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Partita GDR | Resurrezione [di Ferdinand Foch 18/06/2018]

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Messaggio Da Falco Mar Feb 08, 2022 9:45 pm

Articolo di Von Moltke il Vecchio -



||--[L’Idea Nazionale]--||

Direttore Gabriele D’Annunzio Ministro della Propaganda.
Edizione: Luglio/Agosto 1916

Costo: 5.000 Lire

[Prima Pagina]

-Lettere e regali sul Comodino dell’Ospedale

[Politica Interna]

-Stranamente Piace il Rosso

--No Kebab a Kairwan

[Politica Estera]

-Massacro in Lapponia

--La Nuova Repubblica Federale Turca



[Prima Pagina]

//Lettere e Regali sul Comodino//



-Passati due mesi dalla tragica notizia che ha scosso il Regno, quella del malore che ha colpito il Primo ministro Giurati costringendolo a restare per molte settimane lontano dal suo amato lavoro, ma grazie alla sua figura ha ricevuto molti doni dai cittadini di Romani, ma anche dall’Estero, come: Fiori, Lettere di buona guarigione, cibo e un simpatico Fez di Guarigione inviato dal Primo Ministro Turco, un regalo molto apprezzato dal Governo Italiano ma che purtroppo non è servito a scongiurare l’inevitabile destino del Ministro.

Egli è si sveglio con il capo sul cuscino che osserva immobile il soffitto della sua camera ospedaliera, è vivo: riesce a camminare seppur con qualche problema, la vista e l’udito non sono danneggiati, l’unico grande problema è Una Paralisi Unilaterale delle Corde Vocali; ovvero in parole semplici il nostro Primo Ministro attualmente non può parlare o emettere suoni con la bocca poiché le corde vocali sono state danneggiate, si ipotizza che l’Ictus abbia colpito una parte del Cervello che controlla appunto la voce.



Il rimedio più veloce, ma anche più pericoloso, è quello di un operazione che prevede la riattivazione delle corde vocali facendole vibrare direttamente, però c’è comunque una piccole percentuale in cui se il danno al cervello sia molto grave con tutta l’operazione la voce non ritornerà.

L’alternativa più sicura, quella scelta da Giurati facendo segni con le mani, è quella di aspettare ed applicare esercizi giornalieri che stimolino le corde vocale, ma anche in questo cosa c’è molta probabilità che se la voce ritorni non riuscirà a parlare più come prima.

Ovviamente in entrambe le situazioni per il nostro ministro patriottico non sarà in grado di continuare il Mandato come Primo Ministro del Regno d’Italia, per cui vi annunciamo che, per volere del Re e dell’intero Parlamento, ad Ottobre verranno condotte le Elezioni politiche con largo anticipo ma necessarie per designare il timone del governo ad un nuovo capitano.

I Partiti in carica ne sono pochi, ma buoni si suol dire:

Associazione Nazionalistica Italiana; con candidato Cesare De Vecchi il quale ha il consenso dei nazionalisti italiani, un uomo di Guerra che a seconda di alcuni è l’uomo giusto per sostituire Giurati, anche se quest’ultimo ha principi molto diversi.



Partito Nazionale Conservatorismo; è una nuova corrente filosofica che accomuna i principi Nazionalistici con quelli Conservatori, che ha come obiettivo principale quello di difendere la tradizione Religiosa, Linguistica e Culturale del Regno esaltando la Famiglia come una casa e centro dell’Identità nazionale, ripudiando l’immigrazione clandestina, il multiculturalismo e il libero mercato. Ha come candidato Benedetto Croce, un fedelissimo di Giolitti, che dopo lo scandalo “Teste Mozzate” ha abbandonato la Sinistra Italiana.

Partito degli Operai e Contadini; di stampo socialista non più bandita per volere di Sua Maestà Vittorio Emanuele III, ha ricevuto molto successo tra gli operai del nord e i contadini del sud, da qui viene il nome del partito, avendo come obiettivo principale quello di trasformare il Regno in una roccaforte Socialista abbattendo le barriere sociali con riforme e leggi, distinguendosi così dai Comunisti Russi o quelli Tedeschi.

Il Candidato del Partito è Enrico Ferri laureato in giurisprudenza professore universitario e criminologo, un curriculum molto interessante per un possibile capo di stato.



[Politica Interna]

//Stranamente Piace il Rosso//



-Come accennato prima il Partito degli Operai e Contadini, visto che non vogliamo sprecare troppo inchiostro per questi socialisti abbreviamo in POC, ha catturato gli animi di molti lavoratori italiani da Nord a Sud accomunati tutti da il desiderio di essere più trattati come schiavi, essi così si proclamano, dalla classe borghese che sfrutta le loro braccia in lavori asfissianti come lavorare la terra o nelle fabbriche per pochi spiccioli, senza ricevere assistenza medica o sicurezza sul lavoro.



Queste accuse sono molto pesanti poiché negli anni precedenti l’allora Primo Ministro Giolitti acconsenti una legge per tutelare i lavoratori, offrendo loro assistenza medica e assicurazioni, proprio per calmare l’opposizione socialista, ma evidentemente molti Gestori non garantiscono i loro lavoratori di questi loro diritti fondamentali.

Sebbene la macchia Rossa sia divisa tra nord e sud, la loro sede principale è in Emilia Romagna, Bologna, considerata da molti anni la città più Rivoluzionaria d’Italia casa di molti socialisti e Anarchici; il problema per i Partiti Nazionalisti è una volta che l’Unità è stata ultimata, l’economia stabilità e l’esercito modernizzato ora non hanno più obiettivi principali su cui basare un programma governativo, cosa che i socialisti hanno e ciò minaccia gravemente l’Associazione Nazionalistica.



//No Kebab a Kairwan//



-L’allegra città tunisina di Kairwan dopo l’occupazione Italiana, avvenuta ormai qualche anno fa, negli ultimi mesi è stata soggetta ad una piccola polemica tra il alcuni soldati del Regio Esercito, stanchi di mangiare sempre Kebab, e i commercianti Tunisini che avevano solo Kebab da vendere ai poveri italiani desiderosi di addentare una bella Pizza o un gustoso piatto di pasta.

Tutto ciò ha portato un soldato di origini napoletane, Gennaro Esposito, ad aprire un piccolo negozietto provvisto di un forno a legno per cucinare delle deliziose Pizze per i suoi compagni d’Unità, ma nonappena la prima Pizza è stata sfornata il succulento odore afrodisiaco di salsa e mozzarella ha inondato i nasi dei tunisini e conquistato il loro cuore.

Inizialmente scettici di quel disco colorato man mano si sono abbandonati alla tentazione del buon odore scoprendo che il gusto era dieci volte più buono, da quel momento per i cittadini di Kairwan la pizza è diventata un cibo sacro chiedendone sempre di più finché, il Giovane Gennaro, decise di aprire una vera e propria Pizzeria chiamata “Pizza MammaMia” amata e venerata.



Il Peggio però giunge non appena dei ricognitori italiani, posti al confine con l’Algeria, non avvisa la città dei un'imminente attacco che avrebbe danneggiato gravemente la città, e inevitabilmente la Pizzeria, Uniti no da un'ideologia, no da un'etnia, neanche da una bandiera Bensì dalla Pizza Italiani e Tunisini si sono uniti per combattere l’invasore riuscendo a sconfiggerlo causando pochi feriti, ma salvando la “fabbrica dei dischi colorati” così chiamata.

Da quel momento nasce il motto “No Kebab a Kairwan” l'ennesima città conquistata dalla Pizza.



[Politica Estera]

//Massacro in Lapponia//



-Il ricomposto Impero Zarista torna a tuonare portando scompiglio, morte e violenza nel Nord Europa, la sua vittima questa volta è stato il piccolo Regno Finlandese, unità d un matrimonio con quello Danese, accusato dallo Zar Nicola II di aver finanziato i Sovietici Comunisti nella loro rivoluzione.

In un primo momento lo Zar era intento ad usare la Diplomazia chiedendo spiegazioni ai Finlandesi i quali non avendo dato risposte, sono stati accusati di aver finanziato i socialisti ed l’Esercito Imperiale Russo è entrato nei territori Finlandesi attaccando un presunto gruppo di miliziani che sventolavano la bandiera Socialista, uccidendo il gruppo le città della Lapponia sono state occupate manca solo all’appello la Capitale Helsinki che resiste valorosamente.



//Repubblica Federale Turca//



-Dall’ormai decaduto Impero Ottomano nascono dalle sue ceneri piccoli stati uniti in una Grande Repubblica Federale guidata dal popolo Turco, i popoli oppressi da secoli dai Sultani Ottomani hanno finalmente ottenuto una leggere indipendenza ed autonomia, sono dunque fondati:

la Repubblica Popolare Macedone;

Repubblica Liberale Ellenica;

Repubblica Federale Turca,

Repubblica del Popolo di Ankara;

Repubblica di Damasco;

Repubblica unita Araba.

La Camera dei deputati dell’ex Impero ottomano è stato sostituito dalla camera dei senatori composta dai vari politici di ogni Repubblica i quali eleggeranno il Presidente Federale, il primo ad investire questa carica è Emin Fahrettin Ozdilek.



Fine Edizione;
Viva il Re, Viva il Regno, Viva il Popolo.

Articolo di Nikolay Lenin -



LE FIGARO

Nona Edizione
1 Gennaio 1917


POLITICA INTERNA

- Avanzata rivoluzionaria


Il nemico della stabilità della Repubblica arriva ancora una volta dall'interno. Negli ultimi mesi nuove sommosse di rivoltosi di stampo socialista hanno preso piede, dopo Tolosa, in altre città della Francia, Limoges, Bordeaux e Nantes. Iniziatori delle sommosse sono sempre i militanti del Fronte Rosso, i quali pare dunque siano riusciti ad infiltrarsi oltre il territorio sotto il loro controllo, strettamente sorvegliato dalla Guarda Nazionale.

Nelle città succitate, i militanti, ai cui ranghi si sono aggiunti cittadini reclutati in loco, hanno scacciato le forze di polizia presenti e hanno preso il controllo delle zone urbane e limitrofe, ottenendo dalle armerie locali le armi necessarie a compiere l'insurrezione.

La riuscita delle rivolte ha rinvigoriti gli spiriti dei rivoluzionari di Tolosa, i quali hanno preso d'assalto il blocco creato dalla Guardia Nazionale, ben più numerosi del previsto, costringendo il battaglione a ritirarsi dalla zona.

In seguito a tali eventi, il leader socialista Léon Blum ha finalmente fatto la sua apparizione nella stessa Tolosa, dove a proclamato la nascita della Repubblica Socialista di Francia, con sede temporanea a Tolosa ma con capitale ufficiale a Parigi. Il leader socialista ha dunque rivelato il suo obbiettivo di sovvertire l'ordine statale francese e di trasformare la Francia in uno Stato socialista.

La reazione del Primo Ministro Nivelle non è tardata però ad arrivare e la Guardia Nazionale è stata nuovamente mobilitata, dopo aver subito un considerevole rafforzamento del numero di membri attivi, molti dei quali radunati fra i migliori soldati dell'esercito regolare.

Il generale Philippe Pétain è stato quindi elevato a Comandante in Capo delle Forze Armate Francesi, ottenendo dunque ogni potere d'azione per risolvere la situazione che ha praticamente fatto sprofondare la Francia in una Guerra Civile.

Perciò, il generale ha stabilito, d'accordo col Primo Ministro, di porre i territori vicini a quelli controllati dai socialisti sotto piena amministrazione della Guardia Nazionale, che col supporto dell'esercito creerà un vero e proprio fronte fortificato per difendere le regioni ancora legate alla Repubblica.

- Assassinato il Presidente Poincaré

Nel frattempo, una tragedia ha colto tutta la Nazione. In seguito ai terribili eventi legati al socialismo, il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré ha deciso di tenere un discorso di incoraggiamento alla popolazione di Parigi, tenendo un comizio assai inaspettato. La natura inattesa dell'evento non ha permesso alle autorità di polizia di predisporre misure di sicurezza precise, fatto che ha consentito ad un folle attentatore di farsi largo fra la folle posta sotto all'impalcatura di legno sulla quale si trovava il Presidente e di fare fuoco per tre volte contro di lui. Tutti e tre i colpi hanno colpito il corpo del Presidente, uno di essi in pieno volto, causando la sua morte sul colpo.

Come in una sorta di vendetta karmica, la reazione di terrore della folla, che ha iniziato a fuggire in ogni parte, creando una terribile calca, ha impedito al colpevole di scappare ed egli è quindi stato immediatamente arrestato dai pochi poliziotti presenti.

Dopo un sorprendentemente breve interrogatorio, egli ha confessato che il suo mandate altri non era che Charles Maurras, ex-leader del partito monarchico Action Française, che si credeva ritiratosi.

La sua abitazione è stata subito accerchiata dalla Guardia Nazionale e da molti cittadini infuriati per la morte dell'amato Presidente.

Ma Maurras non ha battuto ciglio, è anzi uscito immediatamente di casa, arringando la folla come in una condizione di vittoria, decretando con la morte del Presidente la fine dell'odiato debole sistema repubblicano.



Il Primo Ministro Nivelle, venuto a sapere della morte del Presidente e della cattura di Maurras ha detto solo tre parole, apatico, ai messaggeri: «Preparate la Ghigliottina».

I fatti reali sono seguiti subito dopo: una ghigliottina originale del 1700 è stata ripescata da un museo ed è stata rimessa completamente a nuovo. Essa è stata poi posta sopra un impalcatura a Place de la Concorde, luogo di morte del re assoluto Luigi XVI e di sua moglie Maria Antonietta.

La folla ha gremito la piazza ed il prigioniero Maurras, rivestito di stracci, è stato condotto sul patibolo dalla Guardia Nazionale, il tutto sotto gli occhi di Nivelle e dei suoi collaboratori, Joseph Caillaux e Alexandre Ribot, che osservavano la scena da un alto podio; espressioni fredde e senza emozioni sui loro volti. All'arrivo di Maurras, la folla è esplosa in grida di sdegno, irate, e in cori terrificanti che invocavano la sete di sangue della ghigliottina.

Quando Maurras era stato fatto salire sull'impalcatura e si trovava davanti alla ghigliottina, questi si rivolse al popolo disgustato, gridando contro la Repubblica, che indicava come un sistema inetto, debole e fallimentare - la facilità con cui il Presidente era stato ucciso e le sommosse socialiste ne sono la prova. Nivelle si avvicinò al bordo del podio e proclamò:

«Possa il sangue lavare la vergogna dal volto della Nazione e placare la sete del popolo, la sete della ghigliottina!».

Con queste parole, il boia fece posare la testa di Maurras sul legno e chiuse la sua testa nella gogna; il collo era ben scoperto.

In quel momento dalla folla si levò il coro «Sangue, sangue, sangue! Ella vuole il sangue!», che come un mantra continuò mentre il boia lentamente afferrava la corda. Egli tirò la corda, il meccanismo scattò e la lama calò rapida sul collo di Maurras, recidendogli il capo con un taglio netto; la sua testa cadde nella cesta sottostante.

La folla ammutolì e si fermò di colpo. Pochi secondi dopo, i cittadini se ne stavano andando, così come Nivelle e i suoi.



All'esecuzione di Maurras sono seguiti gli affranti funerali di Stato di Poincaré, che ha presieduto l'elogio funebre. Egli ha disposto che il Presidente sia sepolto accanto agli eroi della Nazione francese.

Nei giorni successivi, è scoppiata la prevedibile crisi politica dovuto alla mancanza della figura del Capo di Stato. Il Primo Ministro Nivelle ha tuttavia rotto il ghiaccio, proclamando all'Assemblea Nazionale al completo che, in seno ai poteri speciali, sarà lui ha prendere il possesso dei poteri della figura del Presidente fino al ristabilimento dell'ordine nella Repubblica. Vista la situazione disperata, il parlamento non ha contestato il decreto.



POLITICA ESTERA

- Scontri etnico-religiosi in Germania e Austria-Ungheria

Le decisioni dei governi tedesco e austro-ungarico per il rafforzamento dell'unità culturale nelle rispettive nazioni ha portato alla nascita della Chiesa Germanica e del Tempio di Wotan rispettivamente in Germania e Austria, organizzazioni religiose ispirate all'antico paganesimo germanico.

La diffusione di questi ordini ha scatenato l'ira dei cristiani, prima cattolici poi anche protestanti, la cui opposizione sta però venendo sempre più controllata tramite decreti governativi.

Sempre negli stessi paesi si è radicato il sentimento di disprezzo verso la popolazione ebraica, accusata di aver sempre rifiutato un'integrazione culturale. In Austria-Ungheria essi sono stati privati dei loro diritti di cittadini e molti posti in campi di lavoro forzato, mentre in Germania essi sono stati in parte cacciati dal paese, anche se le grandi proteste filo-ebraiche hanno costretto il governo ad annullare certi decreti di impatto più radicale.

Il Primo Ministro Nivelle non ha espresso parole sulla politica interna dei suddetti Stati, alleati stretti di Parigi, ma ha deciso di accogliere eventuali cittadini cattolici o ebrei che tentassero di trovare rifugio in Francia, garantendo loro diritti e posti di lavoro, ma ribadendo che nessuno spago sarà dato in caso dovessero dimostrare tendenze sovversive nei confronti della Francia oppure di Germania e Austria-Ungheria.

- Situazione in Russia e problema svedese


Negli ultimi mesi si è verificata la completa restaurazione dell'autorità dell'Impero Russo di Nicola II su tutto il vecchio territorio, liberato dai rivoluzionari sovietici ad Est, in Siberia e dagli stati insurrezionali nell'Ovest, nel Baltico, in Bielorussia e Ucraina.

Nello stesso periodo è stata soppressa la pericolosa cellula di socialisti che avevano preso piede nel territorio di Finlandia, da cento anni patrimonio della Danimarca, ma che in realtà ha sempre goduto di un'autonomia pressoché totale. La minaccia rappresentata dai socialisti finlandesi ha visto costretto il governo di San Pietroburgo a porre direttamente il territorio sotto controllo russo, portando alla conquista della regione.
Anche in Polonia è avvenuta la stessa cosa, quando finalmente pochi mesi fa è stato messo in atto il Trattato di Danzica, che ha dunque definito la definitiva spartizione della Repubblica Polacca fra Russia e Germania.

Il Primo Ministro Nivelle ha espresso la sua gioia per la ritrovata integrità dello Stato russo e ha fatto i suoi auguri per la ritrovata autorità dello Zar Nicola, col quale ha deciso di prendere immediati contatti in vista di un avvicinamento di tipo diplomatico ed economico.
È stato infatti subito raggiunto fra Francia e Russia un accordo di tipo commerciale, che dovrebbe considerevolmente favorire lo sviluppo di entrambe le economie.
In ultima istanza, è sorto da non molto un problema diplomatico fra l'Impero Russo e il Regno di Svezia, che vede le ambizioni pan-scandinave di Stoccolma scontrarsi con l'accordo preso fra Nicola II e il Re di Danimarca Cristiano X, il cui stato è stato affidato alla protezione di San Pietroburgo. La questione si è acuita con le presunte notizie di complotti di matrice socialista in Islanda, territorio danese, che pare essere minacciato dal Re Gustavo V, il quale vorrebbe eliminare la supposta cellula socialista, mentre la Russia ribatte, dichiarando menzogne la parole del Re.


Nivelle non si è ancora espresso sulla vicenda, ma ha caldamente invitato i due monarchi a collaborare attivamente con Copenaghen per una totale eliminazione della minaccia rappresentata dal socialismo.

- La caduta dell'Impero Ottomano

Nei mesi passati, una serie di rivolte di matrice religiosa, politica ed etnica sono scoppiate in tutto il territorio dell'Impero Ottomano, dominato dalla figura dittatoriale del Primo Ministro Mustafa Kemal Ataturk.
In particolare, nei territori mediorientali la popolazione era esplosa in ondate di odio religioso verso gli Ebrei, in Anatolia, ad Ankara, i socialisti avevano preso il potere, mentre la Grecia e i Balcani proclamavano la nascita di entità statali autonome.
Il paese è stato riportato completamente all'ordine del Primo Ministro Ataturk, ma la sua uccisione, accolta favorevolmente dalla folla, adirata verso il suo governo tirannico, ha visto l'indizione di un referendum popolare da parte del parlamento per una rivoluzione del sistema politico ottomano, che ha portato alla nascita della Repubblica Federale Turca o Federazione Turca, retta dal Presidente - in passato Primo Ministro ad interim - Ismet Inonu del Partito Popolare Repubblicano.

Il nuovo Stato Turco è quindi costituito da una federazione di Stati più o meno autonomi rispetto alla Capitale, nella quale ognuno di loro ha un governo e una propria assemblea locale eletta democraticamente.
Questi eventi e la notizia che alla Grecia è stata garantita un'amministrazione autonoma gestita da locali ha rassicurato l'animo del Primo Ministro Nivelle, che pare abbia visto con molto buon occhio la nomina del Presidente Inonu.

In segno di rispetto e di approvazione, Nivelle ha risposto amichevolmente al telegramma turco, proponendo una pacificazione e una neutralizzazione degli incrinati rapporti diplomatici, la cui prima tappa era la fine immediata di ogni blocco commerciale di ogni embargo. La proposta è stata accettata da Istanbul e dunque il Primo Ministro ha dichiarato il ritiro dell'embargo e, con un trattato, la fine delle ostilità fra Francia e Turchia.

- La spartizione della Serbia e del Montenegro

Negli ultimi mesi la minaccia del panslavismo ha raggiunto i massimi livelli con le massime conseguenze. Sommosse popolari imperversavano in Serbia e in Montenegro, minacciando di abbattere i governi locali per instaurarne altri ostili all'Austria-Ungheria e alla Turchia, i quali Stati controllano zone reclamate da questi movimenti nazionalistici.

Per proteggere i suoi confini, Vienna ha dichiarato guerra al Regno di Serbia e ha invaso il paese; si scontrata da subito con la posizione turca, che mal vedeva un'espansione austro-ungarica nei Balcani. La situazione di crisi è stata risolta grazie alla mediazione dell'Italia, che ha portato ad una divisione del territorio serbo fra Vienna e Istanbul. La stessa italia non se n'è andata però senza far nulla, ponendo sotto l'autorità e la protezione di Roma il piccolo Regno del Montenegro, governato dal suocero del Re Vittorio Emanuele III e minacciato anch'esso dai rivoltosi panslavisti.

Nivelle ha espresso sollievo per la risoluzione pacifica della crisi internazionale, decretando ancora una volta la vittoria della Penna sulla Spada.

- Situazione politica in Italia

Il Primo Ministro Nivelle si è detto a dir poco scioccato dalla notizia del terribile malanno che ha colpito lo stimato Primo Ministro Giovanni Giurati che ha costretto il politico a lasciare la carica di capo di governo.

In segno di perpetua amicizia personale, Nivelle ha disposto l'invio a Giurati di un quadro, fatto realizzare apposta, che raffigura i due politici in abito militare reggere le rispettive bandiere nazionali e stringersi la mano sorridendo l'uno all'altro, separati soltanto da una linea per terra, immagine del confine fra Francia e Italia.
In seguito a ciò, si sono svolte nuove elezioni in Italia e con di nuovo la partecipazione dei socialisti, il bando alla cui ideologia è stato annullato dal Re Vittorio Emanuele. Le elezioni hanno visto la vittoria del candidato dell'Associazione Nazionalista Cesare de Vecchi, vittoria moderata che ha visto il neo-Primo Ministro a dover inserire nel governo rappresentanti della fazione socialista.

Il Primo Ministro Nivelle si è detto ben confuso sul veloce rivolgimento che hanno preso gli eventi in Italia, dove il socialismo pare essersi ben rafforzato. Egli augura ogni stabilità al nuovo governo di De Vecchi, ma dubita fortemente della natura del contributo a tale esecutivo dei socialisti, sperando che essi possano almeno in Italia evitare di portare la loro battaglia politica a livello sociale e civile.
L'Italia ha inoltre considerevolmente espanso i suoi confini, acquisendo pacificamente dal governo austro-ungarico il territorio di Trieste e di Trento, la cui zona è stata però smilitarizzata in seguito agli accordi.

Per questo è stata annunciata la trasformazione del Regno d'Italia in Impero d'Italia, con la conseguente pianificata incoronazione di Vittorio Emanuele III a Imperatore per mano del Papa Benedetto XV. La decisione riflette il ruolo politico raggiunto dall'Italia sul piano internazionale, che spera di ampliare con un progetto per l'egemonia italiana nel Mediterraneo Centrale quasi raggiunta, cosa che ha acceso nel popolo della penisola la sensazione di aver eguagliato per la priva volta gli avi Romani.

Nivelle non si è espresso molto sulla faccenda, limitandosi a riconoscere la nascita dell'Impero d'Italia.

- Terminata la conquista del Marocco

Dopo moltissimi mesi è finalmente terminata la cosiddetta Guerra del Marocco, che ha visto la coalizione di Francia, Gran Bretagna e Germania scontrarsi con il Marocco, che si credeva segretamente controllato da una Setta misticista e xenofoba.

Nel periodo di guerra, le forze britanniche e tedesche hanno bombardato la costa occidentale del Sultanato, conquistando prima il porti rispettivamente di Tangeri, Rabat, Melilla e di Casablanca. Successivamente i Britannici si sono spinti nell'entroterra, conquistando la capitale Fez e ponendo sotto arresto il Sultano burattino Mohammed V.

La corte marocchina ha però rivelato che non era mai esistita nessuna setta xenofoba e spiritualista, la cui esistenza è stata artefatta come scherzo e beffa verso i popoli europei, i cui rappresentati avevano fatto ingresso su suolo marocchino.

Il governo francese è stato investito da tale notizia, che ha generato sconvolgimento fra tutti i ministri e ancor più fra i generali coloniali inviati in Algeria, che ancora erano impegnati nella liberazione del Paese.

Questi infatti sono stati veloci a comunicare che, anche se la Setta non è mai esistita, gli attentati e assalti ai convogli e ai centri commerciali francesi sono avvenuti realmente e che, se il responsabile non è stato quella Setta vi era comunque un gruppo di sovversivi pericolosi tanto per gli inviati francesi quanto per la popolazione marocchina locale e che quindi la liberazione dell'Algeria non si sarebbe fermata; arrivavano ancora comunicazioni dalla guarnigione di Algeri, che da mesi combatteva da sola le continue incursioni di, a questo punto, tali uomini di ignota appartenenza.

Dopo la conquista iniziale di Bone, resa possibile dal supporto i Roma, che ha fornito il territorio di sbarco e navi, è stata la volta di Costantina e Bugia, conquistate invece grazie all'aiuto tedesco. il Corpo di Spedizione Francese ha dunque preso Djelfa e l'entroterra, isolando il territorio occupato dalle forze sultanali. È stato dunque il momento di liberare la stessa Algeri: l'assalto alla truppe fortificatesi fuori dalla città è stato condotto dall'Avanguardia del capitano Charles de Gaulle, il quale ha dato tempo alle forze in città di contrattaccare con un attacco a tenaglia che ha quindi eliminato le forze nemiche.

L'ultimo baluardo è stato rappresentato da Orano, caduta poco tempo fa dopo l'assalto congiunto di tutte le forze radunate sul territorio, coloniali e locali. La conquista della città ha posto finalmente fine alla guerra.

Il conflitto ha visto la morte di quasi 50.000 truppe coloniali francesi, letteralmente decimate dalle truppe marocchine, evidentemente molto più abili nel combattimento sul loro territorio, anche se alla fine a vittoria decisiva è stata riportata da Parigi.
In vista di ulteriori sviluppi nei nuovi possedimenti coloniali della Repubblica, il capitano Charles de Gaulle, per il suo eroismo e la sua audacia nel portare avanti la guerra, è stato nominato Governatore militare ad interim del territorio algerino fino a nuovo ordine.

Articolo di Mussulmanopazzo -

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Türk Federal Cumhuriyeti Gazetesi

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Marzo/Aprile 1295/1917

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[Avarizzia e commercio]

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Grandi banchi di monetine d'oro navigano e sguazzano nelle banche di Costantinopoli segnando il record più alto mai segnato dall'apertura del nuovo e del vecchio stato.

Oltre il 45.26% degli introiti Euro/asiatici passa tra le viscide manine dei banchieri Turchi, il fiuto degli affari ormai è un clichè per la Federazione, un richiamo talmente allettante che non si può far ammeno di assecondare.



Non c'è da sorprendersi se ormai modi di dire come "Avaro come un Turco" o " Oro turchese" sono divenuti in voga tra gli stati d'europa e dell'asia, l'ottimo lavoro del primo ministro Emin Fahrettin Özdilek ha permesso si che Costantinopoli divenisse la banca del mondo.

Con oltre 1.000.000.000.000 di Lire di base il debito pubblico si è ridotto del 50% e gli operai ed i contadino ora vivono con un discreto reddito annuo che gli garantisce sanità,cibo ed un moderato lusso senza troppi problemi.

L'invida d'europa la Turk Banken CFN si appresta a seders sul podio dei vincitori chiudendo in bellezza quest'anno con un reddito maggiore del precedente del 10%, il presidente della T.B.CFN ha poi rilasciato un intervista dichiarando i prossimi passi che intende attuare insieme al governo.



<<" Ci appresteremo per la prima volta dalla nostra storia ad effettuare investimenti esteri e prestiti con percentuali di interesse particolarmente bassi e convenienti cosi da poter ampliare il margine di guadagno nei prossimi anni.. vorrei ringraziari il ministro Emin ed i suo staffp er l'eccellente lavoro e per la fiducia delle camere richiesta da noi per dei lavori di manipolazione del denaro, concessa solo grazie al suo appoggio">>



Tuttavia la gioia si manifesta solo tra la popolazione mentre tutte le repubbliche trafiggono la capitale di missive per appropriarsi una parte del danaro, persino l'inrispettosa repubblica Ellenica richiede i propri interessi quando negli ultimi 7 mesi il governatore Zibras non ha fatto altro che ribadire che Atene prospererà senza l'aiuto del resto della confederazione.

Una certa coda di paglia quella del governo che ora tenta di allungare le sue viscide manine verso la grande pentola d'oro, ovviamente il primo ministro non si è fatto scrupoli nel reinviare alla capitale la missiva stessa nel quale il governatore si definiva distaccato dal resto della federazione e dove non richiedeva nessun aiuto, tali parole sono state prese come monito nella capitale e dunque verranno rispettate.

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[Le Fabbriche e l'entro terra.]

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Investimenti statati e non più stranieri spuntano fabbriche come funghi e l'età per accedere al lavoro si sofferma sui 16 anni a condizione di aver almeno terminato la scuola dell'obbligo.

Oramai sono sempre di più quelli che abbandonano la zappa per darm anforte all'economia con una chiave inglese ed un martello, la Fiat, la Wood stock Turkish e molte altre si spargono e moltiplicano lungo tutte le coste e l'entroterra dando lavoro e regalando profitti agli operai e alle repubbliche.

La disoccupazione tragica del paese è calata del 80% rispetto allo scorso anno, molte persone che non potevano permettersi neanche un tozzo di pane ora possono sedersi in comodi ristorantini di provincia per pregustare prelibatezze locali e non proeoccuparsi di arrivare a fine mese.

A seguito dell'aumento delle risorse e del lavoro in fine le associazioni umanitarie stanziate negli anni precedenti sono state arogante tranne la Carity che si occuperà dei malcapitati che per un motivo o per l'altro non potranno lavorare o travarne uno, per esempio gli invalidi ai quali secondo nuove riforme statali spetterà una piccola pensione di sostentamento con la quale potranno quantomeno acquistare i beni di prima necessità.


Articolo di Dark II -



LA FINE



Immemore trascorse il tempo dai natali del mondo, da quando la soave melodia del Sommo partoriva il Tutto e tante cose erano successe per divino volere, lo stesso che prescrisse la Fine già nel momento del concepimento.

E ancora una volta, ora per l'ultima, ciò che era stato cucito sull'incantata tela del Fato universale, trovò compimento: l'Apocalisse, il momento della sublime Rivelazione.

La terra tremava e si dilaniava dal carne madre dell'uomo, il fuoco divampava alto e i mari sommersero le terre, mentre nel firmamento si materializzavano, come beffardo miraggio, due gigantesche natiche da cui all'improvviso, con roboante potenza, tuonò la parola di Dio sotto forma di oscura nube che dapprima cinse e poi soffocò il creato.

Intanto, l'Universo stesso collassava sotto il pugno celeste che tutto può: astri e pianeti si scontravano o implodevano, mentre lo spazio tutto si spaccava e s'accartocciava così come lembo di morbida carta igienica.

Tutto ebbe poi, d'improvviso, fine.

Tutto si annullò, e lì dove prima prosperavano gaie e lucenti galassie, ora aleggiava nel più profondo bianco una vecchia figura adagiata su di un trono di pelle piumata d'argento e con fare delirante, sbraitava parole in lingua arcaica ...

"E mo ch caxx facimm? ...Doje pall"

Così, raggiante e profonda, si propagava la mitica voce del Grande Essere che tra una grattina genitale e l'altra, si proclamò essere "Sovrintendente di Torr'Annunziath", uno dei 7 Regni che giacciono sul piano d'esistenza celeste.

Dietro di lui, un'imponente figura tetra ed enigmatica, racchiusa in una corazza viva, mentre sedeva di un globo, con una mano digitava caratteri criptici e sconosciuti, con l'altra polverizzava volteggianti oggetti a caso.

Intanto, nel più assoluto nulla, era possibile scovare le figure di quello che, presumibilmente erano i vertici degli altri Regni: un baffuto e goffo essere grigiastro dalla pelle liscia e bagnata applaudiva gaiardo su di una fredda lastra galleggiante, mentre un misterioso umanoide senza volto si adoperava frettoloso nello scrivere qualcosa.

Ancora, un'aurea donzella riposava in un bronzeo baldacchino su cui vi era inciso a sangue "ZaRiNa Di TuTtE Le RuSsIe".

Poco più in là, nel florido nulla un individuo dalle ispaniche fattezze, si nutriva di una cospicua accozzaglia di carni roteanti su di una inenstinguibile e poderosa fiamma.

Mascherata da pitture ed adornata da anelli, maschere e talismani, trottava invece un basso essere, che agitando un bastone, correva intorno a delle pietre illuminate da un focolare.

Era invece persa nei pensieri, l'ennessima personalità dalle ascetiche origini, questa volta si trattava di un tizio dalla folta chioma rossa che perso nei pensieri e con lo sguardo rivolto verso l'alto, ritmocamente ripeteva: "na, ne, ni, NO, nu".

Tutti, libertini, svolazzavano leggiadri.

Così, infine, si era spenta la luce del creato, che forse, in un lontano futuro, troverà nuova vita ...
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