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Partita GDR | L'armistizio di Natale

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Messaggio Da Astrid I Mar Dic 13, 2022 9:15 am

ᛉᛝᛟ Nordens Röst - la Voce del nord ᛟᛝᛉ

ᚱunornas ᚱöst

Febbraio 1918



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{Lo Jarl}

"Signor Presidente, in nome della Repubblica, le ricordo che lei non è un Imperatore!" ha dichiarato il primo ministro Edén alla plenaria del Riksdag, "nessuno le da più retta Presidente, non lo vede che in quest'aula lei è in minoranza? Sono dieci anni che lei siede su quella poltrona, ma ancora non si è accorto che non è un trono! Il Partito Liberale è stanco di lei e delle sue parole, no, che dico, la Repubblica è stanca!"

"Io!! sono la Repubblica!!!" proruppe Sua maestà il Presidente con un impeto che appartiene solo al dio Thor.

Prima che continuiate con la lettura, chiudete gli occhi e fate un lungo sospiro.

Ormai è dal lontano 1809 che il carillon suona sempre la stessa musica.

Con la morte dell'ultimo discendente della dinastia dei Vaasa i nobiluomini di Stoccolma girarono con la corona in mano alla disperata ricerca di un re, ma non riuscirono a trovarlo; neppure il maresciallo francese JeanJule Bernadotte accettò di indossare la veste vellutata del regnante, scartandola via quasi come si trattasse d'un panno sporco. Preferì restare fedele alla Francia, e governare la Svezia come il giacobino che era.

Fu così che nacque la Prima Repubblica, figlia della rivoluzione.

Poi l'Impero Francese fu annientato da cinque nazioni nella grande battaglia di Lipsia, Napoleone Bonaparte venne portato su un'isoletta al largo del continente nero e di lui si persero le tracce. La cartina dell'Europa venne ridisegnata daccapo, ma molti sovrani tornarono sul proprio trono. Non trovando un re, il Congresso di Vienna decise che la Svezia doveva essere legata col suo sangue alla casa regnante russa.

Così l'ombra spettrale dello zar si allungò con tutte le sue brame sulla nostra penisola. Chissà magari quel losco figuro progettava anche di annetterla al suo vasto Impero. Ma le idee giacobine portate quì dalla rivoluzione francese cominciarono a rifiorire; infatti di fronte alla tirannia russa l'amore per la propria terra si coniugò al disegno repubblicano, e durante la primavera del 1848 una folla inferocita armata di picconi e di fiaccole ardenti illuminò la notte scacciando l'usurpatore dal castello.

Ghigliottinato, la testa del tiranno moscovita scivolò dal collo, ruzzolò sulle scalinate tracciando una lunga scia di sangue, finché con un calcio un pescatore la scagliò nel profondo mare, proprio laddove il Granduca era sbarcato una ventina di anni prima.

E fu così che nacque la Seconda Repubblica.




"Lo Stato sono io, e voi non potete contestarmi!" esclamò il Presidente, che uscì dall'aula, gonfiandosi il petto come un pavone.

Il suo nome è Johan Fredrik Ivar Afzelius, al primo sguardo potrete già conoscerlo come un vecchio lupo di mare con un paio di baffi da tricheco, che è solito fumare la pipa anche mentre dorme, e direte che la sua ossessione è l'orso russo. Ha un trascorso come pirata, si dice che abbia guadagnato la sua fortuna saccheggiando in gioventù un piccolo vascello olandese al largo di Santo Domingo. La sua voce è ruvida come le rughe che gli attraversano la faccia, alcuni lo descrivono come l'incarnazione vivente di un antico dio norreno, lui stesso ama farsi chiamare Jarl, alla maniera degli eroi vichinghi degli antichi Poemi Epici.

La leggenda vuole che durante una battuta di caccia in barca il Presidente si sarebbe lanciato tra le onde tempestose per catturare a mani nude un pesce spada. Il lungo animale lo avrebbe trascinato con se nelle profondità dell'oceano artico, dove assunse le sembianze di Njord, il dio dei mari. "Questo è il mio tridente" disse il dio "lo hai meritato. Con questo scettro il potere appartiene a te. Mio Jarl."



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Potreste pensare che Johan Fredrik sia innamorato del potere, o che sia semplicemente un pazzo, ma lui in realtà è innamorato della Svezia, dei fiordi, delle foreste imbiancate, delle renne, delle montagne, dei fiumi, dei ruscelli; un amore genuino che si manifesta ogni qual volta lo Jarl si spoglia degli abiti presidenziali per unirsi ai pescatori nella tradizionale caccia alla foca, un animale massacrato a colpi di accetta per la sua carne tenera. In queste occasioni lo Jarl si è sempre distinto, esibendosi con la divisa da marinaio pregna di sangue e con una foca morta in mano.

Purtroppo non tutti condividono la passione di Johan Fredrik per l'arte venatoria...

E' successo che le ultime elezioni sono state vinte dal Partito Liberale, a cui fa capo l'attuale primo ministro Nils Edén, ma allo Jarl non piacciono i liberali, che considera delle femminucce. I liberali rappresentano tutto ciò che al Presidente non piace: diritti delle donne, aumento dei salari, libero mercato, pacifismo, diritti, diritti, diritti, diritti, e tanto per cambiare... ancora diritti. Credeva di averli accontentati rimanendo neutrale durante la Grande Guerra (quando avrebbe potuto dare la sferzata finale all'orso russo) e invece se li ritrova ancora tra i piedi, come un branco di moccosi lamentosi.
Ma è gente così piccola, che allo Jarl gli basta alzare un poco la voce affinché tornino al loro posto.


"Repubblica o Regno, la Svezia sarà sempre la Regina del Nord!"


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Messaggio Da Ferdinand-Foch Mar Dic 13, 2022 4:08 pm

// Notiziario di San Pietroburgo //
 


Edizione di Febbraio 1918
 


[ Fame e Povertà ]


-         La divisione abissale tra popolazione povera, che costituisce la stragrande maggioranza della società russa, e la piccola fetta di aristocratici la quale domina di fatto la scena politica è imbarazzante.
 
Un grande Impero come quello Russo non può, anzi non dovrebbe, permettere che questo divario accresca sempre di più, ma deve agire affinché la classe povera possa rialzare la testa e poter vivere quanto meno dignitosamente.
 
Noi della redazione siamo consapevoli che queste parole potranno esser interpretate come “socialiste” o “rivoluzionarie” per cui ci teniamo a ribadire, fermamente e fortemente, che il giornale “Notiziario di San Pietroburgo” è devoto alla famiglia dei Romanov e non vuole aizzare nessun focolaio rivoltoso.
 
Per combattere la povertà spesso li famiglie sono costrette ad utilizzare la propria prole come “forza lavoro” in fabbriche, miniere o per strada se sono delle ragazze. Questa situazione di disagio non è conforme alle potenze europee a cui la Russia deve ispirarsi, non può ridursi ad essere il fanalino di coda per qualche principio d’arroganza.
 
Tra i Regni e le Nazioni europee più importanti che hanno compiuto la famosa “rivoluzione industriale” la Russia è l’unica a non esserci riuscita e che probabilmente mai la compierà:
“La rivoluzione industriale si compierà nel momento in cui la società sarà composta da una maggioranza di ‘operai’ e non più ‘contadini’ ”
Ebbene il 94% della popolazione povera russa è contadina, poche sono le fabbriche edificate e funzionanti, per cui è ovvio che la rivoluzione mai verrà compiuta.
 
Questa per l’Impero sarà una grande sconfitta. –
 


[ Il Giardino di Casa ]
 
-         In seguito alla morte dello Zar Nicola II e il culmine della “Grande Guerra” ha portato alla nascita di due nuove “nazioni” nate dalle costole dell’Impero: Polonia e Finlandia.
 
Il Princeps Rasputin non si è mai dichiarato pubblicamente in merito a queste due entità territoriali, ma d conseguenza non ha neanche mai riconosciuto la loro indipendenza quindi di fatto questi due territori sono a tutti gli effetti province imperiali per San Pietroburgo.
La non presa di posizione da parte del Princeps ha provocato l’ira dell’aristocrazia, in particolare di coloro che possiedono terre in quelle zone, ciò non è una novità. A far preoccupare il Princeps sono le accuse mosse dagli alti ufficiali dell’esercito, i quali pretendono una presa di posizione forte e trasparente, ovviamente incline all’ostilità verso i rivoltosi polacchi e finlandesi.
 
Finché si tratta di nobili infuriati per Rasputin il problema non sussiste, ma se la fiducia viene meno da parte del braccio armato imperiale allora si potrebbe dire fine al suo periodo fi reggenza, anzi sarebbe un pericolo anche per gli stessi Romanov. Quest’ultima eventualità è comunque abbastanza remota, poiché è risaputo come ogni singolo soldati, di ogni grado, sia ciecamente devoti alla Famiglia Reale.
 
Per questo motivo il Princeps ha rilasciato un comunicato ufficiale, il primo dellla sua reggenza, in merito proprio a questo argomento in cui viene espressa la posizione dell’Impero: non sarà ne ora ne mai riconosciuta l’indipendenza della provincia imperiale polacca e finlandese, anche se esse posseggano governi eletti dal loro popolo, queste organizzazioni saranno considerate illegali e finalmente nemici dell’Impero. Polonia e Finlandia verranno trattate come semplici province imperiali, come è da sempre, e per tale motivo l’esercito russo potrà entrare liberamente in questi territori per sedare le fiaccole rivoluzionarie. Infine, qualsiasi nazione europea che intrattiene rapporti con queste organizzazioni criminali comporterà l’inglinarsi dei rapporti diplomatici, con le sue relative conseguenze.
 
In un comunicato secondario, rivolto principalmente all’esercito, è stato dato l’ordine di non sconfinare in maniera ufficiale nelle due province ribelle, ma di aspettare l’insediamento dello Zarevic al trono.
 
Questo è stato considerato un atto pavido ancora peggio della non presa di posizione iniziale, per questo il Princeps con un terzo comunicato ha consentito all’esercito di organizzare incursioni autonome nelle città polacche/finlandesi. Cosi i soldati assetati di sangue potranno divertirsi nel fare ciò per cui vengono pagati e Rasputin, come suo solito, ne esce salvo con le mani pulite. –
 


[ Contatti Svedesi-Finlandesi ]
 
-         Con il placido lasciapassare da parte del Princeps molti soldati hanno effettuato incursioni nelle città polacche e finlandesi lungo il confine, queste avevano come obiettivo principale di “punire” la popolazione locale per essersi ribellata al potere imperiale, ma è stato ritrovato un documento interessante.
 
Un plotone inseguito ad un assalto ad un convoglio nei pressi della città di “Tornio” è stato ritrovato un documento ritenuto di altissima importanza; il convoglio ovviamente è stato distrutto e i ribelli fucilati.
 
Il documento è il seguente:
 
“DISPACCIO DI HELSINKI
{Attenzione, questa è un informazione altamente riservata e non deve finire in nessun modo nelle mani di terze parti}
 
Ho accolto la vostra richiesta di finanziamento, con i nostri fondi speriamo che la Finlandia possa armarsi e che possa costruire un potente esercito di difesa. L'orso russo non dorme mai, fa solo finta.
 
Abbiamo invece respinto la precedente richiesta.
L'indiziato non ha fornito un racconto credibile, neanche sotto tortura.
 
Si raccomanda al relatore di portare questo dispaccio al suo corretto destinatario, e cioé al tenente Carl Gustaf Emil Mannerheim delle forze di difesa della repubblica di Finlandia
{numero di serie 3-x03}
 
NOTA POSTUMA
Il documento sui finanziamenti deve essere conservato nell'archivio di stato.
La Svezia fornirà: divise, scarpe, stivali, guanti, sci da neve, elmetti, filo spinato, e personale competente per l'addestramento in caso di una remota (improbabile), ma sempre possibile, aggressione russa”
 
 
E’ chiaro come il governo Svedese abbia preso contatti con i ribelli Finlandesi con lo scopo di supportare militarmente questi ultimi in una funzione anti Russa. Appresa questa notizia il Princeps, la Famiglia Reale, si vede costretta a riconsiderare i rapporti con Stoccolma già non del tutto limpidi, per cui se Stoccolma continuerà ad avere rapporti con i ribelli finlandesi sarà considerata nemica dell’Impero.
 
E 'stato dato ordine esplicito da parte del Princeps ai soldati di requisire qualsiasi indumento pesante dalle abitazioni finlandesi, anche la legna e la carbonella per riscaldarsi; che il freddo gelo possa far pentire i finlandesi della loro ribellione.
 
La provincia imperiale della finlandia e della polonia devono essere trattati come tali: province dell’Impero Russo. -
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Messaggio Da Draconix Dust Mar Dic 13, 2022 9:36 pm

The scottish newspaper                                                                                                                                                                  Inverness, Worker st. , 31/a   IV 1

DAILY MAIL

Lunedì, FEBBRAIO 7, 1918


ELEZIONI CONCLUSE



MacDonald nuovo Primo Ministro

Oggi il giuramento davanti alla corte di scozia



Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 2 Trasfe10




MACDONALD

Per la prima volta nella storia un esponente del partito
Laburista diventa Primo Ministro. Dopo svariati giorni di consulte,
il Re Giorgio V ha deciso di accettare il nuovo Primo Ministro,
nonostante le sue posizioni socialiste (partito di cui ha 
fatto parte in passato) e dichiaratamente a favore del popolo
lavoratore e operaio. Fondamentale l'appoggio dei sindacati.

POLITICA INTERNA

MacDonald ha chiarito subito le sue posizioni verso i lavoratori
promettendo di stanziare al più presto una ingente somma
(circa 100 milioni) per aggiornare le nuove fabbriche secondo
gli standard studiati dal dott. Ford e dal dott. Taylor negli Stati
Uniti. "Con una differenza però", precisa il primo ministro, 
"Introdurremo delle pause obbligatorie di 15 minuti ogni 4 ore
di lavoro, per garantire a tutti gli operai un adeguato riposo
dalle loro mansioni, aumentandone anche il rendimento
complessivo durante la giornata".
Questi fondi per la "modernizzazione dello stato" saranno
a breve disponibili alle province di Londra, Liverpool, 
Manchester e Birmingham, il cuore economico del paese.

POLITICA ESTERA

MacDonald e il parlamento hanno deciso di intraprendere
una strada diplomatica di neutralità verso gli altri stati
e ritengono "Un massacro inutile" la guerra appena conclusa.
Tuttavia i conservatori inglesi non concordano con questa
visione e con le idee economiche del nuovo Primo Ministro.
"Ho appreso stamane le tragiche notizie accadute in Russia,
il pericolo di una nuova guerra è imminente e la Scozia 
non rimarrà ad osservare dei popoli che si massacrano a
vicenda. Chiedo al reggente Rasputin di aprire i colloqui con
i popoli di Polonia, Finlandia e Svezia in modo da evitare
un inutile spargimento di sangue. Inoltre mi offro da 
mediatore per dei trattati di pace e per tutti i valori che
il Regno Di Scozia ha deciso di perseguire.", questa è stata
la dichiarazione rilasciata nel pomeriggio.
Dei rapporti con altri stati MacDonald non si è espresso 
esplicitamente, ma ha fatto capire che il Regno Di Scozia
rimarrà lo stato cattolico e difensore della Chiesa nel Nord Europa,
ma le altre confessioni cristiane saranno tollerate e sarà 
permesso loro di professare il cristianesimo come meglio credono.

IL COMMENTO DEL DIRETTORE

Il nostro direttore Lord Northcliffe ha commentato così le elezioni:
"Speriamo che questo ragazzo valga davvero quanto si dice.
Mi preoccupano molto le sue posizioni rivoluzionarie e queste sue idee.
Anche non definendosi "Marxista" c'è sempre questa possibilità e il
Re è molto preoccupato, per questo motivo ha discusso con gli alti
membri del Gabinetto così a lungo. Diamogli una possibilità, ma 
state attenti cari lettori, il comunismo è un male che continua a 
diffondersi in tutta Europa."

Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 2 220px-11
Foto del Primo Ministro MacDonald
scattata a seguito del giuramento
di fedeltà e lealtà alla patria.



Edizione a cura di Valentine Williams.   Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 2 A9 1916
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Messaggio Da Stratega Capo Mer Dic 14, 2022 1:54 pm

                                                                                                 Wien Mal
                                                                                      sezione lingua Italiana



Cari lettori di lingua Italiana,


Gli Avvenimenti
Il mese di Marzo si è aperto con attentati in tutta la Federazione: uno a Linz che ha procovato 27 morti e uno a Praga che ha avuto come conseguenza centinaia di feriti al famoso mercato di Praga del Giovedì.
Dopodichè un attentato, fortunatamente sventato, a Vienna, l’obbiettivo era il Consiglio Federale.
L’esplosivo era stato piazzato in uno dei seggi della Rappresentanza Tedesca, precisamente sotto il seggio di Otto Bauer, famoso socialista, che era in ritardo.

La presenza dell’esplosivo è stata scoperta proprio grazie alla sua mancanza, infatti era risultata sospetta la presenza di una valigetta in un seggio vuoto.
Se quest’ultimo attentato fosse stato portato a termine, oltre al costo in vite umane, stimate sulle 250 data la potenza dell’esplosivo, il Paese sarebbe crollato nel caos politico ed etnico, sarebbero morti il Capo del Consiglio, che era già stato vittima di un attacco alla vigilia della Grande Guerra, tutti i Rappresentanti e come conseguenza migliaia di persone nella Federazione.
È chiaro quindi che l’offerta della Federazione di dare seggi ai socialisti in cambio della pace politica non solo è stata rifiutata, ma addirittura le hanno sputato in faccia.
Per concludere sembra che Bauer sia fuggito in Germania, località in cui, proprio ora, si sta dando la caccia ai non socialisti.



Consiglio Federale Ordinario Marzo
Non potendo lavorare nella Camera di Vienna e non avendo il tempo tecnico di andare alla Camera di Budapest, Il Consiglio ha avuto luogo nella Residenza Imperiale a Vienna.
Mentre i politici si spostavano, tutti i socialisti, che detenevano un seggio, sono stati presi da parte e ora si trovano nelle Nostre prigioni sui Carpazi, in attesa di interrogatorio.
I politici presenti erano quindi 90 invece di 100.
Così il Consiglio ha avuto luogo col Kaiser, i Rappresentanti e i Giornalisti sui lussuosi divanetti della Residenza, ma non pensate che sia stato un ricevimento festoso, hanno discusso molto vivamente e a lungo.




Sulla Politica Interna nessuno ha avuto da ridire sul fatto che tutti gli edifici e strutture danneggiate vadano riparati in fretta, per evitare eventi come il recente disastro in Bulgaria, a Pleven, che ha visto un forte militare crollare, per la scarsa manutenzione, sul villaggio sottostante, causando panico e morte.
Mentre nella discussione sulle risorse il Kaiser ha preso parola, rivelando accordi commerciali con lo Stato della Chiesa, e tranquillizzando così Italiani e Slavi del Sud che temevano attacchi Papali.
Infatti proprio la Corrispondenza fra Papato e Residenza Imperiale hanno permesso di sventare completamente una possibile guerra.




Prima di parlare della questione socialista, la Rappresentanza Polacca ha chiesto supporto per difendere lo Stato di Polonia dall’Impero Russo, Paese con cui il Kaiser aveva cercato il dialogo, ma a causa dell’isolazionismo Russo non ha ricevuto, così ha dichiarato, una risposta esaustiva.
Ma il Kaiser ha voluto comunque difendere la Russia, senza però far torto a nessuno, dicendo che se ci saranno prove che la Russia uccide Polacchi, solo perché Polacchi, la Federazione interverrà, anche militarmente, se necessario.




Per la questione socialista, molti volevano un intervento rapido e veloce e alla fine i Rappresentanti tutti, all’unanimità, hanno chiesto di inviare uomini e macchine blindate in Germania, nelle città di Colonia, Amburgo e Breslavia. Il Capo del Consiglio ha accettato.
Non si tratta di una dichiarazione di guerra, né di un attacco, bensì di una missione di protezione, per difendere gli oppressi e i cittadini Federali dai socialisti e per catturare l’ormai ricercato Otto Bauer, che probabilmente verrà dichiarato ricercato anche in altri paesi. Viene anche chiesto al Governo Tedesco di non opporsi.




La situazione potrebbe portare presto ad una guerra, che si spera sia breve, ma è ormai certo che stavolta, se avverrà, sarà a causa, non di Stati Sovrani, ma di subdoli terroristi.






Articolo di Armando Montagna per Wien Mal

Avete letto l’edizione Italiana del Wien Mal,

per un abbonamento, in lingua Italiana o in altre lingue ufficiali della Federazione, al Wien Mal, scrivere via lettera alla Redazione.
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Messaggio Da 0r4kle Mer Dic 14, 2022 2:14 pm

14 Marzo 1918                                                                                                              -LA CROIX-                                                                                                           Anno MCMXVII




Quando mai abbiamo avuto un Natale senza sorprese? Lo scorso 25 dicembre stesso infatti il capo del Partito Socialista francese, Jean Jaurès, nonché rappresentante dell'opposizione al Partito Rivoluzionario Socialista e fondatore dell’ Humanité ha deciso di dimettersi dal ruolo di capo del suo partito.  e con lui anche tutti i suoi alleati. Dopotutto ormai Jaurès stava perdendo molti consensi da parte del popolo per promesse non mantenute e per la crisi di gas e petrolio che ormai sta affliggendo la Francia da un anno. Al suo posto è salito al potere Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre meglio conosciuto come Maximilien de Robespierre, che dopo l'opportunità ricevuta ha lasciato il ruolo di presidente della Convenzione nazionale per prendere il posto di Jaurès e diventare presidente della Repubblica Francese. Assieme a lui a ricoprire i ruoli ormai lasciati da Jaurès e i suoi alleati ci saranno anche Napoleone in qualità di comandante delle forze armate, Vercingetorige in qualità di capo di gabinetto, Giovanna d’Arco in qualità di ministro degli interni nonché la prima donna a ricoprire il ruolo di ministro nella politica francese, Luigi XIV, Victor Hugo e altri esponenti di rilievo.. Così si presenta il nuovo governo francese, pronto ad ascoltare il proprio popolo riguardo alle crisi energetiche, agli squilibri sociali, mancanza di lavoro e tante altre cose di cui hanno discusso oggi stesso al consiglio di gabinetto. Durante la seduta è stato deciso di attuare un piano di riforme economiche e sociali per risollevare la nazione dal brutto periodo passato quest'ultimo anno.
Il piano secondo fonti ufficiali del governo prevede tra le tante proposte questi punti:


  • Diminuzione delle spese pubbliche
  • Riduzione al minimo delle imposte sui redditi
  • Diminuire il tasso e mantenere basso il tasso d’interesse
  • Potenziamento lavori pubblici



Fiduciosi dell’utilità del piano di riforme economiche e sociali , Robespierre e il suo seguito hanno già comunicato che sarà messo in azione a tutti gli effetti il primo giorno del mese prossimo. Le opposizioni di chi è contrario alla salita al potere di Robespierre, per motivi politici, per inimicizia o per profitto si sono fatte sentire soprattutto nella presentazione del piano economico-sociale considerato molto pericoloso e che metterebbe a rischio la Francia se non andasse secondo i piani.
Intanto durante questi due mesi Robespierre ha già iniziato a lavorare sul problema energetico, attuando riforme per minimizzare lo spreco. Infatti ha già fatto costruire siti di stoccaggio del gas a Parigi, Reims, Bordeaux e Tolosa; permettendo così lo stoccaggio di circa 8 milioni. Il ministro degli esteri intanto ha fatto visita a varie nazioni cercando di siglare accordi soddisfacenti per entrambi le parti per comprare petrolio.




FONDO AIUTI NOTRE-DAME

Ricordiamo che per chi volesse c’è la possibilità di fare libere offerte per la riparazione della Cattedrale di Notre-Dame, che è stata colpita da un violento incendio che ne ha rovinato soprattutto la parte superiore.
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Messaggio Da Mussu Mer Dic 14, 2022 8:42 pm

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Messaggio Da Falco Gio Dic 15, 2022 12:59 pm

[†] FAMIGLIA CRISTIANA [†]

II°numero, abbonatevi e in cambio riceverete un orfanello da accogliere nelle vostre case


25 Aprile 1918

Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fi.pinimg.com%2Foriginals%2Fbe%2Fd0%2Fe4%2Fbed0e465fdc90d1078db1638f14f1e73


Fratello Sole e Sorella Luna, un messaggio di vicinanza ai Cugini Francesi

"Tutto appartiene a Dio, e tutto tornerà a Dio. Beato chi non ha nulla e mortifica la sua carne torturandosi, perché lo Spirito Santo riposerà dentro di lui, e perciò attraverso il dolore potrà conoscere il sorriso di Cristo" ha affermato quest'oggi San Francesco di ritorno da 683 anni di continuo pellegrinare tra le montagne dell'appennino perugino. Chi racconta di averlo visto passeggiare completamente nudo per le strade della capitale umbra ammette di averlo scambiato per un vecchio barbone, ma quando si è sparsa la voce che il Santo era tornato, tutti si sono gettati ai suoi piedi per apprendere la sua saggezza.
"Ogni mattina immergo la testa nella merda per ricordare a me stesso che la vita fa schifo".

San Francesco è stato nominato cardinale dal papa, e potrebbe entrare in politica nei prossimi mesi; ma la notizia che davvero fa notizia arriva dalla Francia: Napoleone Bonaparte è riuscito ad evadere il carcere di Sant'Elena e fare ritorno in patria, dove nel frattempo Maximilien de Robespierre è stato eletto Presidente della Republique.

Il Santo Padre era molto preoccupato per il destino dei francesi, ma Silvio Berlusconi ha avuto un profondo colloquio con Robespierre ed è venuto fuori che Napoleone è cambiato: ha finalmente fatto pace con Dio, e non ha velleità contro il clero.
Berlusconi ha intrattenuto il vecchio Robespierre con qualche battuta e poi ha promesso che avrebbe ricostruito la Cattedrale di Notre-Dame, distrutta da un incendio.

Partita GDR | L'armistizio di Natale - Pagina 2 ?u=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-b13ZJvvnppU%2FTYvCSOtoF3I%2FAAAAAAAAC1c%2FzNsF2JNNYdg%2Fs1600%2FJesus-Carrying-Cross

L'angelus di Papa Benedetto XV, dedicato alla Germania e a tutti i popoli dell'Europa orientale

"Dolci creature di Dio, Buongiorno.
Il Signore vi benedice,
Pacem Dei munus pulcherrimum. La pace è il dono meraviglioso di Dio ai figli suoi. La pace è quella beatitudine eterna verso la quale tutti gli uomini andranno quando saranno finalmente defunti. Come insegnava nella sua ignoranza il pagano Eraclito, Pace significa tornare nella casa di nostro Signore e conoscere in essa il suo grande amore.
Figli miei, soltanto ora la pace stava cominciando a risplendere sui popoli. Ma troppe ed amarissime ansie conturbano questo amore paterno; restano infatti ancora irrisolte le profonde inimicizie che dividono i popoli, e che furono alla base della Grande Guerra.

Nessuna pace presente o futura può essere costruita sulle ceneri ardenti dell'odio.

Non parliamo poi dei danni irreparabili causati da quello che taluni chiamano Progresso.
L'industria, le ferrovie, e tutte quelle cose blasfeme che sono opera del Demonio, costrinsero milioni di contadini ad abbandonare la nuda terra che li rendeva felici, per lavorare invece nelle fabbriche come operai per una miseria di stipendio. Se il contadino un tempo lavorava nel frescore della sera e del mattino seminando secondo i ritmi di Sorella Luna, il povero operaio invece è costretto a spaccarsi la schiena tutto il tempo nel calore infernale della fabbrica, sudando pochi spiccioli dalla fronte.
Questi agnelli di Dio sono ingiustamente sfruttati e perciò cadono facili prede di chi predica loro un paradiso socialista, che in realtà non vedranno mai attuato; perché chi guida l'Internazionale Socialista sta soltanto cavalcando il malessere della povera gente

Il mio pensiero va quindi a tutti quelli che soffrono, in particolare ai cattolici di Baviera e a tutti quelli che in Boemia hanno perso la vita. Voglio farvi sapere che adesso tengono compagnia agli angeli del Cielo. Beati sono coloro che muoiono innocenti, perché conosceranno quanto prima l'amore di Dio.

Il Signore Gesù Cristo disse: amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, pregate per coloro che vi perseguitano e vi calunniano. Per questo io vi dico: lasciate in pace la Germania, almeno fino a che le cose non saranno chiarite, non provocate i vostri nemici, o passerete voi alla parte del torto.
Le notizie che giungono dalla terra di Martin Lutero sono ancora molto vaghe, ma in ogni caso noi non permetteremo che i tedeschi muoiano di fame e di freddo.
Se il popolo tedesco ha fame, noi offriremo il grano. Se il popolo tedesco ha freddo, noi offriremo qualcosa da ardere.
Siamo cristiani, non siamo bestie senza cuore.

Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.

Ora le mie parole vanno ai popoli dell'estremo oriente cristiano.
Fatta eccezione per la Santa Polonia, queste nazioni non rientrano nell'orbe cattolico e non sono mia competenza: essi sono ortodossi, protestanti, alcuni ancora credono nel Demonio Odino, perciò spero che Rasputin in quanto uomo di fede, ma soprattutto in quanto uomo di pace, riesca ad evitare un nuovo, inutile massacro. Credo che Re Giorgio di Scozia possa svolgere un magnifico ruolo nella riconciliazione tra Svezia e Russia. Egli è un bravo ragazzo, e il Signore lo ha scelto per adempiere a questo compito.

Frattanto, confidando nel patrocinio di Maria Vergine Immacolata, Regina della Pace, imploriamo umilmente lo Spirito Santo


In nomine patris et filii
et spiritus sancti,
andate in Pace!"
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Messaggio Da Stratega Capo Ven Dic 16, 2022 5:34 pm

Wien Mal, Maggio,
                                                                                       sezione lingua italiana


Cari lettori di lingua Italiana


Errore Militare fra Federazione e Germania
Il Nostro esercito a Marzo è stato inviato in Germania e nello stesso Marzo si è ritrovato in guerra, le Nostre truppe sono state attaccate all’alba in tutte le città in cui si erano stabilite e hanno, per inferiorità numerica perso le battaglie, unica Vittoria del Nostro Paese è stata a Praga dove Tedeschi dalla Germania e Boemi ribelli hanno attaccato la guarnigione che si è difesa evitando abilmente di cannoneggiare la città sottostante.

Sconfitta gloriosa invece ad Amburgo dove l’esercito era quasi riuscito ad issare la nostra bandiera in tutti i forti della città e del porto.


Non si tratta però di guerra intenzionale, sembra, in quanto finora scoperto, che a Colonia, un soldato abbia, da ubriaco, litigato con un soldato dell’opposta fazione, anch’egli ubriaco e che presto entrambe le guarnigioni si siano scontrate, portando il piccolo scontro ad una scala Internazionale.
Quindi si è trattato di un incidente diplomatico.
Grazie agli ambasciatori la guerra si è conclusa ad Aprile, quando gli scontri erano già da molto terminati.
Abbiamo però perso 14000 anime, che non torneranno, ricordati tralaltro dal Papato e ben tre autoblindi (nuova frontiera tecnologica).

Alcuni corpi sono stati riportati in Patria e i funerali stanno avvenendo a spese della Federazione, ma in forma privata con le famiglie.


Purtroppo Otto Bauer non è stato trovato ed è ora ricercato in 5 Paesi: nella Nostra Federazione, nello Stato della Chiesa, nella Repubblica Francese, in Belgio e in Lussemburgo.
Con molta probabilità anche in Scozia, anche se il mandato d’arresto non è stato emanato.
Ma date le interviste fatte alla Bundespolizei è certo che Otto Bauer verrà ricercato anche in altri Paesi, soprattutto ora, che sulla coscienza ha 14000 vite in più.
La sua ricerca è tutt’altro che conclusa, ma non riuscirà a tornare nella Federazione di sua volontà, viste le guardie di dogana in ogni singola strada da Germania e Svizzera.


Il Nostro esercito è però riuscito a salvare diverse persone, in Germania venivano chiamate “dissidenti”, ora si trovano ospitati nelle Nostre città, sopratutto a Vienna e a Innsbruck, racconteremo in quest’edizione le loro storie.







Le interviste
Di seguito alcuni nomi, descrizioni e interviste fatte a persone salvate dalla Germania Socialista.


Archibald Wagner: giovane di 16 anni, la missione a Breslavia l’ha salvato dalla morte per
                           vendetta, suo padre infatti era soldato Imperiale del Kaiser.
Intervista: Alla fine della guerra, ho dovuto occuparmi io della famiglia, mio padre era morto sul
                fronte occidentale. Alla fine della guerra, quando hanno cacciato il Kaiser (Kaiser di
                Germania)(n.red.) mi hanno cercato, dicevano che facevo schifo, che mio padre era un
                traditore della Germania e che prima o poi mi avrebbero ammazzato. Quando siete
                venuti voi mia madre mi ha detto di salire sulle vostre camionette, ma lei non è riuscita
                a salire.


Kurt Meyer: sembra 8 anni, era ad un’incrocio, al gelo dell’inverno, salvato dalla missione di ritorno da
                  Amburgo prima che le ostilità iniziassero. Per la sua giovane età non gli è stata
                  chiesta un’intervista.


Heidi Weber: 36 anni, madre di tre figli e forse vedova, suo marito è scomparso misteriosamente da
                    alcuni mesi. Fatta salire sulle camionette con i suoi figli a Breslavia.
Intervista: Grazie Austriaci! (intendendo ovviamente tutti i Popoli della Federazione)(n.red.)
                Grazie a voi! Che il Signore vi protegga sempre! La situazione a Breslavia era
                insostenibile, il cibo scarseggiava e tutti i giorni moriva qualcuno!


Adolf Pabst: 38 anni, reduce della guerra come membro della Marina Imperiale e anti-Socialista,
                  salvato a Colonia.
Intervista: Ho servito non sul fronte, ma nella Marina, quell’ambiente era pieno di Socialisti e
                Comunisti, ho dovuto fingere di non interessarmi alla politica per poter sopravvivere a
                bordo dei vascelli. A guerra finita, quando c’è stata quella civile mi sono schierato
                contro di loro, ma hanno vinto, non riuscivo ad avere un modo per andarmene dalla
                Germania, ma siete arrivati voi a salvarci. Grazie.





Queste sono solo alcune delle persone salvate, moltissime ora, anche se nella Federazione, vivrebbero in povertà assoluta se non aiutate dal Governo, quindi fate un’opera umanitaria per loro e per aiutare il Governo a fargli vivere una vita dignitosa, lontano dalle minacce.
Non è necessario fare grandi cose, basta un pensiero, come una coperta o del pane, anche per ricordarli nella Pasqua appena trascorsa.





La Novità
Inauguriamo una nuova rubrica sul gioco Calcio nella Federazione.
Sia perché molti di noi si stanno appassionando, sia perché di questi tempi svagarsi un po' è d’obbligo” ha detto il Kaiser quando ha approvato col sigillo Imperiale l’iniziativa.


Presto inizieranno le partite, le squadre porteranno i nomi delle Nostre grandi città, perché i campi da gioco saranno in queste città.


Le squadre sono: Vienna, Salisburgo, Innsbruck, Graz, Trento, Trieste, Praga, Brunn, Lubiana, Zagabria, Sarajevo, Budapest, Debrecen, Cracovia, Lemberg e Cernicvi.
Le date sono da destinarsi.





Articoli di Armando Montagna per Wien Mal


Avete letto l'edizione in lingua Italiana del Wien Mal,
per un abbonamento al Wien Mal in lingua Italiana o in altre lingue ufficiali della Federazione scrivere via lettera alla redazione.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Sab Dic 17, 2022 2:00 pm

// Notiziario di San Pietroburgo //
 
Edizione di Giugno 1918
 
[ Economia ]


<< Ricchi e Poveri >>
 
-         “L’Impero ha raggiunto il suo equilibrio” è questo che il “Tesoro Imperiale” ha comunicato tramite una nota ufficiale all’inizio del mese corrente.
 
Il Tesoro Imperiale è un ente controllato direttamente dalla Famiglia Romanov che ha come obiettivi quello di amministrare le risorse dell’impero, riscuotere le tasse e le imposte indirette, e gestire il danaro dell’Impero.
 
Dall’ultimo resoconto amministrativo l’Impero ha raggiunto ufficialmente un obiettivo che rincorreva da anni: “l’equilibrio” ovvero la produzione di ogni singolo bene di prima necessità riesce a soddisfare i bisogni della popolazione russa. Non parliamo solo di cibo come il grano, ma anche di materiali da costruzione e soprattutto risorse energetiche come il carbone.
 
Questa fase di equilibrio è in realtà un’illusione poiché la produzione di alcuni di queste materie prime soddisfa esattamente il fabbisogno della popolazione locale, non lasciando spazio ad investimenti o al commercio con stati esteri.
 
La domanda che sicuramente molti si pongono è: come è possibile che l’Impero produce le risorse necessario per garantire il fabbisogno del popolo, ma lo stesso è composto principalmente da famiglie povere?
 
Molto semplice: “tanto nelle mani di pochi”. Le immense distese agricole delle province ucraine sono nelle mani dell’Aristocrazia, cosi come le compagnie che gestiscono la pesca nel Mar Baltico e nel Mar del Nord, altrettanto sono le miniere di ferro e carbone, anche le fabbriche dove le materie vengono lavorate appartengono sempre alle stesse nobili famiglie.
 
In Russia non esiste un “terzo stato” sociale, ma solo Nobili e poveri, Padroni e Servi, come direbbero i ferventi socialisti. Questa particolare struttura gerarchica comporta l’incremento di ricchezza della classe aristicratica e dell’Impero, ma parallelamente la morte dei Sudditi di questo Impero. E’ un assoluto paradosso che non sembra avere una fine ne imminente, ne in un futuro lontano.  –
 


[ Nuove Rotte Commerciali ]
 
-         Negli ultimi 3 mesi l’Impero Russo ha concluso due importanti accordi commerciali, nonostante il regiem di isolamento, con le nazioni straniere di Francia e Scozia.
 
L’Isolazione commerciale è dunque finita, cosi potremmo dire, ma persiste quella politico/militare poiché è stato ribadito dagli organi di comunicazione Imperiale, che la Russia non ha intenzione di siglare accordi di questa matrice.
 
Il patto commerciale è il medesimo per i due stati: uno scambio di petrolio per delle forniture di ferro e acciaio, con cadenza mensile. E’ stato registrato un uscita di “oro nero” dai confini Imperiali pari a 8.000.000 di litri, con un ingresso di 10.000.000 di tonnellate di acciaio.
 
Nonostante “l’equilibrio” di risorse che l’Impero ha raggiunto, alcune materie prime fondamentali per lo sviluppo industriale non garantiscono la giusta quantità per effettuare investimenti, ma vengono impiegate tutte in ambito civile.
 
Il ferro francese e scozzese sarà subito devoluto nella costruzione di industrie e impiegate nello sviluppo di nuovi macchinari bellici. Intanto continuano gli scambi con queste Nazioni e in futuro sicuramente ci saranno cambiamenti.
 


[ Finlandia ]
 
-         Nei mesi precedenti abbiamo scritto alcune righe sulla “questione finlandese” raccontando come la provincia si fosse ribellata all’Impero e di come quest’ultimo non considerasse l’indipendenza finlandese un’opzione.
 
In seguito grazie ad un documento recuperato dai soldati russi in una cittadina finlandese abbiamo appreso di come la Svezia stia tramando in segreto con i rivoltosi finlandesi, nonostante il divieto assoluto emanato dal Princeps minacciando coloro che avrebbero contattato i rivoltosi di danneggiare i rapporti diplomatici.
 
In questi ultimi 4 mesi ci sono stati interessanti sviluppi sulla faccenda: in prim’ordine gli agenti dell’Ochrana, i servizi segreti russi, hanno individuato il responsabile della sommossa finlandese ovvero il politico “Kaarlo Juho Stahlberg” grande sostenitore dell’indipendenza dall’Impero.
 
Stahlberg difeso dai suoi fedelissimi rivoluzionari risiede nella città simbolo di Helsinki da dove orchestra la ribellione in tutta la provincia, per tale motivo l’assassinio da parte degli agenti è quasi impossibile, dunque l’unica alternativa è l’assedio della città da parte dell’esercito imperiale.
 
La liberazione della finlandia è avvenuta con molto ritardo rispetto alle previsione ciò a causa del freddo clima che ha costretto i soldati a ripararsi dal gelo più volte a giorno. E’ da sottolineare come le condizioni delle abitazioni, anche delle principali città, non permettevano ai soldati di riscaldarsi a pieno,  questo ci è da monito per comprendere meglio come questa ribellione abbia portato solo disgrazie al popolo finlandese.
 
Il processo è lento anche per volere dello stesso Princeps che ha ordinato ai soldati di non irrompere ferocemente nelle città, ma di aspettare che queste si arrendessero di loro spontanea volontà per mancanza di cibo o magari per un calo di morale.
 
Di rispondere al fuoco solo in caso di pericolo e in nessun modo di danneggiare i civili finlandesi; è inutile allimentare il sentimento di odio di questo popolo, anzi questi dovranno capire come l’Impero può garantire loro benefici e una vita più agiata.
 
Al momento, Maggio 1918, le città liberate sono le seguenti: Tornio, Vaasa e Viborg; all’appello mancano solo le ultime due principali città Helsinki roccaforte dei ribelli e Kuopio situato nel cuore della provincia imperiale. Sono stati riportati degli ovvi scontri tra soldati e ribelli sia nelle città che nelle campagne, ma il numero di vittime da ambo gli schieramenti è a noi sconosciuto.
 
Dagli organi di comunicazione imperiali si prospetta che l’assedio di Halsinki inizierà già dal prossimo mese e che la caduta effettiva possa avvenire tra due o tre mesi, grazie soprattutto alla scarsa quantità di cibo all’interno della città come riportato dall’Ochrana.    




[ Balcani ]
 
-         Oltre ai rapporti commerciali con Francia e Scozia, è stato reso pubblico il contatto avvenuto tra l’Impero e il regno di Serbia da sempre nostro popolo fraterno; ricordiamo che per difendere l’indipendenza serba è scoppiata la Grande Guerra che ha coinvolto l’Europa intera.
 
Rinnovata l’amicizia il Princpes per venire incontro alle esigenze Aristocratiche, ma soprattutto a quelle dei Militari, non solo ha rinnovato l’amicizia con Belgrado, ma ha anche ripristinato tutti i precedenti patti militari che l’Impero aveva con il piccolo paese dei Balcani. Un piccolo strappo alla regola della dottrina isolazionistica che l’Impero si è autoimposto.
 
Questo riavvicinamento Serbo-Russo ha comportato di conseguenza l’inasprirsi della relazione diplomatica con la Bulgaria, già non troppo florida. La stessa Bulgaria che durante la “Grande Guerra” si è alleata proprio contro Russia e Serbia, questo già fa capire come tra queste 3 nazioni non scorre buon sangue.
 
In seguito al rinnovo dell’alleanza con la Serbia l’ambasciatore Bulgaro di sede a San Pietroburgo ha consegnato una lettera al Pinceps annunciando la chiusura della stessa ambasciata, ponendo di fatto fine alle comunicazioni tra Impero e Regno di Bulgaria.
 
Senza troppa tristezza il Princeps ha accolto la notizia, ma sicuramente questo evento potrebbe avere ripercusioni negative proprio nella zona dei Balcani di per se una polveriera da secoli.
 
La vera novità riguarda invece l’intensificarsi di contatti con il Regno di Romania alleato dell’Impero durante la Guerra e ormai orfano del proprio garante e parente Tedesco: Guglielmo II.
 
L’Indipendenza della Romania era anche dettata dal gradi di parentela di Ferdinando I e lo stesso Guglielmo II, entrambi della famiglia Hohenzollern, ma con l'entrata in guerra del paese a favore dell’Intesa il Kaiser minacciò di eliminare il nome di Ferdinando dall’albero genealogico della Dinastia.
 
Rimasta sola in una zona pericolosa come quella dei Balcani vicina a nazioni potenti come Russia e Austria, con quest’ultima non rimasta in buoni rapporti, è una scelta furba da parte dell’Impero farsi un nuovo “compagno di merende” nella zona balcanica.
 
Da parte di Ferdinando non vi è stato nessun rifiuto, anzi i diplomatici russi sono stati ben accolti nel Palazzo Reale a Bucarest dove hanno iniziato a tessere la ragnatela diplomatica che nei prossimi mesi porterà nuovi frutti. -


     
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Messaggio Da 0r4kle Sab Dic 17, 2022 7:47 pm

17 Giugno                                                                                                                                    La Croix                                                                                                                                                   Anno MCMXVII






Politica interna:


Anche se la crisi energetica sta continuando ad affliggere la Francia e i suoi civili, il governo sta facendo grandi progressi. 
Infatti il governo è riuscito a trovare il modo per aumentare la produzione di carbone così da poter soddisfare più cittadini possibili, inoltre il presidente Robespierre dopo aver intrattenuto una conversazione con Silvio Berlusconi, riguardante la preoccupazione della sorte dei cattolici francesi e il passato anticlericale adottato dalla Francia; ha ottenuto in dono una quantità di gas pari a 20mila tonnellate, utili per l'uso a scopo di riscaldare i lavoratori che si stanno impegnando a ricostruire il più in fretta possibile la Cattedrale di Notre-Dame, la quale a dicembre dell'anno scorso è stata colpita da un violento incendio.




Intanto Napoleone, che da ormai 6 mesi è riuscito a tornare in Francia dopo essere rimasto in esilio per 102 anni è stato chiamato all'Eliseo dal presidente in persona, con il quale ha avuto varie divergenze prima che salisse al potere ma che poi ha risolto trovando accordo nel quale era previsto che il generale facesse parte dell'amministrazione, ha accettato l'assegnazione del ruolo di ministro degli esteri francese.








Sempre in quest'ultimo mese la ministra Giovanna d'Arco, dopo la richiesta del Kaiser Francesco Ferdinando ha emesso il mandato di cattura per il socialista Otto Bauer, accusato di aver commesso vari attentati. 
Le ricerche per Otto Bauer che è ancora latitante sono tutt'ora in corso anche se non hanno portato a molti risultati perciò è stato chiesto a tutti i francesi di segnalare immediatamente alla stazione di polizia più vicina se si avessero informazioni su Bauer o se lo si avesse visto.






Politica Estera:


 Il ministro degli esteri Napoleone Bonaparte, dopo che la Russia ha invaso deliberatamente la Finlandia si è assicurato personalmente di scrivere un comunicato nel quale ha esposto lamentele a Rasputin, ciò facendo Bonaparte ha voluto denunciare e ammonire la violenza dell'impero Russo. 




Poiché il nostro paese è in crisi economica il ministro ha già annunciato che non ci sarà nessun aiuto di tipo militare ed economico. 
Intanto Napoleone è riuscito a trovare un accordo di natura commerciale con la Svezia, che sta sostenendo attivamente l'indipendenza finlandese, e la stessa Russia; la quale ha garantito 2 mila tonnellate di petrolio in cambio di 3 mila di ferro.




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Otto Bauer, ricercato per crimini e attentati 
Foto divulgata dal ministero degli Interni francese
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