Re: Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna

Da **Ferdinand-Foch** Mar Ott 17, 2023 1:35 pm

Liberté !

Luglio 1968

|| E’ questo il motto delle Donne e degli Uomini della resistenza francese che persiste ormai da anni contro la morsa Fascista insediatasi a Parigi.

La Capitale Francese, spoglia dei suoi valori Rivoluzionari tanto agognati dai nostri avi settecenteschi, è stata rinnegata da centinaia di migliaia di cittadini francesi che ripudiano il pensiero vigliacco e violento del Fascismo.

“Liberté” è anche il titolo del quotidiano pioniere di questa lotta, qui troverete i saldi principi umani come l’Uguaglianza, l’Equità e la Libertà; pilastri fondanti della Repubblica Francese ormai defunta.

Dunque, questo oltre ad essere un mezzo di denuncia contro le gesta Fasciste, sarà anche il collante principale tra le varie cellule della resistenza nascoste in tutta la Francia.

Ovviamente questo quotidiano, come tanti altri, è illegale, severamente proibito è la lettura e il possedimento, per tanto non fatevi beccare dalle Camicie Blu con questi fogli tra le mani… ||

Che fine ha fatto la “Résistance” ?

|| Con assoluto disprezzo e sconforto siamo costretti ad ammettere che la Democrazia ha perso la sua battaglia contro il Fascismo. Ci sono prove troppo evidenti che negare sarebbe solo da stupidi: il governo francese è inebriato di politicanti fascisti, le leggi liberali derivate dalla Rivoluzione Settecentesca sono state ripudiate e sostituite con leggi razziali e totalitarie; nelle strade francesi non si respira più la bella aria di pace caratteristica della “Bella Epoque" finita bruscamente dalla Grande Guerra, ma ora pervade tra i palazzi residenziali un grigio tanfo di oppressione e paura mascherata per convenienza.

Le Camicie Blu, puerile imitazione delle primordiali Camicie Nere Mussoliniane, dettano leggi nei sobborghi cittadini come degli sceriffi coloniali, senza rispetto per le libertà essenziali di ogni Essere Umano: il libero pensiero non deve esistere se si vuole mantenere vivo questo regime, chi disobbedisce viene freddato seduta stante; la libertà di stampa è stata repressa durante la Guerra e mai più ristabilita, la cerchia Francista imitando il modello Nazista ha creato una propria rete propagandistica assimilando nel sistema sia la stampa che la radio.

L’ultimo baluardo di stampa libera è questo giornaletto e pochi altri in giro per la Francia, non sappiamo quando ancora saremmo in grado di scrivere. Questo perché l’apparato governativo che costantemente combattiamo è divenuta una Chimera invincibile, per quando i nostri sforzi siano eroici, soprattutto per le poche risorse che abbiamo, non riusciamo a registrare delle vittorie importanti che possano destabilizzare le strutture di questo sistema.

I primi successi avvenuti agli albori dell’Ultima Guerra avevano inebriato le menti di molti di noi: pensavamo che rovesciare i fascisti sarebbe stata cosa semplice, del resto nel nostro sangue scorre il senso della Rivoluzione, ma ci sbagliavamo.

La cruda realtà ci svegliò bruscamente da quel dolce segno e come un pugno sulle gengive ci fece male, anzi malissimo. Da Berlino arrivarono in Francia a sostegno dei Francisti armi, proiettili, mezzi pesanti e addirittura reparti specializzati nella repressione dei civili !

il Fascismo Francese come da prassi punta tutto sull’ultra nazionalismo, portandolo all’esasperazione stesso di questo concetto, ma noi vi diciamo: quale patriota orgoglioso potrebbe mai accettare l’ingresso di soldati stranieri, per giunta tedeschi, e metterli al comando della repressione di movimenti sovversivi ?

La risposta è semplice: Nessuno. Il fascismo è un'ideologia di facciata che punta solo ed esclusivamente al controllo totale di un popolo e della sua nazione, per nulla diverso ad altre forme di Monarchie Assolute che noi ben conosciamo, ma con la differenza di essere apparentemente più bella da vedere. Le divise, i cori, i canti, gli slogan, il nazionalismo, la figura dell’uomo forte… tante cose che attirano, lo ammettiamo, ma che poi vengono messe da parte in favore del potere.

Purtroppo con il passare dei decenni la Resistenza si è dileguata e confinata alle città periferiche della Francia, non esistono gruppi sovversivi a Parigi divenuta una Città roccaforte impossibile accedere senza un visto. In verità il concetto di “resistenza” è appunto questo: un concetto, un'idea, ma di fatto non esiste un organismo centralizzato, una figura o un gruppo che comanda. Esistono piccole cellule autonome tra loro e spesso così diverse da creare astio tra di loro, anche per questo è impossibile attuare un colpo di stato. Allo stesso tempo questo nostro punto debole è anche un notevole punto di forza, proprio per la nostra natura disunita la presa di una carta non fa crollare l'intero castello. ||

Il Sistema Francista

|| Grazie agli sviluppi avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale il Partito francista è riuscito ad insediarsi nelle Istituzioni governative, nonostante in un primo periodo ci fu detto dagli stessi esponenti del partito che ci sarebbero state libere elezioni, queste non sono mai avvenute. L’annullamento del Diritto Democratico e delle Libertà Umane sono avvenute alla luce del sole, sotto gli occhi impauriti dei cittadini francesi rimasti inermi nel guardare la fine della Democrazia.

Jean Marie Le Pen segretario del Partito Francista ricopre l’illustre carica di Presidente della Repubblica da quasi 3 decadi. In questo lasso temporale sono avvenute delle finte votazioni palesemente dirottate in favore del Leader fascista: spesso Le Pen ha affrontato degli oppositori fantocci e all’interno del Partito non c’è mai stata nessuna figura che abbia tentato di spodestare il suo potere.

Questo è quello che il verbo propagandistico vuole indurci a credere. Nessun quotidiano nazionale ha scritto dei vari oppositori politici trovati “inspiegabilmente” deceduti nelle loro abitazioni, di auto che esplodono, di omicidi e carcerazioni. La verità è che Le Pen assieme alla sua bischera fascista tiene questo Paese per il collo e non lo lascerà finché non moriremo asfissiati.

L’Occhio del regime ci scruta in ogni angolo delle strade, gli sgherri di Le Pen perlustrano le città ad ogni ora del giorno e della notte; fanno incursione nelle abitazioni per stanare possibili rivoltosi e spesso interi palazzi residenziali di periferia vengono svuotati, saccheggiati e le persone pestate anche se innocenti.

Anche nella nostra intimità siamo osservati, anzi sentiti dalle microspie dei Servizi Segreti che pare abbiano orecchie in tutta la Nazione.

Molte cellule rivoluzionarie sono state intercettate poco prima di vari attacchi proprio da queste abili Spie.

Il controllo del regime sul territorio è purtroppo super efficiente. ||

Da **Stratega Capo** Mar Ott 17, 2023 5:05 pm

1968, 16 Luglio

Repubblica Araba Unita
Sono passati molti anni da quando nel 1955 Nasir ha nazionalizzato il Canale di Suez strappandolo al potere degli Italo-Tedeschi senza sfociare in un’altra terribile guerra.
O, ancora prima, dal giorno in cui il Nostro Ra’is cacciò l’infingardo Re Faruq, dando inizio alla Rivoluzione che portò i Re all’esilio e poi all’Unità. Il glorioso Inverno Arabo.

La Repubblica Araba Unita è un Paese su cui non tramonta mai il Sole, che si estende dall’Africa all’Asia. Che divide l’Oceano Atlantico da quello Indiano. Che mai viola le leggi del Corano.
Paese formato dalle più piccole Regioni d’Egitto, Palestina, Giordania, Libano, Siria, Iraq e Yemen. Ognuna col proprio Governo, ma di fatto unite e con un’unica bandiera.

Estratti del discorso del Ra’is Nasir al Cairo del 12 Luglio 1968:
“Arabi! Non posso che farvi i miei più sinceri auguri in quest’occasione speciale! Oggi la Repubblica Araba Unita compie 10 anni! … Auguri RAU! Auguri Arabi! Che il meglio debba venire!”
“La fortuna della Nostra Repubblica è stata il petrolio. Dono di Allah. Allah ha dato il petrolio a noi Arabi Musulmani per vivere e venderlo agli infedeli. Molti di noi stanno chiedendo la guerra contro di loro, ma pensateci; o Arabi!; è necessaria la guerra se sono loro a dipendere da noi? Il Corano dice che quando un infedele non si oppone ai fedeli, egli debba essere lasciato vivere.”
“È proprio in occasione dell’anniversario della RAU che ho deciso di proclamare finalmente attivo il progetto che sono anni che portiamo avanti, il progetto per unire tutto il Popolo Arabo nonostante i confini. Vi presento la Lega Araba”

Il Governo ha informato che i piani economici della Repubblica si basano sul petrolio, che sgorga infinito nei nostri deserti. Presto verranno inviati telegrammi per discutere di commercio.
Inoltre è stato organizzato il ricevimento per l’anniversario della RAU, che anche se con due giorni di ritardo, ha riunito i rappresentanti dei Paesi Arabi (in concomitanza con la creazione della Lega Araba). Tuttavia gli Stati della Lega o i suoi scopi non sono stati ben chiariti e si attende la delibera del Governo per la rivelazione.

Partito Ba’th
Il Partito Ba’th ha vinto le elezioni, saranno i loro esponenti ad affiancare il Ra’is nella gestione della Nazione.
Il Primo Ministro Ba’th è il giovane Husayn.

Husayn ha fatto sapere che manterrà le promesse rivolte al Popolo in campagna elettorale.
Fra le quali ricordiamo:
^aumentare il prezzo del greggio e delle materie prime
^completare l’unione politica col Bahrain, che è rimasta in stallo dopo la cacciata del Re Al-Khalifa durante l’Invero Arabo, attualmente la politica Estera Bahrainiana è sotto nostra amministrazione, ma la politica interna no
^avvicinarsi all’Occidente, ma Rigorosamente mantenendo la Fede

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Da **Alice** Mer Ott 18, 2023 11:24 am

Royal news

August 1968

Annuncio radiofonico del primo ministro alla nazione!

"Buongiorno, Signori, Signore, Anziani, Giovani, abitanti di tutte le età, lavoratori di ogni settore, onesti e devoti cittadini della Gran Bretagna. Oggi, in questo mio messaggio, che spero ascolterete volentieri, sono qui per fare ammenda a ciò che chi prima di me mai ha osato fare, ovvero, parlare in tutta onestà e franchezza sulle misere condizioni in cui la nostra patria ha vissuto dal dopoguerra fino ad oggi, parlare dei traguardi raggiunti, quelli non raggiunti e degli obiettivi futuri.

Ovviamente la grande guerra, la quale sarebbe dovuta terminare con la pace di Versailles, era tutto tranne che terminata, le ostilità ripresero dopo nemmeno mezzo secolo e noi siamo una causa di ciò. La politica di Nevile Chamberlain fù un totale fallimento, tali folli azioni han portato per decenni la Gran Bretagna alla fame.

Negli ultimi anni la situazione è riuscita a stabilizzarsi, raggiungendo un equilibrio seppure assolutamente precario, pertanto, difronte alle avversità che ancora ci attendono, dall'inizio del prossimo anno, la Scozia ed il Galles godranno di piena autonomia, difatti la Gran Bretagna diverrà un unione di paesi, abbandonando la supremazia inglese rispetto a quella Scozzese e Gallica. La motivazione è semplice, tutti noi conosciamo bene cosa è il nazismo e cosa ha portato nel mondo, è un idea oppressiva che sboccia dalla desolazione e dal dolore delle minoranze, di chi viene emarginato e sfruttato per permettere all'elitè di sopravvivere. È nostro compito, in quanto ultimo bastione della democrazia libera in Europa dimostrare che un alternativa migliore, più prosperosa, più sana, Esiste!

Ovviamente noi non dimenticheremo l'affronto e l'umiliazione subite, le imposizione assurde della pace, l'avarizia tedesca che crede d'essere superiore a Dio e di poter plasmare il mondo a suo piacimento. Non contenti, è giunta notizia che essi abbiano recentemente imbrattato anche la luna, ormai quando in una notte stellata si guarda al cielo, non si riesce più a farlo godendosi quel maestoso spettacolo senza la consapevolezza che è stato rovinato da quella bandiera simbolo di orrore ed oppressione.

Seppure in molti temono di prendere le distanze da questi regni del terrore, insinuando che la nazione non possa sopravvivere senza relazionarsi con essi, io sono qui per dimostrarvi il contrario. Tramite la collaborazione con gli Stati Uniti, una grande, forte democrazia, la ricostruzione della nazione sta procedendo, seppur senza raggiungere i risultati troppo ottimisticamente previsti, l'Inghilterra si sta rialzando da dove essa si è sempra rialzata, dalla sicurezza delle sue spiagge, dalla risolutezza dei suoi abitanti e dalle ricchezze che solo tramite il mare si possono raggiungere.

Il Commonwealth è stato piegato, mutilato, ma non spezzato, noi, cosi come gli altri, rialzeremo la testa con orgoglio, torneremo ad una situazione in cui un pasto caldo in tavola sarà totale ovvietà, torneremo ad una situazione in cui il benessere quotidiano non è un incognita ma una certezza. La bandiera inglese tornerà a regnare sui mari poiché. Dio benedica la regina!"

E questo è stato il discorso del primo ministro, restate sintonizzati per le previsioni del meteo

Da **Maþt** Mer Ott 18, 2023 8:19 pm

Istitvto Lvce~Trasmissione radio-televisiva

Agosto 1968

"Buonasera popolo italiano, e benvenuti a questa edizione speciale per il ritorno dell'imperatore in patria dall'Africa.

Spostiamoci subito all'aeroporto di Fiumicino, dove l'aereo di sua maestà l'imperatore Umberto II è appena atterrato. Il luogo è gremito da una folla scalpitante, ansiosa di rivedere il sovrano che manca da ben 2 mesi. Nonostante la preoccupazione dei ministri, l'imperatore è stato irremovibile nel suo desiderio di visitare il Corno d'Africa, per assicurarsi che la situazione fosse risolta definitivamente. Il portellone si apre! Ed ecco, l'imperatore in perfetta forma e con l'espressione soddisfatta di un generale romano in trionfo, si affaccia dalla porta e mette un piede sulle scalette che lo separano dall'amata patria! Umberto II chiede silenzio alla folla festante e si appresta a pronunciare il suo discorso!

《Salve a tutti, uomini e donne dell'Impero Italiano!

Quest'oggi torno in patria con le notizie migliori possibili: nell'Africa Orientale italiana la pace è stata ristabilita!

La turpe ribellione mussulmana, partita dalla Somalia che minacciava di spegnere il fuoco della pace e del progresso, ha dovuto fare i conti col potente esercito italiano!!

Neanche con l'appoggio di alcuni guerriglieri giunti dal Sudan, i terroristi hanno potuto sfondare le solide linee dell'esercito e alla fine dopo mesi di guerriglia per la savana e per il deserto la Vittoria alata ha deciso di rivestire nuovamente le sue membra con il tricolore e i ribelli sono stati schiacciati!!!

Finita la guerra ho girato le più importanti città del Corno d'Africa: Asmara,Gibuti, Mogadiscio, Addis Abeba e molte altre;riportando la luce della speranza negli occhi di quella povera gente!

Questa vittoria ha riconfermato all'Italia il ruolo di garante della pace nei territori africani! 》

La folla è in visibilio! L’emozione è forte nel sapere che l’Italia ha adempito al suo dovere di popolo civilizzatore nel migliore dei modi.

E adesso l’imperatore sceso dall’aereo procede a salutare le massime cariche dello stato.

Mentre i nostri amici tedeschi cominciano l’esplorazione dello spazio, l’Italia dotata di una potenza più modesta, preferisce solidificare il suo ruolo di potenza egemone nel Mediterraneo e nel Mar Rosso. Benché tra i giovani ci sia sempre più spesso la tendenza contro natura di criticare la propria patria, alla fine i solidi valori dell’Impero Italiano rimettono sulla giusta strada tutti; dai selvaggi guerriglieri della Somalia ai viziati e incontentabili ragazzi delle grandi città italiche

Da **Falco** Ven Ott 20, 2023 10:29 am

[Attenzione: quanto segue non rispecchia assolutamente le opinioni ideologiche dell'autore, il quale si dissocia da quanto scritto e ne sconsiglia la visione a un pubblico sensibile, quanto segue è frutto di una fiction]

DER SCHWARZE FALKE

"Il Falco Nero"

Radio Televisione Germanica

Trasmissione del 20/09/1968

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Cari Telespettatori

Un antico proverbio, che non può che essere tedesco, dice:

L’erba cattiva non muore mai.

Infatti, come l’erbaccia sbuca dalla terra e soffoca i fiori nei nostri Giardini, allo stesso modo anche il seme Giudaico e i suoi demoni possono tornare dall’abisso della storia per soffocare il sorriso della nostra Grande Germania; come quel principio dell’Eterno Ritorno postulato da Nietzsche, ma applicato a questi insulsi distruttori di civiltà.

Dove c’è l’ebreo c’è decadenza. Dove l’ebreo appare, la civiltà scompare. Dove l’ebreo nidifica, il Gentile muore.

La pulce israelita si insinua nel sistema nervoso delle nazioni, come una virosi qualsiasi, poi ne neutralizza le difese immunitarie, attacca i popoli, uccidendone prima lo spirito, infine il corpo.

Quando Cesare invase le Gallie nessuno avrebbe mai pensato che Roma, dopo aver portato l’aquila in Britannia all’Asia Minore, avrebbe trovato la morte proprio in un deserto abitato da pastori maccabei, la Palestina.

Eppure dopo aver incontrato le tribù di Giuda, Roma non fu più la stessa: il veleno del cristianesimo si diffuse a macchia d’olio in tutte quante le province, e l’Impero crollò rovinosamente.

Cosa sono la Grecia e l’Italia adesso, a confronto con il loro antico splendore?

Nazioni in balia di libici e somali.

Occorre perciò che facciate sempre attenzione al cosiddetto “ebreo ombra”. Quell’ebreo cioè, che potrebbe nascondersi nel vostro vicino di casa, nel vostro amico più sincero, o ancora sotto al vostro letto.

Quell’ebreo che potrebbe uscire dall’armadio, dov’era nascosto, rapire i vostri bambini e sacrificarli al suo Dio nelle notti buie di Pasqua.

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E bene sì, cari telespettatori:

Un ebreo viveva in mezzo a noi.

Si faceva chiamare Otto Katz e viveva a Brema, amava i bambini e salutava sempre, era educato:

per tutti Herr Katz Otto era un uomo irreprensibile, un padre, un onesto lavoratore, un ariano. Nessuno avrebbe dubitato della sua condotta morale, o tantomeno della sua fedeltà ai valori del Partito.

Il Greunen Pass, attestava la sua appartenenza alla razza pura, per questo motivo Otto Katz viveva la vita in modo incensurato, con tutti i diritti e i doveri che si riservano a un qualunque tedesco.

Ma quando questo illustre avvocato si chiudeva nel suo ufficio, ecco che si calava la maschera. Specchiandosi nella fotografia che gli stava davanti, lui soltanto vedeva chi veramente era:

Un ebreo.

Si deve ad un capotreno la terribile scoperta.

L’uomo aveva lunghe braccia sottili, mani enormi e pelose, occhi avidi di lussuria e iridi di un colore demoniaco, orecchie tonde e appuntite, il naso grosso ed uncinato come un’ancora, una barbetta caprina, e persino due bozzoli dietro la nuca: forse un principio di corna.

Quando il capotreno lo vide trasalì, non ebbe alcun dubbio e telefonò subito le autorità.

Cari telespettatori.

Com’è stato possibile che per tutto questo tempo nessuno si fosse accorto della vera identità di Herr Katz Otto?

Schlomo Michelin, l’ebreo che tutti credevano tedesco, è stato fermato su un treno diretto a Birkenau.

Si tratta forse dell’ultimo esemplare di Homo Iudaicus Europaeus.

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La città di Brema è sconvolta, terrorizzata:

Al parco, dove i bimbi corrono, sulle altalene, Otto Katz c’era.

A scuola, in una classe, a quel banco stava seduto Otto Katz.

Al ristorante i piatti, le forchette, erano state toccate da Otto Katz.

Erika Freulin, un’innocente pulzella ariana, aveva assaporato le membra di Otto Katz.

Il Fuhrer tace, la Giustizia chiede Giustizia, ma la Scienza frena:

“Si tratta con molta probabilità dell’ultimo esemplare di Homo Iudaicus ancora vivo in Europa, potrebbero non essercene altri della sua specie” ha dichiarato il rettore dell’Università di Francoforte. “L’orrore, il ribrezzo, sono atteggiamenti comprensibili, tuttavia così come collezioniamo coleotteri e altre creature disgustose, ritengo giusto a nome di tutta quanta la comunità scientifica che venga preservata anche la creatura Schlomo.”

Alcuni giuristi si sono lamentati, ma alla fine l’opinione scientifica ha prevalso.

L’ebreo è stato trasferito nello zoo di Berlino, dove sarà studiato e osservato assieme a boscimani, pigmei e austrolopitechi.

La fisiognomia di Schlomo è caratterestica. Egli è un vero e proprio gioiello dell'antropologia moderna, l'orgoglio del parco.

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Intanto però la Gestapo ha avuto l’ordine di controllare le caverne, le cantine, i sotterranei: tutti possibili covi dove il seme Giudaico potrebbe aver proliferato, nell'umidità.

L’idea che un ebreo abbia vissuto alla luce del sole per tutto questo tempo sotto ai nostri occhi, incute terrore e il governo non può abbandonare i suoi cittadini.

Ci sono però purtroppo nazioni che ancora ospitano intere colonie di ebrei israeliti:

parliamo della Spagna e del Portogallo, dove gli ebrei vengono protetti in barba alle leggi e le convenzioni Europee

del Regno Unito, dove gli ebrei godono di pari diritti e sono padroni della politica di Westminster, spargono odio verso la Germania e boicottano i prodotti di fabbricazione europea

e degli Stati Uniti, dove gli ebrei sguazzano nel dollaro e non provano vergogna nello sfoggiare barbe da pecora, lunghe treccine ricciolute e kippah

Finché nel mondo ci saranno nazioni che ospitano ebrei, bisogna rimanere in guardia. La storia dimostra che il giudeo, eterno nemico delle civiltà, tornerà sempre.

La notizia di movimenti reazionari in Francia non può che dipendere da questo: l'influsso letale della cultura britannica.

Sono coinvolti non a caso i giovani, traviati nella loro innocenza da tutto ciò che giunge da oltre Manica: riviste pornografiche, i Beatles, i Rolling Stones, e la negritudine di Bob Marley.

Il governo francese dovrebbe prendere misure drastiche per combattere il dilagare delle devianze giovanili.

Come un corpo putrido stormito dalle mosche, là a pochi passi dalle nostre coste la Gran Bretagna rappresenta un pericolo sanitario per la civiltà Europea.

L’ufficio del Reich per la pace e la sicurezza in Europa ha telefonato al presidente francese Jean Marie Le Pen, che è stato informato di un intervento militare diretto qualora la polizia francese non riuscisse a controllare i suoi giovani.

La libertà è costata alla Francia milioni di morti, la Germania è pronta a sacrificarne altrettanti per custodirla.

Per oggi, questo è tutto.

E ora Cari Telespettatori, pubblicità!

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La dolcezza.

Le bollicine.

Fanta e Vita Cola presentano ... Coca Cola ! Per la prima volta prodotta anche in Germania

Provate la bevanda del Fuhrer!

Coca Cola. La freschezza che vi serve al mattino !

Da **Ferdinand-Foch** Ven Ott 20, 2023 4:42 pm

Liberté !
Edizione Settembre 1968

Tedeschi Sulla Luna

|| La Propaganda Tedesca, attraverso giornali e trasmissioni radio, ha informato il suo popolo e il mondo intero del successo ottenuto nel raggiungimento del satellite lunare, definendo la buona riuscita della missione un importante passo per il genere ariano ai danni delle minoranze razziali.

Non sono tardati i complimenti dai seguaci Fascisti tra cui, sfortunatamente, proprio la nostra Francia che attraverso il Presidente Le Pen ha ringraziato il governo di Berlino per il successo spaziale, come se questo possa portare vantaggi alla Francia o a qualsiasi altra nazione, se non quella Tedesca che accresce la propria popolarità e dominio tecnologico.

Avanzano però anche coloro che cercano di smentire questa notizia riducendola ad una semplice propaganda e che quindi nessun Uomo, per di più tedesco, ha mai messo piede sulla Luna o in generale sia riuscito ad uscire dall’atmosfera. I sostenitori di questo pensiero risiedono in tutto il mondo, in quei paesi ancora liberi dalla tirannide fascista, in particolare negli USA che difficilmente saranno disposti a digerire questa notizia come verità.

Anche se l’operazione sia vera, il pensiero degli intellettuali francesi della resistenza è comunque negativo: non bastava che la Terra fosse impregnata dal morbo fascista, adesso anche la Luna sta venendo divorata da questa ideologia violenta, come il nostro mondo sarà distrutto da questi uomini anche la Luna ha i giorni contati. Non è da escludere che in futuro quando sarà possibile vivere nello spazio ci saranno guerre per il controllo del satellite o per pezzi di esso, come è avvenuto per la Terra.

Altri curiosi, anzi fantasiosi, vanno oltre e si interrogano sulla possibile esistenza di altre forme di vita intelligenti che siano lunari, marziani o di qualche altro pianeta sconosciuto. Il terrore sopraggiunge nel momento in cui ci si domanda “saranno pacifici?” ma preoccuparsi di questo è inutile nel momento in cui il vero nemico abita già sulla terra da decenni. ||

Rivolte in Mauritania

|| In Mauritania, una delle nostre colonie in Africa, stanno avvenendo pesanti e terribili scontri tra soldati e rivoltosi indipendentisti, a renderlo ufficiale è il Governo Francese tramite un comunicato radiofonico. Stando al comunicato si tratterebbe di piccole scaramucce con i residenti locali e che non sia nulla di serio, ma non è assolutamente così.

Le rivolte sono nate già nei mesi scorsi e il Governo ha sottovalutato la forza dei ribelli, i quali sono riusciti a prendere il controllo di intere città grazie soprattutto all’appoggio dei civili. Che la situazione sia critica lo conferma anche il contingente militare partito da Marsiglia un mese fa composto da un migliaio di soldati, se è tutto sotto controllo perché portare altri soldati in Mauritania ?

Il governo tenta di tenere nascosto quanto sta succedendo per non trasparire debole agli occhi del popolo e dei paesi esteri, sa altrettanto bene che la perdita della Mauritania sarebbe un danno gravissimo all’economia della Francia poiché è da lì che arriva il petrolio che utilizziamo. Senza quello l’intero sistema francese resterebbe paralizzato: le fabbriche inattive causano la perdita di lavoro, le auto senza benzina non possono rifornire i negozi, la fame e la paura porterebbero alla caduta del governo.

Per tanto noi della Resistenza appoggiamo la sommossa della Mauritania e invogliamo le altre colonie francesi a fare lo stesso, cosicché nel momento opportuno potremo sferrare il colpo di grazia ai Francisti.

Almeno questo sarebbe il nostro sogno, e di tutti coloro che amano la libertà, ma molto probabilmente l’esercito francese riuscirà a reprimere le rivolte e non solo ripristinerà l’ordine in Mauritania, ma irromperà anche nel Sahara Occidentale. Da quella piccola nazione, prima colonia spagnola, lungo la costa occidentale del continente, i rivoltosi si riforniscono e scappano per non essere catturati.

Per scongiurare in futuro altre possibili rivolte verrà occupato anche quel territorio che mina l’integrità e la stabilità delle colonie Francesi in Africa. ||

Violenze in Università

|| Nonostante le linee della Resistenza siano popolate da uomini e donne mature, se non addirittura qualche anziano reduce della guerra, la vera speranza di un futuro migliore di questo nefasto presente viene dai giovani francesi, molti dei quali non si sono fatti soggiogare dalla propaganda francista, anzi la lottano con coraggio e determinazione.

A Lione un Università statale è insorta contro il Regime grazie a dei movimenti studenteschi che hanno occupato la struttura, distrutto i simboli dell'oppressione fascista e appeso striscioni con slogan Socialisti. E’ proprio in questa classe sociale, quella degli studenti, che il pensiero socialista è ancora vivo, nonostante lo studio dei testi di Marx sia ovviamente proibito dal Governo.

Non essendo la resistenza un'organizzazione centrale, ma composta da vari gruppi di varie idee diverse, ma con alla base l’odio verso il regime e la democrazia, è del tutto normale che il gesto di questi ragazzi debba essere preso da esempio anche da noi adulti. L’euforia dell’occupazione e della festa è stata smorzata tragicamente quando la polizia, supportata dall’esercito, è intervenuta per sedare gli animi dei ragazzi.

L’approccio iniziale della polizia era volta alla non violenza, al massimo qualche manganellata e qualche trauma cranico, ma nulla di più. Quando però si resero conto che i ragazzini si erano barricati per bene all’interno dell’edificio e con la scusa di aver visto alcuni di questi con armi da fuoco, successivamente mai trovate, è iniziata la tragedia. I manganelli sono stati sostituiti da armi, granate fumogene e stordenti per destabilizzare i sensi dei "terrificanti rivoltosi".

Ne è seguita una catastrofe: 7 ragazzi hanno perso la vita e centinaia sono rimasti feriti, alcuni gravemente. Nonostante l’opinione pubblica negli anni sia stata anestetizzata dalla propaganda, questo evento è stato troppo macabro e violento per spegnersi nel silenzio. Per la prima volta dopo anni per le strade di Lione molte persone, per lo più amici e familiari delle vittime, sono scese per strada in segno di protesta e vicinanza ai ragazzi.

Che sia questo l'ennesimo segnale di un cambio di rotta, non possiamo prevederlo, è certo però che qualcosa sta cambiando nella mente dei francesi. Eventi come questi fanno pensare anche chi ha la mente annebbiata dalle dicerie franciste, anche il più fedele vedendo queste espressioni di violenza inizia a ditubbare. ||

Da **Stratega Capo** Dom Ott 22, 2023 5:50 pm

22 Ottobre
Medioriental News

Gli ultimi mesi sono stati ricchi di avvenimenti, perciò noi del Medioriental News facciamo un piccolo riepilogo

LA LEGA ARABA, 18 Luglio

Il Presidente Nasser ha annunciato gli scopi e i membri della Lega Araba

Estratti del discordo di Nasser:
“Arabi! La Lega riunirà il Popolo Arabo in un’unica grande Nazione, LA NAZIONE. Non temete, ho personalmente invitato ogni Presidente o Emiro ad entrare. Purtroppo la feccia monarchica ci ha boicottato! Loro, millantatori di potere divino, che pensano di poter sostituirsi ai Califfi hanno deciso di ripudiare la causa Araba. E non pensiate che l’abbiano forse fatto per qualche timore, l’hanno fatto solo per loschi interessi, perché anche chi vive sotto le bombe nemiche ha deciso di unirsi a noi! Infatti oggi, il Generale Gheddafi che combatte da anni contro uno degli oppressori del Popolo Arabo, ha firmato l’adesione della LRL (Libera Repubblica Libica) alla Lega Araba. … Anche il Bahrein Repubblicano si è unito a noi, mentre il Sudan lo farà nei prossimi mesi … La feccia monarchica, che defeca sulla RAU non crede nella causa Araba, non fidatevi di ciò che diranno. … Popolo della RAU, debbo annunciarvelo, forse ci sarà una guerra, ma noi sapremo combatterla!”

Partita GDR Autunnale | La svastica sulla Luna - Pagina 2 Nasser10

Generale Gheddafi col Presidente Nasser

LA LEGA SANTA, 15 Agosto

In Arabia Saudita, alla corte Reale si sono radunati i Monarchi del Mondo Arabo Islamico, dopo aver “cortesemente” rifiutato gli inviti di Nasser.

Un incontro storico.
Erano presenti i Sovrani di tutti i Regni Arabo Islamici: Re Khalid d’Arabia, Sabah III di Kuwait, Ahmad bin Ali del Qatar, Sa'id bin Taymur dell'Oman, Hasan II del Marocco.
Ma anche i Sovrani di ex Regni, le cui cacciate hanno dato i natali alla RAU, come l’ancora 16enne Fuʾād II d’Egitto e Sudan, Husayn di Giordania, Isa bin Salman Al Khalifa di Bahrein e Muhammad al-Badr di Yemen. Eccezionalmente v’era presente Mohammad Reza Pahlavi di Persia.

L’incontro è terminato solo dopo diverse ore, con l’annuncio della nascita della Lega Santa.
Re Khalid ha dichiarato che il Presidente Nasser in realtà è un bieco dittatore, che desidera portare l’intero Popolo Arabo alla rovina sotto la bandiera dell’ateismo e che se vincerà l’identità Araba sarà solo un colore di pelle. “Per questo la Lega Santa li sterminerà” dice sempre Khalid.

Tuttavia alcuni esperti d’oltremare pensano che la decisione dei Sovrani Arabi non sia dovuta solo alla crisi di potere e di religione che sta avvenendo in questi anni nel Medio Oriente, ma che sia anche un tentativo di distanziarsi il più possibile dalla decisione della Lega Araba di accogliere come membro la LRL, acerrima nemica di una potenza Coloniale e quindi sperare di mantenere buone relazioni coi paesi a cui vende tonnellate di barili di petrolio.

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Logo della Lega Santa

LA CHIUSA DELLA KAABA, 1 Ottobre

La Sacra Kaaba alla Mecca è stata chiusa ad ogni visitatore cittadino dalla RAU poiché, dichiara Re Khalid, gli abitanti della RAU non sono Musulmani, bensì atei.
Per la prima volta nella storia per visitare la Kaaba si rende necessario il passaporto.

BLOCCO DI SUEZ, 2 Ottobre

In risposta alla nascita della Lega Santa e alla Chiusa della Kaaba, il Presidente Nasser e il Ministro Hussein hanno scelto di serrare Suez e di conseguenza bloccare i mercati in modo da danneggiare l’economia petrolifera Araba.
Hussein dichiara che è stata una decisione molto difficile da prendere e spera che quest’azione non causi reazioni negative nella comunità internazionale.

LRL IN CIRENAICA, 14 Ottobre

Il Generale Gheddafi dopo aver visitato Nasser al Cairo è tornato in Libia, ovviamente in segreto, in modo che l’Intelligence Italiana non lo trovasse.
Il 14 Ottobre ha deciso di dare il via ad una ribellione in grande stile in Cirenaica, utilizzando i suoi commilitoni e diversi reparti dell’Esercito Unito Arabo.

Nasser dichiara di non essere stato messo al corrente da Gheddafi della sua azione di rivolta e si rende disponibile a mediare, nel pieno delle sue possibilità, se verrà richiesto dal Regno Italiano.

Le armate del LRL stanno stabilendo i loro accampamenti in diverse città e annunciano di avere compagni non solo nelle remoti deserti libici, ma anche nelle grandi città.

I Portavoce della Lega Santa dicono invece che la ribellione in Libia non è altro che una delle tante azioni che Nasser ha ideato per portare il Popolo Arabo nell’abisso.
Inoltre Khaled ha espresso pubblicamente la sua intenzione di entrare in guerra contro i nemici della fede ed ha invocato l’Italia affinché fermi gli atei in Libia.
Diversi reparti Sauditi hanno quindi ascoltato le parole del Re e deciso di invadere diverse località del Nord della Giordania e del Sud dell’Iraq dove poi sono stati fermati dall’Esercito della RAU. Fortunatamente sono stati liquidati come scontri di confine, sebbene ancora molte di quelle località siano nelle mani Saudite.

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Al momento la situazione è tesa e probabilmente l’ago della bilancia non saranno le Nazioni Arabe, bensì l’Europa e l’America.

Da **Maþt** Lun Ott 23, 2023 7:36 pm

Istitvto Lvce~Trasmissione radio-televisiva

24 Novembre

Attacco a sorpresa

Quando la situazione in Somalia era ormai sistemata e il milite italico aveva ormai appeso il fucile al chiodo, ecco che allora il nemico dell'ordine e della pace si è ripresentato, strisciando dalle sabbie del Sahara.

Il terrorista Gheddafi che durante quest'estate aveva scatenato una breve e insignificante guerriglia nella Cirenaica; dopo essere stato sconfitto è scappato a piagnucolare nel grembo degli Stati Arabi Uniti. Da allora di lui non si è saputo più nulla; fino a pochi giorni fa, quando alla testa dei suoi compagni libici e di alcune truppe arabe ha attaccato e occupato Tobruch.

Senza indugio il governo italiano, così come il fidato compagno tedesco, hanno telefonato al presidente Nasser, intimandogli di ritirare le truppe.

Il presidente si è giustificato dicendo che le truppe arabe che avevano partecipato all’invasione non erano altro che disertori; soldati che poco inclini alla disciplina( come è di norma per quei popoli) sono partiti all’avventura senza pensare troppo a quel che facevano. E infatti poche ore dopo sono stati visti parecchi reparti ritornare verso i territori egiziani.

LA PARTENZA DELL’ESERCITO

Il ministro Giulio Andreotti ha subito dichiarato lo stato di guerra e nella notte un poderoso esercito si è imbarcato nei pressi di Brindisi e Reggio, per giungere in aiuto delle armate di stanza in Libia.

Sono giunte subito anche le forti e rassicuranti parole dell’Imperatore, che nella giornata di ieri, ha affermato che l’Italia non è intenzionata ad abbandonare la Libia nelle mani dei terroristi, i quali distruggerebbero tutto quello che l’Italia ha faticosamente costruito in questi gloriosi cinquant’anni.

Dal 1911, quando l’Italia la strappò al decadente Impero Ottomano, la situazione in Libia è solo migliorata: i guerriglieri Senussi sono stati eliminati, sono state costruite strade, ponti e acquedotti; quello che era un miraggio è divenuto realtà per quei disgraziati popoli.

Perciò come diceva il lungimirante Kipling e come ha ripetuto più volte il nostro imperatore “ Carichiamoci del fardello dell’uomo bianco e riportiamo il fuoco del progresso in quelle terre barbare e incivili".

Da **Ferdinand-Foch** Lun Ott 23, 2023 11:20 pm

Liberté !
Edizione Novembre 1968

Invasione della Libia.

|| I media ufficiali della Lega Araba hanno comunicato al mondo intero l’inizio dell’Invasione della Libia italiana da parte dell’esercito Arabo, volto alla riconquista del territorio africano, mossi da un sentimento ultranazionalista di odio verso l’oppressore europeo.

Una mossa improvvisa quella degli Arabi capitanati dal Leader Egiziano Nasser, per alcuni un gesto Eroico che ricorda le gesta di Saladino che combattè il Cristianesimo in Terra Santa; per altri attaccare con poco preavviso è sintomo di bassezza mancanza di onore. Ognuno secondo le proprie inclinazioni deciderà cosa pensare.

Attualmente non arrivano notizie certe dai canali del Regime Francista se non che le truppe Arabe sono composte non solo dall’esercito Egiziano, ma da altre milizie e eserciti di altre nazioni Arabe, e che abbiano sbaragliato facilmente le difese italiane in Libia entrando nel territorio, come un coltello perfora un ventre.

L’Italia non ha mai brillato di un'adeguata capacità militare, vedasi entrambe le Guerre Mondiali, nonostante entrambe le volte ne sia uscita vincitrice più per furbizia, questo ne diamo atto. Il territorio della Cirenaica è quasi sotto il controllo degli Arabi aiutati soprattutto dalla popolazione locale, ovviamente dalla parte dei loro fratelli islamici, il controllo italiano è relegato alla sola costa che è anche la zona più sviluppata ed importante.

La posizione della Germania sarà fondamentale per capire quale sarà l’esito di questo scontro, lasciata da sola l’Italia difficilmente potrà recuperare il terreno perso, ma supportata da Berlino e dal suo esercito la vittoria potrebbe essere quasi scontata, sempre se i tedeschi vogliono impiegare le loro forze in Africa.

La Francia, anzi il Regime di Le Pen, ha comunicato fin da subito all’opinione pubblica Francese che la nostra Nazione sarebbe andata in appoggio dell’Italia, nostra alleata ed amica Europea, e che un possibile intervento sarebbe obbligatorio soprattutto per la chiusura del Canale di Suez.

Il Canale è stato chiuso dagli stessi Arabi causando un danno economico sostanziale alla Francia, ma anche alla Gran Bretagna, poiché le navi commerciali delle nostre colonie sono costrette a circumnavigare l’Africa, un percorso che non allunga il viaggio di poche ore, ma di mesi. ||

La Paura usata come Strumento.

|| La macchina diabolica della propaganda francista sta martellando pesantemente la mente di noi francesi: l’invasione della Libia da parte della Lega Araba è la base di partenza per la narrazione anti-araba dei fascisti, volta ad instillare nelle nostre la convinzioni che quei popoli siano tutti brutti e cattivi.

I morti italiani in Libia, i racconti esasperati dei giornalisti nostrani ed esteri, le immagini spesso contraffatte riportate sui quotidiani di Regime, hanno preparato il terreno al comunicato ufficiale che ha reso noto l’Invasione Francese del Sahara Occidentale.

La piccola nazione africana era stata già presa di mira dal governo per aver accolto nei suoi confini i rivoltosi mouritani, per averli supportati e accolti come fratelli. Lo shock per l’invasione della Libia è stato l’assist perfetto per poter spingere ad un'Invasione del territorio, senza destare scalpore in Francia o all’estero.

Non escludiamo che il Sahara non sarà un caso isolato, bensì la base di partenza per una nuova ondata di colonialismo francese in Africa. Le notizie libiche unite a false narrazioni, ingolferanno la mente e l’opinione dei francesi, finendo per far si che l’Araba sia visto come una figura odiata e qualsiasi decisione prenderà il regime nei confronti di una nazione di questo tipo sarà del tutto legittima. ||

Conferenza di Manila

|| Nella lontana Asia, nella città simbolo dell’arcipelago delle filippine, Manila, si è tenuta la tanto attesa riunione tra i capi di stato più influenti del Sud-Est Asiatico, tra cui la Francia tramite le colonie indocinesi, per discutere di argomenti cardini della società mondiale come: commercio e trovare nuovi modi per arricchire i già ricchi.

Dai comunicati ufficiali del Regime abbiamo appreso gli sviluppi del meeting internazionale e della sua deriva positiva per la Francia, la quale sarà foraggiata oltre che dalle risorse indocinesi, anche dalle navi mercantili Statunitensi. Così da consolidare i legami fra le due nazioni.

Per nostro piacere, noi della Resistenza, a mettere i bastoni tra le ruote della macchina Francista sono stati proprio gli Arabi citati qualche paragrafo più su, che chiudendo l’accesso del Canale di Suez di fatto hanno reso carta straccia gli accordi di Manila.

Ovviamente questo sarà utilizzato come arma per far trasparire gli Arabi tutti come una minaccia all’economia francese, dando ancor più manforte alla narrativa che porterà alla conquista del Sahara e possibili altri interventi nel continente Africano o nella zona Medio Orientale. ||

Da **santinop** Mar Ott 24, 2023 3:51 pm

Novembre 1968

Trasmissione per radio a bassa frecuenza ufficiale del governo di Moscova

Vladimir Kirillovic Romanov ha ricevuto la Croce d'oro del lavoro per la sua fedele amministrazione del Reichskommissariat. Questo reconoscimento è un passo avanti per il ritorno della famiglia Romanov e la difesa della Russia.

Come in passato Ivan Kalita adquisito il titolo di gran principe di Vladimir dei Mongoli, la Moscovia dimostra altra volta la sua saggezza e capacità di liderazgo nel territorio slavo.

La famiglia Romanov quasi annientata nella rivoluzione di ottobre, e ritornata grazie al coraggio dei nazisti, partisani e della chiesa ortodoxa, oggi si scontra con una russia divisa che ha il bisogno spirituale di riunirsi. Con questo nuovo riconoscimento da parte del governo tedesco annunciamo che il nostro esercito no tollererà piu l'occupazione dei nostri territori legittimi al nord, le province di Cerepovec e Vologna, e la provincia al sud di Kursk, occupata dai separatisti ucraini.

La chiesa ortodoxa chiedi con urgenza l'unificazione di questi territori al gran duca.

Ministerio di Economia

Il ministro dell'Energia propone di ampliare l'attuale produzione petrolifera di Mosca nel contesto della crisi energetica. Un piano sarà presentato alle autorità tedesche che trarrano profitto da questa impresa.

Borsa ufficiale slava

I prezzi effetivi alla chusura del novembre 1928
Grano 20$
pesce 15$
legna 15$
carbone 4$

I prezzi della Mosca sono alti a causa della guerra attuale su tre fronti e della mancanza di una provincia portuale.

Inoltre il governo si sta impegnando in scambi di risorse, cercando ferro e legna.

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