Partita GDR | Greatest Generation

Corriere della sera

Marzo 1922


LA PACE MUTILATA E LA QUESTIONE DI FIUME

Sono passati 3 mesi dall'istituzione della Città libera di Fiume, ed è ormai chiaro a tutti che le promesse fatte all'Italia dalle potenze dell'Intesa sono state dimenticate. Le perdite sono state immense; 650 mila caduti e 450 mila mutilati che sono finiti ad ingrossare la già grossa percentuale di disoccupati che affollano la nazione e che inevitabilmente andranno a finire sulla strada.

In cambio di questo immenso sacrificio siamo stati ricompensati con meno della metà di quanto richiesto: la Dalmazia al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, la provincia di Antalia resta in mano ai Turchi, l’Impero coloniale italiano è stato ingrandito in modo impercettibile con aggiustamenti di confine in Libia, in cui è ancora attivissima la guerriglia dei locali e l’acquisizione dell’Oltregiuba dall’Africa Orientale Inglese. A questa lista di ingiustizie nel novembre dello scorso anno se n’è aggiunta un’altra; infatti gli abitanti della città di Fiume avevano dimostrato il desiderio di essere annessi al Regno d’Italia, ma ancora una volta le potenze dell’Intesa si sono frapposte creando la città-stato di Fiume. Tuttavia l’umiliazione di una vittoria mutilata ha spinto un gruppo di ex-militari, guidati dal celebre poeta Gabriele D’Annunzio, a prendere il controllo della città. L’avventata impresa ha riportato l’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni nuovamente sul tavolo delle trattative nella città di Rapallo, dove è stata riconosciuta da entrambe le parti la piena libertà e indipendenza dello Stato Libero di Fiume. 

La situazione sembrava essersi così calmata, con una seconda Danzica sull’Adriatico; finché ieri 3 Marzo 1922, la fazione favorevole all’annessione italiana ha costretto con la violenza la fuga del governo autonomista di Fiume nei territori croati. Per ora la situazione resta tesa, ancora non si sa quali siano le intenzioni del nostro governo e di quello Serbo-Croato.


L’ECO DEL BIENNIO ROSSO

Continuano in tutta Italia proteste e dimostrazioni che ha più riprese si infiammano sia nelle città del Nord, sia in quelle del Sud, nelle campagne e nelle fabbriche. Il picco delle proteste si è toccato tra il 1919 e il 1920, quando la fascia più bassa della popolazione si è sollevata per ottenere migliori condizioni di vita: nel Meridione i braccianti si  ribellarono contro i latifondisti, chiedendo la ridistribuzione di terre promessa dal governo nella fase finale della guerra, nel nord invece avvennero  rivolte anche più violente, dove bande di operai stanchi delle condizioni di lavoro occuparono le fabbriche, talvolta con le armi, chiedendo aumenti salariali, ma anche la partecipazione diretta alla gestione dell’azienda, su modello dei soviet russi. Gli industriali fecero affidamento sull’esercito per lo sgombero dei protestanti. Resta ancora vivida la “paura rossa” da parte della classe dirigente e del ceto medio e benestante, che teme una rivoluzione simile a quella avvenuta in Russia. Per scongiurare tale paura si è diffusa tra i proprietari terrieri l’abitudine di fare affidamento sulle squadre fasciste per rimettere al loro posto i contadini quando alzano la voce per ottenere ciò che vogliono.


DIASPORA RUSSA

Continua nei territori dell’ormai defunto Impero Russo la guerra civile tra Bolscevichi e le armate bianche. I primi infervorati dalle idee del tedesco Karl Marx e guidati dal rivoluzionario Vladimir Lenin, vogliono sovvertire la società e instaurare un ordine in cui siano gli ultimi a governare, i secondi cercano di ricostituire una Repubblica Russa, come quella nata il 17 Marzo del 1917 all’indomani della Rivoluzione di Febbraio e all’abdicazione dello Zar Nicola II.

La Russia ormai è una landa in cui la desolazione e la guerra regna sovrana; le province occidentali sono ormai perdute, travolte dal nazionalismo di Baltici, Finlandesi, Polacchi  e Rumeni, nei territori orientali si ha una situazione speculare a quella nei territori della Russia Europea, dove la Repubblica dell’Estremo Oriente, un surrogato della Russia comunista di Lenin, combatte contro le armate bianche della regione e le mire espansionistiche nipponiche.

Del destino della Russia poco interessa al nostro governo, se non fosse per le ingenti quantità di sfollati che in questi mesi stanno giungendo nella penisola. Il mese scorso è infatti giunto il primo delle tante imbarcazioni in fuga dalla guerra, i passeggeri sono stati sistemati in tutta la penisola causando, a volte, il malcontento della popolazione; infatti mentre i migranti più facoltosi si sono stabiliti in località di tutto rispetto, quelli economicamente più disagiati sono stati divisi dallo stato nelle periferie di Torino, Milano, Genova e Firenze, andando però ad infoltire la massa di disoccupati e nullatenenti di cui la nostra nazione ormai straripa.

Notizia
I partiti si presentano alle elezioni. È in gioco il controllo dell'assemblea, che eleggerà i funzionari dopo il voto dei loro rappresentanti, come il presidente.
le elezioni si terranno a dicembre

Cominciano ad apparire Notizi di corruzione.
Un funzionario del partito nazionale è stato denunciato per corruzione, avendo chiesto finanziamenti in cambio del suo voto, con un contratto annuale di 100$. I commentatori ipotizzano che questa sia la punta dell'iceberg e che la corruzione sia diffusa in tutti i parlamenti.

La corruzione effettiva è stata negli ultimi anni di circa il 5% del bilancio nazionale. In questa elezione si stima che ci sarà un totale di 44.400$ di spesa da parte dei diversi partiti. Questo sarà pari a un totale di 100$ per rappresentante in parlamento.

La conformità dell'assamblea attuale è la seguente
                                                                                           seggi      adderiscono con
Unione Popolare Nazionale )                                                   140        nationalisti   
Partito Popolare Polacco Wyzwolenie                                        59         Pilsudsky
Consiglio Nazionale Ebraico                                                    11          Pilsudsky
Partito Socialista Polacco                                                        35          Pilsudsky
Partito Popolare Polacco Piast                                                  46         Nationalisti
Partito Polacco Unito                                                              35          Nationalisti
Partito Popolare Polacco Lewica                                               12          Pilsudsky
Partito Popolare cattolico                                                        18          Nationalisti
Lista tedesche                                                                        2           Pilsudsky
Unione nazionale Operaia                                                        32         Pilsudsky 
Liste independenti                                                                   4          ....
totale                                                                                    394


Per queste elezioni abbiamo il budget stimato di ogni partito, compresi quelli nuovi

Unione populare nazionale - 16.000$ 
Blocco delle minoranza nazionale- 7100$
Partito Polaco Piast- 7000$
Partito Polaco Wyzwolenie- 5000$
Partito socialista Polaco 4000$
Partito nazionale Operario 1800$
Consiglio nazionale ebraico 1800$
Centro polacco 600$
Partito comunista di polonia 200$
Partito radicale contadino 400$
Partito popolare polaco lewica 200$


Le diverse convinzioni delle parti sono le seguenti
Esercito
I partiti che vogliono seguire la dottrina Pilsudsky, cercando di stringere alleanze con ogni paese circostante per dissuadere l'Unione Sovietica dall'invasione. Pilsudsky ha difeso con successo la nazione in molteplici guerre, l'ultima è stata la guerra russia-polonia, 1 anno fa.
In passato ha combattuto per le potence centrali nella prima guerra mondiale e ha la possibilità di fare la pace con la Germania.
La seconda dottrina è quella nazionalista, che vuole una Polonia omogenea ed è stato il braccio che ha negoziato la formazione della Polonia nel trattato di versalles. Non è un alleato storico con la Germania e ritiene che siano la minaccia principale, per il quale vorrebbero fare la pace con i sovietici e assicurarsi che la Germania non rappresenti una minaccia. Inoltre a loro piacerebbe modernizzare l'esercito invece di seguire il governo di Pilsudsky, che è stato criticato per essere stato un vecchio soldato e la sua preferenza per vecchie tattiche come l'uso massiccio della cavalleria e la mancanza di modernizzazione.

Popolazione
Alcuni partiti seguono la dottrina Pilsudsky di cercare di unire tutti i gruppi etnici nell'amore per il paese, senza alcun intervento nelle diverse culture, consentendo scuole di ucraini, biellorsiani, ebrei e altre minoranze. La prova di un buon cittadino è l'amore e il servizio per la Polonia, e notando altro.
Per la dottrina nationalsti dovrebbe esserci una lingua comune, il polacco, e in una generazione tutta la Polonia dovrebbe essere arrivata a parlare polacco. Allo stesso modo ogni popolo dovrebbe professare la stessa religione, il cattolicesimo. La prova di essere un buon cittadino è parlare polacco ed essere cattolico. Per questo motivo tutte le nazionalità dovrebbero avere una scuola polacca comune, essendo consentito un turno nella lingua madre e un altro in polacco. Anche la religione dovrebbe essere cattolica al 100%. Gli ebrei sono considerati impossibili da assimilare, e questo governo fomenterà l'immigrazione come la migliore politica per loro, cosa controversa a livello internazionale con i loro alleati Gran Bretagna e Stati Uniti.

Commercio
La dottrina di Pilsudsky nel commercio è stata quella della nazionalizzazione delle risorse strategiche, la posizione nazionale potrebbe essere più rilassata in questo. Ciascuna parte cercherà di concludere più accordi economici con i propri alleati strategici e di impegnarsi in una guerra economica con i propri nemici

Economia
I nationalisti cercheranno di migliorare l'economia del lato occidentale, migliorando il più possibile il sistema ferroviario. La dottrina Pilsudsky si occupa di tutto il paese e cercherà di migliorare le condizioni di vita di tutta la federazione.

Geopolitica
Pilsudsky cercherà di creare un blocco per proteggersi dai soviet, chiamato intermaritium, con Romania, Ucraina, Lituania, Finlandia, ecc. Inoltre cercherà di avere buoni rapporti con Germania, Francia e Gran Bretagna.
Per i nationalisti cercheranno la pace con i soviet, e avanzeranno sulle zone industriali di Germania e Ungheria, cercheranno buone relazioni con i soviet e con Francia e Gran Bretagna, e faranno pressioni per tenere sotto controllo la Germania, rivendicando anche più territorio .

Periódico España


1922, Maggio, 12




Cari lettori del Periodico,


ECONOMIA:


ICEAM:
L’Iniziativa Economica (ICEAM) voluta dal Re è stata un successo, difatti i commerci
si sono aperti in pompa magna in Inghilterra, dove i carbonai di Manchester hanno concluso accordi sull’equo scambio di carbone e acciaio; rendendo di fatto il Regno Britannico il Maggiore Partner Commerciale del Nostro Regno.
Mentre in Italia un noto industriale Spagnolo, che preferisce rimanere anonimo, ha preso contatti con Guido Segre importante personaggio Italico portando a termine lucrosi accordi anche qui, su acciaio e carbone. E nonostante tutto sono stati presi anche contatti, con i privati della Repubblica Tedesca, riguardanti il libero commercio.
Negativa invece la risposta dell’ultimo Paese Mediterraneo, la Grecia, che non si è dimostrata interessata alle allettose offerte. Ignoto invece il responso del Diplomatico Paulo de Cur che era stato inviato a Varsavia, presto sarà comunque richiamato in Patria. Molti scambi effettuati anche con Stati Unti, Messico, Cuba, Argentina e Portogallo e accordi di libero scambio con Belgio, Olanda e Danimarca.


I Dazi:
Grandi polemiche sul dazio imposto su Gibilterra, poiché i tanto promessi e sperati guadagni ancora non si fanno vedere, anzi, e i numerosi pescatori che lavorano in quelle zone sono entrati in sciopero, con l’intenzione di boicottare la tassa.




I RUSSI:


In Spagna:
Alcuni mesi fa dalla Crimea (nel Mar Nero) era arrivata una grande nave russa, con a bordo più di 10.000 anime, fortunatamente le forze dell’ordine hanno proceduto alla creazione di campi temporanei per l’identificazione e l’accoglimento dei più poveri. Mentre i passeggeri più ricchi sono stati accolti con lasciapassare, e proprio così Stravinsky è giunto a Madrid ed ha potuto comporre un ode alla Spagna.








Proprio in questi giorni i centri d’accoglienza stanno venendo smantellati, e le ultime persone ricollocate. Su consiglio Reale è stata offerta cittadinanza a tutti i disposti ad andare ad abitare la colonia di Guinea Spagnola, offerta di lavoro a ricalco di quella proposta nel 1914 alla Liberia, che ha visto 15.000 Liberiani andare a lavorare nel Nostro Impero.


Tutti gli indesiderati invece sono stati arrestati, ricondotti sulla nave, e riportati in Crimea, dato però il loro numero non enorme, le stive sono state riempite di legno, acciaio e frumento, per lo scopo Bianco in Russia.


I Loschi:
Sempre riguardante la tragica situazione Russa, dobbiamo annunciarvi, lettori del Periodico, che diverse persone, supportavano i Rossi. È stato un caso fortuito, o meglio, un errore di strategia avversario che ha potuto far scoprire alla Guardia Civil l’operazione segreta. Un sotto gruppo del PCE che si faceva chiamare “il Losco” aveva noleggiato diversi mercantili, tramite collette negli ambienti di sinistra, e dopo averli caricati di scorte navigavano verso l’Olanda e la Svezia, per poi allungarsi e giungere a Pietrogrado e rifornire i Rossi. La Guardia Civil non sa con certezza quanti viaggi o quanti rifornimenti abbiano portato, ma grazie al loro errore di partire dall’Aragona e non da Santiago sono stati fermati a Ceuta e ispezionati, quindi scoperti ed arrestati. Il luogo della loro prigionia al momento è segreta, ma in tutta l’Andalucia sono in corso manifestazioni di sinistra, scaturite perché finanziare i Rossi non è reato e che per tutta la durata dell’operazione non sia stata compiuta alcuna azione illegale e perciò chiedono l’immediata scarcerazione de “il Losco”. L’esercito è stato ovviamente inviato nella regione, che attualmente è sotto il controllo dei Socialisti; entro la fine del mese gli analisti dicono che la protesta sarà sedata.











ESTERI:


Il Rif:
Altra drammatica situazione è quella del Rif, le cui forze sono avanzate sino alle città di Nador e Larache, ciò significa che la città di Melilla è in stato d’assedio e che diverse province sono cadute in mano nemica. Si hanno notizie anche di atti di pirateria da Tangeri ad Algeciras. Situazione di certo non preoccupante militarmente, dato che i contadini del Rif sono armati con baionette dello scorso secolo, ma in congiunta alla pseudo-ribellione dell’Andalucia potrebbe costituire un problema. In aggiunta a ciò si ha certezza che le famiglie Cristiane vengano discriminate.
Per questi motivi il Re di Spagna ha deciso di intervenire militarmente nel Marocco Spagnolo, promettendo di evitare al più possibile sconfinamenti nell’area Francese, ma chiarendo che l’esercito farà ciò che è rischiesto per una riuscita in breve della guerra.
Per far sì che il commercio continui nonostante la pirateria: il dazio dello Stretto sarà alzato al 12%.


Inoltre i comandi militari hanno annunciato di voler acquistare dalle potenze europee i gas militari che ancora detengono in arsenale, in attesa di smantellamento. Infatti i Generali ritengono più pratico e sicuro usare questi gas che lasciarli in un qualche sito di stoccaggio nelle città Europee, col rischio di esplosione e vittime civili.

NOTIZIE DALLA VOSTRA FRANCIA- GIUGNO

Le colonie tunisine in rivolta!
In questi ultimi giorni le truppe francesi hanno dovuto sedare delle rivolte nelle colonie tunisine, insoddisfatte della tassa petrolifera applicata alla Germania qualche mese fa. I rivoltosi sono stati sconfitti e ora la Francia può vivere una nuova era di crescita, grazie al petrolio tedesco e alla pace interna.

In preparazione al giorno della Bastiglia!
Nel discorso di inizio anno Millerand aveva annunciato la parata militare per le strade di Parigi in occasione della festa della Bastiglia, i preparativi stanno già iniziando e per il prossimo 14 luglio sarà tutto pronto per la sfilata. Ricordiamo che parteciperà anche Millerand stesso insieme alle truppe francesi. 

La guerra in Russia secondo Millerand
Negli scorsi mesi il presidente Millerand ha accettato di aiutare economicamente l'Armata Bianca per far fronte al Comunismo, al momento l'Armata Bianca sta tenendo testa a quella Rossa. Millerand farà recapitare all'Armata Bianca le risorse di cui hanno bisogno, con la speranza che questa guerra finisca presto.

EDIZIONE STRAORDINARIA DE "NOTIZIE DALLA VOSTRA FRANCIA" .

PARATA MILITARE PER LA FESTA DELLA BASTIGLIA FINITA IN TRAGEDIA
Alle ore 16:32 un colpo di rivoltella è rimbombato, tutta la popolazione spaventata ha incominciato a urlare, le guardie del presidente allarmate si misero in posizione di difesa, dottori esperti si sono subito messi all'opera ma non sono riusciti a fare niente. Questa non è la storia di come un pazzo ha sparato a qualcuno senza motivo, è la storia dell'attentato al presidente francese Millerand. Tutta la Francia piange il presidente. Gustave Bouvet è l'uomo che ha sparato il colpo, è stato fermato dai passanti stessi mentre tentava la fuga dopo il colpo, e la Gendarmeria lo ha immediatamente arrestato. 

GUSTAVE BOUVET: LA STORIA DELL'UOMO CHE UCCISE IL PRESIDENTE
Gustave Bouvet, è così che si chiama l'anarchico che ha sparato al presidente durante la sua parata militare, tramutando una giornata di festa in una di lutto nazionale. L'uomo ha 32 anni, possedeva la rivoltella illegalmente, ha precedenti per stupro e tentato omicidio. 
Secondo le ricerche della Gendarmeria è solo al mondo, ora stanno cercando di capire cosa può averlo spinto a compiere l'attentato al presidente Millerand.

Il primo ministro francese farà da sostituto al Presidente Millerand fino a nuove elezioni

EDIZIONE AGOSTO DE "NOTIZIE DALLA VOSTRA FRANCIA"

L'ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE
Raymond Poincarè è stato eletto ufficialmente come presidente della Repubblica Francese. Il ruolo di Primo Ministro è stato affidato al Ministro degli Esteri.