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Partita GDR | La quarta Alba

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Messaggio Da Mussu Dom Feb 20, 2022 5:54 pm

THE NEW YORK TIMES


September 1948
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Eletto per la sua seconda volta il presidente degli stati Uniti Harry Shipp Truman  ancora 33° presidente degli Stati Uniti D'America.
Ai risultati avvenuti il 20 Gennaio 1948 i candidati:
Harry Truman del Partito Democratico Voti assegnati:
24 179 347 - 49,6 %

Thomas Dewey del Partito Republicano Voti assegnati:
21 991 292 - 45,1 %

Strom Thurmond del partito dei Dixiecrat Voti assegnati:
1 175 930 - 2,4 %


Grandi Elettori:
303 / 531 Truman
189 / 531 Dewey
39 / 531 Thurmond

- - -
A seguito della vittoria sul Repubblicano Thomas Dewey ed il non tanto certo politico dagli ideali estremi (come direbbe il caro presidente) Storm Thurmond  il presidente si è poi recato alla BRK per annunciare alla radio nazionale il suo nuovo governo ribadendo poi a fine conversazione il suo slogam rivolto come sempre ai temibili comunisti bolscevichi "Give 'em hell" Dategli L'Inferno.

- - -
ALBANIA

In Albania il sovrano Zog ha finalmente parlato al pubblico nella capitale di Tirana annunciando la fine del regime Comunista che attanagliava il paese dopo il colpo di stato illegittimo da parte di Hox.
Ha poi garantito secondo gli accordi di Raleigh stipulati con gli stati uniti di voler concedere al paese un parlamento ed una costituzione ambedue volte alla democrazia.

In seguito ci sarà anche la prima costituzione Albanese e si spera un grandioso futuro per tutti i suoi concittadini, affamati e impoveriti dalla tirannia Rossa.
L'anno del signore 1947 si è caratterizzato per l'Albania un anno di massacri da parte dei "partigiani" Hoxini ed anche pieno di carestie in quanto il paese servo dei sovietici sarebbe stato costretto più volte a versare denaro e grano a Mosca, impoverendo i cittadini che ora festeggiano per il rinnovato regno ed il ritorno dell'amato Re Zog.

- - -
Inghilterra

Dall'Inghilterra parte la proposta NATO un organizazione devolta al mantenimento della pace ed al cooperamento della difesa sul suolo Europeo e mondiale a garanzia contro la minaccia comunista sempre in aguato.
Sebbene il Presidente ancora non si sia rivolto a nessuna nazione estera in merito pare che i suoi sostenitori risultino favoreli.

Insiste tuttavia la ferma decisione di Truman sulla necessità di sviluppare ulteriori armi atomiche come deterrente ed arma difensiva, anziché semplici alleanze militari seppur espanse.
Sono centinaia le nuove centrali nucleari impiegate per la produzione di Uranio arricchito ed energia pulita.



- - -
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Messaggio Da Falco Lun Feb 21, 2022 11:07 am

::: Neues Deutschland Radio Berlino :::
Dicembre 1948


Berlino celebra un bizzarro matrimonio
Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fupload.wikimedia.org%2Fwikipedia%2Fcommons%2Fthumb%2F1%2F17%2FCDU_Wahlkampfplakat_-_kaspl001.JPG%2F220px-CDU_Wahlkampfplakat_-_kaspl001 . Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fwww.dw.com%2Fimage%2F16662959_401

””Chi come me ormai ha superato i cinquant’anni serba come un monito il ricordo dei fatti di Novembre, e di come questi fecero della nostra Germania lo zerbino del mondo: francesi, russi, polacchi, italiani, e persino americani arrivati da un altro continente strisciavano i loro sporchi stivali sulla nuda carta della Germania”” con queste precise parole il principe di Prussia ha commentato a freddo i risultati delle elezioni tedesche, le prime dopo 15 anni di dittatura. ””Il popolo tedesco ha votato la repubblica credendo di trovare dentro di essa un nuovo Fuhrer. Ma al contrario, oggi Berlino celebra un bizzarro matrimonio tra l’antico Zentrum di Bismarckiana memoria (la CDU) ed il Fronte Socialcomunista (KPD e SPD).””
””Questa non è la nuova Germania per cui abbiamo votato: questa io la chiamo Seconda Repubblica di Weimar”” ha affermato in fine Whilelm III, ””ma vi prometto che presto finirà: vi siete mai chiesti perché sull’elmetto prussiano ci fosse un chiodo appuntito? Perché nessuno può calpestare la testa di un tedesco senza farsi del male!””

””E’ un triste inizio per la Germania, ma un necessario esercizio di democrazia”” ha commentato invece il Presidente Adenauer, cercando di prendere distanze dall’esito elettorale, mantenendo pur tuttavia fede al proprio ruolo istituzionale.

Come mai queste dichiarazioni?
Semplice: i principali partiti hanno ottenuto più o meno lo stesso risultato.
Unione Democratica di Centro (CDU) 25%, Partito Socialdemocratico (SPD) 32%, Partito Comunista Tedesco (KPD) 18%, Partito Hohenzollern (HP) 17%, Movimento Sociale Tedesco (DSB) 8%.
La CDU ha conquistato l’Austria, la Sassonia e la Renania, mentre tutto il resto della Germania ha visto la vittoria della SPD, colorandosi di un rosso chiaro tendente al rosa, eccezion fatta per la Prussia, vinta dal Partito Hohenzollern.
Come potete vedere nessun partito ha veramente vinto: la SPD è il primo partito, ma senza CDU e KPD non ha numeri di maggioranza.

Konrad Adenauer (CDU) è stato costretto a formare uno dei più strani gabinetti che la Germania abbia mai visto:
Cancelliere – Otto Franz Grotewohl (SPD), un socialdemocratico favorevole alla “distensione” con l’Unione Sovietica.
Esteri – Heinrich von Brentano, un italo-tedesco cattolico, un pacifista favorevole alla creazione di una Europa unita.
Turismo – Alfonso Gorbach, un vecchio austriaco della CDU al quale non risulta chiaro l’attuale statuto di Bolzano: fu annessa alla Germania di Hitler nel 1943, ma nei trattati internazionali non esiste nessun capitolo menzionante il Tirolo.
Difesa – Whilelm Pieck (KPD), un comunista convinto che la Germania debba sostenere la politica estera dell’Unione Sovietica.
Le nomine di Pieck e di Grotewohl hanno scatenato proteste a Berlino, ci sono stati un morto, e decine di arresti.

””E’ una babele”” controbatte Whilelm III, ””centristi, socialisti, cristiani, pacifisti, irredentisti e comunisti tutti nello stesso gabinetto! La nuova Germania indebolita e tutta ancora da ricostruire, si presterà alla manipolazione di forze straniere: c’è il rischio che i russi possano compiere un colpo di stato e conquistare il paese con uno schiocco di dita, in poche ore potrebbero essere già a Berlino, un qualunque paese della futura NATO potrebbe calpestare il sacro suolo teutonico senza che la Germania possa muovere un dito.””
””Manteniamo la calma”” ha risposto il Presidente Adenauer, che pur essendosi a sua volta dichiarato anticomunista, per nessuna ragione al mondo lascerà il gabinetto.

Brentano e la teoria della Grande Svizzera
[+ Resoconto delle IA]
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Sebbene fosse tentato di farlo, alla fine il Cancelliere Grotewohl (SPD) ha scelto di non riconoscere la nuova Repubblica Socialista Ellenica, perché la situazione in Grecia è ancora tutta in divenire e nessuno vuole che i rapporti tra l’occidente e la Germania possano bruciarsi per questioni che non la interessano direttamente: il blocco navale italiano a Creta e la probabile scarcerazione di Paolo I potrebbero invertire i ruoli da un momento all’altro, decretando la restaurazione della monarchia.
Il presidente turco Ismet Inonu vedendo il proprio storico rivale cadere tra le braccia dell’Unione Sovietica, ha ordinato l’incarcerazione di numerosi deputati comunisti, accusandoli di aver pianificato un colpo di stato ad Istanbul, tutto questo senza nessuna prova e nessun processo: la Turchia sembra in effetti disponibile ad entrare nel Patto Atlantico, e chiede addirittura l’installazione di basi statunitensi sul proprio territorio in modo da controllare le manovre sovietiche. Inonu avrebbe voluto anche chiudere lo stretto del Bosforo, ma questo avrebbe comportato un rischio eccessivo per il paese.

Heinrich von Brentano crede che la Germania dovrebbe puntare a diventare un paese neutrale trasformandosi in una specie di Grande Svizzera, un enorme stato cuscino tra l’oriente sovietico e l’occidente capitalista. Secondo Brentano, la Germania non dovrà aderire né alla NATO, né all’Unione Sovietica, prestando fede alla costituzione e ai trattati di pace. E’ nell’interesse della Germania non provocare la rabbia di due superpotenze che presto si doteranno di armi nucleari. Brentano tra l’altro ricorda che il Trattato di Saint Germain prevede che milioni di tedeschi siano detenuti come operai nei campi di lavoro di Francia ed Unione Sovietica fino all’anno 1950, il che ci sottoporrebbe ad un ricatto non indifferente qualora accettassimo di favorire uno schieramento piuttosto che un altro.

Brentano si recherà prima in Italia e poi Francia per proporre la sua visione di Europa, poi andrà a Varsavia, dove darà al presidente Zaleski la promessa che mai più la Germania occuperà la Polonia.
Le ultime tappe del Cancelliere sono la Cecoslovacchia, la Svizzera ed i Paesi Bassi.
Il ministro degli esteri ha dovuto cancellare la visita a Bucarest a causa delle proteste del potente partito comunista romeno, dato per certo vincitore alle prossime elezioni nel 1950. Michele I non nasconde di essere preoccupato per un probabile trionfo di Satana in Romania, e di recente chi vive a corte afferma di vederlo girare nervosamente in giro tenendo un rosario tra le mani, unito in preghiera assieme ad un gruppo di religiosi ortodossi.
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Messaggio Da F. Heinz Guderian Mar Feb 22, 2022 4:08 pm

The Daily Telegraph

Febbraio 1949






Questione ellenica



Sono mesi di violenza quelli a cui stiamo assistendo, la pace tanto sperata è durata di una pinta servita in un pub scozzese, lo spettro infernale, il demone rosso è tornato prepotentemente sulla scena europea e lo ha fatto in maniera al quanto poco discreta. Quello stesso demone con cui ci siamo alleati per far fronte alla minaccia nazista ora ci si ritorceva contro, tanto da indurre molti a pensare se avessimo combattuto il nemico giusto, tutto per difendere la Polonia, una nazione di cui in fondo non conosciamo nulla. Poco importa se sullo scranno rosso sieda Stalin o Zhukov o un altro ancora, la minaccia rossa è un problema attuale e futuro per il nostro quieto vivere. Ad essere colpito è stato il regno di Grecia che ha subito un gravissimo colpo di stato nel quale è stata fatta anche una vittima eccellente, il sovrano Paolo di Grecia è stato rapito da agenti del KGB senza troppi misteri e tenuto prigioniero nell’attesa del pagamento di un riscatto. Riscatto a cui tutti i popoli liberi dell’occidente dicono no, umanamente non può non dispiacere per le sorti del Re, ma cedere ora, in questo momento delicato vorrebbe dire creare un precedente, mostrarsi debole, e non lo possiamo permettere. Oltre le questioni politiche ci sono anche le relazioni familiari, il sovrano greco infatti è il primo cugino del consorte della Principessa Elisabetta erede al trono d’Inghilterra, il che non fa altro che dare un segnale ancora più forte.



Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 Fianca11

 

Il Primo Ministro Attlee in una conferenza stampa ha annunciato che non ci sarà nessun pagamento, chi ha fatto ciò non è meno pericoloso di un terrorista e noi con i terroristi non trattiamo, le bande cosiddette “rivoluzionarie” greche pullulano di delinquenti comuni che ora bramano il potere e sostenuti dall’URSS che tanto vuole espandere la sua area di influenza nel mediterraneo, e questo noi non lo possiamo permettere. Aggiunge anche “Siamo pronti ad un confronto con i vertici russi responsabili della crisi all’ONU qualora ci fosse un’apertura da parte dell’Unione Sovietica, ma giudicare dai modi lo vedo molto improbabile”.




Una nuova alleanza



Il precipitare della situazione greca è stata una forza promotrice per la creazione di un coordinamento militare fra le potenze libere occidentali, si chiamerà NATO ovvero l'Organizzazione del Patto dell'Atlantico del Nord, sarà un organismo internazionale creato essenzialmente per difendere le nazioni occidentali contro la minaccia rappresentata dall’Unione Sovietica ma avrà anche il fine di prevenire qualsiasi tipo di minaccia alla stabilità dei territori in questione.


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L’Alleanza Atlantica nasce quindi a seguito dell’evidente meccanismo antidemocratico messo in atto dall’Unione Sovietica per controllare i Paesi Europei rientranti nella sua sfera di influenza e non: il principio cardine sarà infatti quello della difesa collettiva e della prevenzione espresso dall’articolo 5 del Trattato di Londra.

Il fine fondamentale della Nato è salvaguardare la libertà e la sicurezza di tutti i suoi Paesi membri attraversi mezzi politici e militari. Oggi l’Alleanza resta una fonte di stabilità essenziale in un “mondo imprevedibile”.

Per continuare ad assicurare la sicurezza dei suoi membri la Nato segue tre linee guida fondamentali.   

La difesa collettiva. I Paesi membri della Nato si assisteranno a vicenda in caso di attacco in accordo con l’articolo 5 del Trattato di Londra. La Nato difenderà e fungerà da deterrente contro ogni aggressione e minacce alla sicurezza rivolte verso singoli membri o l’intera all’alleanza.

Gestione delle crisi. La Nato ha importanti e uniche capacità militari e politiche per far fronte ad un vasto spettro di teatri di crisi – prima, durante e dopo un conflitto. La Nato si adopera per impiegare attivamente una serie di misure politiche e militari per gestire lo svolgersi di tali crisi che possono interessare la sicurezza dell’Alleanza prima che degenerino in aperti conflitti.

Cooperazione per la sicurezza. La Nato è influenzata da e può influenzare gli sviluppi politici e di sicurezza che vanno oltre i suoi confini. L’Alleanza si impegna attivamente per implementare la sicurezza internazionale attraverso partenariato con altri Stati e organizzazioni internazionali, anche attraverso la possibilità, per tutte le democrazie europee che soddisfano i criteri Nato, di diventarne membri.

L’organo di vertice della Nato è il Consiglio Atlantico (Nac) che può riunirsi a livello di rappresentanti permanenti dei Paesi membri, di ministri e capi di Stato e di governo. Il Nac è presieduto dal segretario generale dell’organizzazione Maxime Weygand generale francese mentre farà da vice il generale americano Hastings Lionel Ismay




 





Elezioni in Cecoslovacchia






Una nuova alba democratica si affaccia per la nazione cecoslovacca, per la prima volta dopo il conflitto si sono svolte elezioni libere. Dopo la piccola parentesi del Fronte Nazionale, composto dal Partito comunista, il Partito social nazionale ceco e il Partito socialdemocratico cecoslovacco che diede vita alla Terza repubblica che hanno guidato la fase di transizione post-bellica, venivano riammessi alla vita politica anche il Partito Conservatore, il Partito Repubblicano dei Fattori e Contadini, il Partito Popolare cattolico e il Partito Democratico. Questi pur nelle diversità hanno deciso di dar vita al “Blocco unitario” per far fronte allo schieramento rosso che deteneva il potere. Le elezioni con grande sorpresa si sono svolte in un ambiente sereno facendo risaltare la grande maturità di questo grande popolo che si apprestava alle urne.


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I risultati non tanto scontati hanno visto il trionfo delle forze conservatrici che nel complesso hanno raggiunto il 56% contro il Fronte Nazionale che si ferma al 42% mentre il restante 2% dei voti è andato disperso in partiti che non avranno rappresentanza all’interno del Parlamento. Nel dettaglio i risultati sono i seguenti:



Blocco unitario



Partito Popolare cattolico                                             32%

Partito Conservatore                                                      11%

Partito Repubblicano dei Fattori e Contadini           10%

Partito Democratico                                                        4%



Fronte Nazionale




Partito comunista                                                           27%

Partito social nazionale ceco                                        10%

Partito socialdemocratico cecoslovacco                     5%
Altri                                                                                   2%
 

A guidare la coalizione di governo sarò il leader del Partito Popolare Jan Šrámek che nel discorso di insediamento ha ricordato la vicinanza ai paesi occidentali, dettaglio di non poco conto considerando i recenti sviluppi e i tragici avvenimenti degli ultimi mesi.
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Messaggio Da Mussu Mar Feb 22, 2022 4:15 pm

THE NEW YORK TIMES

Febbraio 1949
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La potenza dell'Atomo.
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Giunta la notizia dal pentagono riguardo i progressi delle armi Atomiche il presidente Harry Truman avrebbe annunciato che nuovamente gli USA dispongono di un arma nucleare ancora più potente di quelle sganciate ad Hiroshima e Nagasaki.

"L'utilizzo di quest'arma" avrebbe aggiunto nel suo discorso Truman " Sarà a soli scopi pacifici e per garantire la pace, il deterrente dell'America contro l'unione sovietica ed i comunisti."

Nel mentre l'uranio in eccesso viene convertito per produrre energia nelle centrali nucleari di nuova creazione nel centro del paese a Detroit ed a Denver.  
L'alimentazione delle due centrali garantirà ai due stati corrispettivi un calo delle bollette dell'elettricità del 40% il piano per il ministro dell'economia è quello di uno sviluppo a tela di ragno su tutta la superfice del paese per alimentare completamente la nazione ad Uranio garantendo persino un surplus di elettricità al punto da poterne vendere.

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Accordi NATO in progresso, il rappresentante USA si è finalmente recato a Londra per approvare e disporre delle decisioni dei futuri membri dell'organizzazione Atlantica.
In oltre sarebbe stata varata la proposta della creazione di basi militari USA sul suolo Inglese  Italiano e Francese
cosi da allungare la gittata delle nuove armi a lungo raggio in caso di invasioni dell'Europa.

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Messaggio Da Ferdinand-Foch Mar Feb 22, 2022 5:45 pm

|  La Verità  |
Febbraio
1949


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"Attentato Togliatti!"

- Il Quotidiano “Avanti!” dichiaratosi Filo-Socialista tanto da divenire con il tempo il quotidiano del Partito Socialista Italiano in questi due ultimi mesi Invernali, Dicembre e Gennaio, ci ha deliziati con un racconto degno di qualche film della Hollywood Americana dal titolo: “Attentato Togliatti!”

Il protagonista di questa sceneggiatura drammatica è l’Onorevole Palmiro Togliatti Segretario del Partito Comunista Italiano, credo lo conosciate un po' tutti, e nel ruolo di antagonista un giovane estremista di destra; il quale ha escogitato un piano malefico per assassinare il Segretario Comunista.

Ricostruiamo la scena: stando alla testimonianza dello stesso Togliatti, da ciò potete comprendere che sia vivo visto che i morti non parlano, nel pomeriggio del 27 Gennaio uscito dalla Sede del PCI, Via Botteghe Oscure a Roma, nel momento in cui stava inserendo la chiave nella serratura della portiera per entrare nella sua auto, cade per terra intontito in seguito ad una forte botta dietro la nuca.

Stando ai medici dell’ospedale “San Giovanni Addolorata” della città capitolina confermano la presenza di una piccola ferita sulla nuca di Togliatti causata probabilmente da un oggetto in ferro, come un piede di porco o il manico di una pistola.

In stato confusionale il corpo di Togliatti è stato portato di peso in un vicolo adiacente a dove era parcheggiata la sua macchina, vicoletto in cui vi è una piccola cantina probabilmente appartenente a qualche Pub ormai inutilizzato da anni e ora adibita a cella.

Sempre rifacendoci alle dichiarazioni del Segretario che ricorda alcune scene, seppur non chiaramente a causa della botta, ha raccontato che mentre era legato ad una colonna di legno proprio al centro di quella cantina il suo rapitore parlava da solo e si dava anche delle risposte, una vera e propria discussione fra fantasmi. Confessa ai giornalisti dell’Avanti che in quel momento era sicuro che sarebbe morto con annessa la classica frase: “Ho visto la mia vita scorrere dinanzi ai miei occhi” che è un sempreverde in questi casi.

Quando sembrava finita qualcosa nella testa dell’imminente assassino è scattata iniziando ad urlare, inveire contro entità non presenti nella stanza e bestemmiando l’intero corpo celeste di Nostro Signore; per poi puntare alla nuca la pistola e spararsi probabilmente per porre fine alle voci nella sua testa lasciando la “preda” Togliatti spettatore di quel macabro evento.

Un ragazzo poco più che adolescente stava camminando in una delle strade adiacenti al vicoletto sostiene di aver udito il colpo di pistola e, inebriato di coraggio e adrenalina, si fionda a petto infuori prima nel vicolo poco illuminato e poi nella cantina pronto ad affrontare l’uomo armato, che però troverà in una zuppa di sangue.

Liberato il povero uomo legato alla colonna di legno è stata avvertita la polizia e l’ambulanza per prestate i giusti soccorsi al povero sventurato. Le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo su questo caso di rapimento e tentato omicidio, per ora sappiamo poco dell’attentatore poiché sprovvisto di documenti di identità e il suo appartamento al momento dell’ispezione è risultato “completamente pulito” evidentemente già sapeva che non sarebbe più tornato a dormire sul suo letto.

Al momento si esclude la pista “Sovietica” come alcuni politici sostengono: “un attentato sulla falsariga di quello Greco” tuona qualche deputato del DC e tutti i torti potrebbe non averli, ma l’elemento che smonta questa teoria è proprio Togliatti; perché il KGB vorrebbe eliminare il Segretario del PCI fino ad ora estremamente fedele ai comunisti di Mosca e non un oppositore politico come De Gasperi ad esempio. In più nell’abitazione del rapitore è stato ritrovato un diario contenente molte pagine che inneggiano al Fascismo e in generale al Ventennio passato.

Questa vicenda seppur drammatica, ovviamente, ha avuto una svolta positiva sul fronte “Gladio” l’organizzazione di controspionaggio proposta da de Gasperi qualche mese fa agli inizi della “crisi greca” mentre ai tempi vi era scetticismo con questo attentato molti deputati a sfavore stanno cambiando idea per paura di essere i nuovi “Togliatti”.

Le settimane dopo l’evento Togliatti in qualità di Segretario del PCI ha risposto in merito alla situazione Greca con le seguenti parole: “Il tragico evento che ha scosso l’Italia Comunista, e non, ci deve far aprire gli occhi su chi è veramente nostro nemico: l’Estrema Destra e tutti i suoi amici che la sostengono in giro per il mondo! Il Comunismo, che sia italiano o sovietico, viene costantemente dipinto con sdegno come fosse un essere maligno, intanto il KGB ha sì preso in ostaggio Re Paolo, ma da quanto sappiamo è in perfetta salute. Io sono stato fortunato se no ora non sarei qui a parlarvi, ma poteva andare diversamente, anzi andrà diversamente la prossima volta se ci ostiniamo a combattere il nemico sbagliato. Per quanto riguarda “Gladio” il mio parere, e quello del partito, lo conoscete lo fermeremo in quanto potrebbe diventare uno strumento di dittature nelle mani del DC.” -

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“Prigionieri di Qua, Prigionieri di Là”

- In seguito alla sconfitta nel Secondo Conflitto Mondiale molti dei nostri soldati italiani mandati al macello in giro per l'Europa sono morti o nel migliore dei casi, forse, fatti diventare prigionieri. Sebbene in seguito alla Pace finale la maggior parte dei prigionieri italiani siano stati giustamente rilasciati, molti altri sono tuttora rinchiusi in celle piccole ammassati gli uni fra gli altri in condizioni disumane.

Non conosciamo l’effettivo numero di prigionieri sparsi per il continente, ma siamo a conoscenza di ben 45.000 soldati italiani segregati nei carceri Albanesi e al momento non conoscono ancora il loro futuro; il Presidente De Gasperi ha comunicato che ben presto ci saranno contatti con il Governo Albanese per risolvere questa situazione, seppur in Albania non si respira una buona aria ultimamente.

Una buona notizia arriva da un comunicato del Partito Comunista in cui viene affermato il rimpatrio di 5.000 soldati italiani ancora prigionieri in territorio Sovietico. Il merito di tale vittoria se lo prende tutto il PCI rinfacciando più e più volte come il DC non sia ingrado di risolvere problemi diplomatici troppo complessi, ma mettendo da parte questi battibecchi politici ciò che ci deve riempire di gioia è il ritorno a casa di 5.000 anime che hanno vissuto l'orrore della guerra e ne sono sopravvissuti.

[--------]

“Tedeschi in Trentino”

-In seguito a delle affermazioni non molto lucide del Ministro del Turismo tedesco Alfonso Gorbach secondo cui il Tirolo sia territorio Austriaco e ha ordinato, seppur indirettamente, di colonizzare il territorio costruendo o acquistando imprese del territorio soprattutto quelle in ambito turistico.

I cittadini italiani si sono visti “invadere” le strade da questi tedeschi incalliti pronti a sborsare il loro danaro per acquistare tutto ciò che capitava loro sotto il naso; emblematico è il caso di un uomo tedesco che ha acquistato un palo della luce per 100.000 Lire ad un cittadino italiano che ovviamente non aveva il possesso di quel palo…visto che appartiene allo Stato.

Tralasciando questi bizzarri eventi la questione del Tirolo è molto importante poiché sia Austria che Italia si contendono il possesso del territorio; i primi sostengono che nel 1943 durante la Guerra sia stato occupato dalle truppe tedesche e non essendoci nessuna menzione nel trattato di pace sia dunque Austriaca. Di tutta risposta Roma afferma che il territorio fu occupato dai Tedeschi e se nel trattato di pace non viene menzionato nessun cambiamento evidentemente deve ritornare al legittimo proprietario ciò l’Italia.

Fatto sta che le autorità locali hanno organizzato un gruppo di polizia e carabinieri con l’obiettivo di cacciare via la mandria di tedeschi e nelle prossime settimane il confine verrà tenuto d’occhio per evitare che ciò accada nuovamente.

A Presto.
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Messaggio Da Astrid I Mer Feb 23, 2022 2:28 pm

[] «Красная Газета» - это Голос Советского Народа []

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 0188a3acfaf5fd5ebfdd88d1886bf75a Aprile 1949 Года Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 C6f41d0edd66e8472fb32213b7aa2aff

{} Георгий Жуков скончилься и Берия стаёт президентом {}
{ Zhukov muore, Beria diventa Presidente }

Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 ?u=https%3A%2F%2Fimages.pagina12.com.ar%2Fstyles%2Fwidth960%2Fpublic%2F2021-05%2F165599-funeral_0 .Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 1280px-Lavrenti_Beria_Stalins_family
Sulla sinistra il funerale di Zhukov, sulla destra il nuovo presidente dell’Unione Sovietica Lavrenti Beria, un uomo dallo sguardo rassicurante (in braccio la figlia di Stalin.)

Zhukov non c’è più,
Il suo vivido cuore ha combattuto finché ha potuto, ma alla fine ha ceduto, ed ora nel mondo c'è un angelo in meno.
I funerali sono stati celebrati con una messa laica nell’ex Cattedrale di San Basilio a Mosca, le cui campane hanno potuto suonare a lutto dopo trent’anni di ateo silenzio: i moscoviti avevano dimenticato il suono delle campane cristiane, e i più vecchi sono rimasti esterrefatti quando hanno potuto riascoltare l’eco melodioso di quella calotta di bronzo.
La cerimonia si è conclusa con una tristissima parata sulla Piazza Rossa, dove i reduci hanno potuto sfilare dando l’estremo saluto al coraggioso maresciallo che vinse i tedeschi, liberando l’Unione Sovietica a colpi di Kat’yusha.
Sono state rispettate le volontà del defunto: la salma di Zhukov non verrà imbalsamata accanto a quella di Lenin, ma sarà invece sepolta a Strelkovka, l’innevato paesino che diede i natali al nostro eroe.

Il popolo è in lacrime per la scomparsa dell’orso di Russia, e non sono stati pochi i casi di isteria di massa: nella serena Sebastopoli un uomo ha ammazzato il proprio vicino di casa accusandolo di essere responsabile della morte di Zhukov.
Grazie al cielo la NKVD (la nostra polizia di stato), ha tenuto bada ai malumori popolari.

Il leader del KGB Lavrenti Beria ha dichiarato di essere molto addolorato per la morte di Zhukov, di essersi quindi messo alla ricerca dei colpevoli, rivelando di aver scoperto una lettera che la dottoressa Lidia Tymashùk avrebbe spedito al compagno Zhdanov (morto anche lui in circostanze sospette): nella lettera la cardiologa scrive che qualcuno ha provato a falsificare i referti ospedalieri di alcuni personaggi importanti del partito, somministrando ai pazienti dosi letali di strictina.
Si tratta di un complotto che vede la partecipazione di 9 dottori, tutti ebrei, legati a doppio filo con un ricco magnate americano.

Il Partito Comunista dell’Unione Sovietica si è congratulato con Beria per le sue scoperte eleggendolo come nuovo presidente, anche alla luce di una frase piuttosto insolita trovata in fondo al testamento di Zhukov,
la grafia è leggermente curiosa, ma non lascia spazio ad equivoci:
”Lavrenti Pavlovic è mio amico, e sarà lui il mio successore.”
Sia fatta la tua volontà, compagno Zhukov!
Beria propone una liberalizzazione dell’economia, ed un compromesso di pace con l’occidente.
Beria non lascerà il palazzo della Lub’janka, ricoprendo sia il ruolo di capo del KGB, che quello di presidente.


{} У нам есть бомба!  {}
{ Abbiamo la bomba! }

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У нам есть бомба,
u nam jest’ bomba: “noi abbiamo la Bomba!” con queste parole il maresciallo Malinovski ha fatto tremare il mondo intero.
Prodotta in tempi rapidi nelle fabbriche di Chelyabinsk, presso l’istituto Kurchatov, la bomba RSD1 ha presto ricevuto il simpatico appellativo di “из России с любовью” (dalla Russia con amore), stampato dappertutto a caratteri cirillici.
La bomba ha brillato ancora una volta nel deserto di Semipalatinsk, l’oramai vasta distesa radiattiva del Kazakistan settentrionale, e con la sua straordinaria potenza di 22 chilotoni e mezzo le fiamme hanno toccato il cielo per un’altezza di 300 metri, e scatenato una piccola scossa di terremoto.

Un maiale e cinquecento esseri umani si sono sottoposti spontaneamente come cavie sacrificandosi nel nome dell’Unione Sovietica, lasciando che una nube di polveri calde quasi quanto la superficie del Sole li vaporizzasse a pochi millisecondi dalla avvenuta detonazione.
Gli ufficiali che hanno condotto le operazioni da vicino e in completa sicurezza (protetti da maschere ed occhiali da sole) hanno sperimentato febbri e difficoltà respiratorie, ma non hanno avuto danni fisici permanenti, smentendo quindi le assurde teorie di chi sostiene che le radiazioni possano provocare mutazioni del DNA umano:
parole che possono andar bene per la trama di un film di fantascienza, ma che non trovano nessun riscontro scientifico.
Ci spiace, ma non vedremo mai camminare esseri umani a sei zampe.

{} Мароз над Освобождением Чехословакии и Хорватии {}
{ Gelo sopra la Liberazione della Cecoslovacchia e della Croazia }

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Gelo. I rapporti tra l’Unione Sovietica e l’Occidente non erano mai stati tanto freddi dal 1919, anno in cui ebbe inizio la Guerra Civile Russa, che vide i nostri eroi combattere soli contro una coalizione di trenta nazioni. Se il PCUS credesse alle parole di Beria, commetterebbe un atto di fede: ci troviamo in un punto talmente critico della storia, che soltanto Dio potrebbe essere fautore della pace, ma noi comunisti sappiamo fin troppo bene che Dio non esiste, noi non crediamo alle storielle per bambini, noi le favole le abbiamo lasciate allo Tsar, che ora dorme sepolto in Siberia con il suo Dio.
Tuttavia Lavrenti Beria è il nostro presidente, e noi dobbiamo avere fede in lui, come l’abbiamo avuta verso Lenin nel 1917, come l’abbiamo data a Stalin nel 1933, come la dammo a Zhukov nel 1942: anche questa volta noi vinceremo.
Abbiate fede nel presidente.
Vjaceslav Molotov rappresenterà l’Unione Sovietica all’ONU: con noi ci sono i popoli liberi di questa terra, spezzeremo le reni a quella masnada di usurai e burocrati. La libertà, la fratellanza e la pace trionferanno finalmente su tutte le cose.

Eppure la parola “pace” non è mai sembrata tanto distante quanto lo è adesso:
mentre il presidente Beria contattava il premier Attlee per cercare di trovare una soluzione diplomatica alla crisi di Atene, in Cecoslovacchia e Croazia si sarebbero aperte due ferite che rischiano di trasformare la prossima conferenza ONU in un vero e proprio incontro di boxe;
la crisi ha toccato i massimi stamattina, quando alcuni pescatori hanno avvistato una nave vedetta inglese battente Croce di San Giorgio nelle acque territoriali sovietiche del Golfo di Finlandia, dirimpetto Tallin.

Come mai?
Le elezioni in Cecoslovacchia hanno spaccato per metà quello che in passato veniva chiamato lo “stato arlecchino”, provocando le violente sommosse di quella parte della popolazione, in maggioranza slovacca, delusa della vittoria del Partito Cattolico (ricordiamo ai lettori che in Slovacchia sono i sacerdoti a votare al posto dei contadini, che vengono privati non soltanto del diritto fondamentale all’istruzione, ma anche del diritto di pensare liberamente).
Il presidente Jàn Shramék, eletto con l’imbroglio, è fuggito dalla capitale nel timore della folla, lasciando che il Fronte Nazionale Comunista fosse la sola forza politica ad occupare il Parlamento.
Non ci è voluto molto prima che Klement Gottwald alzasse la cornetta del telefono e chiedesse aiuto all’Armata Rossa.
I nostri carrarmati marciano ora a passo d’anatra sulle sdrucciolevoli strade di Bratislava, coprendosi dei fiori e dei sorrisi che l’allegra gente dei villaggi getta tra le braccia dei nostri soldati, generosamente accolti come liberatori.

Qualcosa di simile è successo in Croazia.
Il popolo croato ha finalmente alzato la testa contro il viscido dittatore Ante Pavelich: un fascista in carica dal 1941.
Il tiranno ha incominciato a sparare contro i propri cittadini, uccidendo, torturando, ed impiccando centinaia di innocenti: l’Unione Sovietica non poteva rimanere indifferente di fronte alle suppliche di un’intera nazione.
Ecco quindi perché i nostri carri armati sono stati messi a disposizione del comunista sloveno Josip Broz Tito, un uomo dalle spalle squadrate come un armadio svizzero.

Grazie a questa mossa tempestiva, l’Unione Sovietica ha impedito che la Croazia e la Cecoslovacchia entrassero nella NATO.
Malinovski e Molotov hanno prontamente rassicurato l’Italia promettendo il riconoscimento di Trieste, di Gorizia, dell’Istria e del Friuli come italiane, mentre il cancelliere ed il ministro della difesa tedeschi Grotewohl e Pieck hanno ribadito che la Germania non prenderà le armi, prestando fede ai trattati di pace.

{} Тоже Италию растопало Капиталистическое Западе {}
{ L’Occidente Capitalista calpesta anche l’Italia }

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Inverosimili, inaudite, anzi scandalose,
Si: sono scandalose le notizie che abbiamo letto sulla stampa italiana,
il simbolo della Democrazia Cristiana (DC) si rivela essere non lo scudo crociato che difende Roma, ma la spada maledetta che ferisce al cuore il popolo italiano:
l’Italia partorita dalla mente di Garibaldi, l’Italia caduta nelle mani di Mussolini, l’Italia sconfitta e fin troppo punita dai trattati di pace, un’Italia che ha stento ha dovuto trattenere le lacrime costretta al silenzio di fronte all’eccidio delle foibe, senza che l’occidente recriminasse i reati della dittatura croata,
la nostra amica Italia deve ancora ancora una volta subire, sdraiata con la schiena a terra, lo scherno dei porci capitalisti che la violentano, rapinandola del suoi beni più prezioso: il presidente del PCI!

Che il rapimento del compagno Togliatti sia stato un piano congegnato dalla CIA oppure il frutto di un fascismo latente ed insito nella polizia italiana, può essere anche oggetto di indagine,
ma ciò che è indegno è leggere di certe dichiarazioni dei politici della Democrazia Cristiana, i quali sono disposti a scalare montagne di specchi anzicché aggiudicarsi le proprie responsabilità: sono arrivati ad accusare il KGB di nascondersi dietro il rapimento del compagno Togliatti! Come se avessimo un simile potere!
E poi, perché mai?
Togliatti è uno di noi, un grande comunista, un grande rivoluzionario.
E l’Italia sarà sempre la nostra amica!
Anche se prigioniera di forze atlantiche, l’Italia sarà sempre la benvenuta tra le braccia della Grande Madre Russia, che sarà premurosa proprio come una madre con il proprio bambino.

Votate Garibaldi,
Grande italiano. Grande socialista,
Garibaldi avrebbe sicuramente aderito al comunismo,
votate Garibaldi!
Astrid I
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Messaggio Da 0r4kle Mer Feb 23, 2022 8:27 pm

Aprile 1949                                                               -LA VOZ DE LA INDUSTRIA-                                                        Anno MCMXLIX

Attentato al Caudillo e Giovanni di Borbone-Spagna sul trono


Nell’ultimo mese non si è fatto altro che parlare del Caudillo, che per oltre tre settimane si è trovato in un ospedale militare, con ferite molto gravi e con il rischio di morte. Proprio il mese scorso il Caudillo si trovava al Circulo de Bellas Artes di Madrid, per una riunione con i suoi generali. Mentre si stava tenendo la riunione, è avvenuta un’esplosione, che secondo la Guardia Civil è stata causata dall’esplosione di due pacchi da 975 grammi di esplosivo al plastico. Nell’attentato alla vita del Caudillo sono morti 4 generali tra cui il fedelissimo Emilio Mola e il generale José Sanjurjo; mentre il Caudillo e gli altri generali tra cui il generale Juan Yagüe, sono rimasti feriti nell’esplosione. Il Caudillo si trovava in prognosi riservata, anche se trapelano voci che la situazione sia più grave di quella che si vuole far credere al popolo spagnolo. Subito la Guardia Civil ha iniziato ad indagare per scoprire le menti e gli autori che stanno dietro all'attentato alla vita di Francisco Franco. La Guardia Civil ha subito optato per l’ipotesi che l’autore dell’attentato fosse uno dei generali di Franco che si trovavano alla riunione. Infatti, è stata subito esclusa l’ipotesi che fosse stato qualcuno di esterno, perché il Circulo de Bellas Artes era sorvegliato da decine di soldati e sarebbe stato impossibile passare inosservati o senza il permesso d? entrata. Si pensa che il generale che ha portato dentro i due pacchi di esplosivo al plastico faccia parte di un'operazione messa in atto probabilmente da Giovanni di Borbone-Spagna e altri sostenitori del legittimo re. Proprio 5 giorni fa è arrivata la notizia che ha sorpreso tutti quanti, “Il Caudillo è morto”.

“Ora che Franco è morto e anche i suoi generali, non ci sarà più nessuno che potrà riportare nell’oblio il nostro paese e prometto a tutti gli Spagnoli di far diventare la Spagna un grande paese”  questo è quello che ha detto questa mattina al popolo spagnolo il nostro re, Giovanni di Borbone-Spagna. Le strade si sono riempite di gente che festeggiava la fine del regime franchista, sperando in un futuro migliore e ora la spettrale Barcellona, le strade deserte di Madrid sono ormai un lontano ricordo; la gente non ha più paura e ora può vivere una vita normale senza paura e libera. Per prima cosa il re ha fatto arrestare tutti i generali di Franco e le persone che sono state importanti per la sua ascesa al potere e  poi tutti coloro che durante il regime di Franco e la guerra civile, si trovavano in prigione per futili motivi sono stati scarcerati.

“La Spagna assicura il suo totale appoggio al progetto di un’Europa sicura e di far fronte alla minaccia sovietica” con queste parole è finito il discorso pronunciato alla popolazione spagnola dal Re Giovanni di Borbone-Spagna, il quale si è già messo in contatto con le potenze Europee per discutere della difesa dell’Europa e il contenimento dell’avanzata comunista.
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Messaggio Da Ferdinand-Foch Ven Feb 25, 2022 4:08 pm

|  La Verità  |
Agosto 1949

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“Riunione ONU”

- Il Quotidiano di quest'anno apre i battenti , o meglio i suoi fogli, con la notizia più importante ovvero il resoconto finale sulla Riunione dell’ONU, ma andando in ordine spieghiamo il perché di questa assemblea straordinaria.

L’Unione Sovietica in barba a qualsiasi trattato internazionale e rispetto verso la sovranità e l’indipendenza delle nazioni, ha deciso di effettuare delle azioni militari dirette ad acquisire il controllo della zona Jugoslava, della Slovacchia e dell’ultimo pezzettino Ungherese ancora libero.

I Sovietici si nascondono dietro l’ideologia Comunista per mascherare quella che di fatto è una Dittatura Tirannica non solo nei confronti del popolo Russo, ma anche verso gli altri popoli Democratici limitrofi. Le azioni criminose dei Sovietici per mano del KGB nelle nazioni Europee ormai è riconosciuto da tutti: Rapimenti e Omicidi volti alla destabilizzazione del territorio sono all’ordine del giorno; il tutto seguito dall’insediarsi di un regime comunista fantoccio servo di quello Moscovita.

In seguito all’occupazione dei Territori Slovacchi, Ungheresi e Croati, era doveroso chiarire la situazione al mondo intero e la riunione ONU è stato il catalizzatore di questa conoscenza; i membri principali della NATO insieme all’URSS hanno preso parte all’assemblea da cui sono scaturiti i seguenti risultati:

La Nazione Cecoslovacca per capriccio impietoso dei Sovietici non esiste più motivata dal fatto che “gli slovacchi vogliono sono comunisti” quindi era giusto invadere il territorio e crearci una Repubblica di Plastica, perfetto. Almeno la Cechia è rimasta indipendente e nel breve periodo dovrebbe firmare per entrare nella NATO, giusta conseguenza di tutto ciò che è successo.

Quello pseudo Stato di Croati che non si era ben capito da chi fosse governato se solo Croati o anche Sloveni e Bosniaci, chissà sono dei popoli strani quelli, fatto sta che ora sono anche loro degli Schiavi Rossi. I soldati Sovietici hanno occupato il territorio con la stessa scusa della Slovacchia creando una “Repubblica Socialista” perché “territorio controllato direttamente da noi sovietici” era troppo lungo e suonava anche male Da ciò c’è da dire che l’Italia ne ha tratto vantaggio: Trieste zona B, Istria, Gorizia e Fiume ci sono state gentilmente lasciate dai Sovietici, come quando lasci l’ultimo boccone del dolce per farla mangiare alla tua dolce metà, anzi per non farla arrabbiare. Ovviamente i membri del PCI stanno ribadendo giorno e notte, anche mentre sognano, come sia merito loro se i Sovietici ci hanno lasciato quei territori Italiani; la Destra esulta come giusto che sia manco avessimo vinto un Mondiale di Calcio, mentre la DC non si è esposta a riguardo.

In Risoluzione della Crisi Greca è stato pattuito il seguente scenario: il ritorno di Re Paolo in patria sarà seguito da un referendum popolare in cui verrà deciso se i Greci vogliono mantenere la Monarchia o fondare una Repubblica, come è successo in Italia del resto “Una Faza Una Raza”. Viene riconosciuta la creazione della Macedonia Comunista formata dalla regione di Skopje e diventerà la vicina di casa dell’Albania filo-Statunitense; ne vedremo delle belle. L’isola di Creta precedentemente isolata dalla Marina Militare Italiana ritornerà sotto il controllo del governo greco al termine del referendum, ma sarà utilizzata come base militare NATO per il controllo del Mediteranneo Orientale e l’uscita dei Dardanelli. Assieme all’Isola di Cipro costituiscono delle Basi Naturali per il controllo del Mare Nostrum.

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“Tirolo e Austria”

- Alla Riunione ONU si è anche discusso del problema del Tirolo, poiché il tutto è nato dallo sconfinamento da parte della polizia tedesca nel territorio italiano con l’obiettivo di perquisire tutte le abitazioni e cacciare i cittadini italiani senza passaporto tedesco. Per i tedeschi il tirolo apparteneva a loro in seguito all’occupazione del 1943 per mano di Hitler, esatto proprio lo stesso uomo che dovrebbero aver rinnegato, ma evidentemente quando conviene anche i Dittatori hanno fatto cose buone no?

Fatto sta che nel corso della riunione il Ministro Sforza e il Presidente Adenauer hanno raggiunto un accordo: il Tirolo sarebbe diventato Austriaco, quindi accettando le motivazioni Austriache, ma solo tramite un referendum popolare in Austria e in caso di adesione del Tirolo il conseguente distaccamento dell’Austria dalla Germania. Il popolo si è detto favorevole, evidentemente tengono di più ad un piccolo pezzettino di terra che ad essere legati ai loro fratelli tedeschi; forse faceva parte del loro piano per distaccarsi dalla Germania perché la odiano? Chi li capisce, chi capisce qualcosa ultimamente…

La popolazione Italiana in realtà non ha avuto chissà che reazione soprattutto al Centro e nel Sud Italia in cui probabilmente non sanno neanche cosa è un “Tirolo”. Per la Destra è un mezzo lutto: vedere un territorio italiano venduto così agli acerrimi rivali austriaci i nostri fratelli italiani morti nella Grande Guerra si rivolterebbero nella tomba, ma in compenso abbiamo preso i territori italiani di Trieste e compagnia bella, quindi ci metteremo l’anima in pace e vivremo anche senza il Tirolo.

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Messaggio Da F. Heinz Guderian Ven Feb 25, 2022 4:59 pm

The Daily Telegraph


Agosto 1949



Prepotenza sovietica




“Inutile continuare a parlare con chi per diplomazia intende l’invasione di territori liberi e democratici”, questa sarebbe stata la frase di commiato del generale Montgomery rivolgendosi verso Adenauer che in segno si di rassegnazione allargò mestamente le braccia. Ma come siamo arrivati a questo punto del muro contro muro? Sarebbe meglio fare una sintesi degli ultimi mesi.


L’Europa non ha certo imparato dall’ultima guerra, anzi sembra che il conflitto non sia mai finito. Rapimenti, invasioni, rivolte conferenze, sembra proprio il 1938. L’Unione sovietica in barba ai trattati del 1945 sta cercando sempre più di espandere la propria area di influenza con un allargamento ad ovest senza precedenti.


L’invasione della Cecoslovacchia ne è un fulgido esempio, una nazione pacifica, dove anche i comunisti partecipavano tranquillamente alla vita democratica del paese senza ripercussioni alcuna. Eppure il mostro rosso proveniente da est ha pensato bene di aggredire e violare l’integrità statale, di stravolgere la vita quotidiana degli slovacchi che lentamente tornavano alla normalità dopo gli orrori della guerra precedente, ha pensato bene di inveire contro la popolazione civile, di dare alle fiamme le chiese, centinaia di slovacchi sono spariti dopo essere saliti su degli strani treni, le famiglie che cercano notizie sono respinte dai vari commissariati controllati ora dalla polizia sovietica.


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Nonostante i diritti di quelle popolazioni siano quotidianamente calpestati per amore della pace il Regno Unito ha deciso di partecipare alle riunioni dell’ONU per trovare una soluzione. Purtroppo le cose non sono andate come speravamo e sebbene da parte di tutte le potenze occidentali fossero a malincuore disposti a riconoscere il nuovo stato slovacco, le uniche richieste di demilitarizzazione dell’area che sarebbe stata una notizia di grande distensione e di rassicurazione per i popoli che vivono in quella zona e quella del divieto di fortificazioni sono state malamente respinte. Tutto ciò dimostra che l’Unione Sovietica, oggi controllata da Beria, un criminale della peggior razza, non vuole creare un rapporto distensivo, anzi vuole continuare ad aggredire gli stati sovrani. La conferenza si è conclusa con un muro contro muro e nessun accordo è stato raggiunto se non quello della situazione che de facto caratterizza le aree trattate.


Il Primo Ministro Smrek informato dei fatti si ritiene addolorato, deluso e amareggiato dei risultati, ma allo stesso tempo sollevato di non essere stato lasciato in balia della Russia, infatti dopo aver intrattenuto un lungo colloquio telefonico col Primo Ministro britannico ha ricevuto la garanzia che nel breve periodo sarebbe entrata a far parte della NATO. Intanto ha anche annunciato che non riconoscendo la neonata entità statale la denominazione continuerà ad essere Cecoslovacchia, inoltre è stato dichiarato fuorilegge il partito comunista e arrestati i leader che plaudivano ai carri sovietici che massacravano i loro connazionali, per loro le accuse sono di alto tradimento, reato per il quale è prevista la pena di morte.
 
Se sulla questione cecoslovacca non è stato neanche minimamente raggiunto un punto di incontro, la questione greca è stata risolta, se così si può dire, dopo una lunga trattativa la proposta del plenipotenziario italiano Sforza, raggiungendo un compromesso che ha tutta l’aria di un’apertura, questa volta si, da parte dell’occidente. Infatti per non avere altre morti sulla coscienza si è pensato bene di concedere ai ribelli di stampo socialista una regione in cui si formerà la repubblica popolare di Macedonia. I russi si impegneranno alla scarcerazione del legittimo sovrano Paolo che accolto come un eroe all’aeroporto di Atene annuncia che dopo i tragici eventi si vorrà comunque sottoporre alla prova referendaria perché afferma “Il potere non diviene da Dio ma dai miei sudditi, se mi vorranno io non li abbandonerò di certo”. Visibilmente malnutrito e dimagrito viene poi accompagnato nell’ospedale della capitale per ricevere le cure adeguate, lo accompagna lungo il tragitto il colonello Geōrgios Papadopoulos capo del governo provvisorio che lo informa sui recenti sviluppi susseguitosi in sua assenza.
 
Si è anche parlato di Croazia e Tirolo ma l’attenzione del Generale Montgomery si era affievolita dopo i vari “no” pronunciati da Molotov.




Il candidato è Churchill



Il fermento internazionale ha scosso anche le acque interne, il Partito Conservatore ha attaccato come non mai Premier Attlee, accusato di attuare una politica troppo accondiscendente nei confronti dei sovietici, arringa nella Camera dei Comuni come se fosse ad un comizio sottolineando come lo stesso errore fu fatto nel 38 con gli accordi di Monaco e anche in quel caso c’erano di mezzo i cecoslovacchi, prosegue affermando come la situazione sia imbarazzante per l’Impero più grande del mondo, ritrattando poi la parola impero, quasi a sottolineare la politica decolonizzatrice del governo che ha portato alla perdita del prestigioso appellativo. È chiaro come la campagna elettorale sia partita molto in anticipo per i conservatori che puntano ma rimediare la figuraccia delle elezioni del 45, e anche se mancano diversi mesi l’agenda politica ormai sia  ben stilata, certo i punti deboli non mancano all’interno delle linee guida dei laburisti e oggi far parte di un partito di sinistra, con gli attuali stravolgimenti, non è un aiuto in vista delle prossime elezioni generali.


Partita GDR | La quarta Alba - Pagina 3 Church12


Churchill, il capo dell’opposizione si configura come il Premier designato in caso di vittoria del Partito Conservatore, è stato visto spesso a colloquio con il Generale Montgomery. I due sono molto amici, un’amicizia resa ancora più solida negli anni della guerra, ma questa volta parrebbe intenzionato ad offrire, secondo alcune indiscrezioni, la posizione apicale all’interno dello stato maggiore. Una mossa che di certo non passerà inosservata ne all’interno del Regno Unito ne al di fuori dei confini.

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Messaggio Da Falco Ven Feb 25, 2022 11:16 pm

::: Neues Deutschland Radio Berlino :::
Ottobre 1949


Il Caso Gorbach, l’Austria costretta a divorziare
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Federico il Grande arruolò un nutrito esercito e costruì lo Stato Prussiano.
Bismarck prese tra le sue mani la Prussia e creò la Germania.
Hitler riunì tutti i popoli tedeschi sotto una sola bandiera e sfidò il cielo.
Whilelm III bloccò i russi sulla Vistola e firmò i trattati di pace.
Konrad Adenauer…
Konrad Adenauer prese i panni di Friedrich Ebert e fece della Germania lo zimbello d’Europa.

Il Tirolo non era menzionato nel Trattato di Saint-Germain per il semplice motivo che quel territorio apparteneva per diritto alla Germania dal momento che era stato annesso dal Terzo Reich nel 1943, restando tale con il riconoscimento dell’Anschluss nel 1945. E poi, dato che la Repubblica Sociale non fu mai occupata dalle forze nemiche, la bandiera italiana venne issata sopra Bolzano solamente nel 1946: e cioé un anno dopo la firma dei trattati.

Roma, sorellastra stupida e meschina, ha minacciato l’uso delle armi contro coloro che erano semplici poliziotti, riferendo ai suoi alleati NATO di essere sotto attacco: ma cosa potevamo mai aspettarci da una nazione di codardi e di traditori?
Il Presidente Adenauer ha dovuto prendere un volo per New York e rispondere all’ONU di fronte ad accuse assurde dal tono becero, recriminante ed ostile: ad un certo punto Carlo Sforza ha affermato che l’Italia al contrario della Germania avrebbe rotto col proprio trascorso mussoliniano. Certo cari italiani: ma dove eravate durante questi venti anni?
La risposta: l’Italia è una nazione poco seria, sulla quale nessun capo di stato potrà davvero fare affidamento.
Un De Gasperi nervoso e poco colloquiale ha minacciato l’intervento NATO, mentre un Adenauer debole, accerchiato ed inetto anzicché denunciare l’abuso perpetrato dall’Italia verso la Germania, ha calato la testa accettando qualcosa di inaccettabile: ossia includere il Tirolo all’interno di una repubblica transalpina austriaca.

I caschi blu delle Nazioni Unite sono arrivati a Vienna e ad Innsbruck impedendo l’esercizio di libere votazioni, pensate: la stampa italiana ha indovinato anzitempo l’esito del referendum, ancor prima che uscissero i risultati,
57% si e 43% no:
l’Austria ed il Tirolo saranno riconosciute come una repubblica indipendente e neutrale sia rispetto al Blocco Occidentale che a quello Sovietico, riducendo quello che un tempo era Impero Austriaco a una seconda Svizzera ombelico d’Europa.

In Austria ha vinto nuovamente la CDU (Alfonso Gorbach Presidente) stravincendo con il 43% dei voti, il Deutschland Partei (che disconosce la nuova repubblica) il 30%, mentre la SPD si conferma terza con il 27%.
””Siamo nati sulle Alpi. Siamo forti, produciamo buona birra e sopravviveremo anche senza Berlino”” ha dichiarato il presidente Gorbach, ””quanto all’Italia noi non mostreremo nessuna simpatia, le nostre frontiere saranno chiuse, faremo eccezione soltanto per i veicoli merce destinati ad andare in Germania: nessun italiano potrà entrare nei nostri ristoranti, nei nostri hotel, nei nostri bar, nessun italiano potrà bere la nostra birra”” ha detto, con toni sfacciatamente razzisti.
””Gli italiani che arriveranno in Austria, entreranno come lavacessi e lustrascarpe.””

Lo scandalo di Danzica ed il tramonto della Repubblica
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Il cancelliere Otto Franz Grotewohl si è dovuto dimettere lasciando non soltanto la politica, ma persino la Germania, riuscendo a trovare asilo soltanto in un paese indifferente come la Svizzera: lo scandalo di Danzica ha travolto in una notte sola tutta quanta la Germania e potrebbe decretare la fine della stessa Repubblica Federale Tedesca. E non solo: questa immonda sconcezza potrebbe far infuriare il mondo intero, dalla Casa Bianca fino al Cremlino.

Il comunista Whilelm Pieck (al ministero della difesa), avrebbe utilizzato la stazione ferroviaria di Danzica per trasportare clandestinamente massicce tonnellate di uranio verso l’Unione Sovietica. Il treno merci faceva la spola tra la Bielorussia e la Pomerania passando attraverso la Polonia per chilometri e chilometri, scavalcando in questo modo i normali controlli alla frontiera baltica di Memel.
Non c’è soltanto l’uranio.
Pieck avrebbe passato nelle mani del Cremlino informazioni altamente riservate sulle condizioni dell’esercito francese, di quello tedesco e di quello italiano. Pieck avrebbe poi rubato alle casse dello stato per finanziare con elevate somme di danaro le mosse dell’Unione Sovietica in Croazia e Cecoslovacchia: ecco che fine hanno fatto i soldi della ricostruzione.

Il Presidente Adenauer, indescrivibilmente imbarazzato, ha dovuto ordinare l’arresto di Pieck e la sua condanna a morte per alto tradimento: al che sebbene non ci fosse nessuna prova, la CDU ha accusato il socialdemocratico Grotewohl ed altri 5 deputati della SPD di esserne complici, e di dover essere fucilati.
Il cancelliere ha preferito scappare all’estero anzicché presentarsi al processo.

Adenauer ha assunto pro tempore la carica di cancelliere, chiamando la popolazione tedesca a nuove elezioni.
Grida all’onta Whilelm III di Prussia non perde l’occasione per criticare la repubblica in favore di una ormai lontana restaurazione, mentre la Democristiana CDU si spacca dando vita al “Zentrum” di bismarckiana memoria, fondato da Franz von Papen, un vecchio dinosauro della politica tedesca, preoccupato per una possibile invasione russa.

Il Movimento Sociale, il Partito Hohenzollern, la CDU ed il Zentrum correranno assieme alle prossime elezioni.
I Socialdemocratici della SPD prenderanno le distanze dai comunisti, oramai indifendibili.
Il Partito Comunista Tedesco, qualora la SPD dovesse perdere le elezioni, sarà sicuramente messo al bando.

Attentato a Pietro II di Serbia
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Sulla sinistra Pietro di Serbia. Sulla destra un comizio del Partito Comunista Romeno dato per vincitore alle prossime, imminenti elezioni.

Correva l’anno 1914, il serbo Gavrillo Princip sparava l’arciduca Ferdinando a Sarajevo.
Corre l’anno 1949, sono passati appena 35 anni ma il mondo è completamente cambiato: qualcuno spara al re serbo Pietro II ferendolo alla clavicola mentre si trova in visita a Sarajevo per incontrare Paolo (tornato sul trono di Grecia dopo la vittoria referendaria).
Fortunatamente la pallottola non ha causato la morte del re Pietro di Serbia, ventenne ed in buono stato di salute.

L’autore dell’attentato era un nazionalista croato che voleva vendicare i massacri dello scorso anno, ma siccome la croazia è uno stato sovietico, è ormai più lecito pensare che sia stato un tentativo dei comunisti per destabilizzare la Serbia ed occupare successivamente la nazione: lo stesso modus operandi della Grecia e della Cecoslovacchia.

Il Generale Draza Mihailovich ha tranquillizzato la popolazione ordinando pulizie etniche in Bosnia, e lasciando che decine di comunisti croati, compreso l’attentatore, venissero impalati vivi nella capitale. Il Generale ha riesumato la ricetta medievale del romeno Vlad di Valacchia, assicurandosi che i tronchi d’albero fossero lisci, oliati e ben appuntiti, per aumentare le sofferenze delle sue vittime.
Mihailovich ha poi cominciato a mobilitare l’esercito contro la neonata repubblica di Macedonia, non riconosciuta dalla Serbia.

Un altro attentato c’è stato in Polonia, contro il presidente Zaleski, il quale fortunatamente ne è uscito illeso: l’attentatore sarebbe un comunista tedesco, ma non c’è alcun dubbio che le direttive siano partite da Mosca.
Zaleski, in una Polonia offesa dallo scandalo di Danzica, memore delle atrocità naziste, e che ha rifiutato l’adesione all’Europa, ha ordinato la chiusura delle frontiere con la Germania e la mobilitazione delle truppe.
La tensione resta alta.
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