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Partita GDR | La quarta Alba

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Messaggio Da Ferdinand-Foch Lun Feb 28, 2022 12:45 pm

|  La Verità  |
Febbraio
1950


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“Crisi di Governo”

- Il trono del Ministero della Difesa ha visto da un giorno all’altro la scomparsa del suo Signore Carlo Sforza, giusto per fare un rimando alla sua famiglia d’appartenenza, non allarmatevi non è morto assassinato o rapito da spie di qualche stato dell’Africa Nera, anzi scoppia di salute per sua fortuna. Sforza, in seguito ad un'intervista con alcune testate giornalistiche, ha dichiarato di aver rilasciato la sua lettera di licenziamento dal ruolo di Ministro poiché, stando alle sue testimonianze, il Governo era diventata una sorta di “cosca mafiosa” in cui il Padrino non è il buon De Gasperi, ma alcune figure alle sue spalle.

Tutto è iniziato con la fine dell’ultima Riunione Onu: Sforza ritorna in Italia fiero di aver rappresentato il Bel Paese in quel evento importante e credeva, e sostiene tuttora, che avesse fatto un buon lavoro seguendo la sua linea politica condivisa con lo stesso Governo; o almeno così credeva. Dal suo ritorno ha ricevuto costanti critiche da parte di alcuni membri del DC e della Destra secondo cui il Ministro fosse in realtà un “rammollito” e le prove sarebbero i condimenti fatti ai Sovietici senza opporre nessuna resistenza. Condannato anche di essere una Spia Sovietica (Carlo Sforza membro del KGB fa già ridere così) in un primo momento decise di mettere da parte queste dicerie e continuare il suo lavoro, ma qui intervenne De Gasperi. il Presidente del Consiglio spinto dalla paura di perdere consensi all’interno del partito ha umiliato il Ministro sospendendolo dai suoi doveri; in pratica le mansioni da Ministro degli Esteri non erano più gestite da lui, ma da un sottosegretario arruolato da De Gasperi. Tra le mansioni vi era anche quello di comunicare con l’estero.

Colpito nell’orgoglio Sforza ha consegnato le dimissioni e poi si è tolto il sassolino dalla scarpa raccontando tutta la storia ai giornalisti, i quali hanno prontamente provveduto a sganciare bombe ad inchiostro sul Governo: tra chi definiva i ministri dei “bambini che si fanno i dispetti” a chi sostiene che dietro a De Gasperi ci sono le Spie Americane, mentre altri più fantasiosi credono che i politici siano Alieni pronti a conquistare il mondo. In conclusione le varie notizie hanno portato ad una Crisi di Governo culminata con un'ovvia Caduta del Governo De Gasperi, il quale è diventato il capretto sacrificale per risolvere i problemi del DC.

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“E ora che succede?”

- In seguito alla caduta di De Gasperi la Democrazia Cristiana ha cercato un nuovo degno erede tra le file del proprio esercito di tesserati, ma non è stato affatto semplice poiché lo stesso partito di fatto si è diviso: una buona parte sostenitrice di De Gasperi non ha digerito il trattamento a lui riservato e quindi hanno boicottato qualsiasi nome plausibile per sostituirlo; come? Non dando la propria fiducia in parlamento e senza il Governo non può nascere, dunque ci saranno nuove Elezioni come fatte un annetto fa. Eravamo così tanto felici di votare per la prima volta che non volevamo aspettare 4 anni per rifarlo, però speriamo non diventi un vizio…

A differenza delle ultime elezioni in cui era scontata la vittoria della Democrazia Cristiana, questa volta pronosticare quali saranno i partiti che formeranno il nuovo governo è molto complesso, abbiamo: la DC divisa internamente, debole e soprattutto meno popolare; ciò permetterà alla PCI, e in generale un po tutti i partiti rossi, di acquisire maggior consenso e magari arrivare a formare un governo a tinte rosse. Non è da sottovalutare neanche una possibile rinascita dei partiti di destra i quali dalla nomina di Einaudi come Presidente hanno conquistato punti, in particolar modo nel Sud della penisola.

Attenzione a non fare l’errore di considerare la DC completamente morta, è semplicemente ferita, incapacitata di poter governare da sola senza l’aiuto di una Destra o una Estrema Sinistra come spalla, dunque sarà un governo di centro che tenderà intorno ad uno dei due poli costantemente imprevedibile.

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Messaggio Da Falco Lun Feb 28, 2022 5:41 pm

::: Neues Deutschland Radio Berlino :::
Febbraio 1950

La notte della Repubbica
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Wilhelm III è il nuovo Presidente della Germania.
Il Barone Franz Maria von Papen è invece il nuovo Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca.
Il vergognoso scandalo di Danzica, del quale è meglio non parlarne più per non ricoprire d'ulteriore onta la nostra cara nazione, ha provocato come ricorderete la condanna a morte del ministro Pieck e le dimissioni e la fuga del socialdemocratico Grotewohl chiamando l’intera Germania per una seconda volta alle urne. Le elezioni si sono svolte in un clima politico assai tormentato e ricco di imprevisti, tra i quali: il divorzio con l'Austria, l’invasione polacca della Slesia e della Pomerania, la confusione del presidente americano Truman, ed il rimpatrio infine di dieci milioni di reduci prigionieri di guerra tornati da Francia e Unione Sovietica.

Il Partito Comunista Tedesco (KPD) responsabile dell’orrore di cui siamo stati tutti testimoni a Danzica, ha perduto milioni di elettori posizionandosi all’ultimo posto con il 6%, mentre la SPD del pacifista Herbert Werner sopravvive cavandosela con un mediocre 24%, soprattutto in Sassonia: unico land dove infatti i socialdemocratici hanno vinto.
Konrad Adenauer ha perduto numerosi consensi trascinando la portentosa Democrazia Cristiana (CDU) nel baratro del 12%: un crollo dovuto anche alla nascita del Partito di Zentrum fondato dal dinosauro von Papen, che ha ottenuto il 13%.
Il Movimento Sociale Tedesco (di matrice nazionalcomunista) ha riscosso l’11%, lasciando esterrefatto persino lo stesso Otto Strasser, che per una manciata di voti avrebbe potuto mettere sotto assedio un feudo democristiano come la Baviera.
Ma l’unico e solo vincitore di queste elezioni è l’onnipotente grandissimo principe signore di Prussia, che ha conquistato l’anima di milioni di tedeschi, tra i quali innanzitutto i reduci, portando il Partito Hohenzollern (monarchico) sulla vetta dell’Olimpo con il 29%.

Il Partito Comunista è stato messo al bando.

Konrad Adenauer travolto dallo scandalo di Danzica, ne esce completamente sconfitto ed è costretto dare le dimissioni cedendo il trono ad un Wilhelm III vivace e gagliardo. ””Credo in una Germania forte”” ha dichiarato, ””credo in Dio, credo nell’onore, e credo nella monarchia, ma credo innanzitutto nel popolo tedesco.”” ””Sarò il vostro Imperatore, se e’ questo che voi desiderate. Sarò il vostro Presidente, se e’ questo quello in cui sperate. Sarò il vostro Fuhrer. Sarò la salvezza della Germania.””
””Credete in me, credete nella vostra volontà. E vedrete che la Germania ridiventerà la più bella aquila d’Europa.””

Le testimonianze dei reduci della Wehrmacht, tornati in patria dopo cinque anni di prigionia hanno sconvolto la gente e sono state decisive per la vittoria del partito imperiale: i superstiti hanno raccontato con orrore gli agghiaccianti maltrattamenti di cui sono stati vittime per esempio in Francia, dove sono stati costretti ad umiliarsi spalando feci e dissotterrando mine, oppure per esempio il freddo e la fame sofferta nei GULAG della Kamchatka, una penisola della lontanissima Siberia dove la notte dopo aver lavorato a mani nude nella neve, certi sadici professori comunisti aprivano le celle dei prigionieri per impartire a colpi di frusta lezioni di marxismo. Guai se avresti fatto scena muta davanti alla terribile domanda: che cosa significa dittatura del proletariato?
Faticati, ridotti a poco niente che pelleossa stanchi, i nostri valorosi soldati non sono nella forma fisica per combattere, ma non vedono l’ora di riabbracciare la deliziosa carne delle donne amate e di ricostruire la Germania tale e quale a come la ricordavano prima di partire per il fronte, sebbene con delusione questi poveri uomini si sono presto accorti della ignominiosa perdita dell’Austria, e di territori come la Slesia o la Pomerania, che la Polonia da tempo reclamava, e che l’esercito polacco ha occupato senza che la Germania potesse farci nulla, approfittando della crisi di Danzica.

Wilhelm III non ha ancora restaurato la monarchia, ma intende farlo.
E’ il momento che la Germania esca dall’isolamento che si è imposta, e che torni ad essere invece il faro dell’Europa.


Come l’Austria potrebbe determinare il futuro dell’Europa
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Il presidente americano Henry S. Truman ha un potere immenso e potrebbe salvare il mondo occidentale dall’inesorabile avanzata del comunismo con uno schiocco di dita, ma purtroppo Truman non sta al passo con le notizie, lasciandoci soli in balia dell’enorme creatura sovietica: che fine hanno fatto i fondi del piano Marshall promessi all’Europa ad esempio?
Esatto: proprio come un elefante in una cristalliera, Truman muove il suo sederone paffuto a destra e a sinistra convinto di fare del bene, mentre sta facendo soltanto disastri. Casa Bianca, dove sei?
””Ho scritto una lettera al presidente Truman”” ha raccontato l’austriaco Gorbach scuotendo la testa, ””ma lui mi ha risposto come se fossi Adenauer. Deve essere un uomo molto confuso.”” ””Truman e’ presidente dell’ONU, e speravamo che potesse quanto meno denunciare un crimine compiuto dall'Inghilterra. Siamo stati dichiarati come paese non allineato proprio come la Svizzera: purtroppo l'Inghilterra ha violato questi accordi, annullandoli”” ha detto. ””Se non c’è un accordo sull’Austria, l’Austria smette di esistere. Se la NATO ha attraversato Vienna in modo indisturbato, allora anche l’Armata Rossa potrà farlo.””

E’ questo il nodo del problema.
Wilhelm III vorrebbe portare la Germania dentro la NATO, ma von Papen, Strasser e la CDU non ne sono sicuri.
Possiamo noi aderire ad una alleanza che non rispetta la sovranità del popolo tedesco, anche se austriaco?
Se l’ONU non dovesse risolvere la questione, riconoscendo come minimo le colpe del premier inglese Clement Richard Attlee, la Germania non avrà abbastanza voti per entrare nella NATO, e sarà quindi esposta al pericolo di un colpo di stato comunista.

La questione austriaca sembra irrilevante, ma non lo è.
La piccola Austria potrebbe decidere il destino della Germania, e quindi quello dell’Europa intera, spingendo gli equilibri da una parte oppure dall'altra.
Le Nazioni Unite devono riflettere.


Un tramonto rosso sui cieli di Bucarest
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Lo sapevamo, era stato predetto, ma nessuno ha fatto nulla per impedire che Bucarest si colorasse di rosso.
Il Partito Comunista Romeno ha vinto le elezioni con il 58% dei voti, a fronte del 42% ottenuto dal Blocco Nazionale (una coalizione composta dal Partito dei Contadini, l’Alleanza Liberale ed il Movimento Cristiano Ortodosso). Certo, una cifra considerevole, ma purtroppo non sufficiente per dire no alla nuova costituzione repubblicana.
Petru Groza e’ il nuovo presidente della Repubblica Socialista Romena: il popolo lo ha voluto.
All'indomani del voto Michele I la Romania alle sue spalle salendo a bordo di un piroscafo inglese, abbandonando così l’opposizione romena al suo inevitabiel destino, tuttavia sebbene Pietro II di Serbia si fosse proposto di accogliere suo cugino a Belgrado, l'esule romeno ha chiesto invece asilo politico all’Italia: ””ho sempre sognato di vedere Napoli”” avrebbe detto, sbalordendo il mondo intero.

Con la vittoria di Groza in Romania e del maresciallo Tito in Croazia, la Serbia incomincia a sentirsi accerchiata e Draza Mihailovich chiede di poter entrare nella NATO a patto che l’odiata Albania ne resti fuori. Mihailovich ha dichiarato guerra al comunismo internazionale, e dopo aver fatto strage dei croati e dei bosniaci presenti in Serbia, l’esercito cetnico ha cominciato a spingersi un pò più a sud per invadere la Macedonia, riconosciuta dalle Nazioni Unite. Il Generale ha affermato che i macedoni sono un popolo insignificante che abita sulle montagne e che convive tra le capre, e che per questo motivo non merita di essere considerato: per giunta sono anche comunisti. La regione appartiene storicamente ai serbi ed è giusto che la Serbia la annetta perché è così che ha voluto Dio.

E’ la prima volta che la democrazia premia un Partito Comunista portandolo al potere, ma potrebbe non essere l’ultima:
Simeone II di Bulgaria è soltanto un bambino, ha appena compiuto sette anni, è orfano e i consigli di suo zio Cirillo non sono graditi dal popolo, che invece lo detesta. La monarchia bulgara è molto debole, troppo fragile per sopravvivere.
Il Blocco Nazionale Bulgaro è rappresentato dai nazionalisti del Circolo Zeno e dai liberali del Partito dei Contadini, ma alle prossime elezioni la destra non ce la farà contro i comunisti, e la Bulgaria potrebbe diventare un domani una Repubblica Socialista come lo è oggi la Romania.
Il piccolo Simeone sarà mangiato perché è un bambino, ed i comunisti mangiano i bambini.
Pregate per la Bulgaria.
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Messaggio Da Astrid I Mar Mar 01, 2022 4:02 pm

[] «Красная Газета» - это Голос Советского Народа []

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=https%3A%2F%2Ftse1.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DOIP Aprile 1950 Года Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=https%3A%2F%2Ftse2.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DOIP

{} Берия являтся врагом народа {}
{ Lavrenti Beria. Il nemico del popolo }
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 330px-Lavrenty_Beria-TIME-1953 Lavrenti Beria e Nikita Chruščëv a confronto. Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=https%3A%2F%2Fi.pinimg.com%2Foriginals%2Fc3%2F8e%2Fdf%2Fc38edf96b57141b2cc8cef1d1f03840b

Il nemico si nasconde tra di voi. Il nemico indossa una maschera, attenti: potreste scambiarlo per un vostro amico. Si traveste bene il vostro nemico. Lui lentamente striscia nell’ombra dei vostri passi, insinuandosi sul vostro cammino, le sue carezze vi inducono a crederlo inoffensivo: ma in un secondo vi distrarrete, e la piccola creatura azzannerà al collo i vostri fedelissimi mastini, direte: poveri miei cani, ma non farete in tempo a parlare, che la vipera vi avrà morso il piede.
Sui corridoi del Cremlino laccati di rosso, strisciava serpentina una vipera quattrocchi: Lavrenti Pavlović Beria.

E adesso non striscia più.
Con l’aiuto del Maresciallo Malinovski, Malenkov e Chruščëv hanno arrestato il serpente Beria, lo hanno preso di peso per le braccia mentre era chiuso nel suo ufficio per poi sbatterlo a processo ai piedi del Generale Kirill Moshalenko.
””Presidente Lavrenti Pavlović Beria. La dichiaro in arresto per attività criminali contro il Partito e contro lo Stato. Sei accusato di essere una spia britannica al soldo del MI6, e di aver cospirato per molti anni un colpo di stato per prendere il potere e restaurare il capitalismo. Sei responsabile della morte di Zhukov, di Zhdanov e di molti altri compagni”” ha tuonato perentorio, colpendo col martello la scrivania. ””Presidente Beria. In nome della Costituzione, io la dichiaro nemico del popolo: vi siete macchiati di alto tradimento, omicidio, occultamento di cadaveri, pedofilia e stupro. Per questi crimini devo condannarla a morte. Compagno Beria: cosa ha da dire in vostra difesa?””
Secondo i testimoni Beria sarebbe scoppiato in lacrime implorando pietà e baciando i piedi del Generale Moshalenko, il quale inseriva la pallottola nella canna del fucile: a questo punto Beria avrebbe cominciato a ridere in maniera isterica.
Con un colpo di fucile, l’animale venne freddato e cadde a terra, dalla bocca uscirono fiotti di melma rossa.

Cos’è successo?
Nikita Chruščëv e Malenkov hanno avuto il sospetto che Beria avesse usato personalmente il KGB per uccidere i suoi oppositori, tra cui Zhukov, e prendere il potere, compiendo un vero e proprio colpo di stato. I documenti lo confermano.
Inoltre, dopo la fucilazione di Lavrenti Pavlović, la polizia avrebbe condotto alcuni scavi nel cortile di casa, dove sono stati trovati i cadaveri nascosti di centinaia di donne, tra cui molte bambine di 9 o di 12 anni, narcotizzate, violentate, stuprate, ed infine ammazzate da quel mostro. Nel seminterrato è stata trovata persino una camera delle torture, con una bimba incatenata e fortunatamente ancora viva.
La piccola non parla più, ma i suoi occhi fissi raccontano di sevizie quotidiane e di mostruosità inenarrabili.
Beria avrebbe stuprato addirittura la famosa attrice Tatiana Okunevskaya, minacciandola di mandarla in un GULAG qualora non avesse mantenuto il silenzio: ””urla se vuoi, tanto nessuno ti sentirà”” avrebbe detto quello psicopatico.

E’ morto un essere schifoso, uno stupratore, un pedofilo, un mostro. E’ morto il nemico del popolo.
””Nessuno può nascondere la verità per troppo tempo, neanche il capo del KGB”” ha dichiarato Nikita Chruščëv, che il Soviet Supremo ha eletto a pieni voti come nuovo Presidente dell’Unione Sovietica.

Il Presidente Chruščëv, un ucraino buono di cuore oltre che un inguaribile bevitore di vodka, ha confiscato i patrimoni di Beria e li ha restituiti ai parenti delle vittime.
Con Chruščëv si chiude un epoca fatta di terrore, di complotti, di omicidi, di fame e di tirannia. Con Chruščëv si apriranno le danze.
Con Chruščëv comincerà una nuova storia.


{} Слабая Америка {}
{ La debole America }
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Stati Uniti e Unione Sovietica a confronto.

Henry S. Truman (per chi si fosse scordato chi fosse costui, ve lo ricorderemo noi: Truman era la blatta che lanciò due bombe atomiche sul Giappone, annientando milioni di anime per soddisfare un suo sadico piacere), ebbene persino la radio tedesca ora comincia a dirlo: «Truman non si informa abbastanza. » (id est « Truman? un cretino, un incapace! »)
Truman incarna lo spirito di un’America debole, un’America di periferia, che non sa quali sono le proprie carte: l’America in fondo è semplicemente un’isola di dimensioni continentali, una terra bizzarra fatta di foreste e di metropoli, lontana dall’Europa. Perché una nazione meno acculturata di un bambino, una nazione fatta di cowboy abituati a cavalcare nelle praterie del Vecchio West, una nazione fondata sulla schiavitù dei neri e sullo sterminio dei nativi americani, perché questa nazione tanto povera dovrebbe interessarsi dei fatti del mondo?
Pensavate seriamente che i soldi del Piano Marshall sarebbero arrivati?
Pensavate seriamente che all’ONU interessasse l’opinione di un piccolo paese come l’Austria?

Gli Stati Uniti non hanno i soldi neppure per le proprie scuole e per i propri ospedali! Sono un mucchio di zoticoni.
Se nasci povero e sei americano, lo stato ti abbandona, mentre in un paradiso socialista come l’Unione Sovietica noi abbiamo ormai dimenticato parole tristi come disoccupazione, analfabetismo, miseria.
Amata Europa,
non troverai nessun aiuto al di là dell’Atlantico.

Abbracciate la falce ed il martello invece,
e diventerete come noi: liberi, e felici.

Il Sole nasce ad est.

{} Красный Флаг. Вперед! {}
{ Bandiera Rossa. Avanti! }
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Pace! Amicizia!

Bandiera rossa. Avanti!
Il presidente fantoccio della Repubblica Ceca ha proibito (come in Germania) il Partito Comunista, privando milioni di cechi del libero pensiero: a pochi chilometri da lì invece, la vera democrazia proletaria non ha fatto discriminazioni a nessuno.
In Slovacchia Bashtovanski ha vinto con il 98%, il 2% si sono astenuti, mentre i cattolici hanno avuto appena 15 voti in tutto il paese.
In Croazia, le libere elezioni hanno premiato invece il maresciallo Tito che ha preso il 105%, un risultato straordinario, che sfida le leggi della matematica.
Che dire, i morti sono usciti dalle loro tombe ed hanno votato per Tito.
In Romania il comunista Petru Groza ha ottenuto il 58%, e fonti improbabili affermano che lo stesso potrebbe accadere anche in Italia (alla faccia della Democrazia Cristiana).

Il dittatore serbo Mihailovic deve essere stato vittima di una crisi di nervi quando ha saputo che la Romania aveva scelto democraticamente la strada socialista. Il Generale (uno spietato assassino senza scrupoli) ha invaso la Macedonia, e sebbene questa nazione fosse stata riconosciuta sovrana da appena un anno, la NATO ha sostenuto l’esercito cetnico, macchiandosi dell’inevitabile genocidio di un popolo, la cui unica colpa era quella di esistere.
L’Unione Sovietica non ha potuto fare nulla per fermare il sanguinario Mihailovic.

I fascisti avrebbero voluto fare lo stesso gesto in Bulgaria, attentando alla vita di Simeone II (che è soltanto un bambino) per rovesciare la fragile monarchia ed instaurare una repubblica nazista. Tuttavia il colpo di stato è fallito ed il popolo, avendone preso coscienza, ha circondato il palazzo reale ed ha issato la bandiera rossa.
Chervenkov ha portato in salvo Simeone, per evitare che la folla inferocita potesse fare qualcosa di sconsiderato: come per esempio mangiarlo.
(Purtroppo) Simeone non è finito nel piatto di nessuno (sarebbe stata una pietanza deliziosa), il piccolo è in viaggio verso un paese accogliente che fa collezione di corone cadute.
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Messaggio Da F. Heinz Guderian Mar Mar 01, 2022 7:59 pm

The Daily Telegraph

Aprile 1950




I Conservatori al potere



Winston Churchill, colui che ha portato la Gran Bretagna alla vittoria nella seconda guerra mondiale è stato il protagonista indiscusso delle ultime elezioni e si appresta a diventare per la seconda volta Primo Ministro. I Conservatori sono usciti vincitori dalla maggior parte dei collegi conferendo al partito all’interno della Camera dei Comuni ben 321 seggi su 625 disponibili. Churchill convocato per il giorno seguente alla proclamazione dei risultati dal Re per accettare formalmente l’incarico e prestare giuramento per poi far ritorno dopo 5 anni con la moglie Clementine Hozier al numero 10 Downing Street, sede del governo e residenza del Primo Ministro.



Ma vediamo dal grafico nel dettaglio i risultati della competizione elettorale:




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Il partito Conservatore ottiene però la maggioranza dei seggi pur avendo ottenuto meno voti nel complessivo perché il sistema è di tipo maggioritario a turno unico nelle varie circoscrizioni.


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Churchill è già a lavoro anche se provato dagli anni, nell’agenda politica il tema ricorrente è quello del recupero della credibilità all’interno scacchiere internazionale, fermando almeno in parte il processo decolonizzatore messo in atto dal governo uscente. Resta invece quasi del tutto invariata la strategia di politica estera in Europa, caposaldo resta l’allargamento dell’alleanza atlantica con il coinvolgimento di stati che, intimoriti dall’espansione aggressiva verso occidente dell’Unione sovietica chiede a gran voce di entrare, chiare le parole del nuovo Premier in tal senso “non possiamo di certo stare a guardare mentre i nostri fratelli europei invocano aiuto mentre i carri minacciano la libertà di tutto il mondo”.



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Resta ormai solo la ratifica, ma oltre alla Cecoslovacchia entreranno nell’alleanza il Portogallo, la Danimarca, il Belgio, i Paesi Bassi, la Norvegia e l’Irlanda, paesi che per evitare di restare isolati militarmente e con la presenza di partiti comunisti a loro interno cercano sicurezze per non essere abbandonate un domani al loro destino di fronte ad un nemico troppo grande da combattere.







Anche dal punto di vista strettamente militare, appoggiato dal fedele amico, il Generale Montgomery, ci sarà una virata. Afferma che se prima potevamo fare a meno del nucleare, ora dopo l’annuncio sovietico le cose sono completamente cambiate, prosegue dicendo “urge raggiungere lo status di potenza nucleare nel più breve tempo possibile, gli Usa sono il nostro più grande alleato e partner commerciale ma il Regno Unito deve camminare sulle proprie gambe”.


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Se da un lato possiamo osservare un Churchill stare sul chi va là, dall’altro invece notiamo una certa distensione proprio verso i russi. Ha accolto con favore il cambio di vertice alla guida del paese inviando addirittura un telegramma al nuovo leader dell’URSS Nikita Sergeevič Chruščëvin in cui lo invitava ufficialmente ad un incontro per discutere della situazione europea, augurandosi che rispetto ai capi di governo precedenti ci possa essere un sincero e leale confronto e dialogo.






F. Heinz Guderian
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Mer Mar 02, 2022 5:04 pm

| La Verità |
Giugno
1950

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“Centro-Destra”

- Gli Italiani sono stati chiamati alle urne elettorali nuovamente per riparare agli errori commessi dal Governo De Gasperi targato Democrazia Cristiana, che si ripresenta prepotentemente alla guida della Repubblica questa volta non da solista, bensì con una “spalla” come aiutante in questa lunga commedia che durerà per i prossimi 4 anni; sempre sperando non accada nient’altro che faccia cadere anche questo governo.

In Parlamento le due Camere apparentemente sono rimaste immutate, ma ad un occhio più vigile subito si accorgerà come, a differenza delle ultime elezioni, la DC non raggiunge autonomamente il numero di Seggi in parlamento che le garantiscono il predominio parlamentare, quindi ha bisogno più che mai di un aiuto da parte degli altri due fronti che hanno accaparrato i voti persi proprio dalla DC: il Fronte Popolare Nazionale (PCI e PSI) e il Blocco Nazionale (Destra)

E’ iniziata la ricerca ad una alleanza che avrebbe garantito almeno 2 di questi 3 partiti, o coalizioni, di poter formare il prossimo Governo e va da se capire come Comunisti e Destra non si sarebbero mai seduti allo stesso tavolo, quindi a prescindere qualsiasi risultato avrebbe implementato la DC al governo. Nonostante le difficoltà, la divisione interna e la caduta del precedente Governo la DC ribadisce il suo potere politico ormai intrinseco nel territorio italiano e quindi il vero ago della bilancia: DC e Destra o DC e Comunisti?

Inizialmente i Centristi avevano aperto le porte ad una possibile alleanza con il Partito Socialista Italiano, che assieme al PCI formano il Fronte Popolare, per formare un governo di un colore rosso chiaro, senza cadere in quel rosso sangue che solo a guardarlo ti fanno male gli occhi. I primi colloqui fra le due parti politiche avevano anche portato a dei piccoli risultati, sembrava che presto sarebbe nato il primo governo, in parte, socialista in Italia, ma colpo di scena tutto andò in fumo per colpa dei Comunisti del PCI.

Il PCI e il PSI sono quei parenti che si vedono una volta all’anno, di solito a natale, che ci parli per cortesia, ma che faresti a meno volentieri, vi volete benino, ma non così tanto; in poche parole vi usate solo per scambiarvi i regali è la cruda verità. Venuti a conoscenza dell’imminente creazione del Governo comprendendo i cugini Socialisti il PCI ha rescisso l’alleanza proprio con questi ultimi abbandonando il Fronte Popolare portando con sé, di conseguenza, i voti di coloro che avevano votato per il PCI e senza il matrimonio DC/PSI non avrebbe garantito la fiducia parlamentare per far nascere il Governo.

Questo atto di invidia da parte dei Comunisti ha segnato la rottura totale tra i due cugini che non si scambiano mai più i regali a Natale. Sembrava un vicolo cieco, poiché anche la strada DC/Blocco Nazionale non avrebbe portato la maggioranza completa, se non grazie ad alcuni voti proprio dei Socialisti. La risposta al dispetto Comunista, quindi un contro dispetto, dei Socialisti ha portato i voti necessari alla formazione del Governo di Centro-Destra, ma con un pizzico di rosso chiaro:

Presidente del Consiglio: Amintore Fanfani (DC)

Affari Esteri: Gaetano Martino (PLI)

Finanza: Roberto Tremelloni (PSI)

Difesa: Paolo Emilio Taviani (DC)

Questi sono i principali Ministri che andranno a formare, assieme ad altri, la nuova squadra di Governo e possiamo subito notare come la DC abbia il controllo del Governo e della Difesa; la Destra con Martino chiamato a sostituire Sforza si occuperà degli Affari Esteri; mentre ai Socialisti che sono stati la chiave di volta per la nascita di questo governo gli viene riconosciuta questa importanza con il Ministero della Finanza.

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“Profondo Rosso”


- In Europa, precisamente ad l’Est Europa è divenuto ormai la “culla” dell’ideologia Comunista la quale ha trovato terreno fertile quelli che sono territori popolati da uomini poveri e deboli; attenzione non fisicamente, conosciamo tutti le grandi imprese fatte dai popoli balcani contro la tirannia Ottomana o lo strapotere Russo, ma deboli intellettualmente al punto di esser divenuti servi di coloro che si autoproclamano “Comunisti”.

La Romania attraverso lo strumento democratico del “voto” ha dato la possibilità al Partito Comunista Rumeno di poter ottenere le chiavi del governo e dunque possiamo mostrare come l'ennesima nazione si aggiunge alla collezione Sovietica. Questa volta almeno la figurina non è stata azzeccata all’album con la polvere da sparo, forse qualche imbroglio sottobanco si chissà, ma per il volere del popolo che ben presto si renderà conte del disastro che hanno causato.

La cosa “bella” è che quando si renderanno conto dell’errore ormai sarà troppo tardi la piaga è entrata in circolo e non si toglierà mai più se non con la violenza. Poveri loro.

Più giù della Romania troviamo lo Stato Bulgaro mantenuto al potere fino a poco tempo fa dal Re bambino Simeone il quale in seguito ad un colpo di stato orchestrato dal KGB ha detronizzato il Piccolo e messo al potere dei Comunisti.
Il giovane ha chiesto rifugio in Italia, come il Re Rumeno Michele, e ovviamente le porte italiche sono sempre aperte a chi fugge dalla violenza rossa soprattutto se con se porteranno tante ricchezze. Le “corone cadute” con sé hanno portato buona parte delle loro ricchezze e una buona parte sarà devoluto allo Stato Italiano come “regalo” della nostra ospitalità.

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“Zio Miha”

- Draza Mihajlović è il nome del generale Serbo che sta guidando la Nazione slava nel ricoprire un ruolo predominante nella zona dei Balcani. Zio Miha è così che viene chiamato dalla popolazione, principalmente dai più giovani, principalmente per il suo aspetto e la barba che lo fanno sembrare molto più anziano; un uomo che ha conquistato la fiducia del suo popolo e il rispetto dei soldati avviando una campagna anti comunista proprio mentre intorno a lui le nazioni cadevano nella stretta Sovietica.

Dopo aver depurato il proprio territorio dalle erbacce brutte e cattive, il buon Zio Miha ha deciso che è giunto il momento della controffensiva e di invadere lo stato effimero della Macedonia Comunsita. Le ragioni per cui i Serbi pretendono di essere i predominanti dei popoli Slavi nei Balcani a noi è ignota, loro hanno le loro tradizioni, i loro costumi, per noi è impossibile stabilire chi ha ragione. Per ovvi motivi di vicinanza il Governo Italiano ha contattato lo Stato Maggiore Serbo per esprimere il proprio appoggio in questa guerra contro i comunisti macedoni e per invitare ufficialmente la Serbia nella NATO.

L’Invito è stato accettato e nei prossimi mesi quando saranno firmate le ultime scartoffie la Serbia entrerà nella Famiglia Atlantica diventando di fatto il baluardo occidentale nella zona dei Balcani. Le notizie serbe ci informano che l’occupazione della Capitale Skopje sta avvenendo con estrema facilità e che nel giro di poche settimane, se non pochi mesi, l’intero territorio sarà assoggettato alla Serbia e anche lì avverrà il consueto bonifico delle erbacce.

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Messaggio Da Falco Mer Mar 02, 2022 11:31 pm

Con questo articolo ci catapultiamo avanti nel tempo portandoci al Novembre del 1962, appena finita la Crisi dei Missili di Cuba. Il tempo di gioco sarà: un giorno uguale un mese.
La settimana prossima probabilmente ci sarà un ultimo salto temporale, che ci porterà negli anni ‘70 oppure ‘80.
Sulla pagina principale è stata aggiunta la nuova mappa del mondo, andatela a guardare.
Questo articolo è un “riassuntino” degli eventi.


::: Neues Deutschland Radio Berlino :::
Novembre 1962



Il racconto di dodici anni
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=https%3A%2F%2Ftse3.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DOIP . Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 Kira_Kirillovna_1938
Sulla sinistra la celebre aviatrice Hanna Reitsch, prima donna nello spazio. Sulla destra l’Imperatore e sua moglie.

E’ il novembre del 1962, l’Impero Tedesco festeggia con allegria la rinnovata gioventù dei suoi 12 anni.
Esatto, sono passati 12 anni da quando la monarchia prussiana fu restaurata nel lontano 1950, e da allora l’aquila a due teste dal bel piumato bianco veglia con regale signorilità sull’Europa. Lontano è il ricordo dello scandalo di Danzica, che mise la parola fine all’imbarazzante biennio della Repubblica Federale: non più Adenauer, adesso il nostro cancelliere si chiama Hans Globke (Zentrum-CDU), dell’ormai defunto Partito Comunista sono rimasti soltanto i graffiti della falce e del martello sopra i vecchi muri scrostati, mentre la SPD guidata da Willy Brandt non è che un debole partito di seconda classe. L’unica opposizione apertamente schierata a favore dell’Unione Sovietica è il Movimento Sociale di Strasser: ma non perché egli sia un comunista anzi, Strasser crede nella famosa terza via, il superamento cioé sia del capitalismo a stelle e strisce che del comunismo sovietico senza radici e senza religione. E’ stato proprio Strasser ad invitare lo scultore Arnold Breker a scolpire una statua ad Adolf Hitler a Berlino: una Germania che ritrova se stessa.
La nostra cultura ha conquistato il mondo attraverso il cinema e la musica, che sono l’orgoglio della nostra nazione. La famosa aviatrice Hanna Reitsch è stata la prima donna a volare nello spazio profondo. Il popolo tedesco non è mai stato tanto felice. La guerra non è che un triste ricordo che i padri raccontano spesso ai propri figlioli: un male che non deve mai più ripetersi. E non si ripeterà: perché i giovani d’oggi pensano all’amore e sono distratti dalle belle ragazze.

Oggi è anche il compleanno del nostro Imperatore.
Migliaia di persone sono arrivate dai quattro angoli della Germania in una Berlino pitturata di bianco e di nero per fare gli auguri di buon compleanno a Luigi Ferdinando e a sua moglie, la Granduchessa russa Kira Kirillovna, che si è letteralmente bagnata per i complimenti della folla. Il liberale Ferdinando ha ricordato con una nostalgica lacrimuccia il padre Wilhelm stroncato da un infarto nel 1951, anno in cui salì sul trono. Non fu facile spennellare l’antico splendore della Germania, restituendo un significato alla desueta parola democrazia, ed una legittimità ad un paese inginocchiato.

Così mentre la Guerra di Corea incrinava i fragili rapporti tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, il parlamento tedesco votava una nuova costituzione. E mentre la Cina cercava inutilmente di invadere Taiwan bombardandola per mare, la Germania ricostruiva la grandezza del proprio esercito, intessendo con Francia ed Italia una relazione sempre più intima. Quando nel 1956 Israele attaccò l’Egitto e cercò di impadronirsi del Canale di Suez, l’Impero Tedesco si schierò dalla parte del Regno Unito, guadagnandosi la stima della flotta inglese: “Non lo ripeterò una terza volta: nel ‘39 abbiamo combattuto il nemico sbagliato” avrebbe detto il Generale Montgomery, stringendo la mano al nostro ministro degli esteri.
Cominciò quindi la corsa allo spazio dopo che i russi ebbero lanciato in orbita lo Sputnik, poi la cagnolina Laika ed infine Yuri Gagarin: il primo essere umano ad aver visto il pianeta Terra da lassù. Sembrava che l’Unione Sovietica fosse destinata a conquistare anche l’universo e tutti alzavano gli occhi al cielo tremando di paura, finché lo scienziato tedesco Werner von Braun accese un faro di speranza: anche la Germania aveva varcato i confini della volta celeste.

L’idea di un’Europa unita non sembrò poi tanto assurda.
Gli Stati Uniti non sono mai andati oltre le loro promesse: il Piano Marshall per esempio arrivò soltanto come reclame e Francia, Italia e Impero Tedesco dovettero collaborare assieme per uscire fuori dalla catastrofe del dopoguerra e per evitare di essere schiacciati dal piedone sozzo del Gigante Sovietico. Così entrarono nella Comunità Europea il Belgio, il Lussemburgo, l’Austria e la Repubblica Ceca. Il Cancelliere Globke sembra abbastanza fiducioso, i trattati sono andati avanti e non esclude la creazione di un parlamento europeo a partire dal prossimo anno.
L’unica spina nel fianco della Germania è rappresentata dalla Polonia: la Polonia, che ha rifiutato di entrare nello spazio economico europeo, e che ha oramai soppresso la democrazia, trasformandosi in una specie di dittatura militare plebiscitaria. Le elezioni in Polonia sono un qualcosa di apparente: sono ormai dodici anni che il Generale Stanislaw Kopanski vince le elezioni con il 95% dei voti. Tra Varsavia e Berlino non c’è ombra di amicizia.
Kopanski incolpa la Germania della Seconda Guerra Mondiale, e pretende ancora riparazioni!
Era il 1953 quando Kopanski salì al potere, e la prima cosa che fece fu una vera e propria pulizia etnica contro i tedeschi della Slesia e della Pomerania, che portò ad un esodo di 2 milioni di persone.
Danzica si rivoltò nel ‘56, ma i carri armati polacchi schiacciarono studenti, braccianti ed operai. Fu un massacro.
Il Generale Kopanski si giustificò, dicendo che gli insorti erano in realtà dei comunisti e che avrebbero sovvertito la Polonia: tuttavia queste dichiarazioni non fecero altro che suscitare la collera dell’Unione Sovietica.

La Germania sostenne la decolonizzazione, ma non ne trasse alcun beneficio.
I paesi arabi (la Siria, l’Iraq, l’Egitto) erano ormai delle repubbliche socialiste e sembravano guardare all’Unione Sovietica come un punto di riferimento contro il sionismo ebraico in Palestina. Il Regno libico della Cirenaica e le nuove nazioni africane guardavano sia ad est che ad ovest, ma mai a nord. La Francia aveva perduto l’onore in Algeria, macchiandosi dei peggiori crimini, e certo la Germania non avrebbe potuto appoggiare una guerra simile.
Poi c’era Cuba, colonia americana che è sfuggita tra le mani del proprio padre ed è finita per tingersi di rosso.

L’Unione Sovietica ha provato a piazzare i propri missili su quell’isola, provocando la ferma e decisa reazione americana, che è scaturità in una crisi che ha tenuto per un mese il mondo intero con la fronte fredda ed il fiato sospeso, ma grazie al cielo e soprattutto grazie alla mediazione di papa Giovanni, l'umanità ha disinnescato il seme di una Terza Guerra Mondiale.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Ven Mar 04, 2022 11:13 am

|  La Verità  |
- Dicembre -
- 1962 -


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“La Nuova Italia”

Questo piccolo specchietto, che troverete in un angolino di questo bellissimo quotidiano, serve come sunto degli ultimi 12 anni di vita repubblicana della nostra amata Italia; poiché reputo necessario ricordare non passo per passo, risulterebbe noiso farlo, ma rimembrare almeno due passaggi chiavi che hanno influenzato la nazione.

Il primo elemento chiave dell’ultimo decennio è il periodo denominato “Boom Economico” dai nostri stessi acclamati Economisti, i quali sostengono che gli anni 50 saranno ricordati per tale motivo per tutta la storia della Repubblica. Un grande benessere economico che ha abbracciato caldamente tutte le famiglie italiane: lavoro per tutti, paga buona, pane e vino a tavola, casa di proprietà, insomma la vita che tutti avrebbero sognato. Sul perché di tale crescita economica le teorie sono tante, qui invece di interpellare le più acclamate, e forse veritiere, vi pongo una teoria che in molti accantonano per paura.

Alcuni economisti, soprattutto internazionali, affermano che molti stati in seguito alla fine di una guerra ci sarà sempre un periodo di benessere, ovviamente per chi è sopravvissuto ed è questo il punto che spaventa, ovvero: si ricostruiscono le città, nascono nuovi negozi anche società importanti, arrivano aiuti dall’estero, meno concorrenza ecc ecc…
Detto ciò dovremmo ringraziare i vari governi che hanno lavorato in questi ultimi decenni per questo “Boom” oppure la Seconda Guerra Mondiale e di conseguenza il Regime dittatoriale?
Possibile che nonostante il tempo passi, sembra che l’ombra del Fascio è ancora proiettata sulla nostra penisola?  

Il secondo elemento che andremo ad analizzare sarà puramente politico, ovvero: nel corso dell’ultimo decennio si sono susseguiti vari governi tutti eretti dalla fiducia comune dei Democristiani e della Destra del Fronte Nazionale. L’alleanza politica che 12 anni fa sembrava diventare una comparsa nella filmografia repubblicano è divenuta in realtà un abituè del nostro cinema, proposto e riproposto in più salse alcune anche ottime da mangiare.

I Comunisti non si sono mai rivelati un vero e proprio problema, nonostante siano comunque una presenza abbastanza forte in Italia, ma nel corso del decennio è avvenuta una tendenza più violenta di alcuni seguaci del PCI. Molti iscritti al partito, soprattutto giovani, hanno iniziato a manifestare il loro dissenso verso alcune scelte del governo, che ricordiamo è assolutamente legittima come cosa, ma utilizzando la violenza come strumento: risse, pestaggi, atti vandalici, manifestazioni non autorizzate, scontri con le forze dell’ordine. Gli scenari di questi atti barbari sono le strade ovviamente, ma soprattutto le scuole in cui molto spesso si affrontano a suon di sprangate molto spesso fino alla morte.
Questo problema è stato più volte nominato dai vari Ministri dell’Istruzione i quali hanno cercato di tamponare questo fenomeno purtroppo invano che si sta diffondendo a macchia d’olio.
Per ritornare al PCI le accuse secondo cui la nuova leva comunsiat sia più violenta è perché in seguito alle persecuzioni dei carabinieri, post risse per esempio, vengono rinvenuti tessere che confermano la partecipazione alla PCI. In difesa il partito c’è da dire che si è sempre dissociato da questi eventi scomunicando i violenti in seguito agli arresti, questo è sicuramente un sintomo di debolezza politica del comunismo, ma di conseguenza si può temere una rivoluzione rossa per mano di questi giovani in futuro.    


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“Quadro Politico”

Presidente della Repubblica: Antonio Segni (DC)

Presidente del Consiglio: Giovanni Leone (DC)
Ministro della Difesa: Giulio Andreotti (DC)
Ministro della Finanza: Roberto Tremelloni (PSI)
Ministro degli Esteri: Amintore Fanfani (DC)

La lettura è molto chiara: la Democrazia Cristiana domina il panorama politico italiano attuale, come negli ultimi anni, soprattutto grazie all’appoggio del Partito Liberale Italiano la maggior espressione della Destra Italiana del momento. La fiducia della Destra arriva in seguito ad alcuni accordi e patti con la DC che nel corso dei governi ha accettato delle leggi volute dalla Destra, probabilmente si continuerà su questa falsariga finché il giocattolo non si rompe.  

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“Un Posto Al Sole”


Nell’ultimo decennio i salotti politici sono stati l’epicentro di dibattito sulla questione “Colonie” o meglio dire sul fenomeno della “Decolonizzazione” ovvero il processo inverso dell’imperialismo europeo avvenuto, in periodi differenti, in tutto il mondo: America, Africa e Asia in cui le principali potenze si sono di fatto divisi la torta in tante fette. La prima colonia a distaccarsi dalla sua Madrepatria è proprio l’India di Gandhi post Seconda Guerra Mondiale per assurdo senza combattere, nonostante fosse da sempre la perla dell’Impero Britannico e da qui in seguito altre colonie si sono adoperate per ottenere la sua indipendenza.

Per quanto riguarda l’italia la storia è conosciuta da tutti: l’Impero Italiano è stato smantellato con la sconfitta della Guerra per cui Abissinia, Eritrea e Libia sono state perdute a favore di Inglesi e Francesi, come giusto che fosse. Il Governo Italiano sostiene che sia il momento di una seconda ondata di colonizzazione italiana in Africa, di approfittare di questo momento in cui le potenze europee hanno abbassato la guardia per affondare gli artigli.

L’Italia ha bisogno di ampliare la sua potenza, accrescere la sua economia in particolar modo trovare fonti energetiche che possano portare all’autodeterminazione la Nazione. Le potenze Europee nei secoli hanno ipocritamente occupato territorio in altri continenti di fatto sfruttando le risorse del territorio a discapito dei popoli autoctoni, indi per cui l’Italia ora rivendica tale “diritto” di cui gli stessi Europei si sono auto conferiti nei secoli passati. E’ un discorso molto cinico, quasi di cattivo gusto, ma purtroppo reale: l’Italia ha bisogno di colonie, magari non saranno sfruttate fino all’osso, cercherà di fare anche cose buone: ricostruire case, strade, creare lavoro, potenziare la sanità e l’istruzione.  

La manovra politico/militare “Un posto Al Sole” ripesca questo nome dalla propaganda Regia per la campagna in Libia nel lontano 1911, sperando in un successo come all’epoca. Questa operazione è fortemente voluta dal Ministro della Difesa Andreotti sostenuto da una fetta del suo partito e soprattutto dalla Destra, questo dovrebbe essere il “favore” per mantenere in vita questo governo. L’appoggio del mondo cattolico italiano è un po 'diviso: una fetta sostiene la decolonizzazione mentre l’altra sarebbe favorevole per esportare il cattolicesimo (un classico).
Il pensiero dei cattolici è rilevante fino ad un certo punto essendo la Repubblica laica non è influenzata dal Papato o enti simili, ma la stragrande maggioranza della DC è composta da fedelissimi.
La parte militare dell’operazione sarà affidata al Generale Aldo Rossi nonché il Capo di Stato Maggiore, il quale spinge per realizzare questo progetto e non c’è da stupirsi del resto i militari fanno questo di mestiere.

Abbiamo visto fino ad ora la parte teorica di questa possibile operazione, ma di fatto le “vittime” chi sono? La risposta è spontanea osservando la cartina geografica basta guardare sotto la suola dello stivale: Tunisia e Libia, la prima una nuova conoscenza da poco uscita fuori dalla sfera di influenza francese; mentre la seconda è un volto abbastanza conosciuta prima nostra e poi perduta, destinata a ritornare nelle nostre mani ad oggi divisa tra clan locali e governi militari che serpeggiano con violenza.

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“Tunisia”


Divenuta indipendente nel 1956 uscendo completamente dalla zona d’influenza francese, nel 1957 dopo appena un anno di indipendenza viene proclamata la caduta della Monarchia Husaynide e la nascita della Repubblica Tunisina. Un grande passo verso l’occidente, soprattutto considerando la natura laica che stava per intraprendere il paese da sempre legato, come tutti gli stati simili, alla propria religione.

Questa nuova Repubblica Africana poteva essere un partner dell’Italia vista al vicinanza la collaborazione era scontata, il tutto addolcito con qualche riferimento storico: Roma e Cartagine uniti nella prosperità, sarebbe stato fantastico se solo il Presidente Tunisino Habib Bourguiba non abbia manifestato ultimamente delle tendenze socialiste.

Il pericolo che uno stato così vicino all’Italia possa entrare nella sfera d’influenza Sovietica e iniziare un processo di “accerchiamento” della penisola, vedi gli sloveni di Tito, è un immaginario che preoccupa molto il Governo Italiano. Per cui l’idea di un attacco preventivo per impedire di far salire il Socialismo Sovietico al comando della Tunisia, sta sempre di più prendendo piede.

“Libia”
 

Ahh la Libia… e’ la classica cotta estiva di cui pensi di liberartene a fine estate, ma per qualche oscuro motivo ne rimani innamorato, cerchi di staccarti da lei, ma gira e rigira ritorni sempre da lei. La Libia è la nostra India per gli Inglesi, l’Algeria dei francesi, l’Europa per gli Americani (?), credo ci siamo intesi quanto sia importante per l’Italia.

Da quando ci fu strappata prepotentemente, e giustamente, il territorio ibico è stato abbandonato a se stesso dalle truppe anglo-francesi: i Clan locali si sono divisi la Nazione e combattono fra di loro per la supremazia della Tripolitania; mentre dall’altra parte la Cirenaica il comando è mantenuto nelle mani di un Re, ma le notizie sono molto scarse non sappiamo se è ancora in vita. La situazione è parecchio complessa e confusa, un intervento italiano potrebbe non bastare vista la natura ribelle della popolazione libica, per cui a differenza della Tunisia la Libia potrebbe rimanere solo un sogno e lasciarla cosi abbandonata a se stessa.

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Messaggio Da Astrid I Sab Mar 05, 2022 3:05 pm

[] «Красная Газета» - это Голос Советского Народа []

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{} Эпоха Крущёва {}
{ Il tempo di Chrushev }
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Sulla sinistra Chrushev con una pannocchia in mano.
Sulla destra Chrushev e Che Guevara felicemente ubriachi.

E’ l’alba di un nuovo anno e la neve cade a picco sopra i comignoli di Mosca.
La notte gelida regna lunga sul giorno, e al mattino silenziose stalattiti di ghiaccio pendono dai balconi delle case.
Nonno Gelo salta fuori dalla sua slitta ed infila sotto il grande albero simpatici regali nelle case di ogni bambino, che sua figlia, la graziosa Nevina ha impacchettato con abile maestria come una dipendente delle poste di tutto rispetto: in Russia il capodanno è la più importante di tutte le feste, e Nonno Gelo è l’unico che lavora.
Chi abita nelle campagne trascorrerà il resto dell’Inverno sulla neve, abbeverandosi la sera con una buona tazza di thé caldo.
Chi abita nelle città lascerà il proprio appartamento per trascorrere le vacanze nella cara Dacia di campagna, dove potrà finalmente tornare a respirare l’aria fresca delle antiche foreste della Siberia, passeggiando tra il cinguettio degli uccelli ed il ruggito degli orsi bruni.

Tutti in fondo meritano un po' di riposo su questa Terra irrequieta, e per stemperare la crisi dei nervi di Cuba persino il nostro presidente Chrushev se ne è dovuto andare in vacanza: ha scelto la Crimea, ritirandosi come un eremita in una villa assai modesta che si affaccia sulle dolci acque dello stretto di Kerch. Sono mesi che non abbiamo avuto notizie del presidente.
““Lasciatemi in pace””, sono state le sue ultime parole. E da quel momento nessuno ha visto più Chrushev.
Dobbiamo capirlo, povero Nikita! Proviamo a metterci nei suoi umili panni:

in un solo anno tutti (o quasi tutti) i paesi africani diventano indipendenti e chiedono a Mosca un piccolo aiuto; nello stesso anno i paesi arabi prima annunciano di aver trovato un accordo per unirsi in un unico stato ma poi mandano tutto all’aria; sempre nel 1960 la Cina decide di fare di testa propria massacrando milioni di contadini con piani quiquennali stupidi, riduce il Tibet in schiavitù e dice di non voler stare più nel blocco sovietico; cosicché passa un anno, ma neanche il tempo di mandare il primo uomo nello spazio, che Kennedy cerca di invadere la Baia dei Porci a Cuba, a questo punto Chrushev decise di installare dei missili nucleari sull’Isola per difenderla una volta e per tutte: ma santi numi che delirio che ne venne fuori!
Durante la conferenza delle Nazioni Unite l’inutile rappresentante delle Filippine (che fino a poco fa erano una colonia americana) accusò l’Unione Sovietica di fare dell’imperialismo nell’Europa orientale. Chrushev che era tranquillo ebbe un’improvvisa crisi di nervi. Si tolse la scarpa e la sbatté sul tavolo, imprecando parolacce per dieci minuti.
Papa Giovanni XXII dovette alzare il sedere dal soglio pontificio e volare fino a New York per risolvere la faccenda.
Tuttavia anche Kennedy in fondo era una brava persona e i due finirono per bere assieme un po' di vino californiano.

Tornato a Mosca, Chrushev credette di aver fatto una cosa buona, ma quel folle di Brezhnev anzicché congratularsi con lui per aver scongiurato l’inizio dell’apocalisse si lamentò del fatto che il presidente avesse stretto la mano al papa: una cosa che un vero comunista non avrebbe mai fatto.

Certo, i politici sono strani, ma non ascoltarli perché il popolo ti vuole bene, Chrushev. Tra te e i tuoi predecessori c’è un abisso profondo quanto la fossa delle Marianne.
Prima di te c’erano soltanto uomini noiosi dal viso inespressivo, cervelli meccanici e prevedibili. Tu parli al popolo invece, Chrushev. Tu parli come il popolo, tu bevi come il popolo, ti comporti come il popolo.
Tu sei un uomo del popolo.


Fu Chrushev a denunciare pubblicamente i crimini di Stalin (1930-1946), colpevole di aver lasciato morire di fame milioni di contadini, macchiatosi dell’omicidio di Trotsky, di Bucharin e di molti altri eroici compagni. Persino le fosse di Katyn in Polonia sono state opera di Stalin, e non di Hitler come il mondo aveva invece creduto. Chrushev poi dimostrò con documenti alla mano che quell’uomo senza cuore aveva manipolato a proprio piacimento il testamento di Lenin per farsi nominare suo successore, sebbene quei due non si conoscessero neppure.
““Stalin era diventato uno psicopatico, vedeva spie e traditori dappertutto, non potevi neanché battere le ciglia, e credetemi quando vi dico che eravamo costretti a bere vodka tutto il tempo per nascondere la paura.””

I popoli dell’Unione Sovietica rimasero scioccati, ma da quando quel discorso fu pronunciato l’aria cambiò:
Chrushev liberalizzò l’economia, e l’arte e la cultura proliferarono liquidando per sempre la censura stalinista.
Gli artisti avrebbero potuto dipingere e scolpire qualunque cosa, purché non offendesse i sentimenti del popolo russo.
Persino a scrittori come Solzenycin venne finalmente concessa la libertà di criticare il comunismo sovietico.
Certo, qualcuno si mise in testa un’idea meschina e tentò di approfittare di questa ventata di libertà per sovvertire lo stato (Budapest 1956), ma l’esercito provvedette a disperdere pacificamente i manifestanti, impedendo che la Repubblica Socialista Ungherese venisse inghiottita da rigurgiti stalinisti, o peggio ancora da rigurgiti fascisti.

{} Кризис Туниса и Варшавская пошечина {}
{ La crisi di Tunisi e lo schiaffo di Varsavia }
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-dCi0IBKIPUk%2FVNvXpjALc7I%2FAAAAAAAAmd4%2FaMhfLpMbjhM%2Fs1600%2Fberlin-wall-art . Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 4 ?u=https%3A%2F%2Fmedia.cnnchile.com%2Fsites%2F4%2F2020%2F09%2Fbfstsarbomba1

Sulla sinistra Il muro. Sulla destra la detonazione della Bomba Tsar in Siberia.

Ci chiedavamo preoccupati che fine avesse fatto Crushev.
Il presidente è tornato dalle vacanze un tantinello ubriaco, e un po' più nervoso di quanto ci saremmo aspettati.

““Gli italiani sono impazziti”” ha semplicemente detto davanti ai deputati del Soviet Supremo, ““Francia e Regno Unito stanno andando incontro ad un processo di decolonizzazione, ma l’Italia cerca ancora un posto al Sole: un ducetto di nome Giovanni Leone anzicché parlare di libertà, nel ventesimo secolo parla di colonialismo ed i comunisti italiani anzicché opporsi cosa fanno? Si schierano dalla sua parte!”” Il ministro degli esteri Andrej Gromyko ha continuato prendendo la parola, ““sono incredibilmente dispiaciuto, stavamo costruendo con l’Italia un rapporto quasi idilliaco, ma siamo loro malgrado costretti a sospendere tutti i trattati fatti con Enrico Mattei (Eni): ma benché deluso devo ammettere che i tedeschi avevano ragione, con gli italiani non è possibile raggiungere nessun tipo di accordo sul lungo termine. La menzogna scorre nel loro sangue. Non venderemo petrolio ad una nazione che invade un popolo, quello Tunisino, che gode di indipendenza da oltre 6 anni, ma che ha soprattutto scelto il socialismo arabo come la via maestra da seguire.””

Gromyko non è andato oltre, ma ha cominciato a prendere contatti con il capitano Mu’ammar Gheddafi e con il re della Cirenaica Idris I, assicurando che qualora l’Italia avesse messo le proprie mani anche su Tripoli, l’Unione Sovietica sarebbe intervenuta e avrebbe fermato il neofascismo romano in mare. Siria, Iraq, Egitto, Algeria, Mauritania, Mali, Marocco, Chad, e persino l’Imperatore Etiope Hailé Selassié hanno denunciato la politica coloniale criminale italiana e chiedendo sia all’Unione Sovietica, che agli Stati Uniti d’America di punire Roma con giuste sanzioni.
Tuttavia gli Stati Uniti non esistono più, e l’unica garante della pace nel mondo rimasta è la Russia.

Il Presidente Crushev invece è andato oltre, infuriandosi come un cavallo imbizzarrito.
““La Repubblica Ceca deve lasciare il Patto Atlantico”” ha dichiarato, ““se non lo farà: ci saranno ripercussioni.””
In una sola notte, per ordine di Crushev centinaia di muratori hanno innalzato un imponente muro che separerà la Slovacchia dalla Repubblica Ceca partendo dalla città di Ostrava fino a Brno. Il muro continua per chilometri e chilometri di filo spinato snodandosi attraverso il confine con l’Italia, con la Grecia e con la Serbia: una vera e propria cortina di ferro. ““Non possiamo permettere che delle spie occidentali entrino tanto facilmente nei territori sovietici, destabilizzando le nazioni socialiste.””

Come se non bastasse, a far innervosire ancora di più il quieto bontempone Chrushev ci pensa la Polonia:
l’anziano dittatore polacco Stanislaw Kopanski sarebbe morto placidamente nel sonno per un ictus, lasciando la Polonia nel caos (secondo un’altra versione dei fatti, Kopanski sarebbe invece morto in un incidente aereo). L’esercito polacco avrebbe preso il potere, mettendo a morte il comunista Gomulka, il socialista Mikowski e numerosi ebrei. Il Generale Mikolaykzyc sostiene che la situazione è tutta sotto controllo. Ma se (come egli afferma) le squadracce armate rispondono ai suoi comandi, allora il mandante di questi disordini è lo stesso Mikolaykzyc!
““Basta!”” ha gridato Chrushev sbattendo un pugno sul tavolo.
La Polonia avrà due mesi (48 ore) di tempo per deporre le armi, dopodiché l’Unione Sovietica varcherà il confine.

La detonazione della Bomba Tsar nell'Artico ha causato una tempesta di fulmini nucleari, che è stata seguita da un grande terremoto, e che ha portato alla distruzione di tutte le forme viventi nel raggio di 35 chilometri.
Intere montagne sono state polverizzate nell'esplosione, lasciando un immenso cratere al loro posto.
L’Unione Sovietica possiede armi nucleari due volte più potenti della Bomba Tsar.
Chiunque scelga poco saggiamente di intralciare il nostro cammino, ne sarà travolto, e pagherà terribili conseguenze.


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Messaggio Da Ale da desio Sab Mar 05, 2022 6:01 pm

GENNAIO 1963
L’UMANITE
Cari lettori, come ben sapete il nostro giornale ci tiene a farvi un riassunto delle cose successe negli anni dopo grandi svolte, e questa volta e toccato al nuovo modello di governo ideato da De Gaulle e approvato da voi cittadini francesi.

Ma tutto a suo tempo: prima vorremmo farvi un breve riassunto dell’ultimo decennio circa, cosi da tenervi pienamente informati, e in modo che capiate tutto nel migliore dei modi. Come ben sapete fin dalla fine della guerra il nostro grande paese p sempre andato avanti crescendo, rimettendosi in carreggiata e fronteggiando i problemi con calma e mente, e così ha continuato a fare, e noi vorremmo dividere tutte le cose da sapere in tre punti:
▪ Politica economica: per rafforzare ancora di più la nostra economia sono state costruite 3 grandi ferrovie in tre regioni fondamentali (Lille, Nancy e Bordeaux) per la produzione di legna, ferro e grano. Inoltre esse permettono veloci e facili spostamenti tramite il paese anche per lavoratori e turisti. È già in costruzione un altro snodo a Tolosa e ne sono previsti altri a Parigi e altre città centrali.
▪ Politica interna: per evitare una espansione socialista, dalla fine del governo di Auriol, si è cercato di respingere la mentalità sovietica, fino ad arrivare allo scopo prefissato di avere un governo di destra solido e pronto a difendersi dalla minaccia rossa (ma di questo parleremo dopo).
▪ Politica estera: il nostro paese, come detto dal nuovo e fiorente governo tedesco, sta migliorando sempre di più i rapporti con Francia e Italia, con le quali commercia e fa affari. Inoltre la NATO sta lavorando ad un progetto di difesa del territorio e ad un progetto sulla produzione di armi di massa, che il nostro paese potrebbe avere nel suo arsenale non fra molto tempo.

IL NUOVO GOVERNO
Ora la notizia tanto attesa: la Quinta Repubblica Francese
Tutto iniziò con la guerra d’Algeria che scosse il parlamento e la Francia intera. Come molte altre colonie l’Algeria chiedeva l’indipendenza, ma notando che come ogni paese colonizzatore la Francia non voleva subito staccarsi da una sua colonia, ormai parte di sé, i cittadini algerini iniziarono a rivoltarsi violentemente, e subito la popolazione si divise in due: la parte orientale, violenta e contro alla colonizzazione francese, la parte occidentale, fedele e felice della colonizzazione francese e alleata della Francia
Le due parti iniziarono a combattersi, ma dalle casse dello stato uscirono decine di miliardi di franchi, fino a quando De Gaulle, lo storico generale dell’esercito francese, se ne approfittò e instaurò un nuovo tipo di governo: la repubblica semipresidenziale, che consiste in un governo dove il presidente ha un potere molto maggiore a quello della repubblica parlamentare, e il governo e composto dal primo ministro e dai vari ministri per i differenti settori, questo fu deciso da un referendum che venne votato il 28 settembre 1958, e che ebbe come risultato vincente il sì, che ebbe il favore del 79,2% della popolazione, che appoggio De Gaulle.
Subito ci furono le elezioni, che videro protagonista la destra con i suoi 3 partiti principali: Unione per la Nuova Repubblica (UNR), Repubblicani Indipendenti (RI) e Unione Democratica del Lavoro (UDL). Come partiti socialista c’era il Partito Centro Democratico (CD) e il Partito Socialista Unificato (PSU). I candidati principali erano Georges Pompidou per la destra e Alain Poher per i socialisti.
Le elezioni ebbero luogo il primo giugno per il primo turno e il 15 per il secondo, i risultati furono:

Georges Pompidou
Alain Poher
I turno
Voti:10.051.783
44,47%
Voti:5.268.213
23,31%
II turno
Voti:11.064.371
58,21%
Voti:7.943.118
41,79%

Il nuovo governo era quindi composto da:
▪ Charles De Gaulle: presidente della repubblica
▪ Georges Pompidou: primo ministro
▪ Maurice Couve de Murville: ministro degli affari esteri
▪ Pierre Mesmerr: ministro della difesa e dell’esercito
▪ Valery Giscard d’Estaing: ministro delle finanze e degli affari economici
▪ Marc Jacquet: ministro dei lavori pubblici e dei trasporti
NUOVI PROGETTI
Il governo si è subito messo a lavorare sulla questione Algeria, e si e deciso che alla parte rivoltosa sarà lasciata l’indipendenza, mentre la parte fedele alla Francia verrà riconquistata.
Inoltre ci sono già progetti per ottenere la bomba nucleare, in modo di essere al pari con l’unione sovietica.
Cari lettori per oggi abbiamo finito, ma già domani potrete leggere i nostri nuovi articoli.
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Messaggio Da F. Heinz Guderian Sab Mar 05, 2022 6:59 pm

THE DAY TELEGRAPH

Gennaio 1963


God Save the Queen




Gli anni 50 sono stati per gli inglesi anni di prosperità, nonostante le tensioni internazionali che potevano scatenare un conflitto nucleare, la società inglese proseguiva come se nulla fosse, neanche il processo di decolonizzazione intaccava la voglia di spensieratezza dei sudditi di sua maestà.  I salari erano in aumento, il razionamento dei generi alimentari stava per giungere al termine, si moltiplicarono i campi estivi, ora la gente si dedica agli hobbies che non più roba da alta borghesia o nobiltà. La bottega di quartiere venne mano a mano sostituita da grandi catene di negozi e centri commerciali, le macchine iniziarono a divenire un punto cardine della vita inglese con lo sviluppo necessario anche di una nuova rete stradale più moderna ed efficiente. Questi problemi portarono dunque anche alla necessità di sviluppare una cintura verde per proteggere la campagna dal rischio di una sconsiderata politica di sfruttamento del suolo e dall’eccessiva urbanizzazione.

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Cominciò ad entrare nelle case inglesi la televisione e tramite la BBc per la prima volta andò in onda l'incoronazione del sovrano, per la precisione quello della regina Elisabetta II nel 1953, un evento che attrasse un'audience di 20.000.000 di inglesi sebbene l’ex primo ministro Winston Churchill fosse contrario a trasmetterla.

Si perché il 6 febbraio 1952 Giorgio VI esalava il suo ultimo respiro nel suo letto a Sandringham, la residenza Reale nel Norfolk. Le precarie condizioni di salute di Giorgio VI negli ultimi tempi avevano portato la giovane Principessa Elisabetta a sostituirlo in più di un’occasione negli impegni ufficiali, uno di questi, o meglio l’ultimo l’avevano vista partire per il tour del Commonwealth, dove si imbarcò, insieme al principe Filippo. Partita da Principessa fece ritorno da Regina anche se l’incoronazione avvenne solo l’anno successivo il 2 giugno. L'incoronazione fu un momento di rinascita. Il Paese stava rinascendo dalle ceneri come la fenice e la situazione sarebbe andata migliorando.

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Il giorno tanto atteso iniziò con il corteo da Buckingham Palace all'abbazia di Westminster, il luogo in cui si tengono le incoronazioni dei sovrani inglesi fin dai tempi di Aroldo II, nel 1066. Migliaia di sudditi impazienti si accaparrarono i posti in prima fila lungo il percorso rimanendo accampati per tutta la notte nonostante la pioggia battente. Si stima che il giorno dell'incoronazione 3 milioni di persone affollassero le strade di Londra per acclamare la nuova regina. La giornata fu caratterizzata da sporadiche piogge, che tuttavia risparmiarono il momento del passaggio del corteo.  Esso fu aperto dalle guardie della brigata inglese, seguite dai contingenti delle forze armate dei Paesi del Commonwealth. Capi di stato e reali stranieri viaggiavano in carrozza, seguiti dalla regina stessa a bordo della Gold State Coach.
L'arrivo della regina Elisabetta all'abbazia di Westminster, dove attendevano 8.000 ospiti, diede inizio alla cerimonia religiosa che si sarebbe conclusa con l'incoronazione.

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Sull'altare, la regina recitò il giuramento dell'incoronazione, in cui prometteva di difendere la giustizia e le leggi del suo regno e di sostenere la fede anglicana. Poi, nel momento più antico e sacro della cerimonia, la regina fu unta con l'olio sacro dall'Arcivescovo di Canterbury mentre era seduta sulla sedia dell'incoronazione. Quando ricevette gli scettri reali, il globo, il mantello e infine la corona, la congregazione rispose con il grido: "God save the Queen!" 






Special Relationship




Come detto il Commonwealth ha subito dei duri colpi, ma ha resistito anche grazie alla bravura dei Primi ministri conservatori che si sono susseguiti come Eden o l’attuale Harold Macmillan.
Giunto a Downing Street, Macmillan concentrò la sua attenzione, per ciò che concerneva la politica estera, sulla ricostruzione della special relationship con Washington, posta in discussione dalla crisi del Canale di Suez, risultato raggiunto in brevissimo tempo, mentre sul fronte interno si ha una ripresa economica mai vista prima.

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Parlando proprio degli USA, notiamo come i rapporti bilaterali con il Regno Unito siano più fervidi e che ha trovato nel Presidente Kennedy un uomo con la schiena dritta e con il quale poter intavolare delle trattative. Un presidente nuovo che svecchiava gli ambienti della politica americana, il più giovane a conseguire questa carica, un presidente che affrontò la delicata questione della crisi dei missili di Cuba come un diplomatico affermato
 

Parliamo del vertice che si sta tenendo in questi giorni alle Bahamas tra il Kennedy e Macmillan che chiameremo l’accordo di Nassau.

Gli Stati Uniti sono la principale fonte di investimenti diretti esteri nel Regno Unito e il Regno Unito è anche il più grande investitore diretto estero negli Stati Uniti. Il commercio e il capitale britannici sono stati componenti importanti dell'economia americana sin dal suo inizio coloniale. Nel commercio e nella finanza, la relazione speciale è stata descritta come "ben equilibrata", con la regolamentazione " light-touch" della città di Londra negli ultimi anni che ha attirato un massiccio deflusso di capitali da Wall Street. I settori chiave per gli esportatori britannici in America sono l'aviazione, l'aerospaziale, le proprietà commerciali, i prodotti chimici e farmaceutici e i macchinari pesanti.

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Durante l’incontro il Segretario di Stato Dean Rusk affermerà “Non siamo solo i maggiori investitori l'uno dell'altro in ciascuno dei nostri paesi, l'uno per l'altro, ma il fatto è che ogni giorno quasi un milione di persone va a lavorare negli Stati Uniti per aziende britanniche che si trovano negli Stati Uniti, così come più più di un milione di persone vanno a lavorare qui in Gran Bretagna per le aziende americane che sono qui. Quindi siamo enormemente legati insieme, ovviamente. E ci impegniamo a rendere le relazioni USA-Regno Unito ancora più forti motori della nostra prosperità”

Dopo la fine del conflitto mondiale, che era la ragione principale della loro presenza, il numero di strutture statunitensi nel Regno Unito è stato ridotto di numero. Tuttavia, con l’avvicendarsi di nuovi sviluppi sul continente europeo si sta per invertire la tendenza.

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Le due nazioni hanno concordato che opereranno anche congiuntamente sulle strutture militari britanniche nel territorio britannico dell'Oceano Indiano e sull'Isola dell'Ascensione, una dipendenza di Sant'Elena nell'Oceano Atlantico. La US Navy potrà fare anche un uso occasionale delle basi navali britanniche a Gibilterra e Bermuda, e l'US Air Force usa la RAF Akrotiri a Cipro, principalmente per voli di ricognizione.

L'accordo prevede inoltre la fornitura da parte degli Stati Uniti al Regno Unito di missili a testata nucleare del tipo UGM-27 Polaris, in cambio dei quali il Governo britannico avrebbe affittato agli americani una base per sottomarini nucleari nell'Holy Loch, nei pressi di Glasgow. Anche se questi missili sarebbero stati parte di una "forza multilaterale" inserita in ambito NATO, essi avrebbero potuto essere usati in caso di "supremo interesse nazionale" mentre i restanti impianti missilistici installati nel resto del Regno Unito avranno una gestione condivisa di tutta l’alleanza atlantica. Infine i britannici avranno l'accesso alle strutture del Nevada Test Site per i futuri test nucleari e avranno a disposizione il know-how statunitense. 

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