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Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna

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Messaggio Da Vlad Gio Ott 26, 2023 4:49 pm

The new york times
02/01/1969


Le elezioni sono giunte al termine in tutti gli stati, un affluenza storica del 98%, i risultati di essi sono sconcertanti, i democratici uscenti, raccolgono una umiliante sconfitta che ha rotto tutti i record della storia, difatti solo il 2% dei cittadini americani ha dato loro il proprio voto, tale diffidenza sicuramente nata per via delle politiche del presidente uscente Lyndon B. Johnson. Da oggi presiederà la casa bianca Richard Nixon, candidato dei repubblicani, tuttavia, con grande sorpresa in tutta la nazione, solo il 36% dei voti va difatti ad essi, la vittoria politica di queste elezioni ha un esito mai visto nella storia americana, un terzo partito, nato da diversi visionari che guardano con nostalgia il passato, un passato in cui gli Stati Uniti si risollevavano dalla grande depressione , un passato in cui gli Stati Uniti rendevano giustizia per la strage nelle Hawaii, un passato in cui gli Stati Uniti erano temuti e rispettatati in tutto il mondo, mentre oggi si ritrovano emarginati a mera potenza del pacifico, come fosse un surrogato del impero giapponese.


I repubblicani potranno dire che il loro candidato ha raggiunto la casa bianca, ma non per questo potranno dire d'essere stati loro a raggiungerla, difatti, questo terzo partito, senza volto e senza nome, dal più della popolazione affettuosamente nominato "Sam's American Party" hanno promosso e supportato a piena voce affinché Richard Nixon venisse insediato alla casa bianca, anche alla luce dei suoi ottimi risultati ottenuti durante la sua vicepresidenza nel governo Eisenhower. 


Volendo fare chiarezza e analizzare di come si è giunti a questo risultato, è impossibile non incolpare le politiche del governo dei democratici, la conferenza di Manila, la quale sarebbe dovuta essere la chiave di volta della politica estera di Johnson si è rilevata un fallimento, strozzando l'economia americana con un cappio che l'america stessa si è messa al collo dopo la chiusura del canale di Suez.


L'incapacità di mediare e trovare una soluzione del ex presidente è uno dei forti motivi di discontento, ma sicuramente un grande fattore che viene sottovalutato, il quale sicuramente è ciò che ha portato a questo esito, è il volere dei cittadini americani di riportare stabilità nel mondo, il volere di mediare, il volere di raggiungere l'equilibrio, volontà di cui evidentemente i repubblicani non sembravano intenti tener conto.


Tema sensibile sono anche le rivolte del africa occidentale francese, per quanto a prima vista un territorio cosi lontano e remoto non possa influenzare il paese, ciò è molto ben lontano dalla realtà dei fatti, lo sfociare di profughi, miliziani, epidemie e disastri di ogni tipo, non hanno solo investito la Mauritania, bensi anche la Liberia che si è ritrovata abbandonata al suo destino, tradita da un America che aveva promesso di difenderla, fattore che, sotto il punto di vista della popolazione afroamericana altro non è che voltare le spalle a tutti quellli che vennero portati li, ora abbandonati nella balia degli eventi.


Durante il suo discorso di insediamento Richard Nixon, trentasettesimo presidente degli Stati Uniti d'America ha dichiarato che le sue urgentissime priorità saranno, una risoluzione della crisi di Suez seguita ad un ripristino dell'equilibrio nel medioriente.


Una soluzione alla situazione della Liberia inviando aiuti umanitari ed assistenza alla stabilizzazione della zona
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Messaggio Da Stratega Capo Ven Ott 27, 2023 5:36 pm

16/02/69
MEDIORIENTAL NEWS




HUSSEIN CACCIATO DAL GOVERNO


Il Primo Ministro Bath del Paese, Saddam Hussein, è stato privato dei suoi privilegi ed incarichi non di meno che dal Presidente Nasser.
Oggi è ritornato nella sua Repubblica natia, l’Iraq, dove ha dichiarato di voler continuare la carriera politica.


Le motivazioni dell’impeachment sono molteplici, prima fra tutte il Partito d’appartenenza, che essendo moderato, non era compatibile con lo Stato di guerra attuale.


Le elezioni che ne sono conseguite hanno visto un pareggio fra i Fratelli Musulmani e Shar’ia. Sarebbe stato necessario un ballottaggio, però il Presidente Nasser ha deciso di porre un veto ai Fratelli Musulmani (i cui esponenti qualche anno fa attentarono alla vita del Rai’s) e consegnare il Paese nelle mani di Shar’ia. Yusuf al-Qaradawi è quindi il nuovo Primo Ministro della RAU.


Una delle sue prime decisioni, prese in complicità con Nasser, è stata la dichiarazione di guerra alla Lega Santa, difatti l’esercito RAU è già in movimento.


Per evitare di irritare eccessivamente l’opinione Internazionale è stata decretata la riapertura del Canale di Suez.




NUCLEARI IN LIBIA! BENGASI E DERNA RASE AL SUOLO!


Dal conflitto Libico arrivano notizie sconcertanti.


Sembra che le forze di Gheddafi abbiano attaccato alcune località della Cirenaica e che le forze Italiane, prima di abbandonare le postazioni, come risposta abbiano sganciato ben due ordigni nucleari sulle città di Derna e di Bengasi.


Le vittime sono molto numerose, probabilmente più di quelle uccise dagli scontri.
Finora sono state contate come vittime solo quelle di cui il cadavere è stato rinvenuto; vengono segnalati pochissimi sopravvissuti che diminuiscono di ora in ora.
Da ieri inoltre è stata segnalata una moria di pesci indicibile, la costa da Agedabia a Tobruk è ricoperta di pesci portati in riva. Si ipotizza quindi che un terzo ordigno sia affondato negli abissi marittimi, senza colpire il bersaglio.
L’autorità Civile della RAU ha imposto la chiusura della stagione di pesca nel Mar Mediterraneo.


Il Generale Gheddafi non ha potuto che rallentare le operazioni belliche.
Non è chiaro perché l’esercito Italiano abbia deciso di intraprendere questa gravissima azione, per di più su un territorio che dichiarava come proprio e altamente popolato da Italiani, per quanto non fossero in maggioranza rispetto agli Arabi.
Per questo Gheddafi è tornato in Egitto per chiedere udienza a Nasser.
Al varco del confine però è stato arrestato, poiché disertore e condotto a corte marziale.

Ma quando è giunta la notizia che la liberazione della Libia era giunta a compimento. Quando giunse notizia che gli Italiani e i Tedeschi erano stati ricacciati oltremare il Rai’s ha deciso di graziarlo ed ascoltarlo.

Dopo diverse ore, con una dichiarazione congiunta fra Presidente, Primo Ministro e l’autoproclamato Generale, la Libia diviene la settima Repubblica della RAU.
Mentre in tutto il Mondo Arabo vi sono felicitazioni per l’ottenuta libertà, dal Cairo sono partiti adirati dispacci verso Roma contententi anche una lista di sei richieste di cui riportiamo un estratto:


“1) Cessare le pretese coloniali sul suolo Libico.
2) Abbandonare tutte le fortificazioni ed edifici diplomatici in suolo Libico.
3) Riconoscere la sovranità politica della Repubblica Libica.
4) Organizzare a proprie spese l’evacuazione dei civili Italiani, sotto sorveglianza della RAU.
5) Pagare riparazioni per i lanci nucleari effettuati in Libia al prezzo di 5mila tonnellate di acciaio e 10mila tonnellate di legname.
6) Garantire alle navi RAU il passaggio commerciale nel Canale di Sicilia.


Siete pregati di accettare, altrimenti saremo costretti a prendere decisioni drastiche.


Firmato: Nasser”



L’ATOMICA ARABA


É nato l’ANA (Armamento Nucleare Arabo). Conseguenza degli ordigni scagliati in Libia, il Governo non ha potuto che correre ai ripari ed acquistare all’estero una quantità di uranio sufficiente per la costruzione di un dignitoso armamento nucleare.


Nasser si è dichiarato “grato, felice ed ancor più grato” con il suo omonimo della Nazione che ha fornito i piani di costruzione e l’uranio.


Ora la RAU sarà una potenza temuta e rispettata dal resto del mondo, e ci si augura che la paura che instilleremo spinga la Lega Santa ad arrendersi senza combattere.
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Messaggio Da Falco Sab Ott 28, 2023 2:25 pm

DER SCHWARZE FALKE
"Il Falco Nero"
Radio Televisione Germanica

Trasmissione del 28/03/1969

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Cari telespettatori



Heil Deutschland!


Era appena la metà dello scorso anno il 1968 e la stampa, le radio e tutte le libere televisioni del Reich erano sintonizzate a reti unificate su una stessa narrazione: il mirabolante sbarco sulla Luna, che fino a quel momento non era che un pallido satellite lontano e intoccabile, per poeti dal cuore infranto.


Il racconto senza tempo della conquista dello spazio, il clamore del mondo davanti alla notizia del secolo, l’eroismo dei nostri cosmonauti sparati a 10 mila chilometri l’ora verso l’ignoto ci avevano incollati allo schermo, convincendoci che quello fosse il destino ultimo della razza ariana: esplorare i confini dell’universo, e oltre.
Camminare tra le stelle, marciare sulla Via Lattea, fondare nuove colonie e diffondere il seme biondo nelle calde spelonche di pianeti lontani.
Dovrebbe essere più o meno questo il nostro futuro.
 
La notte non è più la Luna tonda e macchiata a illuminare i nostri innamorati: ma una svastica radiosa. La svastica del Fuhrer.
 Il Fuhrer saluta la Terra da lassù col suo braccio teso, e rimarrà lassù per sempre.


Tutto il mondo sa che la Luna è tedesca, e che quando si guarda alla Luna si guarda ad un pezzo di Germania.


Quando un’epoca molto lontana noi non ci saremo più, quando una specie aliena passerà in questa porzione d’universo alla ricerca di un morso di civiltà, si imbatteranno davanti alla perfetta rappresentazione di un uomo teutonico del XX secolo, la statua del Fuhrer in pantaloncini corti, bretelle, baffetti, ciuffo.
E in quel ciuffo troveranno la nostra Grandezza.
 
Ma come la vecchia storia di Talete nel pozzo, troppo occupati a riflettere sopra i massimi sistemi del Creato anche noi ci stavamo scordando della Terra.
Ci eravamo illusi che il mondo fosse ormai un posto sicuro, ma la più bieca realtà doveva ancora una volta tirarci dalle nostre Chimere Galattiche e trascinarci con sé.
 
Ancora una volta la pace nel mondo svanisce.
Ancora una volta l’ordine del mondo, da noi creato perfetto, viene minacciato dai deliri di popoli inferiori al nostro, che non conoscono le leggi della civiltà.
 
Le violenze nelle università francesi, l’irresponsabile indifferenza di Londra, il collasso dell’Ostland, la Guerra in Medio Oriente.
Gli imminenti scenari di morte sono tanti, e meritano tutti la dovuta apprensione.
 
Il Falco Nero ve ne parlerà.
Si,
ma dopo la pubblicità!
 
Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna - Pagina 3 Nesquick_22_1965
 
Un, due, tre!
Col sapore cioccolato rendi il latte prelibato!
 
Un, due, tre!
Cucchiaini di Nestlé!
 
Nestlé.
Morbido cacao, coltivato con tanto amore dai negri del Sudafrica!
Bevi Nestlé, e renderai felice un piccolo negro.
 
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Sesso. Droga. Rock and Roll.
Così recita uno dei tanti manifesti appiccicati con la saliva sui muri della Sorbonne.
Il sesso sfrenato, le canne e i Beatles sono i disvalori della nuova società francese, votata alla più totale distruzione.
I ragazzi di Parigi vogliono vivere come scimmie nelle discariche. Rigettano gli abiti e il vivere civile, ma prosciugano il danaro dei loro genitori.
Certi negano i progressi della scienza germanica e reputano l’allunaggio un falso cinematografico. Non vedono nell'avventura spaziale l'affermazione di un'epoca migliore.
 
Maschio sciovinista, sparisci dalla vista. Ne recita un altro.
Oggi la Marianna dipinta da Delacroix ha scoperto il femminismo.
Si aggira in minigonna per le strade di Parigi e brucia il reggiseno, rivendicando il sacro diritto delle donne francesi a mostrare le proprie grazie alla gloria della Natura.
Stanca di guidare il popolo, la Marianna oggi istiga migliaia di ragazzine isteriche a scagliarsi contro i pilastri di una civiltà definita patriarcale, ma che ha dato loro l’opportunità di vivere al riparo dalla sauvagerie delle razze inferiori.
Allo stesso tempo la nuova donna francese elargisce a tutti la propria verginità, e la vende per poco: musica di contrabbando, un disco dei Rolling Stones e uno spinello.
 
Lontani anni luce dal rigore e dalla disciplina che contraddistinguono negli ideali e nella robustezza la gioventù germanica, nelle Banlieue di Parigi la Francia sta coltivando generazioni di depravati senza palle, maniaci e prostitute.
Una gioventù corrotta e irrecuperabile sarà la loro rovina, e segnerà un giorno il definitivo tramonto della patria che fecero grande Carlo Magno e Napoleone.
La Francia fu un tempo grande e temuta, ma oggi vive gli anni più bui della sua storia.
 
In tutto questo il Regno Unito, responsabile del degrado morale dell’Europa Atlantica, tace.
La Gran Bretagna, che gestisce metà dei negri d'Africa e che sta accogliendo frotte di indiani nei suoi spazi metropolitani, farebbe meglio a rispondere alle iniziative diplomatiche dell'Unione Europea anzicché ignorarle e perseguire una politica passivamente aggressiva nei suoi confronti.


Non potendo rivolgerci alla fonte del male, possiamo soltanto appellarci all'efficienza delle istituzioni della Republique.
E’ compito del governo francese adottare misure drastiche per combattere il dilagare delle devianze giovanili.
Il gazzettino LIBERTE', che diffonde false notizie, non deve più essere pubblicato.
Le università sono luoghi dove bisogna formare una classe di intellettuali, e non una progenie di mentecatti.


Non c’è tempo. Jean Marie Le Pen deve intervenire ora. O il germe si spargerà altrove.
La Francia non può essere il malato d’Europa.
 
Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna - Pagina 3 TyutinVladimir_Afghanistan_10-1300x971
 
Queste sono Maria e Anna, di 8 e 9 anni.
Sono due bambine moscovite, decedute la notte scorsa durante un attacco alla città di Gomel, nella Rutenia Bianca.
Non sono giovani francesi, perciò non conoscono il significato delle parole droga, sesso e femminismo.
Soprattutto non consumano propaganda transatlantica.


Negli occhi blu di queste bambine possiamo respirare i sogni, la speranza di un intero popolo: quella di vivere e di prosperare in pace, al servizio dei magnanimi padroni tedeschi.
La piccola Maria e la piccola Anna avrebbero avuto un futuro meraviglioso come badanti o come lavapiatti nella nostra Grande Germania, sempre disposta ad accogliere e proteggere, ma purtroppo le loro vite sono state spente dall’odio e dalla cattiveria degli uomini ancor prima che compissero 10 anni.
Maria sognava di diventare la lavandaia di una nobile famiglia di tedeschi.
Anna invece aspirava al ruolo di netturbina.
 
L’attacco Ucraino al Granducato di Moscovia costituisce una violazione dei trattati europei, che non è passata inosservata agli occhi severi della Legge.
Il Rilucente Albert Speer ha condannato l’Atamano Hun’ka, responsabile della morte di queste due bambine come di migliaia di civili, e sarebbero prossime le dimissioni.
Se non si dimetterà, ci penserà la Wehrmacht a dimetterlo.
Alcuni dicono che Hun’ka sarà processato all’Aia per crimini contro l’arianità: ma almeno per il momento non è stato disposto alcun mandato di arresto.
 
Tuttavia sappiamo che il Fuhrer ha diramato un nuovo piano per l’Europa Orientale destinato a trasformare l’intero assetto dell’Ostland, vale a dire di quello spazio vitale che i nostri nonni hanno conquistato nel 1944.
Il contenuto di questo piano è ancora un mistero, l’unica indiscrezione è che da questo momento il Granducato di Moscovia non sarà più chiamato a versare tributi, e che potrà costruire una politica interna autonoma, nel rispetto delle convenzioni europee.
 
Dal momento che Moscovia è uno stato a pieno diritto, Nixon, il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, è moralmente obbligato a rispondere all’appello di estradizione del criminale sovietico latitante a New York, che trasmette informazioni false sulla Moscovia.
Esortiamo il nuovo governo degli Stati Uniti a prendere atto di ciò, e ad intavolare delle trattative per l'estradizione.
 
Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fmedia.gettyimages
 
Ma dove il mondo sta veramente precipitando è la Libia.
 
L’anno scorso Gheddafi, quel terrorista che in un primo momento era stato dato per morto dalle autorità italiane, è improvvisamente ricomparso al Cairo, alla destra del Ra’iss, più in forma che mai.
Tra la metà di Ottobre e Novembre Gheddafi entra in Libia dall'Egitto, con mezzi, fucili e carri armati della RAU.
L’Italia dimostra tutta la sua incompetenza e perde rapidamente ampie fette di territorio abbandonando i deserti e ritirandosi nella Sirte. A questo punto il nostro Fuhrer avverte telefonicamente Nasser della presenza di testate nucleari tedesche in Cirenaica e dell’imminente arrivo di 200 caschi blu.
Gheddafi si ferma, per un momento sembrava che l’attacco inferto all’Impero Coloniale Italico fosse stato abortito, e tutti tirarono un sospiro di sollievo.
 
Ma così non è stato.
Il terrorista Gheddafi ha raggiunto Bengasi e Derna, dove avrebbe detonato le 2 testate nucleari giacenti nella regione.
Fonti arabe raccontano di una vera e propria catastrofe ambientale.
Migliaia i morti, forse anche centinaia di migliaia.


Questa non è una escalation.
Siamo ben oltre.
 
Il terrorista Gheddafi, che ora governa illegittimamente la Libia, si è macchiato di uno dei più grandi crimini di guerra dopo Hiroshima e Nagasaki.
Il dato allarmante è che Gheddafi è spalleggiato senza vergogna dalla RAU.


Il Fuhrer avrebbe trattato la RAU come uno stato amico, erano in corso trattative commerciali e l'Egitto avrebbe tratto grandi vantaggi da tali accordi. Albert Speer avrebbe mediato la pace tra loro e l’Italia e tutto si sarebbe risolto con il riconoscimento dell'indipendenza della Libia. 
Ma l'utilizzo di testate nucleari tedesche a scopo terroristico ha smascherato la vera natura della RAU.
La RAU è uno stato terrorista, una minaccia alla stabilità del mediterraneo.


Uno stato terrorista che ha comprato armi di distruzione di massa da una potenza anonima, e che rischia di compiere attentati atomici nelle nostre città.


Il Reich non può avere rapporti di alcun tipo con un dittatore genocida e meschino, che si serve del terrore per riempire le proprie lacune.


La Coalizione Europea scenderà in Africa e restituirà a quei popoli la civiltà.

Siamo i Crociati del XX secolo,
e la nostra guerra finirà soltanto con le dimissioni di Nasser, Qaradawi, e la fucilazione di Gheddafi.


Ultima modifica di Falco il Dom Ott 29, 2023 12:21 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Alice Sab Ott 28, 2023 5:04 pm

Royal News
31/03/1969

Il nuovo regno unito:



- Con l'avvento del nuovo anno, si è avuto, oltre che il cambio del primo ministro con i laburisti si son visti di poco strappare l'incarico che ora spetta ai liberali di Harry Legge-Bourke, il quale ha dichiarato di voler cercare di instradare l'Inghilterra lungo una via di riconciliazione con il resto dell'Europa, ritenendo fallimentare la politica isolazionista attuata dai liberali negli ultimi anni.

- Il primo punto della sua agenda difatti è stato il totale disarmo nucleare del paese, dopo le stragi e catastrofi avvenute in Libia, l'opinione pubblica ha difatti richiesto a gran voce che l'Inghilterra non adoperasse più tali strumenti e fin dai primi mesi di insediamento il nuovo primo ministro è riuscito a mantenere la parola data, togliendo difatti l'arsenale nucleare ad Albione.

- Con il nuovo anno si ufficializzano l'indipendenza scozzese e gallese, i quali ora sono a tutti i fatti paesi liberi a se stanti i quali condividono solo un intimo legame in termini di relazioni economiche e politiche con l'Inghilterra, difatti non vi sono dogane o frontiere per i cittadini residenti in una delle tre nazioni nel caso vogliano spostarsi, queste proposte stanno venendo dibattute per essere ampliate a tutti i paesi che sono rimasti negli accordi commerciali del Commonwealth in modo da facilitare lo scambio di risorse tra tutti i membri.

- Per una maggiore presenza sul palcoscenico globale, Scozia, Galles ed Inghilterra, ovvero il Regno Unito, hanno deciso di adottare un parlamento congiunto di rappresentanti delle varie nazioni per il trattamento e decisioni delle isole britanniche riguardo la politica estera in modo da garantire una coesione collettiva

Terrore ed incertezza:

- L'escalation avvenuta in nord africa si è ripercossa fortemente sull'opinione pubblica inglese, che come prima cosa a ripudiato il possesso di un arsenale nucleare, protestando fortemente alla notizia che nonostante una tale tragedia, i paesi europei vogliano continuare a portare morte e desolazione in quelle terre senza nemmeno tentare di trovare una risoluzione diplomatica. 

- Il parlamento del regno unito si dichiara neutrale negli avvenimenti, condannando ambo i lati per i massacri che stanno avvenendo offrendosi come mediatore per il conflitto invitando tutte le parti almeno ad un armistizio temporaneo per far evacuare la popolazione nei pressi degli ordigni ormai brillati.

- Terrore e panico si sono diffusi per ogni strada,via,viale del Regno Unito, un informazione che mai venne resa nota è trapelata, è difatti giunta voce che la Germania abbia installato a Belfast alcuni ordigni nucleari a scopo "preventivo" anche se ai più questa "prevenzione" altro non è che un arrogante ricatto, la veridicità della notizia non può essere confermata al momento, alcuni suppongono sia solo un modo di creare disordine pubblico mentre altri stanno già cercando di lasciare il paese. Dal Parlamento non sono giunte notizie al riguardo e ciò altro non fa che impensierire ulteriormente le persone.

La piaga nazista:

- Sorpresa di nessuno è l'ostilità che vive nelle nostre terre nei confronti della Germania, sebbene il tempo stesse iniziando a cicatrizzare le varie ferite, l'arroganza e impudenza tedesca è tornata senza annunciarsi, dal viaggio sulla luna alla catastrofe in Libia, dalla loro ideologia perversa e malata, dalla loro presunzione di essere i migliori, dalla loro superbia accecante che gli fa credere di poter giocare ad essere Dio, dalla loro ideologia, veleno della mente, veleno per i colti, veleno per gli ignoranti, veleno per ogni persona libera ma acqua santa per tutti quegli uomini piccoli, corrotti, insicuri ed incapaci che ci sguazzano per sentirsi forti, la dimostrazione è il collasso della società francese, dove sono le menti dell'illuminismo? Dove sono finite le idee della rivoluzione? Dove è finito quello spirito indomabile che faceva tremare il mondo? Quella risolutezza a non piegarsi a qualunque costo, quel senso di giustizia inamovibile. Tutto questo, forse, non è ancora morto, forse il veleno chiamato nazismo ancora non è riuscito ad estirpare i nobili valori francesi nato dopo secoli, millenni di lotte e dibattiti, per la prima volta nella storia, l'inglese guarda il suo rivale non provando nulla se non una profonda tristezza.

- Stesso destino viene riservato anche all'Italia, la terra del rinascimento, la dimora del pontefice, gli eredi del glorioso impero romano, gli eredi di coloro che hanno creato un alfabeto che ora è conosciuto ed usato in tutto il globo, eppure eccoli li, ad ignorare l'elefante nella stanza massacrando indiscriminatamente persone in Africa, senza nemmeno curarsi di amici o nemici, il paese dell'innovazione, il paese delle grandi scoperte, cosa penserebbero oggi Galileo, Colombo, Manzoni nel vedere la situazione in cui verte il loro paese? A queste domande tuttavia, risposta impossibile si può dare
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Messaggio Da Maþt Dom Ott 29, 2023 12:05 am

ISTITVTO LVCE- TRASMISSIONE RADIO-TELEVISIVA



27/03/1969

Ritirata dalla Libia


Un anno fa circa, l'imperatore Umberto II tornava vittorioso dalla Somalia. Dopo quell'evento si era diffuso tra il popolo italiano la speranza dell'inizio di un nuovo periodo di pace; ma come sempre si ripete nella storia, le genti rozze e barbariche non accettando l'ordine naturale delle cose, mettono sempre a repentaglio la vita e l'ordine della civiltà.

La Libia, la prima grande conquista della "Grande Proletaria"; è perduta. 

Dopo averla ottenuta nel 1911, l'unico e solo Duce Benito Mussolini, aveva purgato la regione dalle insignificanti resistenze del Sud e da allora mai era stato messo in discussione il controllo della Libia da parte dell'Italia; nemmeno dalle vili potenze alleate. 


Tuttavia, come già detto in precedenza, la minaccia più grande è arrivata proprio da quell'agglomerato di fanatici beduini che è il popolo Arabo.


Il terrorista Gheddafi, verso la fine dello scorso anno; dopo essere stato nuovamente respinto dal nostro esercito, è tornato una terza volta, sostenuto in modo ancora più chiaro dalla RAU, che invece, l'anno scorso, aveva confermato al governo italiano di dissociarsi completamente dal temerario attacco di Gheddafi.

Ma come si può intuire dai libri di storia, gli arabi non spiccano certo per onestà; anzi si può proprio dire che non abbiano alcuna virtù, se non quella di portare morte e distruzione ai propri vicini. 

Lo scorso mese come sappiamo è poi avvenuto uno degli episodi più bui della storia italiana: le forze Italo-tedesche, impegnate ad affrontare gli estremisti islamici (anch'essi in combutta con Gheddafi) nella Libia occidentale, sono state sorprese da est dall'esercito della RAU che ha vilmente attaccato le riconquistate posizioni di Tobruch e Kufra. 

Gheddafi, esaltato dalla facile riconquista si è diretto superbamente verso la Cirenaica; provincia in cui Italia e Germania avevano posizionato le loro truppe di rinforzo, il criminale Gheddafi ha però intenzionalmente attaccato la città di Bengasi e Derna con pesanti bombardamenti per poi far esplodere  degli ordigni nucleari; mentre era a distanza di sicurezza, il Terrorista Gheddafi si è così reso responsabile dei due terribili disastri nucleari che hanno sconvolto una delle regioni più popolose del nord Africa e ricca di un vasto patrimonio archeologico di vitale importanza per la zona Mediterranea.


Subito il vergognoso  presidente Nesser ha puntato il dito contro Germania e Italia, come l'assassino che con le mani sporche di sangue addita i gendarmi che sono venuti ad arrestarlo.

L'accusa è di per se falsa e contraddittoria: come avrebbe mai potuto l'esercito scatenare un disastro nucleare su un territorio così a lungo governato dall'Italia e tra l'altro abitato da considerevoli comunità italiane? 

L'attento italiano converrebbe subito che quella raccontata dal governo arabo è una fandonia, costruita ad arte solo per aumentare l'odio e lo sdegno del popolo arabo, che non disponendo nella maggior parte dei casi di una cultura e di un'istruzione risulta facilmente manipolabile dalla falsa democrazia araba.


Le parole del ministro Andreotti

Riportiamo ora l'intervista di uno dei nostri inviati al primo ministro.

Giornalista:" Ministro, come si muoverà  il governo italiano ora che l'Italia è stata scacciata dalla Libia? C'è da temere un attacco anche alla Tunisia? "

Andreotti:" Mah, guardi, senza dubbio la situazione ora è estremamente critica, ma al momento io e i miei colleghi siamo in continuo contatto con gli alleati tedeschi e francesi ed è stato subito stabilito l'invio delle truppe della coalizione.

Riguardo alla Tunisia, sono state schierate lungo il confine numerose truppe ed è stata costituita una solida linea di fortificazioni nei punti più delicati, ma un attacco in quelle regioni è da considerarsi improbabile."


Giornalista:" E mi dica, cosa ha da dire il governo riguardo al disastro di Derna e Bengasi? 

E le testate nucleari dove le ha trovate Gheddafi?"

Andreotti:" Ma, in questo momento critico è meglio evitare fare ipotesi azzardate, ovviamente  in Europa si sta lavorando per capire quale paese abbia venduto le armi atomiche a Gheddafi. Sicuramente l'Unione Europea e in particolare modo l'Italia non starà ferma dopo un crimine di tale portata, la zona al momento è inagibile sia per la RAU sia per noi, ma è già in cantiere una missione per recuperare e soccorrere eventuali superstiti italiani nella Cirenaica."


Giornalista:" Nella giornata di ieri è giunta notizia di alcune condizioni di pace ingiuriose inviate da Nasser, l'Italia ignorerà queste proposte o su alcuni punti si pensa di poter discutere?"

Andreotti:" Mah, guardi, il governo non ha la benché minima intenzione di scendere a patti con una nazione che sostiene un terrorista. Rappresenterebbe una sconfitta per l'Italia e per l'Europa accettare condizioni tanto sdegnose; si potrà giungere al tavolo delle trattative una volta che Gheddafi sarà catturato e la Libia liberata, questo posso dirlo con totale sicurezza."


Giornalista:" Un'ultima domanda ministro: gli abitanti delle isole e delle coste meridionali corrono qualche pericolo di ritrovarsi assaltate dalle imbarcazioni arabe?"

Andreotti:" L'Italia ha l'egemonia navale in tutto il Mediterraneo, con la nostra flotta non c'è nulla da temere e"

Giornalista:" Ma mi scusi, sono appena giunte notizie che delle motovedette arabe stanno avanzando nel Mediterraneo centrale, di questo passo...... ministro? Ministro?"

{rivolta alla telecamera}" Se n'è andato...da Roma è tutto".
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Messaggio Da Vlad Dom Ott 29, 2023 7:13 pm

The New York Times
04/06/1969

The Giant Wakes!

"Signore e Signori degli Stati Uniti d'America, oggi è un giorno storico, un giorno simbolico, oggi è Pasqua, è il giorno della resurrezione di Gesù, è il giorno in cui l'ordine venne ristabilito nel mondo durante i tempi antichi, anche questa volta, il giorno di Pasqua rappresenta un grande punto di volta nella storia Americana e Mondiale!

Il congresso ha difatti dichiarato che gli Stati Uniti non resteranno più fermi a guardare mentre il mondo cade in rovina, sarà il nostro compito riportare l'equilibrio in questo mondo corrotto dalla sete di potere!

Il primo passo verrà fatto per la situazione nord-africana, dopo aver discusso con il capo della lega araba Nasser, sembra che alcuni primi passi verso la riapertura di Suez. Tuttavia le ipotesi non sono sufficienti, risultati e certezze sono necessari al fine di poter dichiarare con certezza la risoluzione della crisi. Il Congresso ha già avvisato la Germania di riconsiderare questa "Guerra santa" visto che loro si considerano "i crociati del XX secolo". 

Le nostre parole invano, nessuno ad ascoltarle, se la penna fallisce, sarà il piombo a parlare, gli Stati Uniti mantengono sempre la parola data, pertanto è stata inviata parte della USN nel mediterraneo a scopo deterrente, nel caso la situazione dovesse degenerare verranno inviati più mezzi e uomini a supporto della regione.

L'America si faranno carico dell'onere di portare pace e democrazia nel mondo!"



Il discorso del presidente Nixon è terminato facendo ben intendere che gli Stati Uniti potrebbero a breve essere richiamati alla guerra, quasi a rievocare il fenomeno di Pearl Harbor, le strade delle principali città in tutti gli Stati sono piene di persone in parata, persone pronte a rischiare la loro vita per un mondo migliore, migliaia sono i volontari che si sono arruolati nell'esercito subito dopo il discorso del neo presidente, alcune delle principali industrie d'armi hanno già iniziato a svendere i loro prodotti, dichiarando che è il loro modo di supportare la causa, e mentre il sole tramonta sulla giornata di Pasqua, il gigante americano si scuote, trema, inizia a liberarsi dalla sonnolente prigione in cui è rimasto per gli ultimi anni, pronto a dimostrare nuovamente al mondo perché non bisogna svegliare l'aquila che dorme


Tensioni Europee



A minare ulteriormente il già sensibile equilibrio vi sono molte piccole complicazioni nel vecchio continente, ma che se sommate, a poco a poco, diventano un gigantesco irrisolvibile problema, partendo dai molteplici conflitti nelle terre che furono un tempo dell'impero russo, il vuoto lasciato dai nostri ormai perduti rivali ha portato ad una serie di disastri e conflitti a catena rendendo la stabilità della regione fragile quanto un bicchiere di cristallo.

Francia ed Italia sono alle prese con enormi problemi generazionali, tra i francesi che sotto sotto ancora sono divisi tra chi supporta il governo fascista e chi invece, in pieno spirito francese, vorrebbe attuare una rivoluzione, altro non creano che terreno fertile per insurrezioni nei loro possedimenti oltremare, che hanno onerato particolarmente il governo fascista, il quale costretto a far cadere la facciata di "governo forte ed infallibile" ha mostrato un fianco debole per un solo istante, ma ciò è bastato a dar aria un minimo a quella lieve fiammella rivoluzionaria che cova nel paese.

L'Italia invece si ritrova, seppur per cause differenti, in circostanze simili se non anche più gravi, tra le ribellioni albanesi che hanno messo in discussione la presa del governo fascista nella regione balcanica, all'attacco di Gheddafi che ha fatto crollare "l'impero italiano" la penisola si ritrova a domandarsi "come" si sia trovata in questa situazione, molti come opinione comune propongono l'incapacità del governo fascista di investire nei giovani, lo dimostra una nuova generazione che quasi sembra vergognarsi d'essere italiana, una cosa impensabile qui in America dove ci sono bambini più legati alla bandiera che alla propria casa, siccome la bandiera, l'America è eterna, la casa potrebbe sempre essere spazzata via da un tornado.

Infine vi è la Gran Bretagna, ulteriormente divisasi nel Regno Unito, garantendo dopo secoli l'indipendenza al Galles ed alla Scozia ma mantenendo un parlamento comune almeno per quanto riguardi la natura estera delle vicende riguardanti l'arcipelago, molti sorridono, vedendo in questo nuovo sistema una brutta copia del federalismo americano, ma le risate durano poco, nemmeno il tempo d'accennare un sorriso che quel gioioso volto diventa cupo e pensieroso. Sembrerebbe difatti che la Germania tenga per la gola Albione con le sue testate nucleari, forse è questa la causa del insolito silenzio percepito durante l'intero mandato Labourista, ma queste sono domande a cui noi persone comuni non avremo mai risposta.




L'Arsenale Atomico


A seguito della volontà del disarmo nucleare del Regno Unito, gli Stati Uniti si sono proposti, riuscendo infine ad acquistare gli ordigni già pronti e le scorte d'uranio dell'Inghilterra, ingrandendo di fatto la propria capacità atomica, sebbene in un recente discorso il presidente Nixon abbia dichiarato che non è sua intenzione farne ricorso se non in casi estremissimi e di massima urgenza, seppur l'opinione pubblica preme affinché vengano utilizzate, per far giustizia ai morti in Libia durante il recente disastro, Germania ed Italia difatti colpevoli entrambi di aver anche solamente pensato fosse umanamente ammissibile sfruttare tali ordigni per risolvere una rivolta danneggiando cosi tutti, che siano amici, nemici o membri neutri alla vicenda, tale massacro non va dimenticato nella storia, soprattutto nei confronti dei tedeschi, i quali già con le mani immerse nel sangue ebraico, si sono fatti nuovamente una doccia di sangue in una questione e territorio che nemmeno gli appartengono.




Nixon inoltre ha dichiarato formalmente la nascita di un alleanza tra gli Stati Uniti ed il Regno Unito, tale alleanza nasce come clausola dell'accordo atomico e serve per garantire l'indipendenza e la sicurezza del Regno Unito dalla sempre più assetata e pericolosa Germania.




Germania, che insieme al suo cagnolino moscovita, come un disco rotto, richiede l'estradizione di un tale "Ivan Skavinsky" mai registrato su suolo americano, egli dovrebbe essere un comunista fuggito dall'unione sovietica di Stalin, solamente il pensiero che l'America possa concedere rifugio ad un comunista fa ridere, in ogni caso, noi del New York Times raccomandiamo sempre di avere con se una pistola per ogni evenienza e nel caso questo mistico soggetto esista di denunciarlo alle autorità o in alternativa di prestare la massima allerta alla propria incolumità
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Lun Ott 30, 2023 12:54 pm

Le Figarò
05/1969


Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna - Pagina 3 80px-Le_cartouche_de_l%27%C3%89tat_Fran%C3%A7ais.svg


// Quotidiano Nazionale
Organo di Divulgazione 
Controllato dallo Stato. //


Tempo di Elezioni 

|| Ad inizio anno si sono tenute le tanto attese elezioni all’interno del Partito Francista per decretare il nuovo Segretario del Partito, nonché la nuova guida del Governo. Le elezioni tanto richieste da quei gruppi terroristici che si nascondono nelle fogne delle nostre città, sono state finalmente compiute. 

Come stabilito dalla Costituzione emanata nel 1946 che sancisce la nascita della Nuova Repubblica Francese, il sistema prevede che il Presidente della Repubblica e il Segretario del Partito Francista coincidano come ruoli. Per questo motivo Le Pen fino ad oggi era il Presidente e sarà il Presidente della Francia per altri 5 lunghissimi anni, come decretato dalla Costituzione.

Le elezioni del partito sono avvenute all'interno del Palazzo dell’Eliseo nelle prime settimane di Febbraio, per poi fermarsi e riprendere nei primi giorni di Marzo, quando è stata sancita la totale e definitiva vittoria di Jean Marie Le Pen. Una vittoria scontata, potremmo dire vedendo i nomi di coloro che hanno intrapreso la corsa per la guida del Partito. La compattezza del gruppo Francista attorno alla figura di Le Pen è la chiave per governare con stabilità questo Paese. 

Per festeggiare la vittoria del nostro Leader è stato annunciato un giorno di festa nazionale obbligatorio per tutti i lavoratori francesi, i quali ben volentieri hanno preso questo giorno di riposo e brindato alla Sua salute. Purtroppo, come prevedibile, ci sono stati alcuni tentativi di disordine da parte di alcuni membri della “resistenza”: sono stati bruciate pagine di giornale con il viso di Le Pen in segno di protesta e alcuni edifici residenziali sono stati imbrattati con frasi deplorevoli rivolte alla Sua figura, ovviamente tutti questi gesti sono stati prontamente repressi dalle Forze dell’Ordine, le uniche che purtroppo non hanno potuto godere del giorno di festa. ||


Giovani Francesi in Difesa dell’Italia

|| Gli sviluppi del conflitto italo-arabo in Libia hanno richiesto la presenza dell’esercito francese nella penisola italiana proprio in protezione di questa. In migliaia sono i giovani francesi che hanno ricevuto l’ordine di lasciare la nostra Terra e affrontare la loro prima missione militare. 

Sicuramente il legame fraterno che c’è tra Francia e Italia è stato decisivo per questa mobilitazione, ma un’altra importante motivazione è quella di limitare il più possibile il potere Arabo, ed impedire uno scenario inimmaginabile che è quello di vedere soldati arabi calpestare il suolo Europeo.  

Anche in questa situazione in cui dovrebbe essere elogiata la dedizione di queste giovani promesse nostrane, i farabutti della “resistenza” infangano il nome dell’Esercito accusando senza mezzi termini i soldati come degli assassini venduti ad una guerra inutile. Addirittura alcuni di questi criminali farebbero il tifo, come fosse una partita di calcio, proprio per i libici vedendo nel loro successo una sconfitta Francese. 

Se conoscete persone con questo pensiero scappate e denunciateli alla polizia di stato, questi non sono dei semplici criminali ma dei Traditori dello Stato, che al momento opportuno ci pugnaleranno alle spalle. ||


Attenzione Marocco !

|| Nel 1956 attraverso un accordo tra lo Stato Francese e il Sultano marocchino Mohammed Ben Youssef nasceva il Sultanato del Marocco, con a capo lo stesso Mohammed V, totalmente indipendente dalla Francia. Questo accordo fu raggiunto in seguito a grandi disordini avvenuti nello stesso Marocco, aissati e alimentati dalla stessa corte marocchina, che hanno visto il governo parigini ad accettare l'indipendenza dello stato nord africano per evitare un'ennesima guerra come in Algeria. 

Lasciare andare via il Marocco dal nostro Impero Coloniale lo ha di fatto destabilizzato, da quel momento innumerevoli movimenti indipendentisti sono nati in tutte le colonie africane, addirittura in Indocina un movimento anticoloniale prese d’esempio il Marocco. Questa perdita assieme alla sconfitta avvenuta in Algeria ha danneggiato gravemente l’economia del paese che solo ora dopo più di una decade si è ristabilita.

Queste due grandi sconfitte sono state mal digerite dal Governo e dallo stesso Le Pen, che prontamente individuò i fautori di questa debacle mondiale nello Stato Maggiore dell’Esercito. Forse non tutti si ricorderanno del Generale Albert d'Amande l’allora Capo di Stato Maggiore in seguito ad un'indagine della DGSE (Servizi Segreti) fu scoperto essere un corrotto membro della “resistenza”. 

La sua esecuzione in pubblica piazza fu filmata e tuttora viene sistematicamente riprodotta dalle televisioni nazionali come simbolo e monito a chi vuole tradire la patria. 

Ritornando all’attualità, cosa c’entra il Marocco? 
Il trattato di Celle Saint Cloud garantiva l’indipendenza del Marocco e assicurava che la Francia non avrebbe mai messo bocca nella sua politica interna, estera ed economica, e di fatto questo è avvenuto, ma vi era una postilla molto importante. 

Per tutelare le colonie francesi limitrofe al Marocco come la Mauritania, o i più lontani Mali e Niger, fu scritto che il Sultanato Marocchino non avrebbe mai supportato in nessun modo nessun tentativo di indipendenza di altre colonie francesi in Africa. Ebbene questo punto non è stato rispettato o almeno alcune indagini dei Servizi Segreti portano su questa strada. 

Il Presidente Le Pen e tutto il Governo francese hanno intensificato i contatti con il Sultano Hassan II nella speranza di ottenere delucidazioni e collaborazione. ||


Report Ufficiale della DGSE

|| Il Governo ha reso pubblico il resoconto redatto dai Servizi Segreti a Novembre dello scorso anno, ottenuto dopo aver ristabilito l’ordine in Mauritania ed è considerata una pista più che veritiera, ma da prendere con le dovute attenzioni. 

In Mauritania lo scorso anno ricorderete che c’è stata un'insurrezione di massa da parte di alcuni coloni locali, una normale sommossa popolare come ce ne sono state tante, ma quella volta qualcosa era diverso: c’era più organizzazione e i ribelli erano meglio preparati. 

I numeri ci mostravano uno scenario terribile al limite della catastrofe sia alla voce dei morti nostrani, sia per la massiccia presenza di gruppi ribelli sul territorio. Solo dopo l’arrivo dell’esercito regolare è stato possibile riottenere il controllo del territorio, che tuttora non è sicuro al 100% tanto che il governatore della zona ha protratto la Legge Marziale. 

Gli agenti della DGSE sostengono che il tentato colpo di stato in Mauritania sia stata opera del “Movimento di Liberazione Nazionale” un gruppo di ribelli che negli anni ha raggiunto vette di popolarità tra la popolazione. Questo movimento sebbene esistesse già da anni, e nonostante la presenza di molti uomini tra le sue file, il suo vertice è composto da contadini non molto abili il che rende impossibile una preparazione di quel livello.

La sommossa avvenuta a livello nazionale con precisa minuzia è stata efficace soprattutto grazie alle armi da fuoco nelle mani dei ribelli, armi che in Mauritania sono presenti solo nelle caserme di stato o nei campi militari, quindi zone altamente sorvegliate. 

La domanda posta in quel momento fu “Come quei contadini possedevano armi, proiettili e viveri per intraprendere una guerra?” la risposta fu trovata nel vicino Sahara dove alcuni gruppi anticolonialisti sostenevano la sommossa Mauritania. Soppressa la rivolta e conquistato il Sahara ritenuto ormai uno stato pericoloso alla stabilità delle colonie vicine, sembrava che il caso fosse chiuso, ma non era così.

A Novembre dei membri di uno di questi gruppi sopracitati, sono stati interrogati dai Servizi Segreti i quali sono riusciti ad estorcere, con molta gentilezza e tatto, informazioni importanti: a detta di questi individui il Sahara è stato utilizzato come paese di transito per foraggiare i ribelli mauritiani e che il vero mandante fu il Sultanato Marocchino. 

Per tale motivazione il Governo Francese continuerà le indagini, anche cercando la collaborazione marocchina, sperando si tratti di alcuni movimenti estremisti interni al sultanato, ma se il nemico si trova nella Corte di Hassan II la situazione potrebbe degenerare. ||  


Alla Prossima Edizione. 

Viva la Francia.
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Messaggio Da Stratega Capo Mar Ott 31, 2023 5:00 pm

MEDIORIENTAL NEWS 06/69




UCCISO IL PRIMO MINISTRO!


Il Primo Ministro Yusuf al-Qaradawi è stato ucciso qualche giorno fa da un soldato, che a sua volta è stato ucciso dalla sicurezza.


Di sicuro all’estero si dirà che è stato un pazzo, ma noi, editori del Medioriental News, abbiamo diversi indizi che ci portano a pensare che questo assassinio sia stato organizzato biecamente all’estero.


Innanzitutto abbiamo analizzato le riprese televisive che inquadravano il nostro Primo Ministro, e abbiamo notato che l’assassino, Aledm ab Himar, si muoveva abbastanza goffamente, come se temesse di essere scoperto. Atteggiamento di certo non riconducibile ad un pazzo.
Dopodiché l’arma del delitto è alquanto sospetta, trattasi di una pistola Beretta Serie 70, che attualmente è in dotazione alla Polizia Italiana. Come è quindi possibile che quest’arma militare sia arrivata sin qui? Nella RAU è vietato vendere o possedere armamenti Europei! Il tutto aggravato dal fatto che non è certo difficile procurarsi un’arma nostrana nella RAU, soprattutto se di professione fai il soldato.
E certamente voi lettori starete pensando che il mandante siano le potenze Europee, tuttavia la famiglia di Aledm vive in Marocco e attualmente questa famiglia gode di protezione politica.
È quindi facile collegare il Marocco alla Lega Santa e poi all’Arabia Saudita dove è legale e permesso acquistare armi europee.
La conferma c’è stata anche dai Servizi Segreti, l’omicidio è stato perpetrato dalla Lega Santa.
Ancora da chiarire però se effettivamente la Lega Santa sia collegata in qualche modo alle Potenze Europee.


Dopo la morte di al-Qaradawi, il Nostro Presidente Nasser ha deciso di non indire nuove elezioni e di accentrare nella sua persona il potere Statale, affinché, in questo buio periodo si evitino disastri.


Nasser ha indetto i funerali di Stato per il Primo Ministro e ha comunicato l’inizio delle operazioni belliche in Arabia, che negli ultimi mesi erano state solo minacciate, nonostante fosse già stata consegnata la dichiarazione di guerra.




UCCISO IL GENERALE GHEDDAFI!


L’assurda spirale di morti ha portato con sé anche Gheddafi, la sua sparizione era stata annunciata settimana scorsa quando era uscito dall’accampamento con la sua autovettura e alcuni suoi uomini e poi non era più tornato.
I Servizi Segreti hanno dovuto affrettarsi per ritrovarlo, con tutte le difficoltà correlate all’essere in una zona di guerra.
Gli agenti hanno dovuto seguire le sue tracce dalla città Libica di Maradah alla città Algerina di Djanet, dove abbiamo la certezza che Gheddafi si sia incontrato coi nostri supporter.
Dopo la sosta si è diretto a Ghadames, che era appena stata liberata dagli Europei, e sembra che lì stesse organizzando un’invasione della parte meridionale della Tunisia, che però deve aver per forza annullato poiché non c’è stata alcuna invasione. Infine ha tentato di andare in Egitto.
Purtroppo però il suo aereo è precipitato durante il volo nel deserto, dove i resti sono stati ritrovati da dei beduini due giorni dopo, che fedeli alla causa Araba hanno allertato le autorità.


Le cause dello schianto, e della conseguente morte del Generale e del suo equipaggio, non sembrano essere imputabili ad un missile, né proveniente da terra, né proveniente da aria. Perciò le autorità sono propense alla possibilità che la cabina si sia depressurizzata durante il volo provocando lo svenimento per asfissia.
È molto triste annunciare la loro morte, ma ci rincuora per quanto possibile che non abbiano sofferto, ma si siano come addormentati.


La salma del Generale è stata portata a Tobruk dove è avvenuto il primo funerale, con la partecipazione dei parenti, poi a Alessandria d’Egitto ed infine al Cairo dove a questo secondo funerale parteciperà Nasser e la classe politica, con la partecipazione di tutto il Popolo.


Era noto a tutti, era anche spesso dichiarato dallo stesso Gheddafi, che teneva sempre con sé, nascosta fra gli abiti, la lista delle sue volontà.
La prima di queste è di celebrare i suoi funerali nella sua città natia, volontà non espressa con molto rammarico dato lo sbarco della Wermacht proprio in quelle aree. La sua seconda volontà era quella di volere il Popolo Arabo unito e libero, ma che se questo desiderio avesse portato alla morte di più arabi di quelli liberati di non esaudirlo.
Le sue altre volontà sono state mantenute private, in quanto strettamente personali.


Nasser ha proposto di dedicare al Generale diverse piazze e strade in tutta la RAU, un’Università ed una Caserma e ovviamente la sua proposta è stata accolta da tutti con piacere.


E alla fine i Tedeschi sono sbarcati in Libia per aiutare l’alleato Italiano e con l’utilizzo dei carriarmati hanno facilmente vinto la resistenza di tutte le città dove ancora non era giunto il supporto della RAU. Supporto non arrivato per colpa degli Italiani, che avevano deciso di bombardare e cancellare dalle mappe Bengasi e Derna, bloccando le vie di comunicazione. Non preoccupatevi, quest'azione non sarà perdonata da noi RAUini, ce lo ricorderemo per sempre!


Di fronte alla rombante offensiva Tedesca e all’impossibilità di garantire l’incolumità degli Arabi ora sotto dominio Tedesco, Nasser ha scelto di proporre una tregua. Tregua da cui i Tedeschi guadagneranno metà della Libia.
In Cirenaica abitano ancora moltissimi Italiani e si poteva usarli come merce di scambio per garantire la salvezza agli Arabi di Tripolitania, però si sa che gli Europei non sono soliti aiutare il loro il loro popolo e quindi Nasser ha scelto di non basarsi solo sullo scambio di prigionieri e seguire il consiglio postumo di Gheddafi di cercare la pace per salvare più arabi di quanti sarebbero stati salvati. Di certo la Rivoluzione Araba non termina qui e in tutta la RAU si stanno costruendo nuove città per accogliere tutti gli Arabi di Tripolitania che scapperanno dall’oppressore Tedesco.
La Repubblica Libica quindi viene rinominata col nome di “Repubblica Libica Libera di Cirenaica” , un nome che dice tutto.

Qualcuno, i Fratelli Musulmani per esempio, dirà che Nasser è debole e che si è arreso, però pensateci, i Fratelli Musulmani avrebbero compiuto l’assurda scelta di sacrificare moltissimi arabi per una questione di principio?




SUA E SUA, ALLEANZA PERPETUA


Oggi da Suez sono passate numerosissime navi Americane che hanno poi ormeggiato nei porti del Cairo, di Alessandria, di Beirut e di Port Said.
Non è un atto bellicoso, anzi, questo passaggio sancisce pubblicamente e ufficialmente l’alleanza e l’amicizia perpetua fra gli Stati Uniti d’America (SUA) e la Repubblica Araba Unita, di cui però il nome ufficiale è Stati Uniti d’Arabia (SUA). Si sta discutendo di un’eventuale visita di Nixon al Cairo, che verrà probabilmente sostituita da una visita di Nasser a Washington D.C.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Mer Nov 01, 2023 10:04 pm

Liberté
07/1969

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// Giornale Illegale,
Usato dalla Resistenza
per Divulgare la Verità. // 


[ Francia = Dittatura ]

- Sui giornali di stato, strumenti della propaganda del regime, apprendiamo la triste notizia riguardo le elezioni interne del Partito Francista e della scontata, quanto tragica, vittoria di Le Pen nominato nuovamente Segretario del Partito e quindi Presidente della Repubblica Francese.


Proprio quest'ultimo punto è il problema che noi membri della Resistenza, fedeli alla libertà e ai principi democratici, combattiamo con tutte le nostre forze per ottenere un cambiamento. In nessuno Stato basato sul Diritto un uomo eletto dal proprio Partito come Segretario dello stesso, diventa anche Capo di Stato, ciò deve essere inaccettabile e combattuto. 

La Francia da Repubblica illuministica nata dal sangue degli oppressori aristocratici settecenteschi, è diventata una futile dittatura fascista, che solo all’apparenza indossa una maschera “democratica” che è quella falsa costituzione del 1946 tanto decantata. La struttura monopartitica di questa “repubblica” non permette nessun tipo di libertà politica e nessuna scelta al popolo, elemento passivo delle scelte dei politici francisti. 

Per altri 5 lunghi anni il popolo francese sarà imprigionato e anestetizzato da questa classe politica, che trae vantaggio da questa situazione arricchendosi sulle spalle del proprio popolo, non curanti della violenza che dilaga per le strade proprio per mano dei loro scagnozzi polizieschi. La Resistenza cercherà in ogni modo di opporsi a questo fascismo, ma senza aiuto dalle altre nazioni libere in giro per il mondo il nostro destino sarà segnato. 

L’idea di perire fedeli al nostro credo non ci crea imbarazzo alcuno, né paura nell’affrontare questo destino scontato, ma la speranza che altri uomini liberi si possano unire al nostro grido di libertà resterà vivo nei nostri animi. - 

[ Amici Catalani ]

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- In un mondo di oppressione, di violenza e paura, un barlume di speranza, una luce sopita lungo un percorso tortuoso e buio spesso rappresenta la salvezza per molti uomini prima del loro crollo. In questa realtà malata dalla pestifero morbo fascista, che volontariamente rifiuta di essere aiutata e persiste nel percorrere la via dell’autodistruzione, la Resistenza ha trovato degli Amici. 

Dei Compagni più che amici, dei fratelli, delle spalle su cui piangere e a cui aggrapparsi, delle braccia che sorreggeranno il nostro corpo tramortito dai proiettili, una mente seppur divisa dalla diversa cultura è unità dai principi sacrosanti della Libertà. 


In Europa, gigante rugoso di questo pianeta, esistono realtà simili alla nostra che lottano con tenacia in egual maniera: nella vicina Spagna Franchista simile nella Francia Francista nel tentativo futile di imitare la Germania Nazista, nascoshi nelle ombre delle città Catalane esiste una forma di “resistenza” simile alla nostra.

Questi lottano per l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna Fascista, seguono principi di libertà e fanno del socialismo il loro credo religioso. Seppur diversi nelle ideologie, siamo uniti nella lotta all'oppressione, per questo molti membri della Resistenza francese lungo i Pirenei hanno stabilito un’alleanza con i Catalani socialisti.


La ricerca di alleati ci spinge nell’abbracciare anche cause a noi distanti, come appunto l’indipendenza della Catalogna, ma che un eventuale successo può accrescere la nostra potenza. D’altrocanto se nessun alleato si presenta alla nostra porta siamo costretti a crearli da soli. 


Da questo momento riporteremo su questo Giornale anche la voce dei nostri fratelli Catalani dei loro successi, delle loro sconfitte e la loro voce, così come la nostra, sarà ascoltata in tutto il Mondo libero. Lungo la catena montuosa dei Pirenei molte sono le basi dei nostri fratelli, da queste controllano l’accesso alla penisola iberica e assaltano continuamente convogli governativi, da queste operazioni ricavano armi e munizioni che condivideranno con noi. 


Il vento rivoluzionario presto si abbatterà sul continente Europeo, dobbiamo esser pronti all’inevitabile battaglia contro l'oppressione Fascista e da questo risultato ne uscirà il destino del Mondo. -


Viva La Libertà
Viva La Francia e La Catalogna ! ||


[ Neo-Colonialismo ]

- E’ in atto in Africa una nuova espansione da parte degli stati europei ai danni dei popoli africani, nuovamente, per l'ennesima volta, come se per secoli non avessimo, compreso noi francesi, sfruttato quei territori per i nostri loschi tornaconti. 

La Libia è passata per metà nelle mani dei Tedeschi e per metà divenuta “libera” ci riserviamo il dubbio riguardo questa libertà tanto decantata dagli arabi, non per pregiudizio bensì come precauzione, osserveremo gli sviluppi democratici di quei paesi con enorme interesse. L’italia ha dimostrato scarso interesse nel mantenere nelle proprie mani la sua amata colonia, il posto al sole tanto agognato ad inizio secolo, tanto da farsi beffare proprio dai nazisti tedeschi non ancora sazi di potere. 

Sulla falsa linea tedesca, anche la Francia brama di rimettere piede in Marocco: uno stato divenuto libero proprio dalla rottura delle catene nostrane, ora è nel mirino dell’arma Francista. Si parla di dossier segreti riguardo un possibile coinvolgimento riguardo il Sultano Hassan II nelle rivolte in Mauritania, questo avrebbe usato il Sahara come capro espiatorio, ma il piano sarebbe fallito grazie all’Intelligence Francese. 

Noi della Resistenza non crediamo in nessun modo che questa storia sia vera, anzi siamo fermamente convinti che questa narrazione, degna di un racconto poliziesco, sia frutto delle menti malate degli Chef Francisti che cucinano un “movente” per la conquista del Marocco. Che le prove siano vere o meno, non potremmo mai saperlo, proprio perché siamo convinti che pur di ottenere lo scopo ultimo possano essere falsate.

Il Marocco sarà un simbolo per il fascimo Francese, l'ennesima ricerca di un risultato forte volto all’ottenimento di rispetto, paura e potere nei confronti dei cittadini francesi e del mondo. L’incapacità di poter brillare in altri campi, come quello economico o dei diritti, è una debolezza intrinseca dei regimi totalitari che sull’ignoranza ci fanno banchetto, che sulla figura del superuomo dannunziano ci ricamano una narrativa vincente. 

Un giorno questo incubo finirà, dovrà finire, e noi fari dell'intellettualità progressista prenderemo le redini della Francia, rendendola la nazione più all’avanguardia del mondo. La sua bellezza colorata farà impallidire i grigi regimi fascisti. -


Viva La Libertà,
Viva la Francia.
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Messaggio Da Vlad Gio Nov 02, 2023 3:50 pm

The New York Times 
08/08/1968


ATTENTATO AL PRESIDENTE NIXON!


Lo scorso mese, durante il giorno del ringraziamento, l'impensabile stava nuovamente per accadere, un cecchino ha tentato di privare Richard Nixon della propria vita proprio come accadde  a JFK in passato. Le motivazioni sono molto discusse tra le genti, le quali scioccate, sconvolte e spaventate si chiedono come sia mai possibile che mai gli uomini assetati di sangue e potere vengano targettati mentre coloro che cercano di migliorare il mondo spesso non riescono a vedere nemmeno crescere i propri figli. Di seguito riportiamo la conferenza stampa del presidente il quale ha desiderato ardentemente parlare all'America intera e al mondo senza nascondersi dietro uno schermo.


Grazie a tutti coloro che oggi si sono qui riuniti per prestare attenzione alle mie parole, vorrei iniziare rassicurando tutti i presenti riguardo la mia salute riconfermando di non star correndo alcun rischio. Negli ultimi giorni ho visto molto discutere nel paese sulle cause della motivazione, se fosse veramente un gesto dettato dalla follia di un uomo o se ci fossero motivazioni più grandi dietro. Innanzitutto voglio affermare che nessun uomo che ha votato e dedicato la sua vita al servizio del paese potrebbe mai orchestrare un azione simile, le conferme giungono dopo varie ispezioni e controlli dei servizi segreti federali i quali confermano che la principale identificazione è un falso.
Ciò ci lascia con una sola possibilità verità, ovvero che qualcuno mi reputa scomodo per i suoi piani, vista l'eleganza dei metodi, possiamo dedurre che qualsiasi cosa io stia ostacolando sicuramente non è nulla di buono.
Io oggi sono qui e parlo a te. A te o mio misterioso assassino, la prossima volta assicurarti di colpirmi al cuore, almeno eviti di coprirti di ridicolo, perché non importa se io sia vivo o sia morto, le mie idee continueranno ad andare avanti con o senza di me.
Pertanto ho intenzione di continuare più risoluto che mai e con più intensità di prima. Richard Nixon non si piega. L'America non si piega ne tantomeno il mondo lo farà. 


Dio benedica l'America!



Il nuovo scacchiere globale


Dopo il tentato assassinio, dalla casa bianca è stata riconfermata a gran voce l'alleanza instauratasi in medioriente con gli Stati Uniti Arabi, quest'ultimi anche loro vittime di un sanguinoso attentato, sfortunatamente terminato nel sangue del bersaglio, il presidente ha espresso le sue condoglianze a tutto il popolo arabo e promette di fare quanto in suo potere per ristabilire la pace il più velocemente possibile nel nord Africa. A tale obiettivo è stata programmata una visita di Nixon al Cairo nonostante in molti glielo sconsiglino per la sua incolumità, il presidente non sembra intenzionato a voler sentir ragione.
Nella fascistissima Europa nel frattempo, sempre più decadente, Francia ed Italia tentano di supportarsi a vicenda cercando di sviare l'opinione pubblica su altro incolpando le popolazioni africane dei loro problemi cercando in tutti i modi pretesti per imporre nuovamente la tirannia nel continente come in passato, il lupo perde il pelo ma non il vizio, uno sporco colonizzatore tale rimane non importa quali belle parole possa usare.
Per tutelare l'indipendenza e la stabilità della regione, il presidente Richard Nixon incontrerà nei prossimi giorni a Denver, prima del suo viaggio verso il Cairo, le delegazioni marocchine, algerine e tunisine, l'ordine del giorno è il protettorato americano sui paesi della regione come deterrente antieuropeo ed eventualmente una mediazione del America stessa nei confronti degli Stati Uniti Arabi.
A scopo preventivo, nella regione, ormeggiati nei porti arabi, vi è la terza flotta della USN giunta dal pacifico e passante per Suez 


Dall'oriente all'America! 
Con totale sorpresa di chiunque e contro ogni possibile previsione, il Giappone si è ripreso ad una velocità impressionante, ma a stupire maggiormente è la cultura asiatica che sta giungendo nel paese negli ultimi mesi, una popolarità inaudita che ha subito fatto gola agli investitori che investendo sempre di più hanno portato ad vero e proprio trend culturale di scoperta di un nuovo intero continente e cercando similitudini tra le nostre abitudini e gli usi/costumi del sol levante.
Molto popolare è una giovane cantante la quale nei prossimi giorni effettuerà un tour nelle maggiori città della costa ovest, i fan sono già in visibilio sperando che la principale hit dell'artista " Take This! "All Loaded"" venga cantata nonostante non apparentemente presente nella setlist

Vlad
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