delle vicende Federali.


La Riunione è stata allegra e vivace e tutta la Famiglia si è rivista, cosa che non accadeva dai Funerali del Kaiser Francesco Giuseppe.


È stato anche deciso che per l’assenza del Kaiser la Federazione verrà spartita fra i discendenti, con un solo Grande nome a prenderne le redini, ma solo col consenso degli altri.


Questo Grande nome è Sofia Chotek von Chotkowa, moglie del Kaiser, non era ancora stata dichiarata Imperatrice, ma ora è:
Imperatrice della Federazione e avrà il governo del Regno D’Ungheria, sarà lei ad occuparsi dei compiti che prima svolgeva il Kaiser.


La figlia del Kaiser e Principessa Sophie d'Asburgo-Lorena-Este di anni 17,
avrà il governo della Alta e della Bassa Austria.


Il figlio del Kaiser e Principe Maggiore Maximilian d'Asburgo-Lorena-Este di anni 16,
avrà il governo del Ducato di Stiria e del Ducato di Carinzia.


Il figlio del Kaiser e Principe Minore Ernst d'Asburgo-Lorena-Este di anni 14,
avrà il governo del Granducato di Salisburgo, della Contea del Tirolo e della Terra di Vorarlberg.


Il Nipote del Kaiser da parte di Ottone Francesco, Carlo d'Asburgo-Lorena-Este di anni 31,
avrà il governo dell’Amministrazione Federale in Bosnia ed Erzegovina e delle Terre di Serbia.


Il Nipote del Kaiser da parte di Ottone Francesco, Massimiliano d'Asburgo-Lorena di anni 23,
avrà il governo del Ducato di Bucovina e del Regno di Galizia e Lodomiria.


Il Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Filippo Alberto di Württemberg di anni 25,
avrà il governo del Regno di Dalmazia.


Il Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Alberto Eugenio di Württemberg di anni 23,
avrà il governo del Regno di Dalmazia.


Il Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Carlo Alessandro di Württemberg di anni 22,
avrà il governo del Regno di Croazia e Slavonia e del Ducato di Carniola.


La Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Maria Amalia di Württemberg di anni 21,
avrà il governo del Margraviato di Moravia.


La Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Maria Teresa di Württemberg di anni 20,
avrà il governo del Regno di Boemia.


La Nipote del Kaiser da parte di Margherita Sofia, Margherita Maria di Württemberg di anni 16,
avrà il governo del Principato del Liechtenstein.


È stato inoltre chiamato Guglielmo II di Germania dall’esilio dai Paesi Bassi.
Cosa si siano detti lui e il Kaiser prima di partire è un mistero, del loro incontro abbiamo solo una foto. Sappiamo al momento che Guglielmo ora dorme nelle Camere della Residenza Imperiale. (Guglielmo a sinistra e il Kaiser a destra)


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Socialismo e Bauer


Il Socialismo in Germania è ancora attivo e la Federazione è decisa a sgominarlo, mentre Bauer risulta ancora scomparso, i suoi Compagni (così si chiamano fra loro) che erano nelle prigioni Carpaziane sono stati condannati a morte per impiccagione. La Loro Esecuzione avverrà a Febbraio.
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