L'angolo delle storie - L'angolo dei ruolisti
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Partita GDR | La quarta Alba

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Messaggio Da Astrid I Gio Feb 17, 2022 3:37 pm

Mussu ha scritto:Il vecchio Zio sam è qui per voi figli del capitalismo.
Anche zia Masha è quì queen
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Messaggio Da Falco Ven Feb 18, 2022 11:08 am

Sono felice di poter dire che la nostra GDR è incominciata!
Vi ricordo: 1 giorno nella realtà = 2 mesi nel gioco. E che tutte le proposte di alleanza, trattati e scambi commerciali, devono essere fatte nella messaggistica di supremacy in ON GDR!!

::: Neues Deutschland Radio Berlino :::
June 1948

L’alba della nuova Germania

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 Fotothek_df_ps_0000848_002_Kriege_%5E_Kriegsfolgen_%5E_Zerst%C3%B6rungen_-_Tr%C3%BCmmer_-_Ruin     Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fi.pinimg.com%2F736x%2Fb0%2F01%2Fa1%2Fb001a15b46df3222c7e672090393a1ed

Il Sole si alza affaticato e addolorato sopra i resti di quella che un tempo era Berlino, riflettendo la sua luce arancione tra la polvere delle case da anni ormai ridotte a macerie, e tra le cui pietre hanno trovato un tiepido riparo i topolini di cloaca. Un rottame inesploso dorme tranquillo sul tetto di una palazzina dalle fondamenta tremule, mentre sulla Friedrichstrasse un vecchio carrarmato arrugginito se ne sta da tempo immobile, chiedendosi mogio mogio che fine abbia fatto il carrista, e per quale assurda ragione il suo grosso cannone da guerra ora fosse diventato il sostegno dell’altalena di un bambino.
””Franz!”” lo chiama la mamma ””la colazione si raffredda””, e dalle finestre senza finestre, il piccolo Franz vide spuntare dal bordo del suo piatto la lunga coda caramellata di un bel topolone di fogna, di quelli ghiotti, cresciuti per bene.

Ma anche se infranta Berlino resta sempre Berlino, ed una carovana di provviste alimentari una domenica si, una no, fà una breve sosta ad Alexanderplatz per rifornire i suoi abitanti. Fino al dicembre del ‘43 nessun tedesco che vivesse nel tepore delle città avvertiva i morsi della fame poiché c’era il Fuhrer, ma dal ‘44 la carne ed il pane erano spariti da tavola. Quando fu annunciata la scomparsa di Hitler, sembrava che tutta la nazione si fosse suicidata: non zampettava neppure una formica per terra, e anche chi non aveva ascoltato l’annuncio alla radio si accorse che c’era qualcosa di storto in quell’aria tetra. Fu quella l’ora più nera per milioni di tedeschi.
Cosa ne sarebbe stato di noi? Ci si chiedeva pietrificati tutti, quando i giornali pubblicavano gli orrendi progetti che gli angloamericani avevano in serbo per il nostro paese: il più innocuo tra tutti era il piano Morgenthau, che avrebbe ridotto i tedeschi ad una mandria brulicante di schiavi agricoli senza memoria del proprio passato, mentre un certo Theodor N. Kaufman proponeva invece di sterilizzare tutti gli uomini tedeschi, cancellando così la Germania dagli annali della storia.
Traditi, intimoriti, immobilizzati, dispersi, disincantati, abusati, puntare il dito contro con qualcuno non sarebbe servito a nulla, e chi ci provò venne arrestato. L’ordine non si discute. Il Fuhrer era morto per sempre. Dio lo aveva voluto.
Quel giorno chi indossava la divisa delle SS non sapeva più a chi prestare giuramento, e presto se ne disfece.
L’immagine di Hitler appesa nei soggiorni delle nostre case, non era più diversa dalle fotografie dei parenti defunti.
Era come se d’un tratto tutta la Germania si fosse risvegliata dal lungo sogno nazionalsocialista, in un mondo dominato dalla guerra, dalla fame e dal terrore.

L’ultima insegna di quell’epoca bizzarra che fu il nazionalsocialismo, una svastica di duro granito, è stata falta saltare in aria questo stesso pomeriggio. In migliaia hanno guardato con gelida indifferenza il monumento scoppiare in frantumi, laddove fino a soli cinque anni prima un simile gesto avrebbe significato la condanna a più di vent’anni di lavori forzati.

L’alba della Repubblica

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=http%3A%2F%2Froyal.myorigins.org%2Fpics%2FCrown_Prince_Wilhelm_of_Prussia_and_the_German_Empire Whilelm III a sinistra e Konrad Adenauer a destra Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fwww.tagesspiegel.de%2Fimages%2Ftagesspiegel%2F12929412%2F4-format43

I minuti scorrono come l’acqua di un fiume, e il principe Whilelm III contempla con ansia il ritratto di suo padre. Quei baffi a manubrio non misero mai più piede in Germania a partire dal 1919, e nel 1940 il fu Imperatore moriva in Olanda, solo e dimenticato da tutti: talvolta qualcuno lo ha ricordato, ma con immenso disprezzo additandolo come il solo responsabile della Grande Guerra. Lo stesso Hitler aveva offeso pubblicamente il suo adorato padre definendolo un uomo incline alla sconfitta, e incapace di lottare fino alla fine, un verme che aveva consegnato la Germania agli ebrei di Versailles.
Sebbene egli fosse in grande disaccordo con il generale Stauffenberg, quando seppe che la congiura contro il Fuhrer era riuscita, il figlio del Kaiser si convinse ed accettò l’incarico di guidare l’intera nazione attraverso la sua notte più buia.
Da quel momento i sentimenti del popolo tedesco non furono chiari: molti cittadini restarono fedeli al nazionalsocialismo, accusando Whilelm III di essersi macchiato di alto tradimento, altri al contrario furono dell’opinione che una monarchia forte ispirata da precetti divini avrebbe potuto salvare il lustro della Germania. Poi ci furono certi comunisti, che pur essendo repubblicani si convinsero che il principe di Prussia era mosso da buone intenzioni, e lo presero in simpatia.
A dire il vero neppure il figlio del Kaiser riesce tuttora a dire se quell’attentato fu un qualcosa di necessario, oppure fu vana pugnalata alle spalle di un uomo che daltronde, sognava un avvenire glorioso per il suo paese, e niente di più.
E’ stato questo clima di incertezza a spingere l’Austria e la Germania verso il voto.

Gli esiti non erano scontati. Il voto dell’Austria è stato decisivo per la vittoria della repubblica: 60 a 30.
In serata il principe di Prussia ha incaricato Konrad Adenauer alla presidenza della nuova Repubblica Tedesca, il quale ha prima ratificato il Trattato di Saint-Germain en Laye, e poi firmato la nuova costituzione democratica, che sancisce: la Germania è una Repubblica Federale fondata su 12 “Lander” tra i quali l’Austria, che si autodeterminano attraverso il voto. Lo stato centrale si occupa soltanto della difesa, della politica estera, e della risoluzione delle controversie tra i 12 Lander. I diritti umani non saranno più un semplice obiettivo ma un dovere costituzionalmente difeso dalla Repubblica.
Infine la Germania promette solennemente di non violare più nessun trattato internazionale.

Il Presidente Adenauer ha dichiarato di nutrire speranza nel futuro della Germania, che dovrà essere fondata sulla pace e sulla tolleranza. Konrad Adenauer crede nell’Europa libera e sovrana, e spera di poter parlare al più presto con i leader di Francia e Italia appena il popolo tedesco avrà votato.
Il presidente Adenauer si presenterà nelle liste della CDU (Unione Cristiano Democratica), mentre Whilelm III ha dichiarato di voler fondare un partito che rappresenti quei milioni di tedeschi che ancora credono nella monarchia: l’Hohenzollern Partei (HP).
Ci sono poi i Socialdemocratici (SPD), i Comunisti (KPD), ed il Movimento Sociale Tedesco di Otto Strasser (DSB).


Il destino delle piccole patrie [Resoconto delle IA]
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fwww.zadarskilist.hr%2Fsites%2Fdefault%2Ffiles%2Fstyles%2Farticle_image_full_node%2Fpublic%2Fzdmedia%2Fdraza%2520mihailovic Draza Mihailovich a sinistra, e re Michele I di Romania a destra Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fpatrimoniupeles.ro%2Fwp-content%2Fuploads%2F2020%2F11%2Fed9ff0a1-a701-4370-ba5b-1e2b2990ce5b-1

Se quella crudele mattina il buon Dio avesse protetto il corpo Fuhrer dall’esplosione, la Germania non si sarebbe mai lasciata sopraffare dai disfattisti, avremmo respinto lo sbarco in Normandia, e dopo soli due mesi avremmo ottenuto la vittoria. La pace avrebbe trionfato sulla Terra, ma si sa: per uomini del calibro di Hitler il destino si comporta come una donna. Prima ti innalza in alto seducendoti. Poi lascia che tu sprofondi in deliquio. Forse dopo ti abbandonerà sulle coste di Sant’Elena dove contemplerai, Napoleone, la bianca spuma del mare, fino a ché l’anima non volerà via dal corpo.

Sotto la Grande Germania la pace sarebbe fiorita. Ma ora il mondo è un bordello.
A pochi chilometri da Atene culla della civiltà europea, l’azzurro cielo del mediterraneo è stato squarciato dal frastuono di tre mortai. L’obiettivo dell’esercito realista era una sede del Comitato di Liberazione Nazionale, che è stato centrato appieno durante il corso di una assemblea. Le vittime si contano a 400 tra i comunisti e i repubblicani, che dopo essersi impadroniti della Macedonia credevano di scendere a valle e puntare alla volta di Atene, dove con nervi d’acciaio sedeva re Paolo il Bello.
Sono quattro anni che la povera Grecia è dilaniata dalla Guerra Civile, le antiche reliquie dell’Acropoli e il porto del Pireo potrebbero andare perduti da un momento all’altro, ma le “potenze democratiche” ancora devono trovare una soluzione.
Persino l'Unione Sovietica non è ancora intervenuta, lasciando i partigiani greci soli.
Pericle darebbe fuoco alla sua stessa tomba, e farebbe bene.

Anche Leka re d’Albania, ha lanciato l’allarme, chiedendo in una lettera l’aiuto dell’occidente.
Quando l’ultima nave militare italiana lasciò il porto di Durazzo nel lontano aprile del ‘45, quello della neonata monarchia albanese fu un parto assai complicato. Come in Grecia anche in Albania i comunisti la fanno da padroni, ma questi ultimi a differenza dei primi non riserbano al prossimo né pietà né commiserazione: il cadavere tumefatto di una madre incinta è stato trovato penzoloni sopra un albero, appesa per una treccia di capelli di fronte ai cancelli di Tirana.
Non aveva occhi, e le mani le erano state amputate.
Il corpo apparteneva ad una donna serba di circa 20 anni.

In Serbia questo destino tocca invece ai comunisti.
Il dittatore serbo Draza Mihailovich ha voluto che tutti i comunisti del paese venissero impiccati ai pali della luce della capitale, come era d’uso nel lontano 1919. Di modo che chiunque si trovi a passeggiare per strada potrà ammirare lo spettacolo delle centinaia di morti dolcemente dondolati dal vento, e rivedere le proprie idee politiche sotto un’altra luce.
Certo, chi nasce nella civiltà potrebbe storcere il naso dinnanzi a questa barbarie: ma ripensi a quella povera donna.
Anche il Giovane Pietro II ha denunciato il primo ministro Mihailovich come un boia, e quasi lo avrebbe rimosso dal suo incarico, se non che, col senno di poi lo stesso re ha dovuto ammettere che il massacro dei croati e dei comunisti hanno fatto della Serbia una nazione sicura ed una monarchia forte.
La minaccia sovietica è qualcosa di lontano, ed il merito va tutto al partito “Cetnico” del pluridecorato Mihailovich.

Quanto alla Polonia e alla Romania, le ultime elezioni si sono dimostrate essere un duro colpo all’Unione Sovietica, con la vittoria del Partito dei Contadini in entrambi i paesi. Tuttavia se nella Romania del re Michele i comunisti eletti rappresentano un terzo del parlamento e potrebbero vincere le prossime elezioni nel lontano 1950, in Polonia il Partito dei Lavoratori e il Partito Socialista messi insieme non superano neppure la timida cifra di 10 deputati.
Il nuovo presidente polacco Zaleski, sapendo di essere stato elettoa pieni voti ha fatto ritorno a Varsavia dopo 9 anni di vita a Londra, ma trovandovi nient’altro che macerie ha dovuto trattenere le lacrime sul viso, dichiarando solenne che la capitale sarebbe stata ricostruita tale e quale a come era prima che l’inferno la devastasse, e che il popolo polacco risorgerà dalle proprie ceneri come l'antica Fenice.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Ven Feb 18, 2022 4:00 pm

| La Verità  |
Giugno
1948

// Prefazione d'inizio Anno:
- Carissimi lettori della Verità, con grande gioia scrivo queste parole per rendervi partecipi del grande successo che la nostra redazione ha conseguito nell’anno appena passato. Le vendite sono state eccelse e ciò è potuto avvenire unicamente grazie alla nostra linea politica, che perseguiamo come una fede divina, ovvero: raccontare agli italiani le notizie quotidiane senza nessuna influenza politica, ma restando senza ombra di dubbio imparziali senza nessuna catena vincolante. Ciò sarà anche quest’anno e per sempre.
Rinnovo i miei Ringraziamenti, a presto!

A.G. Direttore del quotidiano “La Verità” -

[--------]

“La Nuova Alba Italiana!”

- Sono passate poche settimane dall’inizio del nuovo anno. Abbiamo noi tutti passato questi giorni di festa con le persone a noi più care: genitori, nonni, zii, le nostre anime gemelle, con la nostra prole; riuniti tutti intorno ad un tavolo per banchettare spensierati a suon di vino e prelibatezze della nonna.

Eppure se vi soffermate un singolo secondo, non vi rubo troppo tempo, vi invito a scavare nei vostri ricordi non troppo lontani e rimembrare com’erano le nostre vite pochi anni fa. Cosa? Non vi ricordate nulla…strano, forse preoccupante, vi do una mano io.

C’era una volta tanto tempo fa… credo che per questa storia non sia questo l’inizio più adatto, riproviamoci.

Italia, 1940-1945: siede distesi nei vostri letti avvolti dal calore soffice delle lenzuola lavate la mattina precedente, si sente ancora il profumo di lavanda, è notte tarda e la stanza, così come tutta la città, è avvolta da un'oscurità tetra e spaventosa, ma allo stesso tempo misteriosa e attrattiva. Vi siete abbandonati nel mondo dei sogni ormai da ore, non so cosa stavate sognando e forse in alcuni casi neanche gradisco sapere… fatto sta che vi sentite sicuri e difesi, come un pargolo nelle braccia della madre. Ed è proprio in quel momento di pace assoluta che il mondo cade nell’oblio: degli aerei volano a bassissima quota per tutta la città ripetono più e più volte lo stesso giro, non né sono due, né tre, né quattro, ma un numero incalcolabile di uccelli metallici che come un violento terremoto fanno tremare le vostre abitazioni e il sangue si raggela dalla paura. Cadono le prime bombe dai cieli creando crateri al loro impatto, i palazzi cadono, le urla delle donne e i pianti dei bambini riecheggiano nelle strade fino a poco fa desolate come un deserto africano, mentre ora sono ricolme di famiglie disperate ed impaurite. Dopo le bombe arrivarono i proiettili delle carabine e ben presto tutto lo stivale si riempii non solo di italiani, ma anche di inglesi, americani, tedeschi, francesi, indiani, africani, una accozzaglia di soldati, carri blindati e aerei.

Questi eventi risalgono a pochi mesi fa, non stiamo parlando delle Guerre d’Indipendenza del 1800 anche perché a quei tempi non credo partecipassero anche gli indiani e gli africani…  La guerra è per fortuna alle nostre spalle, questo è vero, ma in noi deve restare vivo il ricordo di quei giorni di sofferenza che sicuramente non sono piacevoli da rivivere neanche nell'immaginazione, però abbiamo questo dovere morale che molti hanno già deciso di dimenticare.

Il nuovo anno è ormai tra noi e porta con sé un'aria di cambiamento importante per il nostro popolo, il quale nel mese del Santo Natale è stato chiamato ad esprimere il proprio desiderio in una votazione politica: il Referendum tra Monarchia e Repubblica, che di fatto cambierà per sempre il nostro Bel Paese. -

[--------]

“Come Si è Arrivati a Questa Votazione?”

- La debolezza militare e tecnologica, condita da una pessima organizzazione hanno portato il Regno d’Italia alla disfatta durante quella che viene ritenuta: “la Seconda Guerra Mondiale” causando anche una guerra civile tra sostenitori del regime dittatoriale fascista e i partigiani della resistenza. L’instabilità politica ha diviso l’intera penisola e nonostante la sconfitta del Regime, con l’allontanamento di Mussolini e lo scioglimento del suo Partito, non è servito a sedare gli animi più rivoluzionari di molti politici italiani che inneggiavano alla creazione di una Repubblica Italiana.

Il Re Vittorio Emanuele III dal primo dopoguerra fino agli ultimi anni di guerra aveva preso la decisione di diventare uno spettatore passivo degli eventi che lo circondassero, ciò lo rende indubbiamente, anche se solo in parte, colpevole dei mali che hanno afflitto il Regno: poteva evitare l’ascesa della Dittatura arrestando Mussolini e i suoi seguaci durante la famosa “Marcia su Roma” oppure poteva semplicemente evitare l’entrata in guerra dell’Italia, invece nulla.

Queste azioni hanno trasformato la figura del Re, e della sua Famiglia, in un traditore del Regno o quanto meno considerato con poca forza di volontà e coraggio per opporsi invece di rimanere succube degli eventi. La popolarità della Monarchia ha avuto un calo costante per tutto il periodo della dittatura e ciò si è riflesso nelle votazioni del Referendum avvenuto il mese precedente.

Il nuovo Re Umberto II, figlio di Emanuele III, al termine della guerra è susseguito al padre che per ovvi motivi ha ritenuto opportuno abdicare, magari speranzoso che il popolo avrebbe posto più fiducia nel figlio e salvaguardare il ruolo della Dinastia dei Savoia come regnanti dell’Italia. Fatto sta che Umberto II ha concesso un Referendum Popolare per decidere se continuare con la Monarchia dei Savoia o creare un Repubblica e accontentare la classe politica. Fino alle elezioni la figura del Re è stata congelata, così come quella del Primo Ministro e del suo concilio, ponendo come unico detentore di potere il Generale Pietro Badoglio a cui è doveroso concedere due parole per ringraziarlo del lavoro svolto con efficacia e dedizione.

Ma quindi le votazioni che esito hanno avuto?
Chi ha vinto Umberto II o i Politici Repubblicani?
Sappiamo che vi state scervellando e che l’ansia vi pervade l’intero corpicino, quindi ecco qui il cavallo vincente: (Leggi Capitolo Successivo.). -    

[--------]

“E’ Nata la Repubblica Italiana!”

- Ebbene si cari sostenitori della Monarchia Sabauda avete perso per voi niente festeggiamenti, caroselli, abbuffate e ubriacature, ma non siate troppo amareggiati lo scontro è stato molto duro fino allo spoglio degli ultimi voti il risultato era abbastanza incerto.

Nel mese di Dicembre prima delle festività Sante del Natale, e dell’ultimo dell’anno, l’intero popolo italiano è stato chiamato a votare ed è una cosa di per sé già unica mai accaduta, ma ciò che rende il tutto più eccezionale, e strano, è la presenza delle Donne nelle sale elettorali!

Questa è stata la prima votazione a Suffragio Universale senza distinzione di Sesso, ma come unico limite un criterio legato all’età, che ovviamente ha senso, e non sono mancate le discussioni in questo ambito. Molti dirigenti della classe politica, ma in realtà anche “uomini comuni”, hanno manifestato la loro contrarietà nel dare il diritto di voto alle donne non ritenendole capaci di essere razionali e intelligenti come un uomo. Molti intellettuali hanno controbattuto definendo questo referendum come uno spartiacque che segnerà per sempre la nostra Storia, per cui era doveroso che anche le Donne avesse il diritto di esprimere la loro volontà e che ciò non sarà un caso isolato, ma con il tempo diventerà normalità.

Per gli amanti della matematica e dei freddi numeri ecco a voi i dati:

Repubblica: 12.717.923 di voti
Monarchia: 10.719.284 di voti
Nulli: 1.498.136 di voti

Dunque, se la matematica non è un opinione, il popolo sovrano ha deciso seppur di poco il suo vincitore, ponendo fine per sempre con grande dispiacere dei Savoia la fine della Monarchia Sabauda la quale verrà comunque ricordata e studiata nelle scuole come giusto che sia.

Mentre per gli amanti della geografia abbiamo un dato interessante, ovvero: la grande maggioranza dei voti pro-monarchia sono arrivate dalle regioni meridionali, mentre i voti pro-repubblica dalle regioni settentrionali ciò rimarca molto come il Bel Paese sia diviso anche in politica tra Nord e Sud. -

[--------]

“Nuova Struttura Politica”

- Fatta la Repubblica tocca stilare una nuova Costituzione, pare ovvio che lo Statuto Albertino non possa esser più preso in considerazione, e la cosa divertente, forse anche sospettosa, è che folto numero di Intellettuali e Politici già erano a lavoro per scrivere questa nuova costituzione ancor prima dell’esito del Referendum. Probabilmente erano così sicuri di vincere oppure c’è qualcosa sotto, qualche intrigo politico, una cospirazione internazionale, forse c’entrano i poteri forti! Oppure semplicemente a seconda del risultato la costituzione sarebbe cambiata a prescindere già è più probabile.

Il documento che getterà le basi della nascita della Prima Repubblica Italiana entrerà in vigore alla fine del mese corrente, giusto il tempo di perfezionare gli ultimi punti, correggere qualche errore grammaticale e inserire altri paroloni incomprensibili a noi comuni mortali.

In quanto Repubblica Parlamentare saremo nuovamente tutti noi chiamati alle urne elettorali nei mesi prossimi per eleggere i partiti di maggioranza che ci rappresenteranno, come dice il nome, in parlamento e attraverso questi politici verranno eletti Il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei Ministri. Tenetelo bene in mente, non fate che tra qualche anno eleggono un nuovo personaggio e vi lamentate perché “non l’abbiamo votato noi”.

Presentiamo dunque i principali partiti che parteciperanno alla corsa per ottenere la maggioranza del parlamento:

Democrazia Cristiana (DC)

Si candida ad essere tra i partiti di maggior spicco del panorama politico italiano e, a detta di molti, sarà il partito predominante per molti anni; caratterizzata da una politica dichiaratamente filo-occidentale che si avvicina al capitalismo americano, ripudiando di conseguenza il comunismo, vede come principali avversari i membri del Partito Comunista Italiano. Posizione di “Centro” è un vero catalizzatore che racchiude dentro di sé molte correnti politiche diverse che sembrano convivere senza problemi, uniti probabilmente dall’odio verso lo stesso nemico. Tra i principali sostenitori del partito troviamo la Chiesa Romana la quale tramite comunicati ufficiali pubblicati anche sui quotidiani italiani ha più volte spinto i fedeli ad aderire al DC.

Sicuramente le potenze Occidentali, e in particolar modo gli USA, troveranno nella Democrazia Cristiana un porto sicuro, un alleato fedele nella lotta contro il comunismo che dilaga nell’Est Europa .

Rappresentante di Partito: Alcide De Gasperi.
Colore: Bianco.

Partito Comunista Italiano (PCI)

Fondato nel lontano 1921 con il passare degli anni, l’avvento del fascismo e il diffondersi del pensiero comunista in Europa e in Italia è diventato probabilmente il Partito Comunista più grande e importante d’Europa, dopo ovviamente al Comunismo Sovietico. Il periodo di dittatura è stato terreno fertile per il Partito che seppur reso illegale e bandito dal Parlamento, tutti coloro che sono stati feriti dal Regime hanno trovato rifugio nel vessillo Rosso.

Con il suo grande bacino di utenza composto da elettori ultra fedeli al partito è destinato a diventare l’unico vero rivale della Democrazia Cristiana, magari alternandosi proprio con essa nel ruolo di Primo Ministro. Sicuramente il successo del PCI, come del DC, sono fortemente legati dagli appoggi esteri che riceveranno e in questo caso l’alleato per eccellenza è il Comunismo Sovietico.

Rappresentante di Partito: Palmiro Togliatti.
Colore: Rosso.

Partito Socialista Italiano (PSI)

Fondato nel 1892 è di fatto il partito più vecchio attualmente in vigore e si differenziano dai loro “cuginastri” comunisti per esser considerati più moderati seppur l’obiettivo ultimo sia il medesimo è il percorso che li caratterizza. Ad oggi è probabile che il PSI e il PCI si possano alleare nelle prossime elezioni per poter fare fronte comune contro la Democrazia Cristiana, data come vincitrice già da ora. Ovviamente filo-comunisti dichiarati, ma di questo non vi erano dubbi, sono in realtà in contatti strettissimi con i Soviet più dei cugini comunisti, bizzarra come cosa.

Rappresentante di Partito: Giuseppe Saragat.
Colore: Rosso, però più moderato.

Movimento Sociale Italiano (MSI)

Il fanalino di coda sono proprio loro: un gruppo di politici di destra che molti politici avversari hanno già etichettato come “nuovi fascisti” e forse non hanno tutti i torti. Nell’orbita del partito vi è un personaggio assai singolare: l'ormai ex Generale Rodolfo Graziani membro del regime dittatoriale sembrerebbe avere molti “amici” all’interno del MSI, seppur gli stessi membri fondatori negano assolutamente qualsiasi legame con l’Ex Generale. E’ un partito che non è considerato un vero protagonista dello scacchiere politico italiano, ma con il tempo potrebbe ricevere consensi soprattutto se i rivali commettano degli errori.

Rappresentante Politico: Giorgio Almiranti.
Colore: Nero, chi l’avrebbe mai detto.

In più una serie di partiti minori assoggettati ai grandi partiti precedentemente elencati, che però costituiscono degli alleati fondamentali in parlamento in ottica votazioni: Presidente e Primo ministro, quindi non del tutto inutili. -

[--------]

“Conclusione”

- L’Italia non è mai stata una grande potenza e probabilmente mai lo sarà, ci abbiamo provato e abbiamo fallito miseramente quindi è giunto il momento di mettere da parte il passato, chiudere nel cassetto del comodino i riferimenti all’Antico Impero Romano, non utilizzare più il latino per coniare titoli politici e guardare in avanti. Questo non vuol dire che saremo spettatori degli eventi o cagnolini nelle mani di una Superpotenza, forse, ma è tempo di essere l’ago della bilancia che possa determinare l’esito degli eventi. E’ un pensiero molto fantasioso e grande, probabilmente falliremo anche in questo o forse no.
Chi vivrà vedrà. -
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Messaggio Da Mussu Ven Feb 18, 2022 5:27 pm

The New York Times




June 1948 -
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Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 Prima-bomba-2-e1563231370761

Continuano gli esperimenti Nucleari negli atolli del Pacifico, Albert Einstein dichiara: " Non so come verrà combattuta la terza guerra mondiale, ma di certo so che nella quarta si useranno sassi e bastoni."

- - -
Elezioni alle porte:
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 1200px-ElectoralCollege1948.svg

In vantaggio secondo i sondaggi il presidente uscente H.S. Truman a seguito delle sue dichiarazioni di voler concorrere per un ulteriore mandato.
I suoi avversari  Thomas Dewey per il partito Repubblicano è Storn Thurmond per i Dixiecrat.
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<< Cari concittadini, è con il mio ultimo discorso pubblico prima delle nuove elezioni che mi rivolgo a voi. L'Alba di una nuova Era è alle porte, un era di tecnologia e progresso scientifico... la stessa scienza che ci ha portato alla vittoria dopo la dimostrazione di forza eseguita sulle città di Hiroshima e Nagasaki in Giappone costringendo il nemico a chinare il capo ed accettare la sconfitta!... se mai verrò rieletto prometto con rinnovata sicurezza che non solo renderemo ancora più grande il paese garantendo standard di vita migliori per i cittadini ma anche che non permetteremo mai più al mondo intero di sprofondare nel caos come è avvenuto in questa ultima grande guerra.. L'Europa sebbene ora tenti di rinascere dalle macerie viene costantemente minacciata da un nuovo nemico!.. L'Armata Rossa! Ed è dovere del popolo americano di impedire a questa piaga denominata Comunismo di espandersi come una malattia nel vecchio continente cosi da vanizzare tutti gli sforzi e le vittorie ottenute in quest'ultimo decennio! >>

Questo il discorso di Harry Truman  alla stazione radio BKR di Whashington  con il quale apre l'inizio del nuovo anno promettendo progresso e posti di lavoro e molto altro trovando una notevole approvazione da parte del fiero popolo americano il quale ancora ricorda con disgusto ciò che la Germania provò a fare all'Europa e la fermezza di Truman nel prendere il posto di Roosevelt vincendo le elezioni alla sua morte.

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Nascono nuove Republiche in tutta Europa a Democrazia sta facendo il suo corso nel vecchio mondo tentando di riportare la situazione il prima possibile alla normalità, dimenticare questi ultimi anni sarebbe una blasfemia al signore ed ai soldati morti durante il conflitto.

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Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 Ahmet-Zogu-1895---1961

Il Ritorno di Zog I di Albania al potere, a seguito di manovre nel mediterraneo e nella polveriera dei Balcani l'esercito del 48° battaglione fanteria è entrato nella capitale di Tirana issando insieme ai rivoluzionari monarchici e sostenitori monarchici,  spodestando l'arrivo di Enver Hoxa sostenitore degli ideali comunisti, Re Zog ancora tarda a fare annunci pubblici mentre l'intera popolazione tende le orecchie cercando di capire cosa stia succedendo.

Come già annunciato dal presidente Truman ( il quale ha seguito la vicenda molto da vicino senza esprimersi) l'america non può permettere un avanzata dei comunisti cosi repentina in Europa e bisogna dare tutto il sostegno possibile per impedirla anche se questo richieda l'ausilio di mezzi o uomini pur scarseggianti.

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Messaggio Da F. Heinz Guderian Ven Feb 18, 2022 7:39 pm

THE DAILY TELEGRAPH

Giugno 1948




Riforme sociali




I tempi della guerra sono solo un brutto ricordo, sono passati ormai quattro anni da quando i londinesi udirono l’ultimo suono della sirena antiaerea e si precipitavano nei rifugi per scampare alle bombe della luftwaffe che inesorabilmente cadevano sulla città mettendola a ferro e fuoco. Ora le attenzioni degli inglesi e dell’opinione pubblica erano rivolte ad altre problematiche, come la sempre più crescente disoccupazione o l’aumento spropositato dei costi dei servizi essenziali per i cittadini.
 
Grazie all’opera ingegnosa di William Beveridge si diede inizio ad una serie di riforme volte all’istituzione del Welfare state partendo da un documento stilato dallo stesso economista , il famoso rapporto sulla "sicurezza sociale e i servizi connessi" noto più semplicemente come rapporto Beveridge.  Egli riteneva che fosse compito dello Stato proteggere i cittadini e le cittadine “dalla culla alla bara” e lottare contro i cinque “grandi mali”: miseria, malattia, ignoranza, impoverimento e ozio. Le proposte di Beveridge di estendere e riunire le varie assicurazioni sociali in un’ampia assicurazione popolare basata su una comunione dei rischi a livello nazionale, confluirono direttamente nei programmi di riforma del governo laburista di Clement Attlee che lavora senza sosta.
Negli ultimi anni qualche risultato è stato raggiunto, è stato approvato ad esempio il Bank of England Act con il quale la Banca d’Inghilterra viene nazionalizzata, e sotto il controllo del Tesoro, sarà l’unica banca che avrà il potere di emettere banconote.
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Dal primo Gennaio di quest’anno a seguito dell’approvazione del Transport Act 1947 invece assistiamo alla nascita delle British Railways la compagnia ferroviaria statale nata dalla fusione e acquisizione delle 4 grandi compagnie ferroviarie private. Sarà controllata dalla British Transport Commission, incaricata di portare degli ammodernamenti alla linea ferroviaria e di fornire un sistema pubblico efficiente, adeguato, economico e adeguatamente integrato di trasporto terrestre e strutture portuali in Gran Bretagna per passeggeri e merci.
Si sta ancora lavorando invece sul problema della disoccupazione e della sanità nella quale è prevista la nascita del National Health Service entro la fine di questo mese.
Una decolonizzazione a doppio taglio
 
Se Attlee con il suo piano di riforme non aveva ricevuto una vera opposizione sul fronte degli affari esteri la situazione si ribalta. È nota infatti la posizione de-coloniale del Partito Laburista e la fine del conflitto mondiale ha accentuato dei vari movimenti indipendentisti e acceso il sentimento anticoloniale all’interno dei territori dell’Impero. Ne conseguì che anche quella che era storicamente la “gemma” dell’Impero venne persa, infatti nell’Agosto dello scorso anno l’India otteneva l’indipendenza, fatto che scatenò le furie del Partito Conservatore deciso a sostenere la linea del Regno Unito di grande potenza coloniale. In particolare si riaffaccia ora sulla scena politica il leader dell’opposizione Churchill che dopo aver perso le elezioni del ’45 si era occultato dietro gli ingranaggi parlamentari risultando uno dei tanti, lui che è un eroe del conflitto mondiale ritrovava ora l’occasione per tornare alla ribalta preparando una nuova strategia politica estera che mira a conservare lo status di potenza mondiale a difesa dell’Impero coloniale.
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Da sottolineare come anche frange dei laburisti non approvasse la svolta decoloniale né tantomeno il rapporto di reciproco scambio con la Russia sovietica nell’immediato dopoguerra che molto impressionò l’opione pubbica, molti parlamentari spesso votarono in aula in contrapposizione alle indicazioni della maggioranza segnando i primi cedimenti dell’unità dell’esecutivo. Ma ancora una volta Attlee si dimostrò capace di uscire fuori dal pantano con una mossa sorprendente, nel giro di pochi giorni uscì fuori dal cilindro una proposta di difesa tra tutte le nazioni occidentali, al fine di arginare l’influenza sovietica sul continente europeo, un emissario è stato invitato nelle rispettive ambasciate con una lettera scritta personalmente dallo stesso Primo Ministro. Sapremo solo nel breve periodo se l’operazione andrà in porto o meno, al momento l’unica cosa certa è quella di aver calmato le acque e di aver dato l’immagine di un governo che non si mostrasse filorusso nonostante l’esecutivo sia di centro-sinistra.
 
Addio all'India 

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Tutto pronto per il viaggio di Sua Maestà Giorgio VI in India, partirà da Imperatore e tornerà col titolo di Re d’India e Pakistan che pur diventando indipendenti resteranno all’interno del Commonwealth. Lo  accompagneranno la Sua altezza reale la figlia Elisabetta. In una dichiarazione il sovrano ha dichiarato “questo viaggio mi emoziona ma mi intristisce allo stesso tempo, è sempre bello poter viaggiare per incontrare i propri sudditi e ascoltare le loro richieste, ma questo sarà l’ultimo e avrà un sapore diverso”. Nell’itinerario  è prevista una tappa dove verrà conferita la medaglia al valore militare a tutte le divisioni che restarono leali alla corona Britannica senza cedere alle sirene indipendentiste che hanno riecheggiato durante il conflitto quando molti scelsero di arruolarsi nelle Waffen SS. In questa onoreficenza, simbolica certo, per il lettore attento degli scenari politici internazionali potrebbe significare il dissenso da parte della Corona nell’opera decolonizzatrice del governo, fornendo di fatto un assisperfetto ai conservatori che su questa battaglia hanno puntato il loro futuro politico

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Messaggio Da 0r4kle Ven Feb 18, 2022 9:46 pm

Venerdì 18 Giugno 1948                                                   -LA VOZ DE LA INDUSTRIA-                                                 Anno MCMXLVIII  

Ormai già da un anno il nostro paese si trova sotto il comando del Caudillo Francisco Franco. Il Caudillo si fece strada velocemente, infatti all’età di 33 anni fu promosso al grado di generale, diventando così il generale più giovane d’Europa. Iniziò a prendere rapidamente il comando delle truppe nazionaliste ed era appoggiato dalla Germania Nazista di Hitler e l’Italia di Mussolini. Nel 1937 la Falange diventò l’unica l’unico partito autorizzato. Nel 1939 i nazionalisti guidati da Franco riuscirono a vincere la guerra e il Caudillo instaurò una dittatura militare. Gli anni della guerra civile hanno causato oltre 150.000 morti tra civili e coloro che combattevano, i bombardamenti erano all’ordine del giorno e per le strade si potevano sentire madri senza figli e figli senza madri chiamare a gran voce i nomi dei propri cari nella speranza di trovarli ancora vivi, ma senza sapere che molto probabilmente erano morti e si trovavano sotto le macerie.

Anno 1948 - L’unico a sembrare di voler fermare il Caudillo è Giovanni di Borbone-Spagna, quintogenito di Alfonso XIII di Spagna e legittimo successore al trono dopo la rinuncia dei fratelli maggiori. I rapporti tra Giovanni di Borbone-Spagna e Francisco Franco non sono mai stati buoni, infatti Giovanni di Borbone-Spagna accusa Francisco di essere di aver essere un “usurpatore illegittimo” mentre Franco considera Giovanni di Borbone-Spagna troppo liberale e un rischio per lo stato franchista e che rischierebbe di mandarlo in rovina. La Spagna, dopo un duro anno sotto il regime di Franco è divisa in due, chi sostiene l’idea di Giovanni Borbone-Spagna nel ristabilire una monarchia e chi invece sostiene l’idea di una Spagna franchista, molto probabilmente per paura della Guardia Civil, anche se ormai la maggior parte della popolazione non sostiene né Franco né Giovanni di Borbone-Spagna perché ormai ha perso la speranza e accetta di vivere nel terrore. La tensione si fa sempre più alta giorno dopo giorno, la gente scompare in circostanze misteriose, vengono arrestate e lasciate alla morte come avviene nella prigione del Montjuïc, che si erge in una Barcellona sempre più vuota in cui di giorno non c’è anima viva e di notte si aggirano le ombre di coloro che non hanno un posto in cui vivere, vagano senza meta o sperano di fuggire da questo paese e sperare in una vita migliore. Si fanno sempre maggiori anche le rappresaglie e minore la tolleranza verso le poche persone che tentano invano di fermare il Caudillo ed esprimono il loro supporto per una Spagna libera da esso. Mentre il malcontento tra il popolo aumenta, giungono voci dall’Italia, che Giovanni di Borbone-Spagna sia più che intenzionato a riprendersi il trono con le buone o con le cattive per spodestare Franco e riprendersi il trono di Spagna in quanto legittimo successore.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Sab Feb 19, 2022 12:11 pm

|  La Verità  |
Agosto
1948

[--------]

“Risultato Elezioni Politiche”

- L’atto più democratico per eccellenza è: “il voto” ovvero quello strumento fondamentale per uno Stato che si considera Civile e Moderno per appunto definirsi tale. Dunque in questo clima di festa, perché diciamolo chiaramente poter andare a mettere una crocetta su un bigliettino, un timbro su una tessera sembra la fine del mondo per noi che fino a qualche anno fa si era in Dittatura.  

Como popolo Italiano è la prima volta che siamo chiamati a rispondere ad un Dovere, ancor prima di esser Diritto, quale la votazione per eleggere i nostri rappresentanti politici in parlamento e farli sgobbare da mattina a sera per migliorare questa nazione; almeno ce lo auguriamo tutti no?

Stando all'Istituto Nazionale di Statistica, in gergo ISTAT,  è stata calcolata un affluenza pari al 92,19% in quest’ultima elezione! Un applauso credo che ce lo meritiamo tutti, ma si può fare ancora meglio mi raccomando.

E questi sono i Risultati:

[ Camera dei Deputati ]

Democrazia Cristiana: 12.740.042 (48,51%) 305 Seggi

Fronte Popolare Democratico (Pci e Psi): 8.136.637 (30,98%)  183 Seggi

Unità Socialista: 1.858.116 (7,07%) 33 Seggi

Blocco Nazionale: 1.003.727 (3,82%) 19 Seggi

[ Senato ]

Democrazia Cristiana: 10.899.640 /48,11%) 131 Seggi

Fronte Democratico Popolare: 6.969.122 (30,76%) 72 Seggi

Blocco Nazionale: 1.222.419 (5,40%) 7 Seggi

// I Partiti sotto il Milione di Voti non li consideriamo perché poi onestamente verrebbe fuori una lista della spesa inutile.//

Esaminando i dati possiamo notare subito ad occhio come il DC abbia mantenute le aspettative di inizio elezioni e si è aggiudicato il gradino più alto del podio sia nella Camera che in Senato, ma entrambi i palcoscenici sono condivisi con un attore altrettanto scomodo: il Fronte Popolare Democratico il quale può mettere più di un bastone tra le ruote al DC soprattutto se un ipotetica alleanza con l’Unità Socialista andasse veramente in porto.

Nonostante questa possibile alleanza, per combattere il nemico comune, non basterà comunque ad impedire al DC di essere il partito di maggioranza in entrambi gli Organi Parlamentari, ma non garantiscono nemmeno vita facile al futuro Governo il quale dovrà fronteggiare lo schieramento dal drappello Rosso.

Piccola menzione d’onore al Fronte Nazionale una coalizione di tre partiti di destra: Partito Liberale Italiano, Partito dell’Uomo Qualunque e l’Unione per la ricostruzione nazionale, i quali hanno deciso di fare forza comune in queste elezioni nel tentativo di far rialzare un po' la destra in Italia dopo gli ultimi decenni di mala gestione. Attenzione a loro, non ripetiamo altre Marce indesiderate.

[--------]

“Cariche Politiche”

- “Fatte le Camere si dovevano fare le Cariche” una semi citazione di un vecchio personaggio della politica italiana e dunque vediamo questi ruoli da chi sono stati ricoperti, andiamo:

La prima figura a cui si è subito organizzata l’elezione è quella del “Presidente della Repubblica” elemento chiave di tutto lo scacchiere politico Italiano, ovvero colui che tutto sa, che tutto vede e ha il potere per far ciò che vuole, ma si limiterà ad essere l’equilibratore tra i diverbi dei politici e degli organi nazionali.

Questa è stata la prima elezione fatta dal Parlamento in seduta comune e secondo l'ordinamento della nuova Costituzione, vale la pena ricordare questi piccoli particolari. Ci sono voluti 4 scrutini per eleggere il nuovo Presidente, un tempo ragionevole, che vede vincitore l’Onorevole Luigi Einaudi appartenente al Partito Radicale Italiano a discapito del Democristiano Enrico de Nicola.

Come è possibile che un politico di Destra sia stato nominato Presidente della Repubblica se a comandarla ci sono i Democristiani di Centro-Sinistra! Ma ci saranno forse degli imbrogli, sarà forse colpa di LUI?! No.

Praticamente De Nicola poco prima delle elezioni ha avuto un battibecco con il Leader del DC ( De Gasperi ) secondo alcune incomprensioni su alcuni punti riguardo i metodi di elezioni e in politica estera, insomma De Nicola si è inimicato colui che l'avrebbe fatto salire al Quirinale, per usare un gergo tecnico: “è stato un autogol”. Ok.

Dunque nell'incertezza su chi far sedere sulla poltrona di “Leader Supremo” è stato preso un po' di tempo per cercare qualche nome di sinistra, ma il rischio era che il nome spuntasse troppo a sinistra, quasi estrema. Sapete: il tempo passa qualche Democristiano potrebbe cambiare idea e votare un Socialista/Comunista tanto il voto è segreto chi lo verrebbe mai a sapere; come del resto può accadere anche il contrario sia chiaro.

Luigi Einaudi ha esposto il desiderio di ricoprire questo ruolo e forse con un po' di sorpresa De Gasperi ha accettato senza troppe riserve non perché la Destra sia ora amica del DC, ma la paura di vedere il Quirinale dipinto di Rosso convince anche le menti più “ottuse”.

Nelle prossime settimane verranno effettuate tutte le cerimonie di giuramento e di rito per ufficializzare Einaudi Primo Presidente della Neo-Repubblica Italiana.

Per quanto riguarda la formazione del nuovo e primo Governo della Repubblica Italiana vedremo un'ovvia predominanza del DC e dei suoi alleati con il quale detiene la maggioranza parlamentare; quindi:

Presidente del Consiglio dei Ministri: Alcide De Gasperi (DC)

Affari Esteri: Carlo Sforza (Proprio quelli Sforza si) (Indipendente)

Africa Italiana: Alcide De Gasperi (DC)

Finanza: Ezio Vanoni (DC)


“Arte della Guerra”: Randolfo Pacciardi (Partito Repubblicano Italiano)

Ovviamente qui troverete scritti i ruoli principali, ne sono di più se volete leggerli li troverete tutti, con tanto di breve biografia, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica qui siamo persone serie e scriviamo solo quelli importanti.

Cosa notiamo, allora: Sono tutti di Centro-Sinistra affiliati al DC salvo due casi Carlo Sforza in qualità di Ministro degli Esteri è “Indipendente” ovvero senza partito e, onestamente, la troviamo un'ottima idea in modo tale da non farsi condizionare da ideologia di partito; poi Randolfo di Pacciardi del Partito Repubblicano una sottomarca della Democrazia Cristiana.

Piccola curiosità il ministro della guerra o della difesa, come volete chiamarlo, ufficialmente è “Ministro dell’Arte della Guerra” in onore all’opera omonima di Machiavelli… tra coloro che hanno scritto la costituzione vi erano intellettuali e evidentemente si dovevano divertire in qualche modo tra un articolo e l’altro.

Ora che la formazione è stata schierata si inizia a giocare e nei prossimi mesi vedremo come si evolverà la situazione politica interna, ma soprattutto all’esterno dell’italico confine. -

A Domani.
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Messaggio Da Astrid I Dom Feb 20, 2022 9:57 am

[] «Красная Газета» - это Голос Советского Народа []

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fpropagandahistory.ru%2Fpics%2F2016%2F08%2F1470787336_9237 Ottobre 1948 Года Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 2 ?u=https%3A%2F%2Fi.pinimg.com%2Foriginals%2F47%2F50%2Fe5%2F4750e5a74ff42cf2d0934e79a6c2fd8c

{} Президенту Жукову не очень хорошо {}
{ Zhukov non si sente bene }

Il presidente Zhukov, che soffre di cuore, ha avuto un fortissimo malore al petto ed è stato ricoverato per oltre un mese all’ospedale di Barvikha, in provincia di Mosca, dove si trova ormai da due anni anche Stalin. In effetti Zhukov si trovava proprio a Barvikha, poiché aveva deciso di andare a trovare la buonanima di Stalin, condannato da un triste destino a vivere come un paralitico tra le candide lenzuola di un lettino della stanza n.13, fino alla fine dei suoi anni.
Il presidente Zhukov aveva comprato per Stalin un bel mazzo di fiori rossi in occasione dell’anniversario della rivoluzione d’ottobre, e questi lo vide, ma, non potendo neanche più muovere le labbra per parlare, ha mosso i suoi occhietti neri puntandoli contro i suoi, come se cercasse di comunicare qualcosa.
Certo, Stalin non poteva esprimersi con le parole, e non possiamo sapere cosa quel nobile spirito volesse veramente dire, ma quei due occhi lo fissavano scavando dentro di lui in profondità: quell’uomo, sebbene fosse ridotto a niente più che il manichino del suo “io passato”, riusciva ancora a evocare la memoria storica come un nonno che racconti ai propri nipotini le storie dei tempi che furono: la difficile ascesa al potere nel 1924, la condanna di Trotsky come nemico del popolo, il trionfo sui malvagi kulaki, la stesura dei piani quinquennali, la grande resistenza del popolo contro l’invasore tedesco, l’alleanza con i romeni, la rivolta di Varsavia, e per concludere l’Armata Rossa che ricevette ordine di fermarsi alla frontiera slovacca l’indomani dell’armistizio.
Stalin, anche se paralitico, vive, e osserva tutto.

Zhukov è stato dismesso da Barvikha e adesso sta bene, anche se al momento i medici preferiscono nascondere il suo quadro clinico per non allarmare la popolazione. Il presidente, una volta ripresa conoscenza, ha potuto notare che sulle pareti dell’ospedale sono stati appesi dei grandiosi manifesti, che hanno riempito il suo fragile cuore di tenera gioia: in uno c’era raffigurata una bambina sorridente, la quale diceva: “La mia felicità è sperare che il nostro papà si riprenda”, nell’altro invece c’era scritto: “Senza il compagno Zhukov noi non avremmo mai vinto la guerra. Noi diciamo grazie, presidente.”

E’ il secondo attacco di cuore quest'anno, ma il nostro beneamato leader è un uomo del popolo ed il suo gomito non può conoscere il riposo: infatti appena dimesso dall’ospedale di Barvikha, il compagno Zhukov ha aperto lo sportello della propria macchina ed ha guidato a motori ruggenti fino alla sede Soviet Supremo, dove si stava tenendo una riunione del PCUS. Qui ha dovuto respingere le infondate accuse dell’opposizione (composta da Beria e Malenkov), che hanno incolpato il presidente di “bonapartismo” (per il modo in cui si lascia adorare dalla popolazione), e di “collusione con il nemico” (per la sua amicizia col Generale Eisenhower), Malenkov si è spinto anche oltre affermando che il presidente dell’URSS non sia un sincero comunista fedele alla dottrina, ma un sottufficiale zarista con indosso una divisa rossa.
Di fronte a queste riprorevoli accuse (che meriterebbero di essere giudicate da un tribunale speciale) l’imputato ha risposto così: ””Sono stato capo maresciallo dell’Armata Rossa, e credo di poter parlare a nome di 26 milioni di russi che dal ‘41 al ‘45 hanno dato la propria vita per difendere la patria dall’orrore nazista. Dico che non è bonapartismo amare ed essere amati, che l’amicizia non è collusione, e che anzi: desiderare la pace, nient’altro che la pace sia tra le fondamenta del socialismo.””

Quest’ultimo anno è stato piuttosto inquietante, perché caratterizzato da misteriose sparizioni e da innumerevoli morti come come quella di Zhdanov, trovato senza vita in circostanze sospette. Se volessimo speculare, l’infarto di Zhukov potrebbe rientrare nell’oscuro progetto di qualche ometto ombroso e senza scrupoli, desideroso di prendere il potere nell’Unione Sovietica.

{} Револуция по миру {}
{ La rivoluzione a spasso per il mondo }
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”Ho salutato la vittoria della repubblica in Italia con grande piacere” ha dichiarato il maresciallo Malinovski mostrando sornione le fotografie dei suoi 19 anni, ””prima di servire dans la légion étrangère en France, ebbi l’onore di spendere quei magri mesi della mia gioventù in quel paese straordinario che è l’Italia, e posso rivelarvi senza inganno che il popolo italiano e quello russo sono accomunati dallo stesso modo di guardare alla vita, che non si abbina per niente con l’aridità dei tedeschi o con l’avarizia degli angloamericani”” racconta, con una nota di ritegno per quest’ultimi.
””Non mi sorprenderebbe un domani vedere l’Italia sedere fianco a fianco dell’Unione Sovietica.”” Crede speranzoso Malinovski, che ha deciso di fondare una commissione speciale per la ricerca dei reduci dell’ARMIR dispersi in Russia.
Ci sono nei villaggi dell’Ucraina, del Caucaso e del Donbass almeno 200 mila italiani che sono stati dati per dispersi durante la guerra e che non hanno più fatto ritorno in patria, la maggior parte di questi sono stati travolti dal gelo e sono morti, ma molti altri hanno trovato la salvezza nel tiepido casolare di qualche accogliente famigliola di contadini.
””Li ritroveremo”” ha rassicurato Malinovski, ripensando amareggiato alla ragazza italiana che aveva tanto amato.
””Le madri riavranno a casa i loro bambini (perché sempre bambini rimangono),
le mogli abbracceranno di nuovo i loro amati mariti, le sorelle i loro fratelli, le cugine i cugini.””

Il maresciallo Malinovski si sarebbe infilato sotto le lenzuola e avrebbe dormito sogni d’oro quella notte, se solo non avesse volato fino a dentro le sue orecchie irsute una notizia indegna: l’omicidio di Enver Hoxha in Albania.
””Conobbi quell’uomo, fu un compagno guidato da sani principi, la sua morte mi addolora.””
Così, mentre la Serbia trucida a sangue freddo centinaia di comunisti senza che nessun capo di stato occidentale esponga le proprie lamentele, il presidente Truman rischia di essere rieletto per un secondo mandato di fila.
Henry S. Truman (la S sta per Scarafaggio). Egli è la bestia sanguinaria che ha deliberatamente sganciato due bombe atomiche sopra il Giappone, uccidendo milioni di civili indifesi. Ed una creatura del genere non può essere al comando di una nazione che propugna la democrazia, e che si erge come la paladina della libertà.
Auguriamo, per il bene del mondo, al "compagno Truman", di perdere le elezioni.

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L’espansionismo americano ha spinto l’Unione Sovietica a scendere finalmente in campo nella Guerra Civile Greca dalla parte dell’EAM (l’Esercito di Liberazione Nazionale), conquistando rapidamente la Beozia per consentire ai macedoni di marciare verso sud ed unirsi al nostro esercito.
Intanto una anonima cameriera avrebbe addormentato re Paolo versando del sonnifero nel suo cappuccino. Il sovrano avrebbe perduto conoscenza, e a questo punto la donna avrebbe aperto la porta a due agenti in borghese, che si direbbe abbiano afferrato il sonnambulo per le braccia e lo avrebbero trascinato per terra di peso, non si sa precisamente dove.
Si è trattato di una mossa pianificata a tavolino dall'intellighenzia del KGB.
Le probabilità che il piano riuscisse erano le stesse che se tirando due dadi avrebbero entrambi dato due numeri pari.
Paolo di Grecia si trova attualmente sotto sequestro, ma potrà essere liberato in cambio di una cauzione di 250 mila $.
Con il rapimento del re, l’Unione Sovietica ha potuto approfittare della confusione istituzionale per insediare nella capitale di Atene una Repubblica Socialista con Zachariadis al comando.

{} Небольшой ядерный експеримент в Казахстане {}
{ Piccolo esperimento nucleare in Kazakistan }

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Tanti a partire dal ‘45 hanno cominciato a chiedersi se anche l’Unione Sovietica si fosse avviata come il resto del mondo verso la costruzione della Bomba, ma di fronte alle domande dei tanti curiosi i vertici del Partito Comunista Sovietico non hanno mai aperto bocca, e quando lo hanno fatto era per ribadire di non saperne nulla sminuendo queste speculazioni come il frutto di un “occidente” paranoico e schizofrenico.
Le sonde americane presero quindi a volare implacabili sopra i cieli della Siberia setacciando il territorio sovietico come un cane che cercasse il tartufo, ma sopra di esso non hanno trovato nient’altro che sterminati ettari di tundra, dominati da folte mandrie di cavalli selvatici: della temutissima Bomba nessuna traccia,
d'altronde se l’avessimo avuta, perché mai nasconderla, ci verrebbe da chiederci.
La risposta a questa domanda era tanto elementare, che soltanto un moccioso dalla testa scanzonata l’avrebbe potuta indovinare: Vjaceslav Molotov stava aspettando la data del suo cinquattottesimo compleanno per detonare una piccola atomica nel deserto di Semipalatinsk, dopo aver dichiarato apertamente che si: esiste un’équipe sovietica per la ricerca delle armi nucleari coordinata da Lavrenti Beria, che è anche capo dell’NKVD (la nostra polizia di stato).

””Siamo ben lontani dalla nostra meta, e di strada dobbiamo ancora farne”” dice Molotov, ””ma l’educazione accademica con cui il comunismo ha preparato i nostri scienziati sta dando i suoi innumerevoli frutti, dando ancora una volta prova che l’Unione Sovietica stia sempre un centimetro avanti rispetto all’occidente, decadente e capitalista”” dichiara solenne in radioconferenza ””posso osservare da vicino lo straordinario lavoro dei nostri scienziati e affermare con ormai assidua convinzione che in un anno, o forse due, l’arma nucleare non sarà l’esclusivo monopolio di una sola nazione, ma lo strumento attraverso il quale i poveri proletari di tutto il mondo potranno emanciparsi sotto la bandiera rossa della pace.””

Davvero un ottimo esperimento.
E soprattutto buon compleanno compagno Molotov,
с днем рождения товарищ Молотов!


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Messaggio Da Ferdinand-Foch Dom Feb 20, 2022 1:00 pm

|  La Verità  |
Settembre
1948

[--------]

“Una Raza una Faza”

- La frase sopracitata deriva da un detto popolare italiano, e in parte anche greco, che rappresenta il legame tra il popolo italiano e quello ellenico unito dalla storia per le nostre bellezze artistiche e non solo.

Gli Antichi Romani che misero piede in nell’Antica Grecia rimasero sbalorditi dalla magnificenza di quel popolo: arte, politica, filosofia, scienza, tutto avevano e in tutto erano bravi, tant'è che proprio i nostri antenati Romani ne hanno assimilato molte tradizioni basti pensare al culto religioso estremamente simile a quello greco.

Se queste parole vi sembrano familiari come se le aveste già sentito è normale, non state impazzendo, anzi vuol dire che avete una memoria di ferro poiché queste furono le medesime motivazioni di Mussolini per avviare la Campagna Militare in Grecia.

Perché ve ne parlo? Ottima domanda e metto già le mani avanti dicendo che non è “ritornato” nessuno o tanto meno che questo sia diventato un quotidiano fascistone, già mai, però mi serve da introduzione per esporvi la seguente notizia: il Caos in Grecia.

I principali giornali Sovietici hanno riportato sulle pagine dei loro giornali, scritte rigorosamente con penne rosse, la narrazione di un operazione segreta, non più tanto segreta, dell'Intelligence sovietica il “KGB” ai danni della struttura governativa ellenica. Ferita profondamente dall’interno, la Grecia, indebolita e senza mezzi con cui difendersi si è rilevata una preda appetitosa per i comunisti filo-sovietici che non hanno perso tempo nel insediarsi al governo sostituendo la Monarchia di Re Paolo.

Stando alle ricostruzioni dei Sovietici, non sappiamo quanto queste notizie possano essere vere, ma ci teniamo comunque a riportare la notizia: Re Paolo di Grecia è stato messo fuori dai giochi con un potente sonnifero, allungato in una bevanda da una sua cameriera, per poi esser stato trasportato a peso morto una volta addormentato controvoglia dagli agenti segreti del KGB; insomma una bella trama di qualche romanzo fantapolitico.

Il vuoto di potere causato dall’assenza del Re Paolo tenuto in ostaggio dal KGB, sarà rilasciato solo tramite il pagamento di un riscatto di 250 Mila Dollari, è stata l’occasione giusta per il Partito Comunista Ellenico di Nikos Zachariadis di formare un governo illegittimo con l'appoggio dell’Unione Sovietica, quindi di fatto la Grecia attualmente è caduta nel baratro comunista allineandosi con l’URSS.

Per liberare i nostri fratelli greci servirebbe un'azione repentina da parte delle forze occidentali, in particolar modo Inglesi e Francesi, per evitare che il governo illegittimo metta radici forti nel fertile terreno di Atene. Se non si fa nulla ora, domani sarà troppo tardi e che questo episodio ci sia d’esempio: la Grecia non è tanto distante dalle coste Pugliesi in un futuro, forse non tanto lontano, la sorte della di Paolo e dei greci potrebbe avvenire anche qui in Italia.-

[--------]

“Reazione Italiana”

- Il primo governo De Gasperi, fresco di mandato, muoverà i suoi primi passi affrontando la tempesta greca, quale sarà la reazione del nostro governo? Vediamolo insieme:

Dopo aver appreso la notizia del rapimento del Re Paolo, e di conseguenza la caduta della Grecia in mani Sovietiche, De Gasperi ha organizzato un consiglio straordinario con l’intera squadra governativa, per poi riferire anche al residente Einaudi il resoconto della riunione.

Non trapelano notizie di un contatto diplomatico fra Roma e una qualsiasi altra capitale Europea in merito alla questione ellenica, dunque ipotizziamo che anche i governi occidentali stiano prendendo tempo per decidere il da farsi, probabilmente sorpresi, quanto noi, di ciò che è accaduto. Pensandoci bene era impensabile fino a ieri ipotizzare che un sovrano europeo potesse venire catturato da degli agenti segreti, sotto la luce del sole nel suo palazzo reale, circondato da soldati e quelli che considerava “suoi fedeli”; questo ci deve far capire quando la potenza Sovietica sia pericolosa e malvagia, capace di potersi muovere liberamente in un qualsiasi paese occidentale nell’ombra, progettare rapimenti, attentati e sabotaggi.

De Gasperi terminato il Consiglio dei Ministri si è diretto in Parlamento per parlare dinanzi ai deputati della Camera e del Senato per convincerli, con la sua caratteristica oratoria, a porre la loro fiducia nel progetto di “Contenimento Sovietico” ovvero una serie di leggi e azioni militari per contenere la minaccia dell’Est. Parliamone più nel dettaglio.

L’opinione pubblica è rimasta un poi scossa dal recente avvenimento in Grecia che di conseguenza ha fatto abbassare, seppur di poco, la popolarità del PCI il quale non si è esposto in merito all’azione criminale del KGB a differenza del DC, o degli altri partiti, i quali hanno condannato duramente il rapimento di Re Paolo come “un atto terroristico tipico dei comunisti” e a dare così detto “colpo di grazia” alla PCI sono i loro cuginastri dell’Unità Socialista che subito hanno preso le distanze dall’atto incriminato.

E’ facile capire perché il PCI ancora si deve esprimere in merito alla faccenda: è il più grande partito comunista occidentale e ogni singola parola deve essere pesata con attenzione, forse stanno aspettando il copione che arrivi da Mosca chissà.  La preoccupazione del Governo è quella che nei prossimi mesi, o addirittura anni, possa scoppiare una bolla di paura, ovvero il pensiero perenne e ossessivo che inizia ad insinuarsi nella mente degli italiani portandoli ad aver paura che da un momento all’altro il KGB possa palesarsi anche in Italia. Quindi qui entrano in scena l’atto di Contenimento.

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“Contenimento Sovietico”

Tra le azioni politiche di De Gasperi per limitare la minaccia sovietica all’interno del territorio Italiano ne troviamo una in particolare che potrebbe rivelarsi molto interessante: la creazione di un intelligence italiana con lo scopo di difendere l’Italia dall’Interno. Quindi una vera e propria organizzazione nazionale composta da agenti segreti che lavorano nell’ombra per individuare minacce all’interno del territorio; il nome scelto è “Organizzazione Gladio”.

Per ultimare la creazione di questa organizzazione serve però la fiducia di entrambe le Camere Parlamentari ed è qui che sorge il problema: come si può immaginare l’opposizione Comunista e Socialista non voterà mai a favore di “Gladio”, poiché sarebbe uno strumento potentissimo nelle mani dei Democristiani per limitare il Comunismo italiano e non quello Sovietico. Oltre all’opposizione di estrema sinistra sembrerebbe che anche all'interno del DC e degli altri partiti alleati non tutti accetterebbero questa idea, proprio perché potrebbe diventare uno strumento che minerebbe la democrazia.

Onestamente "Gladio" sulla carta può essere interessante e utile per evitare pericoli come la Grecia, e su questo siamo d’accordo, ma il problema sorge se venisse usato per eliminare i “sovietici” di casa nostra che tali non sono e dunque sarebbe concorrenza sleale. Un po 'come le Camicie Nere fasciste che eliminavano gli oppositori politici del Regime, gli agenti segreti potrebbero fare lo stesso. La questione è veramente complessa, fatto sta che la fiducia parlamentare è quasi sicura che non ci sarà quindi “Gladio” resterà in pausa almeno per qualche altro mese, finché i Sovietici non busseranno alla nostra porta con un mitra in mano…

“Penna e Spada” la penna De Gasperi la sempre utilizzata e la preferisce largamente alla spada essendo lui un uomo diplomatico, ma in alcuni casi l’arma medievale è più efficace di una lettera inchiostrata di nero, anche se lo scopo è solo quello di intimorire e non di offendere.

Non essendo lui molto pratico in ambito militare, poiché di mestiere fa il politico, ha passato il pallone di gioco al “Capo di Stato Maggiore” Luigi Efisio Marras il quale si è occupato di orchestrare l’intervento militare italiano per contenere l’avanzata Sovietica in Grecia.

Nessun azione militare diretta, non vi spaventate, per carità non possediamo la potenza bellica o il quantitativo di uomini adatto per supportare una guerra o un'occupazione di un territorio così ampio, indi per cui il disegno militare prevede un'azione navale con lo scopo di isolare via mare la penisola Ellenica dal Mediterraneo e principalmente dall’isola di Creta.

L’Isola in questione è un avamposto naturale molto importante per il controllo del mediterraneo orientale e soprattutto è posto esattamente dopo lo stretto del bosforo, in cui aldilà vi sono le coste Sovietiche del Mar Nero. Lasciare così tanta libertà di movimento e controllo nel mediterraneo sarebbe un suicidio; quest’operazione ha un retrogusto molto “British” è tipico degli inglesi infilare il nasone ovunque con la scusa degli “Interessi Britannici” però è anche vero che se lo sono sempre potuto permettere. Questa dell’Italia è un messaggio per far capire che non saremo degli attori secondari, ma vogliamo essere co-protagonisti del palcoscenico politico.

De Gasperi e Marras hanno precisato più volte che l’isolamento navale avverrà solo nel momento in cui la Grecia cadrà definitivamente nelle mani dei Sovietici, se Re Paolo dovesse ritornare sul trono e la minaccia comunista di Zachariadis neutralizzata la Marini Italiana ovviamente farà ritorno nei Porti Nostrani. Intanto le Navi e l'equipaggio sono in viaggio preventivo, in attesa di ordini. -

Le prime pedine sono state mosse, tornare indietro è impossibile.
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Messaggio Da Ale da desio Dom Feb 20, 2022 5:07 pm

14/10/1948
                                                                            L’HUMANITE 
Festa nazionale!
Cari lettori, oggi è la nostra festa, la festa del nostro paese, la festa di quando noi umili lavoratori ci rivoltammo alle ingiustizie dei più ricchi, per creare una comunità di uguaglianza, libertà e fraternità. Ma non è l’unica data che vogliamo ricordare: sono passati ormai quasi quattro anni da quando la nostra capitale è stata liberata, e i nostri valorosi soldati, guidati dal coraggioso generale de Gaulle, il 26 agosto hanno sfilato sugli Champs-Elysees, riportando la pace sulla nostra Parigi, città meravigliosa e finalmente libera, Come disse proprio de Gaulle in una sua celebre frase “Parigi oltraggiata, Parigi martirizzata, ma Parigi liberata”.

Programmi politici
Oggi, come sempre, abbiamo selezionato per voi le notizie più interessanti direttamente dalla politica, e oggi sono tutte derivanti dall’intervista al nostro presidente Vincent Auriol:
 Politica interna: “una nuova minaccia è alle porte, ma questa volta le sigilleremo”, è questa la frase detta da Auriol riferita all’espansione sovietica e alla sua pericolosità, e a come questa volta, al contrario dei lontani anni in cui gli alleati lasciarono Adolf Hitler ed il suo governo operare tranquillamente in Europa, si prenderà il problema subito e alle sue radici. La prima riforma è stata quella della ricostruzione della linea Maginot e di tutte le sue caserme, ma con un’estensione anche al confine con la Svizzera, in caso di alleanza con l’unione sovietica, e se ne stanno pensando altre su cui il presidente ha preferito tacere, ma state tranquilli: in caso di novità saremo sempre pronti ad informarvi.
 Politica estera: sempre per far fronte al problema dell’espansione sovietica, si sta pensando di creare un’organizzazione a scopo difensivo che riunisca i paesi occidentali europei e non, le cui basi verranno definite in un summit delle potenze occidentali che avverrà in questi giorni.
 Organizzazione della Croazia: il nostro presidente ha anche parlato dell’organizzazione della Croazia, adesso sotto protezione della Francia, ma che ha ancora una mentalità tendente al nazismo, che potrebbe rivelarsi rischiosa, perciò si provvederà ad un forte controllo della popolazione. La regione inoltre diventerà un punto cruciale per la difesa dall’unione sovietica.

Per oggi, cari lettori abbiamo finito, ma tranquilli, in ogni situazione, bella o brutta, ci saremo sempre per informarvi e incoraggiarvi.
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