Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna

 
 
 
 
 


 
 
 
 


 


 
 
 
 
 
 










 


 




 
 


 
 

Al-Ahram
Settembre 1969

Ucciso il Rais




Nasser si stava dirigendo col treno a Damasco quando una bomba è esplosa.
Il Rais è morto sul colpo e la stessa maledetta sorte ha portato via centinaia di persone, le 273 che si trovavano sul treno.
Chi è accorso sul luogo è rimasto allibito, mai si era visto tanto sangue e tanto fumo.
Moltissime delle foto scattate sul luogo sono terribili e noi del giornale abbiamo deciso di non pubblicarle per non ledere la sensibilità di donne e bambini.









Il corpo di Nasser è stato estratto senza vita dalle macerie e portato a Damasco, distante qualche miglio, per la vestizione.
A Damasco la folla chiedeva di vederlo per porgere gli omaggi, ma il Governatorato della Città ha scelto di imporre il lutto e il dì festivo, per evitare nuovi attentati.







La salma è stata condotta al Cairo in velocità grazie all’aeronautica RAUina, giunta finalmente in città è stata annunciata la morte del Rais e della scelta di celebrare immediatamente i funerali.
Nessun preavviso quindi per i cittadini, che appena hanno sentito la notizia alla radio si sono precipitati in strada per seguire il feretro.
Più di 2 milioni di cittadini sono scesi in strada, e questo numero enorme sono solo quelli contati nella città del Cairo, mentre altri hanno scelto di seguire coi propri occhi la bara tramite un apparecchio televisivo.










Epitaffio al Presidente Nasser
“Nel silenzio della morte, giace un uomo audace e saggio,
Il faro nella tempesta, il guerriero del cambiamento.
Nel sperar un’Arabia di gloria, ci guidava
Il nemico ce l’ha portato via, spezzando il Nostro sogno.






Nel cuor del Popolo, la sua eredità brillerà come le stelle,
Un sogno d’unità, indipendenza e giustizia.
Nel ricordo di Nasser, la sua mission continuerà,
Un Mondo migliore, l’unica Nostra aspirazione.”






Eppure sembrava passato così poco da quando era il feretro del Generale Gaddafi, uomo giusto fra gli Arabi e Portatore di Libertà, ad essere seguito in rispettoso silenzio dal Nostro Rais e all’epoca pensavamo a quanto quella morte ci avesse abbattuti e pensavamo che mai più nulla del genere sarebbe ricapitato.




In più, nessuno aveva mai pensato a cosa sarebbe accaduto se un giorno il Nostro Rais ci avesse lasciato, era stato lui ad allevare il Paese e ci pareva immortale.
Oltre al suo amato Popolo, anche tutti i membri di spicco del Governo seguivano il feretro.




Tutti tranne un sol uomo, che era tornato al Cairo dopo aver preso un volo da Baghdad, dove aver vinto da poco le elezioni come Governatore della Repubblica Irachena.
Lui, con una radiolina sotto braccio ha seguito tutte le celebrazioni, mentre si occupava di carte e scartoffie nei Palazzi del Potere. Mai aveva pensato che qualcuno potesse averlo visto o che qualcuno potesse decidere di regalare quella storia alla stampa. Ma così fu e la sua dedizione al Paese, pur seguendo con rispetto il suo fondatore, insieme alla sua esperienza gli è valsa l’acclamazione popolare affinché divenisse Presidente.




Per questo Saddam Hussein, ex Primo Ministro della RAU ed ormai ex Governatore d’Iraq, è stato eletto dal Popolo 2^o Rais degli Stati Uniti d’Arabia.








Hussein ha subito proclamato il lutto Nazionale per la successiva settimana e ha deciso di tumulare Nasser in un gigantesco Mausoleo di prossima costruzione intitolato alla Gloria del Paese, nel quale verrà sepolto anche l’altro Eroe della Nazione, Gaddafi.
I due Eroi erano legati da una sincera amicizia e così il loro mito continuerà e i loro sostenitori potranno incontrarli in un unico luogo.




Dopodiché il Presidente ha scelto di cambiare la bandiera Nazionale, in modo da rappresentare meglio l’unità del Paese aggiungendo una Stella per ogni Repubblica membra, attualmente otto.




Divenuto quindi anche Capo dell’Esercito si è fatto informare sulla guerra con la Lega Santa e vista la strabordante superiorità delle sue armate ha scelto di fermare le ostilità.
Ci hanno pensato gli stessi sudditi Sauditi a prendere il potere cacciando gli Emiri e a dichiarare abolita ed illegale la Lega Santa ed ogni sua propaganda.
I Sultani di Marocco e Persia se la sono filata in fretta, pur di non rimanere in mezzo a (per loro) pericolose rivoluzioni, mentre per gli altri Emiri della Penisola Arabica non c’è stato scampo e sono stati cacciati o linciati dai loro sudditi.
Hussein ha annesso alcuni terreni di confine, come l’intero Yemen, il Kuwait ed il Bahrein, i deserti circondanti Tabuk ed al-Jafw ed ha accettato come nuovo membro il Sudan.
I territori che invece prima erano dell’Arabia Saudita, Oman e Qatar sono stati uniti sotto una Repubblica Araba, con propria bandiera e vassalla della RAU.
Prossimamente anche questa Repubblica sarà integrata nel Nostro Paese.


Il 2^o Rais ha informato Nixon che la visita al Cairo è annullata per motivi di sicurezza e che sarà lui in persona ad andare a Washington. Ha inoltre comunicato pubblicamente che gli assassini di Nasser non la passeranno liscia e che il Governo Americano ci sta aiutando a monitorare il Mediterraneo.


Ci sono sospetti, anzi certezze, su chi siano i mandanti di questo efferato crimine e questa certezza, ahimè è che il colpevole della morte dell’Eroe e di innumerevoli altre vite è Roma e Berlino. Paesi che avevano firmato la pace con la RAU, con cui la RAU aveva deciso di sospendere reciprocamente le ostilità e come sempre è stata tradita.
Saddam ha chiesto all’esercito di attraversare il confine con la Libia e probabilmente anche quello con l’Eritrea. Questo è il prezzo che quei biechi assassini dovranno pagare! La guerra!

RAI LVCE

5 NOVEMBRE 1969


L'Europa orientale in fiamme

È ormai passata una settimana da quando la prima pietra è stata lanciata per le strade di Budapest, dalle pietre si è poi passati alle molotov e dalle molotov ai fucili. Quella che una volta era la fedele alleata di Germania e Italia, nel giro di poche ore si trasformò in un pentolone di rabbia, omicidi e antifascismo. Alcuni allarmisti nostrani hanno addirittura temuto il ritorno di una qualche forma di bolscevismo, ma queste fantasie sono rimaste tali e la pronta Wehrmatch, nel giro di una giornata ha riportato l’ordine e la pace nelle terre Magiare. Pertanto oggi, cari telespettatori, vi possiamo informare con estrema gioia che l’ordine è stato ristabilito.

Purtroppo una situazione analoga si è presentata anche in Romania, ma a Bucarest la Legione di ferro ha avuto la meglio sui manifestanti che con la coda tra le gambe hanno abbandonato le strade e le piazze, timorosi di avere a che fare con l’inflessibile giustizia della Legione.

L’Italia ha ovviamente dato il suo contributo , inviando alcuni reparti dell’esercito a presidiare i confini meridionali della Slovacchia; al fine di evitare la propagazione della rivolta.


Il tradimento di Saddam Hussein e la guerra in Libia

Ancora una volta, i popoli civili di Germania e Italia hanno dovuto subire le ingiurie da parte del meschino popolo arabo. Ancora una volta la pace difficilmente raggiunta dall’Europa è stata infangata dall’insensata follia di un popolo barbaro. Se i negri sono da considerare come eterni bambini allora gli arabi vanno considerati come eterni adolescenti; in preda alle passioni dell’animo e maneschi, in continuo conflitto con gli “Adulti d’Europa”. 

Ma vediamo nel dettaglio cosa ha portato a questo ennesimo disastro.

Dopo il raggiungimento di una pace con la RAU, ad opera dell’alleato tedesco e la dipartita del criminale di guerra Gheddafi, la Libia era stata divisa in due pezzi: l’Occidente all’Italia e l’Oriente alla RAU.

Tuttavia la morte del presidente Nasser ha stravolto il nuovo ordine.
Durante un viaggio verso Damasco, il treno su cui Nasser viaggiava è deragliato a causa di un’esplosione, causando la morte di quest’ultimo.
Mentre il paese era paralizzato, l’ex governatore dell’Iraq, Saddam Hussein, si è precipitato come un avvoltoio sulla poltrona vuota di Nasser e poche ore dopo è stato eletto presidente della RAU.

Ora al bravo italiano, ascoltando questa storia, sarà sicuramente sorto qualche dubbio: com’è strano che un politico che aveva avuto precedentemente dei contrasti col  resto del governo arabo, salga al potere subito dopo la morte del collega Nasser. Questo però lo pensa un italiano, nella RAU invece nessuno ha pensato di indagare più a fondo la faccenda e adesso il neo-presidente per distrarre la popolazione da questi foschi eventi, dopo aver puntato il dito contro Berlino e Roma, ha calpestato  ogni diritto muovendo le truppe contro la Libia Occidentale Italiana. 

Le truppe italiane attaccate a sorpresa mentre stavano occupando le loro nuove posizioni, non hanno potuto fare altro che arroccarsi nei forti sulle coste; dove dopo una strenua resistenza, sono state sterminate.

L’Italia ha perduto così la Libia, mentre proprio stamane sono giunti i disperati messaggi dall’Eritrea che annunciano di sbarchi sul suolo dell’Africa orientale.

Tutto l’Impero è sconvolto da questa umiliante sconfitta e in tutte le città si stanno diffondendo a macchia d’olio proteste e manifestazioni di ogni tipo: a Napoli, Milano, Firenze, Palermo, Genova, Roma e tante altre. 

L’opinione pubblica punta il dito contro Ministro Andreotti e i suoi collaboratori, ma  anche contro i generali che contrariamente alle loro truppe sono sempre tornati senza un graffio dalle loro missioni e non sono mai stati  rimossi dai loro incarichi. Così dice la parte più irragionevole della popolazione, fomentata dalla frustrazione della sconfitta e per la perdita dei propri cari; ma noi di Rai Lvce, riportando le parole dell’imperatore, non possiamo che consigliarvi di mantenere la calma e rimanere compatti di fronte a questa nera tempesta; se ora mostriamo 
debolezza finiremo solo per farci schiacciare ancora di più e di fomentare possibili rivolte dei popoli balcanici. Già nella giornata di ieri, un gruppo di indipendentisti greci ha manifestato violentemente per le strade di Canea, obbligando la guarnigione dell’isola a chiedere rinforzi dall’Albania.

Abbiate fede cari telespettatori e vedrete che L’Aquila Romana tornerà a volare sopra tutto il Mediterraneo! 

Grazie per essere stati con noi e buona serata.

*sigla*


Giornalista:" E anche oggi abbiamo finito! Meno male che mi pagano per dire ste cagate.....ma sbaglio o dovevamo collegarci con Francesco fuori da Palazzo Madama?"

Tecnico:"Antò, ti consiglio di uscire dalla porta nel retro dell'edificio, per tornare a casa"

Giornalista:"Perché? Qualche problema col corteo di oggi?!"

Tecnico:" I manifestanti hanno sfondato il cordone di poliziotti e la sede di RAI Lvce è senza dubbio uno dei loro obbiettivi, se ti affacci alla finestra puoi già sentire il frastuono. In quanto a Francesco, beh ha dovuto levare le tende anche lui per ragioni di sicurezza"

Giornalista:" No grazie, vorrei evitare di ricevere qualche sassata in fronte, io me la squaglio."

SENATO DELL'IMPERO ITALIANO
Almirante:"Signori! L'impero Italiano ha perso tutti i suoi domini coloniali a eccezione della Tunisia ( per ora), siamo stati sconfitti da una nazione del terzo mondo e il ministro cosa fa?? Richiama i generali in patria prima del dovuto, fa costruire una "muraglia cinese" sul confine tunisino e non investe minimamente nello sviluppo dell'esercito, se questo atteggiamento non è meritevole di una mozione di sfiducia allora mi chiedo cosa lo sia!

*vociare confuso do più persone*
" Giusto"
"Bravo!"
"Ma sta zitto che sei un incompetente al suo pari!!"
"Reputo sensato conferire all'imperatore poteri speciali per un determinato lasso di tempo"
"Senza i Tedeschi non si risolverà nulla, ve lo dico io, ma se continuiamo a farci umiliare gli passa la voglia di aiutarci!!"
"L'Italia è una barzelletta, ed è tutto merito dei democristiani!"
"Beh, ma in fondo è abbastanza normale nel cammino di una potenza avere qualche intoppo"
"Questo lo chiami intoppo???"

Presidente del Senato:" Allora!!! Vogliamo fare un po' d'ordine??? O devo chiamare i corazzieri??"

Andreotti:" Grazie. Colleghi vi chiedo di mantenere la calma. La situazione è sicuramente drammatica, ma ricordiamoci che l'Italia ha passato momenti ben peggiori e comunque ora stiamo preparando una missione diplomatica per sistemare la situazione e-"

*Nuova ondata di schiamazzi*

"Se se adesso con la diplomazia recuperano la Libia"
"Missione diplomatica?!? Quelli ci spennano vivi"
"Se Saddam nelle condizioni della pace non mette Tunisia, Malta e Emirato di Sicilia  festeggiamo"
" Volete veramente trattare con quei bellicosi beduini? Follia!"
"Che schifo, quando mai si è visto un popolo bianco scendere a patti con uno inferiore?"
"L'Italia è un fallimento!"

Presidente del Senato:" Adesso basta!!! La seduta è sciolta non si può continuare così!!! Corazzieri? Ehi voi la a destra, giù le mani! Cosa siete dei quindicenni? Ma allora questi corazzieri? Cosa vuol dire sono impegnati a tenere la folla fuori??

Andreotti :" ......."

 
 


 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 


 
 
 




 


 


 
 
 
 


 


 


 


 















 

 
 
 

Rivolta soffocata nel sangue.

Le rivolte scoppiate in questi giorni in tutta la Grecia a causa delle ristrettezze economiche e delle nuove tasse imposte dal governo, sono state soppresse usando le maniere forti dai soldati del re coadiuvati da una milizia, sembra, proveniente dalla Turchia.

In tutto il paese sono scoppiate sommosse dopo l’annuncio della soppressione delle facilitazioni fiscali per i residenti nelle isole. Ultima mossa di una politica che ha portato all’aumento della pressione fiscale di oltre il 100% in meno di due anni.

Dopo l’assassinio del primo ministro Papandreou durante l’assedio di Atene da parte dei rivoltosi del mese scorso, Costantino II si è rifugiato a Costantinopoli ospite del principe Harun Osman, suo grande amico. Il re ha intrattenuto trattative serrate con il presidente Sunay per aiutarlo a ripristinare l’ordine.

Tali trattative, grazie all’intercessione del principe Osman che, evidentemente, ha grande influenza all’interno del governo turco, hanno generato un accordo per inviare oltre 140.000 uomini dell’esercito turco ad aiutare le milizie greche a sedare le rivolte.

Il bilancio della soppressione è pesante: oltre 64.000 morti e più di 200.000 feriti fra la popolazione civile. Oltre ad abusi e violenze anche sulla popolazione inerme che non aderiva alla rivolta, da parte dei soldai turchi.

La tensione nel paese rimane alta nonostante le strade delle città si siano ormai svuotate. L’esercito regolare greco inizialmente dalla parte del sovrano, è rimasto a guardare dopo il voltafaccia del colonnello Georgios Spantidakis il quale ha attualmente occupato il ministero della difesa.

Non si sa quando il re sovrano potrà tornare al suo posto. Al momento la guida del paese è affidata pro-tempore a Panagiotis Pipinelis ma molti esponenti politici si aspettano di poter andare alle elezioni il prima possibile.

RAI LVCE

4/05/1970


PACE?

Esattamente cinque mesi fa si concludeva la terribile Guerra Italo-araba; conflitto che ha sottratto all'Impero Italiano tutti i suoi domini coloniali, conflitto che verrà ricordato per gli orribili crimini di Gheddafi,tra cui spiccano le due esplosioni nucleari in Cirenaica, ma anche per i coraggiosi atti di eroismo dei soldati italiani che  prima di soccombere accerchiati nel deserto, hanno spedito all'inferno quanti più nemici possibile. 

La cessazione delle ostilità, non ha messo però fine alle manifestazioni di dissenso all'interno del paese; nella stessa Roma le orde di facinorosi hanno sparso il caos per le vie della città, assaltando anche la nostra redazione e arrivando a minacciare la sicurezza dei ministri dentro Palazzo Madama.

Nonostante i grandi disordini, le forze di polizia di ogni città italiana hanno efficacemente riportato l'ordine, manganellando e arrestando le teste calde più violente. In tutto l'Impero sono stati eseguiti circa 10 mila arresti; con una maggiore incidenza di arresti nelle città balcaniche dove c'era il serio rischio di una deriva indipendentista della rivolta.


CRISI DI GOVERNO

Come immediata conseguenza della sconfitta in Africa, da molti membri del senato è stato espresso un voto di sfiducia nei confronti del ministro Giulio Andreotti che si è visto deposto dal suo incarico due anni prima del dovuto, a Febbraio sono state così indette nuove libere e democratiche elezioni, che hanno visto la vittoria del Movimento Sociale Italiano, guidato da Augusto De Marsanich che ora ricoprirà per i successivi cinque anni la carica di primo ministro.

Marsanich ha dichiarato i punti cardine che il Movimento ha intenzione di portare a termine durante il suo governo: una maggiore lotta alla diffusione delle devianze di matrice americana, una maggior partecipazione alla politica estera dell'Unione e infine un maggiore incremento dell'arsenale dell'esercito italiano, al fine di evitare altre rivolte nei Balcani e ingiuriose sconfitte all'estero.


LA LEGGE ANTI-TERRORISMO


Il nuovo governo ha deciso fin da subito di mettersi all'opera e verso la fine di marzo è riuscito a far passare in senato  la nuova legge contro il terrorismo.

 La legge ha il duplice obiettivo di fermare i possibili moti secessionisti nei Balcani e ostacolare i simpatizzanti della RAU presenti soprattutto nel Meridione. 

I quali durante la guerra, hanno fornito appoggio agli agenti segreti arabi che l'intelligence nostrana ha ammesso di aver più volte intercettato a Napoli, Roma e Palermo durante tutta la durata del conflitto. 

I sabotaggi fortunatamente non hanno mai portato ha gravi complicazioni, ma il ministro Marsanich ha ritenuto necessario non tralasciare la cosa, perciò d'ora in poi gli abitanti dell'impero che hanno almeno due nonni di razza araba, dovranno rinnovare uno speciale visto di soggiorno ogni cinque anni; 

altrimenti dovranno obbligatoriamente lasciare il paese.


LA NUOVA OPERAZIONE BARBAROSSA

Da oltre due anni le pianure russe sono devastate dalla guerra. 

La Moscovia, fedele alleato della Germania e dell'Italia, creato sulle rovine dell'Unione Sovietica per portare ordine in quelle terre avvelenate dal bolscevismo, aveva iniziato due anni fa una guerra contro lo stato di Arcangelo; una guerra partita per poche province che è degenerata in un conflitto logorante.

La Moscovia, già impegnata a nord, ha dovuto subire proprio questa primavera l'aggressione Ucraina.
L'invasione ha lasciato sbalordita tutta l'Europa, poiché anche l'Ucraina era una fedele alleata Tedesca, il suo attacco resta pertanto insensato e controproducente per Kiev, che si è trovata  isolata contro le principali potenze europee. Su sollecitazione della Germania è stata creata subito una coalizione formata da Finlandia,Romania, Bulgaria, Ungheria, Francia e Italia che sono prontamente intervenute contro la superba nazione slava.

Vediamo nel dettaglio le operazioni: a iniziò Aprile il consiglio di guerra dell'Impero italiano ha riunito un esercito nei pressi della Slovenia e del Trentino, dopo aver percorso migliaia di chilometri attraverso la rete ferroviaria tedesca, le nostre truppe sono giunte in Lettonia, da cui pochi giorni dopo il loro arrivo hanno dato il via all'attacco contro l'Ucraina, in contemporanea con gli alleati.
L'Ucraina si è così trovata a gestire un fronte che andava dalla Lettonia al Mar Nero ed è dovuta rassegnarsi a una rapida sconfitta; mentre state ascoltando questo telegiornale, quella che fino a poche settimane fa era diventata la nuova regina dell'est, è ora ridotta alle province del Donetsk e di Luhansk.

Intanto Germania, Italia e Francia hanno già stabilito il nuovo assetto dell'Europa Orientale, ed è stato deciso che all'Impero Italiano toccherà il protettorato sui territori di Smolensk, Chernigov e Rostov. 
La Moscovia come entità politica è ridotta all'Oblast di  Mosca e la sua fine sembra ormai prossima, tra le vittime di guerra si conta anche un impressionante numero di donne e bambini, uccisi dalle barbarie dei soldati nemici, mentre il numero dei profughi supera addirittura il milione.

Questo tragico evento ha però insegnato alle nazioni dell'Europa a non abbassare mai la guardia nei confronti degli sfortunati "cugini d'Oriente" che negli ultimi anni erano stati lasciati a loro stessi.

Uno spiraglio di pace illumina ora le steppe dell'est e si fa portavoce dei saldi valori europei che riporteranno le terre degli zar in una nuova epoca d'oro.

Grazie di essere stati con noi e buona serata.

06/1970 Al-Ahram


Gli Europei sono stati cacciati!


A Settembre in risposta all’assassinio del Rais Nasser, il II Rais Hussein aveva dato l’ordine di invadere la Libia Occidentale Italiana e la Tunisia.
Gli eserciti congiunti di Italia e Germania non hanno tenuto il passo nella Sirte e mentre qualche brigata Italiana si asserragliava nelle desuete fortezze Ottomane delle città, i Tedeschi si imbarcavano per tornare in Europa, da lì a qualche settimana infatti sarebbe stata l’Ucraina a creare grandi disordini in Europa.
Dopo la Libia l’obiettivo fu la Tunisia, ove però moltissimi valorosi combattenti perirono nella liberazione delle importanti città Gabés, Sfax, Sousse e Tunisi.


La guerra era stata troppo facile. Troppe poche vittime fra gli oppressori Italiani e per questo il II Rais ha dato l’ordine di penetrare con le proprie forze in Eritrea e di effettuare sbarchi strategici in Somalia. Nel mentre i Somali, gli Eritrei, i Tigrini e gli Etiopi hanno innalzato le armi per liberarsi e ottenere la loro liberazione, da troppi anni negata. La città di Asmara fu la prima ad essere liberata e in una sola settimana le nostre forze sono arrivate anche ad Addis Abeba.
La maggior parte degli Italiani si era già imbarcata a Mogadiscio per tornare nel loro paese, ma qualche famigliola non è stata abbastanza veloce e per questo è stata sterminata dagli insorti.


La RAU dal canto suo, magnanima nei confronti di quelle che sono solo famiglie di razza sbagliata ha impedito, per quanto possibile, la loro uccisione sistematica nei territori liberati di Nord Africa e Corno d’Africa e ha preferito internarli tutti nella città di Hawassa (Etiopia) dove vivranno liberi e felici gestendo comunità agricole sulle sponde del lago omonimo potendo utilizzare il loro linguaggio e le loro tradizioni. La loro bandiera si ispira a quella Italiana, poiché detta le loro origini, ma la croce, simbolo della loro religione, sarà nera per indicare il colore delle loro schiene al Sole dopo il lavoro e sarà circondata dal giallo sabbia e dall’azzurro acqua del lago Hawassa.

Una volta private delle colonie e dopo i voli su Palermo dell’aeronautica Araba, con la mediazione dei Tedeschi, gli Italiani si sono arresi accettando tutte le condizioni richieste. Gli analisti Internazionali ritengono ora che il ruolo di Potenza ch’era prima dell’Italia ora appartenga alla RAU.


La Libia Occidentale (integrata nell’Orientale) e la Tunisia sono già a tutti gli effetti facenti parte della RAU, mentre l’Eritrea, la Somalia, l’Etiopia e Hawassa sono Repubbliche Sorelle come l’Arabia. Ciò significa che avranno i loro Governi e i loro Eserciti, ma che non potranno avere voce in capitolo sullo scenario geopolitico Internazionale.


Dall’Italia giunge voce che i sudditi con parenti Arabi siano sudditi meno importanti, ciò significa che migliaia di uomini e donne nel sud delle due penisole, Italica e Balcanica, sono discriminati. Lettori, traete voi le vostre conclusioni, noi che siamo stati oppressi lasciamo loro una Repubblica nella ricca Etiopia, mentre loro continuano le politiche di oppressione.






Le Prime Elezioni della Seconda Repubblica!


Ebbene sì, sotto richiesta di Saddam Hussein il suo Governo verrà indicato come Seconda Repubblica, mentre il Governo del defunto Nasser sarà chiamato Prima Repubblica.


Spinto dagli animi della guerra in corso la prima elezione dall’acclamazione di Hussein è stata vinta dal Partito Sharia, che però ha avuto diversi problemi nel convincere il Popolo del loro buon operato, quando la guerra si è conclusa. Per questo, ha liberato le province e le città più settentrionali del Chad e del Niger con una veloce e rapida azione militare che non sembra aver causato alcuna reazione al Governo Oppressore di Parigi.


Quest’azione bellica ha ovviamente riscosso grandi complimenti, anche dal Re del Marocco ch’è nostro nemico, ma che è Arabo.


Però non è bastato a permettere a Sharia di rimanere al Governo e a seguito del malcoltento generale Hussein ha indetto nuove elezioni che sono state vinte da Bath, il suo Partito.
È stato eletto come Primo Ministro Michel Aflaq, uno dei fondatori del Partito Bath.
Tuttavia ha diversi nemici, soprattutto poiché di religione Cristiana e poiché alcuni detrattori sostengono che sua madre fosse Ebrea.
Ma noi del Al-Ahram, Faraoni del Giornalismo d’Inchiesta, possiamo assicurarvi che questa sia solo una diceria.





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TRADIMENTO

Atene 07/1970 

Nella notte fra giovedì e venerdì una divisione navale turca è sbarcata sulla costa nord cipriota, attaccando a tradimento la piccola guarnigione di stanza nella regione. Non si hanno notizie dei pochi militari greci.

I turchi, secondo una fonte interna alla RAU che effettua regolari voli di pattuglia nella zone, si stanno  dirigendo verso Nicosia e ulteriori mezzi da sbarco sono stati avvistati nella baia di Chrysochou.

L'esercito turco, dopo aver sedato le rivolte nel paese, si era ritirato non senza commettere ulteriori atrocità sull'inerme popolazione greca. Fonti vicine al re Costantino, riportano alterchi e discussioni con il presidente turco Sunay dopo la ritirata. Non c'è nessun comunicato ufficiale ma voci di corridoio parlano di una richiesta di pagamento per l'aiuto dato.

Il governo è in riunione a porte chiuse da tre giorni per monitorare la situazione ed decidere le contromosse. Non sembra sia della partita il ministro della difesa. Il colonnello Georgios Spantidakis si è reso irreperibile poche ore prima dell'attacco.

Nel frattempo sono ricominciate le proteste in tutto il paese per la mancanza di cibo e di energia. Le importazione di grano dalla Turchia sono ferme ed le altre risorse endogene non riescono a soddisfare il fabbisogno nazionale. Un portavoce del ministro Mavros ha fatto sapere che ci potrebbero essere delle trattative con la RAU per una fornitura di petrolio e gas. Ma, data l'attuale indisponibilità del governo, non siamo riusciti ad avere conferme ufficiali.