L'angolo delle storie - L'angolo dei ruolisti
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Partita GDR | Asiatica [di PresidenteVladimir 12/02/2017]

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Messaggio Da Falco Mar Feb 08, 2022 8:22 pm

[ ... di PresidenteVladimir ]





INTRODUZIONE


Siamo nel 1893, periodo di ruggine fra i due grandi Imperi asiatici, abbiamo anche scontri fra le grandi potenze europee intente ad ottenere le importanti risorse del territorio.

NOTA: Gli Stati segnati in nero possono scegliere se dichiarasi indipendenti o meno. Si possono scegliere soli Stati i quali possiedono un player confinante.



STATI GIOCABILI:

- Impero del Giappone (Giappone) - Dark II

- Impero Cinese (Repubblica di Cina) - Presidente Vladmir

Manciuria (parte della Cina) - Harrison
Cina del Nord (parte della Cina)
Cina del Sud (parte della Cina)
Tibet (parte della Cina) - Mussulmanopazzo
- Impero Coloniale Russo (Mongolia) - Falco1994



- Impero Coloniale Britannico (India Britannica) - Arian.Globo

India (Parte di India Britannica)
Birmania (Parte di India Britannica)
Malesia (Parte di India Britannica)
- Impero Coloniale Francese (Indocina Francese) - Ferdinand Foch

- Impero Coloniale Spagnolo (Filippine) -

- Impero Coloniale Olandese (Indie Orientali Olandesi) -



Articolo di falco1994 -



::: ☯ ::: Nüüdelchdiin duu Khooloi ::: ☯ :::


Janvar 1893

[Burees - Tappezzeria]



mongol-horse-5-evening-run.jpg

\\ Cavalli delle Steppe. \\

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[Önöödör Khiisen - Fatti Quotidiani]

- Kharaat bus Baidal - Indipendenza



« Patria Altaica, reclama il tuo diritto! », pronunciava il monaco Quibhamba Chero-Khuasi Khan. Il Piccolo Quibhamba fu trovato neonato ed abbandonato davanti ad un monastero, dove fu preso in adozione dal Lama Enkhe, il quale predisse per il bambino un futuro distinto; si dice che Chero-Khuasi fosse stato partorito dal cielo e trovato da una pastorella, la donna temeva di non essere all'altezza di farlo diventare quello che il destino voleva per lui e che suo marito l'avrebbe rifiutato, quindi corse al monastero di Lhasa, in Tibet, e li fu cresciuto.



Il Lama Enkhe ne ebbe cura e lo istruì sino alla sua morte terrena, intanto Quibhamba era diventato un monaco molto rispettato nel Tibet, ma una mattina decise di lasciare la sua terra natale per predicare nelle steppe a nord. In un cammino durato 12 lune, Quibhamba fu accolto dai pastori Khalkha, il Giovane monaco credeva di aver appreso tutto, ma da quei nomadi apprese la loro semplicità, la loro sintonia con la natura, l'avversione alla dominazione Cinese; Quibhamba era sempre stato chiuso nel monastero di Enkhe e restava allibito dal modo in cui tutti i monasteri trattavano i loro sudditi, lui non sapeva nulla.



I Clan che dissentivano allo strapotere Cinese venivano prontamente sterminati dalle cariche dei cavalieri manciuriani.

I Contadini che si opponevano ai Lama erano trucidati e dati in pasto ai falchi, comprese che molti monaci erano stati corrotti dal potere Cinese, essi erano esentati dalle tasse; invece i contadini e i cittadini erano schiavi, e per il credo buddhista essi non potevano ambire ad elevarsi socialmente. I monaci locali non videro di buon occhio Quibhamba, lo accusavano di non aver compreso la vera dottrina del Buddha. Il Giovane Quibhamba, divenuto Lama, era invece amato dal popolo, e presto la sua fama era nota in tutto il paese. Il Lama fondò una setta di monaci chiamata « Gran Ball », ispirata alle sue nuove idee; Quibhamba vide che attraverso il paese passavano carovane russe e cinesi, trasportavano thé; se il clan dei Khalkha avesse difenduto il proprio monopolio del thé, e lo avessero venduto a prezzi accettabili, forse non saremmo stati poveri e succubi; quel che dovevam fare era mandar via questi insopportabili cinesi e questi barbari manciuriani che da secoli erano qui ad opprimerci; un tempo molto lontano noi eravamo un Impero, e un Gran Khan sottomise la Cina.



Lanzhou quest'inverno è rimasto a stomaco asciutto, i Lama del posto non sospettavano nulla, ma stavolta era diverso: c'era Quibhamba, i contadini riponevano fede in lui. Iniziò tutto come un ordinaria rivolta, i soldati manciuriani caricarono, e la rivolta a Lanzhou fu sedata; eppure Lanzhou fu d'esempio, e settimane dopo, Talikbulak, Linshui e molte altre cittadelle insorsero. Il Gran Ball propose ai clan nomadi dei Khalikha (ad occidente) e dei Buriati (ad oriente) di unirsi per liberare il paese dai dominatori. Quando i manciù cercarono di entrare nel Deserto dei Gobi, i cavalli dei Buriati spuntarono improvvisamente dalle dune, e come in una tempesta di sabbia furono annientati ed il freddo pensò ad assiderare i superstiti.

Il Clan dei Khalikha discese dai monti Altai e venne in soccorso dei ribelli delle città. Era dal 17esimo secolo che i clan più potenti di mongolia erano ostili, ed era dall'alba dei tempi che i nomadi disprezzavano le usanze dei contadini sedentari, ma il Gran Ball e la promessa di una Mongolia libera sono più potenti di qualsiasi discordia.



« Patria Altaica, reclama il tuo diritto! », ripeteva Quibhamba dinnanzi a una sempre più numerosa folla di monaci costituenti; i Lama e i monaci come prima cosa persero tutti i diritti fiscali e furono rese intollerabili le torture ai danni dei poveri, venne reclamata l'indipendenza dall'Impero Cinese e la sovranità dell'Impero Mongolo; Quibhamba Chero-Khuasi Khan fu investito come Imperatore e dichiarato ottavo Jebtsundamba Khutuktu (Sacro Sovrano). A lui fecero visita tutti i Lama, e tutti i Capoclan dell'Impero Mongolico, i quali portavano doni e assicuravano riconoscenza, ma tra questi, un anziano sciamano della piccola tribù dei Dukhalar profetizzò testuali parole: « Abbi Gioia di questa Primavera. Adesso che questo piccolo Impero autonomo. Europei impossessarsi di questa nostra bella terra perché non volere che Asia prenda a muoversi. » Il vecchio morì prima che la sua profezia fosse realizzata, e poi vennero, erano numerosi, molto più numerosi, ed erano bene armati, molto bene armati, ed erano anche feroci, molto feroci, vennero e distrussero tutto quanto.



[Temtsel ba Dain - Lotte e Guerre]

- OKhU-yn ajil mergejil - Occupazione Russa



Quibhamba Khan aveva nominato molti ministri tra i monaci del Gran Ball, ai cinesi era stato strappato il monopolio del thé, ed ora erano direttamente i pastori autoctoni a venderlo ai russi. Il Prezzo era inferiore a quello di Prima; ai russi fu chiesto di difendere l'Impero Mongolo dalla Cina in cambio di privilegi economici;

Quibhamba Khan non si rese conto del suicidio a cui la ribellione stava andando in contro. I Russi venuti con la scusa di difenderci forzarono le mura del Palazzo Imperiale e costrinsero l'Imperatore a firmare alcune carte; ma Quibhamba non conosceva il russo e si dice che per rifiuto sia uscito dal monastero; i russi misero un lacché impostore al trono che firmò senza problemi i decreti, venne rimpiazzato da un Colonnello di nome Dementy Anatolj'evich Sokolov, l'Impero Mongolo fu abolito ed integrato alla Russia sotto il nome di "Gran-Governatorato dell'Estremo Oriente"; di Quibhamba non si hanno più tracce, i meno drammatici pensano che non sia morto, ma si sia nascosto assieme a qualche monaco del Gran Ball, e che stia preparando le forze ribelli in attesa della vendetta. I Clan che hanno tentato di opporsi sono stati sconfitti, dopo il loro eroico tentativo, nessuno sembra intenzionato a rischiare la pelle per la patria; e sperano nella messianica rivenuta di Quibhamba Chero-Khuasi Khan, l'indimenticabile, colui che quasi c'era. Cosa ci riserveranno i russi ora che il loro potere si è consolidato?


Articolo di Herrison -





Manciuria newspaper


-Il nuovo Governatore

Dopo un periodo turbolento di repressioni militari in diversi distretti della Manciuria, il vecchio Governatore Lee Hang è stato deposto per la totale inefficienza nel svolgere il suo ruolo. La scarsa comunicazione con il governo centrale dell’impero Cinese e la cattiva gestione degli enti statali ha portato un forte vento di scontento tra gli abitanti della Manciuria. Povertà e criminalità divampano in gran parte del paese e per far fronte a questa emergenza la sede centrale di Pechino dopo una lunga consulta ha incaricato Li Hung Ciang di ricoprire l’ormai posto vacante di Governatore. Li Hung Ciang, persona di alto spessore ha garantito di mettersi subito al lavoro per risolvere i problemi del paese per il bene della Manciuria e dell’impero Cinese. Inoltre ha dichiarato come l’unione del paese all’Impero Cinese sia di vitale importanza per il bene comune e lo sviluppo verso una prosperità sempre più alta. Tale dichiarazioni non sono state digerite bene in alcune provincie dove in molti manifestano la volontà di vivere in una Manciuria libera ed indipendente.

-I Primi decreti


I primi decreti puntano a far ripartire l’economia del paese, in questo modo agricoltori,pescatori ed operai insieme ai supervisori governativi riprendono le proprie attività dove si stima un aumento della produzione nel prossimo trimestre. Inoltre le caserme d’arruolamento sono state riaperte e la polizia ha ricevuto poteri più ampi per contrastare le scorribande che colpiscono i liberi cittadini, da oggi i comandanti delle caserme di polizia avranno modo di poter effettuare arresti con procedura di carcerazione diretta presso le nuove sedi in costruzione, dove il detenuto sarà impiegato in diversi lavori forzati tra miniere di carbone e cave di pietra.


Articolo di Mussulmanopazzo -



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- Il gran XIII° -

Mentre trascorreva la giovinezza dividendosi tra i giochi e gli studi, il Tibet finì sotto la preoccupante brama delle tre grandi potenze vicine, ossia l'impero russo, l'impero britannico e la Cina.
Nel 1891 assunse nelle sue mani la guida del governo, presieduto fino ad allora da un reggente, e da quel momento la sua principale preoccupazione fu il mantenimento dell'indipendenza Tibetana e l'introduzione di vaste e intense riforme sociali, politiche e religiose con le quali fare del Tibet un Paese moderno.

Le riforme del gran XIII° si sono basate sulla formazione di un esercito regolare non più basato sul sistema tribale come negli anni precedenti.
In un suo discorso nel 1892 dirà:

<< Noi siamo parimenti riusciti a tornare nel Nostro sacro e legittimo Paese, e stiamo ora procedendo ad espellere le residue truppe cinesi da Do-Kham nel Tibet orientale. L'intenzione cinese di colonizzare il Tibet per mezzo della relazione sacerdote-protettore è adesso sfumata come un arcobaleno nel cielo. Siamo una nazione piccola, religiosa ed indipendente. Per adeguarci al resto del mondo dobbiamo difendere il nostro Paese.
Per tanto bisogna armarsi adeguatamente e lavorare sodo per rimanere a passo con i tempi.>>

E sull'applicazione del sistema Nyngmapa e Gelug.
Il Tibet cosi facendo tornerà ad essere un paese odierno a livello monasteriale e religioso.
Il Dalai Lama la grande guida illuminerà nuovamente il sentiero di molti discepoli persi.
- - - - -

A livello economico il nostro paese piange il sistema della coltivazione e dell'allevamento nomade fa acqua da tutte le parti ma una modernizzazione di tutto ciò vorrebbe dire sconvolgere lo stile di vita del popolo per aumentare gli introiti dello stato il Grande XIII ha dichiarato il monopolio statale sull'oppio e sul frumento,
Dichiarando una tratta aperta con l'impero britannico e quello russo.


Articolo di Dark II -



♜ ::: ☯ - Asahi Shinbun - ☯ ::: ♜

1° Gennaio 1893

- イルミネーション期間の開始 -

[Il Periodo del Regno Illuminato]



Prima dell'ascesa di Sua Maestà Imperiale Mutsuhito,il nostro Paese viveva da quasi tre secoli,sotto il tirannico ed infido shogunato di Tokugawa,consolidatosi dopo la Battaglia di Sekigahara,che lo vide lottare e vincere contro il rivale Ishida Mitsunari al comando della coalizione Toyotomi,nel lontano 1600.

Nel 1868 però,finalmente con lo scoppio della Guerra Boshin,si segnò la fine del Governo del Bakufu e si ebbe la piena reintegrazione della figura imperiale,a scapito di quella shogunale.

Difatti,fino ad allora,il potere effettivo era nelle mani degli Shogun,che approfittando del potere temporale dell'Imperatore e tenendo sotto scacco la corte con intimidazioni di ogni genere,si assicuravano un generale potere politico ed amministrativo.

Fin dall'inizio del suo mandato, Sua Maestà l'Imperatore, ha cercato di estromettere Tokugawa ed isolarlo per rafforzare la propria autorità,nonchè quella della figura imperiale, alleandosi con diversi Daimyo, quali quelli di Chonshu, Satsuma, Tosa e Hizen.



Ad un anno dalla sua incoronazione (1867), riesce ad abbattere l'autorità dello Shogun,ed a restaurare la propria autorità,ponendo fine a 1300 anni di dominazione Shogunale ed inaugurando una nuova Era di Gloria,ricchezza e illuminazione per il Giappone.

Oggi,a distanza di 25 anni,l'Impero prospera,tanto da far pensare ad imminenti tentativi di espansione territoriale.



- 公式憲法 -
[Ufficializzata la Costituzione]



Oggi, 1 gennaio 1893, è ufficialmente messa in vigore la Costituzione dell'Impero Giapponese, con la scadenza dei 4 anni di disposizione transitoria stabiliti il 1 gennaio 1889.

Con tale,il sistema governativo muta in Monarchia Costituzionale.

Il Testo recita:



-IMPERATORE



Art. 1. L’impero del Giappone è governato da un imperatore della dinastia unica nell’eternità.

Art. 2. Il trono imperiale si trasmette fra i discendenti maschi dell’imperatore, conforme a ciò che è determinato dallo Statuto della Casa imperiale.

Art. 3. L’imperatore è sacro ed inviolabile,in quanto creatura di natura divina.

Art. 4. L’imperatore è il capo supremo dello Stato; raccoglie in sé tutti i diritti della sovranità e li esercita in conformità delle disposizioni della presente Costituzione.

Art. 5. L’imperatore esercita il potere legislativo col concorso dell’Assemblea deliberante dell’impero.

Art. 6. L’imperatore sanziona le leggi e ne ordina la pubblicazione e l’esecuzione.

Art. 7. L’imperatore convoca l’Assemblea Deliberante dell’Impero, ne ordina l’apertura, la chiusura, la proroga e scioglie la Camera popolare.

Art. 8. Quando non è riunita l’Assemblea deliberante del paese, in caso d’urgente necessità, per il mantenimento dell’ordine o per evitare una pubblica calamità, l’Imperatore emana decreti imperiali, che tengono luogo di leggi.



Questi decreti debbono essere presentati all’Assemblea deliberante dell’impero nella successiva sessione; se non sono approvati, il Governo ne dichiara nulla l’efficacia per l’avvenire.



Art. 9. L’imperatore dà o fa dare gli ordini necessari per l’esecuzione delle leggi, pel mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico, e per l’incremento del benessere del popolo; però questi ordini non possono modificare le leggi.

Art. 10. L’imperatore determina l’ordinamento di ogni ramo dell’amministrazione; determina lo stipendio dei funzionari civili e militari, li nomina e li revoca. Ma per ciò che concerne le disposizioni speciali della presente Costituzione, e delle altre leggi, deve ad esse conformarsi.

Art. 11. L’imperatore è il capo supremo dell’Esercito e dell’armata.

Art. 12. L’imperatore fissa l’organico dell’esercito e dell’armata, come pure il loro effettivo permanente.

Art. 13. L’imperatore dichiara la guerra, fa la pace e conchiude i diversi trattati.

Art. 14. L’imperatore dichiara lo stato d’assedio. Le condizioni e gli effetti di esso saranno determinati per legge.

Art. 15. L’imperatore conferisce i titoli, le dignità e le altre onorificenze.

Art. 16. L’imperatore concede l’amnistia, la grazia, la commutazione delle pene, e la riabilitazione.

Art. 17. L’istituzione d’un reggente avrà luogo in conformità a ciò che è fissato dallo Statuto della Casa imperiale, il reggente esercita i poteri supremi in nome dell’imperatore.


-SUDDITI/ Diritti e Doveri:



Art. 18. Le condizioni richieste per essere suddito giapponese sono determinate per legge.

Art. 19. Tutti i sudditi giapponesi possono essere nominati alle funzioni civili e militari o incaricati di qualsiasi funzione pubblica, seguendo le condizioni richieste dalle leggi e dalle ordinanze.

Art. 20. I sudditi giapponesi devono prestare il servizio militare, conforme le leggi.

Art. 21. I sudditi giapponesi devono pagare le imposte determinate per legge.

Art. 22. I sudditi giapponesi hanno, nei limiti legali, la libertà di stabilire o di cambiare il loro domicilio.

Art. 23. I sudditi giapponesi possono essere arrestati, detenuti, giudicati o condannati soltanto secondo le leggi.

Art. 24. I sudditi giapponesi non possono mai essere privati del diritto di essere giudicati dai giudici determinati per legge.

Art. 25. I sudditi giapponesi non possono subire violazione di domicilio, od essere sottoposti a perquisizione senza il loro consenso, salvi i casi previsti dalla legge.

Art. 26. I sudditi giapponesi non debbono mai subire la violazione del segreto della loro corrispondenza, salvo i casi previsti dalla legge.

Art. 27. I sudditi giapponesi non debbono subire la violazione del loro diritto di proprietà. Le misure da prendersi nell’interesse pubblico sono determinate per legge.

Art. 28. I sudditi giapponesi hanno libertà di religione, nei limiti entro cui non turbino la sicurezza e l’ordine, e non vengano meno ai loro doveri.

Art. 29. I sudditi giapponesi, nei limiti legali, hanno libertà di parola, di scrittura, di pubblicazione, di riunione ed associazione.

Art. 30. I sudditi giapponesi possono presentare petizioni, secondo le regole all’uopo fissate ed osservando il conveniente rispetto.

Art. 31. Le disposizioni contenute nel presente capitolo non limitano l’esercizio del potere supremo appartenente all’imperatore in caso di guerra o di rivolta interna.

Art. 32. Le disposizioni contenute nel presente capitolo si applicano ai militari, in quanto non siano contrarie alle leggi, regolamenti o discipline, dell’esercito o dell’armata.

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-ASSEMBLEA DELIBERANTE IMPERIALE



Con la deliberazione della Carta Costituzionale,viene dato vita,per Decreto Imperiale 49/93,all'Assemblea Deliberante dell'Impero.

Tale organo è formato per decreto costituzionale da:



/- Camera dei Nobili -\

---- Art.33 ----

/- Camera del Popolo -\



Art. 34. La Camera dei Nobili si compone, a norma del decreto che la riguarda, dei membri della famiglia imperiale, dei nobili e dei membri nominati dall’imperatore.

Art. 35. La Camera del Popolo si compone di membri eletti, secondo le norme della legge elettorale.

Art. 36. Nessuno può essere nello stesso tempo membro di tutte due le Camere.

Art. 37. Tutte le leggi esigono il consenso delle due Camere.

Art. 38. Le due Camere deliberano e votano sui progetti di legge presentati dal Governo; ognuna d’esse però può presentare progetti di sua iniziativa.

Art. 39. Un progetto di legge respinto da una delle due Camere, non può essere ripresentato nella stessa sessione.

Art. 40. L’Assemblea deliberante dell’Impero viene convocata ogni anno.*



*In caso di urgente necessità, può venire convocata una riunione straordinaria fuori delle ordinarie; la durata di essa è determinata con ordinanza imperiale.


Art.41. Le sedute delle due Camere sono pubbliche; però su domanda del Governo o per decisione della Camera possono essere segrete.



- GIUSTIZIA


Art. 42. Il potere giudiziario viene esercitato dai tribunali a nome dell’imperatore.


- L’organizzazione dei tribunali è regolata per legge.

Art. 43. A giudici sono chiamati uomini che posseggano le qualità richieste dalla legge.I giudici non possono venire revocati, salvo che in casi di condanna penale, o di punizione disciplinare. Le regole concernenti le punizioni disciplinari sono determinate per legge.

Art.44. I dibattimenti e i giudizi dei tribunali sono pubblici; quando la pubblicità dei dibattimenti possa presentare qualche danno per ciò che concerne la sicurezza, l’ordine o i costumi, essa può essere sospesa per legge o con decisione del tribunale.

Art.45. La competenza dei tribunali speciali è fissata per legge.



- DISPOSIZIONI FINALI/NORME SUPPLEMENTARI


Art.46. Quando, per l’avvenire, sia necessario modificare le disposizioni della presente Costituzione, il progetto viene presentato, con ordine imperiale, alla deliberazione dell’Assemblea deliberante dell’impero. In questo caso le Camere non possono deliberare se non sono presenti due terzi dei membri; non possono votare modificazioni che a maggioranza di più dei due terzi dei membri presenti.

Art.47. La Costituzione e lo Statuto della Casa imperiale non possono venir modificati durante una reggenza.

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- 帝国はグレゴリオ暦を採用していま� � -
[L'Impero adotta il Calendario Gregoriano]


Oggi, con effetto immediato, è introdotto in tutto il Giappone, il Calendario Gregoriano, che va a sostituire il precedente Calendario Wareki.

Sono di seguito esposte le conseguenti variazioni temporali.



Calendario Wareki:



-Settimana di 6 giorni

-12 mesi dalla durata variabile di 28-31 giorni

-Suddivisione in Ere-Inizio anno 1 corrispondente

al giorno dell'Incoronazione dell'Imperatore.



Calendario Gregoriano:



-Settimana di 7 giorni

-12 Mesi dalla durata variabile di 28-31 giorni

-Anno 1 corrispondente alla nascita del Dio Occidentale.

E' inoltre introdotto per volontà di Sua Maestà Imperatore, l'Anno Imperiale, che andrà ad affiancare l'ancora permasto concetto di Era.

L'anno 1 è stabilito nel 660 a.C., anno della fondazione dell'Impero ad opera del Leggendario Imperatore Jinmu.

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Articolo di Ferdinand Foch -



Le Petit Journal


| Il quotidiano “Le Petit Journal” sbarca nelle lontane terre colonizzate dal nostro glorioso Impero Francese, con l’obbiettivo di informare i nostri cittadini lontani dalla loro madrepatria, ma anche,anzi sopratutto, di consentire ai popoli colonizzati di integrassi nella Vita di uno Stato Civilizzato quale la Francia |



Indice:

-Nasce “L’indocina Francese” ma cos’è ?
-Il rapporto con i paesi vicini.

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-Nel lontano continente Asiatico è avvenuto,come nelle Americhe,un ondata di colonizzazione da parte dei paesi occidentali dell’Europa con l’obbiettivo di appropriarsi di “terre di nessuno” ove non esisteva una forma di governo stabile o occidentale quale una Repubblica con una base democratica.

La nostra Repubblica si è subito messa all’opera per restare al passo con le potenze europee per la contesa dei territori; la vicina Corona britannica era già riuscita ad occupare i territori Indiani formando una colonia di tutto rispetto dal punto di vista della produzione di beni primari e organizzazione amministrativa del territorio.

Naturalmente la repubblica francese non è rimasta di certo a guardare mentre gli altri stati conquistavano sempre più potere,perciò è stato deciso dai nostri politici di investire sui territori dell’attuale Indocina.

Già ero stati attuati tentativi di colonizzare il territorio da parte di missionari religiosi partiti con l’intento di convertire gli abitanti del posto alla religione Cattolica,ma senza molto successo poiché il Governo dell’epoca non aveva dato molta importanza a questa causa.

Le poche cittadine sotto il controllo della Repubblica Francese si limitavano a semplici porti usati solo per il commercio internazionale,ma successivamente i territori dell’Indocina sono stati uniti sotto la Bandiera Francese.

Attualmente questa è la colonia principale del continente Asiatico e l’attuale presidente della nostra amata Repubblica Marie François Sadi Carnot ha deciso di investire molti capitali in queste terre per renderle il fiore all’occhiello dell’Impero Coloniale Francese.

Sarà eseguito un semplice programma per occidentalizzare gli abitanti cosi da rendere più facile lo sviluppo del territorio.

Sarà anche molto importante la parte religiosa che occuperà un tassello importante nel progetto di sviluppo,poiché la religione di stato è Il Cattolicesimo,ma di fatto la maggioranza degli abitanti professa la religione Buddista.

Nei prossimi mesi la Colonia passerà nelle mani di un Governatore che prenderà le redini dei territori con lo scopo di assicurare il pieno sviluppo industriale ed economico,poiché il Presidente Della Nostra Repubblica non potrà essere sempre attivo nei problemi delle sue colonie,dovendosi già occupare dei problemi della Madre Patria.

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-Come abbiamo accennato il continente asiatico sta attraversando un periodo di colonizzazione da parte dei paesi Europei.

L’obbiettivo principale della nostra colonia è quello di competere nel continente dal punto di vista commerciale cosi da non lasciare troppo spazio al già potente impero britannico o agli abili commercianti olandesi.

Molti sono i venti di cambiamento tra i principali avvenimenti riportiamo il cambio di governo da parte del Giappone passato ad una Monarchia Costituzionale con a capo l’imperatore Mutsuhito Tenno; il glorioso Impero Cinese si sta sgretolando pian piano,un segnale evidente sono i tentativi di indipendenza da parte del Tibet e dei cittadini della Manciuria.

A nord il temibile e barbaro impero Russo è riuscito ad irrompere nel territorio della Mongolia con uno spietato stratagemma.


Articolo di PresidenteVladimir -



**SHANGAI**


[Politica Interna]



Lian Ling è il nuovo imperatore dell'impero cinese. Alla guida del popolo Lian Ling ha spodestato il precedente imperatore ritenuto incapace di controllare il potente impero cinese, fatto dimostrato dalla disgregazione di esso, ed oggi, alla luce di una possibile guerra con le forze nipponiche Lian Ling è salito al potere. "POPOLO, è il momento di far risplendere la Cina, ANCORA!" per prevenire le carestie causate da un possibile conflitto il nuovo imperatore ha velocemente iniziato a razionare i cibi e a riempire i silos dell'esercito.



[Politica Estera]



L'imperatore non ha detto molte parole riguardo la politica estera, un lieve accenno alla collaborazione con i sovietici presenti in Asia grazie alla conquista della Mongolia. Mentre riguardo alle colonie europee e agli stati che si sono separati dalla Cina Lian Ling non ha detto nulla.


Articolo di falco1994 -





::: ☯ ::: Nüüdelchdiin duu Khooloi ::: ☯ :::

Marzo 1893

[Burees - Tappezzeria]



30JOFFE-master675.jpg



\\ Soldati russi marciano vittoriosi a Linshui. \\

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[Önöödör Khiisen - Fatti Quotidiani]

- Duulgavartai Tsag - L'Ora dell'Obbedienza



Il Colonnello Dementy Anatol'jevich Sokolov ha spostato la capitale del siddetto "Gran-Governatorato dell'Estremo Oriente" da Lanzhou a Linshui perché troppo esposta in caso di liberazione, ha voluto parlare con un approccio più diretto alle masse della cittadella, ma dato che lui è un invasore non conoscendo i dialetti Khalkha si è servito di un traduttore. Era sul palco di fronte alla folla, protetto da una schiera di soldati; si narra che prima di parlare un consulente russo abbia detto « sicuro di parlare di fronte a questi barbari mio Colonnello? Avete appena fumato il vostro oppio quotidiano e non credo che riuscireste ad esibirvi come si deve! », e il tale abbia risposto « non conosce i sorprendenti benefici dell'oppio? Grazie all'oppio sarò rilassato e forse mi illuderò di parlare non a dei bifolchi ma a dei cittadini russi; è per questo che lo fumo sempre. » Dementy inizia a parlare di fronte ad una folla palesemente arrabbiata. « Popolo di Linshui, Mosca è vostra Sorella! », e da questa affermazione, i popolani scoppiano in un ironica risata collettiva, « l'Imperatore per Grazia di Dio Alessandro III vi è vicini, e con esso tutto il popolo russo; non c'è russo in Russia che non vi apprezzi o che non v'ami! » la voce del Colonnello è una voce piuttosto effemminata e detestabile.



« E proprio per l'amore che il nostro venerabilissimo Alessandro III vi riserba, vi diciamo che noi il buddhismo lamaista lo rispetteremo e lo conserveremo come culto ufficiale del Governatorato, Lama e monaci riacquisiranno i poteri che avevano prima, saranno resi più lucenti i templi e i monasteri! » taluni si fanno convincere « io ho avuto modo di conoscere i dettami del Buttah (pronuncia male Buddha), e apprezzo in particolare lo spirito non violento e pacifista che tutti dovremmo apprezzare. » « valorizzeremo la cultura del posto costruendo scuole e licei, si suoneranno i concerti delle corti d'occidente, e si parlerà il russo. » per mezzo minuto tace ma poi « oh, dimenticavo, noi la vostra cultura la valorizzeremo, senza se e senza ma, affidandole il posto che essa merita. » sono false queste parole per i vecchi sciamani, ma i più speranzosi preferiscono credervi. « Infine! » afferma in modo femmineo alzando il dito « ci serviremo di braccia per spalare nelle miniere, di braccia per costruire ferrovie, edifici, di braccia per coltivare! E sappiamo quanto laboriosi siete voi, che la laboriosità è nella vostra cultura, e noi rispettando la vostra cultura vi offriremo tanto lavoro! »



Il Colonnello fa distribuire pochi rubli alla folla « con questi potrete sfamarvi, basta che obbediate ai monaci, i quali hanno assicurato la loro fedeltà a me in persona, quindi non abbiate di cosa preoccuparvi. » i contadini si guardavano sbigottiti « ma ora basta con le ciance; la Russia non vuole mollaccioni, ci sono 300mila maschi adulti in questo paese, e almeno 200mila si dovranno presentare come operai per le miniere, l'amatissimo Alessandro richiede carbone, petrolio, e altri metalli chiamati in modi che non vi interessano. » « Ah, e sappiate che abbiamo proposto delle soluzioni contro i nomadi delle steppe, questi barbari che voi stessi in città odiate sin dall'alba dei tempi; nei prossimi mesi chi tra i barbari non vuol lavorare sarà stanato dalla fanteria e fucilato. » « Diffondete queste parole: "obbedienza e lealtà all'Imperatore". » E se ne andò, dividendo la folla: da una parte chi aveva condiviso e sosteneva che si sarebbe offerto come operaio, chi era stato tentato da una manciata di soldi, dall'altra chi era inorridito dalle parole del Governatore, e sentiva la necessità di una riscossa, o chi rimpiangeva il tempo del Sacro Sovrano Quibhamba. In ogni caso, la Mongolia non sarebbe stata quella di un tempo, il dominatore russo era stato chiaro: " obbedienza e lealtà". E questo era solo un discorso pubblico, i decreti verranno nei mesi a venire.



[Busad Khümüüs-iin - Fatti Altrui]

- BNKhAU-yn sul tal ni, OKhU-yn khereg - Debolezza Cinese e Affari Russi



« Invoco i paesi stranieri affinché chiamino questa terra Gran-Governatorato dell'Estremo Oriente e non Mongolia, in segno di riconoscimento della leggittimità del potere russo nella regione. » ha esortato Dementy Anatol'jevich Sokolov poco dopo essersi ritirato da Linshui.



I Connazionali apprendono con entusiasmo la lenta fine dell'Impero Cinese, che dopo secoli di oppressione e di immutabilità non è riuscita più a controllare porzioni di territorio che poi le sono scappate di mano; le opere del perduto Quibhamba hanno ispirato i fratelli del Tibet, essi hanno dichiarato e mantenuto l'indipendenza ed eletto come tredicesimo Dalai Lama, capo supremo di tutti i buddhisti lamaisti, Thubten Gyatso; la trascurata presenza in Manciuria ha favorito proteste in tutto il Manciuokuo, i ribelli non hanno ottenuto un Governo autonomo, infatti il nuovo Governatore Li ha deludentemente dichiarato che uscire dall'Impero Cinese vorrebbe dire per Pechino debolezza nello sviluppo; non tutti sembrano aver tollerato le parole di Li: i nomadi delle steppe considerano loro fratelli quelli che stanno protestando in molte provincie manciuriane per la stessa causa per cui il nostro Quibhamba lottò; ma i mongoli hanno poco da insegnare a questi popoli vicini, perché se il male minore che era la Cina è stato scacciato, adesso è la Russia a schiacciare il nostro diritto.



L'Imperatore Alessandro III di Russia ha annunciato una stretta collaborazione di carattere militare ed economico con l'Impero Giapponese; i temibili dominatori hanno voluto ribadire ai Francesi che anche in Asia, così come in Europa, le due potenze saranno amiche e sarà fatto di tutto affinché non si verifichi alcuno scontro. E contemporaneamente Alessandro III ha proteso la mano sia verso il Tibet che verso la Cina, il che ricondandoci dell'Intesa con Tokyo fa pensare a patti non duraturi. Il Colonnello Dementiy Anatol'jevich Sokolov è stato il promotore dell'apertura verso il Tibet, intende non destabilizzare i confini e far credere che la Russia sia loro amica, in realtà Sokolov voleva un carico di oppio esclusivamente destinato a lui. Lo Sciamano Anziano del clan di Tuva si domanda in queste condizioni, e senza più Quibhamba, come possano i popoli delle steppe rialzare la testa; ora che anche l'Impero Britannico è pronto ad unirsi ai Giochi Continentali. Essi, ricordano i vecchi, sono sempre stati concorrenti dei Russi in Asia, ma nemici di tutti i popoli e di tutte le nazioni.


Articolo di Dark II -



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14 Marzo 1893



- 教育改革 -
[Riforma dell'Istruzione]


Entrata ufficialmente in vigore,la nuova riforma scolastica,varata dall'Assemblea Deliberante sotto firma dell'Imperatore.

Seguono i fondamentali del Decreto:



- Suddivisione del territorio in 8 Distretti Scolastici:

Distretto di Fukuoka
Distretto di Hiroshima
Distretto di Kochi
Distretto di Osaka
Distretto di Toyama
Distretto di Nagoya
Distretto di Tokyo
Distretto di Sendai
In ciascun distretto sorgeranno un'Università,32 scuole secondarie e 6720 scuole primarie,ove tutti i bambini,compiuti i 6 anni,riceveranno un'istruzione obbligatoria di 16 mesi.

E' inoltre inaugurata l'Università Imperiale di Tokyo,istituto nato dalla fusione delle antiche Scuole di Medicina Governative e Studi Occidentali.

Viene poi ufficialmente istituito il Ministero dell'Educazione (Monbushô) che intenderà la funzione dell'istruzione e dell'educazione della Gioventù Giapponese.

Si occuperà peraltro di verificare che il diritto e il dovere all'istruzione dei cittadini, nonché l'obbligo scolare,siano rispettati.

---------------------------------------------------------------------------

In aggiunta,Sua Maestà Imperatore,ha deliberato la messa in vigore del Riscritto Imperiale sull'Educazione:


«Udite e obbediti, sudditi dell'Imperatore: i nostri antenati hanno eretto il nostro impero su una base vasta e indistruttibile,
su cui piantare profondamente e fermamente delle virtù;
I nostri sudditi sempre uniti nella lealtà e nella pietà filiale,
sono andati illustrando di generazione in generazione la bellezza di queste virtù primigenie.
In ciò consiste la gloria del carattere fondamentale del nostro Impero
e da ciò prende origine anche il sistema della nostra educazione.
Siate,miei sudditi,pietosamente filiali con i vostri genitori;
affezionati ai vostri fratelli ed alle vostre sorelle;
come mariti e come spose,rafforzate l'armonia; come amici, la verità;
guidate voi stessi secondo la modestia e la moderazione;
estendete a tutti la vostra benevolenza;perseverate nello studio e coltivate le arti,
sviluppando così le vostre doti intellettuali e migliorando
il potere morale di cui disponete;
promuovete egualmente il progresso del bene comune;
in ogni momento rispettate la Costituzione ed obbedite alle leggi;
nei momenti difficili offritevi coraggiosamente allo Stato;
in questo modo conservate e fate conservare la prosperità del Trono Imperiale,
coevo del cielo e della terra.
Sarete così non soltanto i nostri buoni e leali sudditi,ma avrete dato lustro
alle migliori tradizioni dei vostri antenati.
Questa è la regola di condotta trasmessa dai nostri antenati imperiali,affinchè
venga simultaneamente osservata dai discendenti e dai sudditi,
regola infallibile in ogni tempo e vera in ogni luogo.
E' nostra volontà incidere nei cuori queste parole,con tutto il rispetto e in accordo con voi,
sudditi miei,
affinchè noi tutti giungiamo allo stesso livello di virtù».

/ Sigillo Imperiale /

- 1° Marzo 1893 - Imperatore Mutsuhito -




Ogni scuola riceverà ora,una copia del rescritto,con l'obbligo di esporla in appositi spazi per essere oggetto di venerazione.Ogni studente è tenuto,inoltre,ad imparare il testo a memoria,in quanto l'educazione non è più la formazione del singolo individuo,bensì quella della massa:-"perseguire il bene pubblico ed incoraggiare gli interessi comuni!"-

Attraverso l'emanata Ordinanza Kyoikurei,il potere è centralizzato al Monbushô e sono sancite la valenza morale confuciana e shintoista,secondo cui non sussiste alcuna separazione,fra la vita pubblica e quella privata del cittadino,ma allo stesso tempo,teorizza la stretta interdipendenza tra la moralità,l'educazione e la lealtà al governo secondo il fukoku kyohei (Pase ricco,esercito forte),linfa vitale dello Stato.

E' inoltre ribadita l'armonia profonda che coesiste tra gli esseri umani,la natura e i Kami.

La scuola deve avere,per sua stessa natura,come principini-cardine,la lealtà e l'amor di Patria,virtù che confluiscono nell'obbedienza incondizionata all'Imperatore,in quanto fulcro dell'unità del popolo giapponese e dell'Impero.

La superiorità della nostra morale,rispetto al sapere occidentale,va dunque ristabilita!



- 中日の危機 -
[Crisi sino-giapponese]



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// Incrociatore leggero Matsushima,durante un'esercitazione di tiro in mare. //



Stamane all'alba,delle unità militari navali cinesi e manciù,sono state avvistate ed intercettate dalla Marina Imperiale nel lembo di mare di Kyushu.

Il Governo,ha inteso tali movimenti,come offensivi verso l'Impero Giapponese.

Per tale,ha imposto un embargo commerciale a Pechino,chiudendo inoltre ogni relazione diplomatica.

Inoltre,in risposta al movimento di truppe ostili,ha ordinato l'accerchiamento con diverse unità,della penisola Coreana,nonchè l'imposizione di un blocco navale.

La tensione sale,mentre l'odore di un imminente conflitto,invade i floridi ciliegi dei Giardini Imperiali di Tokyo,accompagnato però dalla soave e poderosa marcia trionfante delle nostre truppe,che stamane hanno sfilato dinanzi al Palazzo Imperiale.

Tutto questo mentre la Cina è travagliata da violenti moti ribelli,che hanno portato all'ascesa di Lian Ling in Cina,uno spudorato psicopatico nippofobo,mentre in Manciuria,un deposto Lee Hang a favore di un certo Lee Hung Ciang,sconosciuto ai nostri occhi fino ad ora.

Intanto,una stretta intesa economico-militare,è stata stipulata con il glorioso Impero Zarista di Alessandro III,più precisamente col Gran-Governatorato Orientale del Colonnello Sokolov,mirata soprattutto ad instaurare una solida cordialità,armonia e amicizia fra i due Imperi,nonchè sopprimere il pericoloso ed incomodo barbaro cinese.


- ホワイトデー -
[Il Giorno Bianco]



Come da tradizionale rito,il 14 Marzo di ogni anno,si celebra il Giorno Bianco,parte del rituale della Festa dell'Amore,la cui prima tappa è celebrata il 14 Febbraio.

In questo giorno,tutti i ragazzi legati sentimentalmente ad una ragazza,offrono a quest'ultima un pacchetto di cioccolato bianco (o anche biscotti,dolcetti o anche gioielli),più costoso rispetto al cioccolato (per questo è sempre più diffusa l'espressione sanbai gaeshi indicante del costo triplo o doppio del cioccolato bianco,rispetto a quello scuro) che le ragazze offrono ai ragazzi il 14 Febbraio.

Difatti,in Febbraio,sono quest'ultime che regalano ai ragazzi del cioccolato,però scuro,nella speranza che si accetti il loro amore.

Questo tipo di ricorrenze,a detta dell'Imperatore,vanno incoraggiate e diffuse,poichè migliorano la tempra morale dell'essere umano e rendono il Giappone un Paese grande e fecondo.
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Messaggio Da Falco Mar Feb 08, 2022 8:23 pm

Articolo di Mussulmanopazzo -



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Aprile 1893
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La fuga del Panchen Lama.

Alle ore 14 e 20 il Grande tredicisimo ha annunciato pubblicamente l'arresto forzato del Panchen Lama per i suoi comportamenti anti-religiosi e per il continuo rifiuto di sostenere la causa dello stato di mantenere un esercito regolare nel tentativo di resistere alle potenze esterne intente a conquistare il Tibet.

Egli una volta raggiunto il Tashilumpo tuttavia pareva essere già scomparso.
Questo astio fra il Dalai Lama ed il Panchen Lama è iniziato da poco meno di due anni quando il Dalai Lama contro la totale volontà del IX° Panchen Lama ha formato un esercito regolare ispirato a quello Inglese.

Egli sosteneva che il Dalai lama stava andando verso una fine disastrosa e che presto si sarebbe reso conto dasolo dei suoi stessi errori.
Le ultile notizie del panche Lama sono quelle di una famiglia di contadini la quale afferma di aver visto un monaco dal vago aspetto cavalcare verso Nord.
Nel frattempo le ricerche del fuggiasco continuano, ma il popolo si rattrista e si divide.

In molti già da prima diffidenti nei confronti dell'esercito iniziano a riterlo causa del distacco religioso venutosi a formare in Tibet negli ultimi tempi.
Quante altre catastrofiche avversità dovrà affrontare il nostro bel paese prima di poter raggiungere il Nirvana?.

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Nomadi della steppa.

Giungono da Nord con grandi carovane a cavallo di animali esotici, i mongoli fuggiti dalla loro terra natia hanno raggiunto il mese scorso il tempio di Choze nel quale essi si sono insediati ospiti del reggente del Tempio il Lama Shun.
Li sono arrivate 4 volte carovane da Lasha su ordine del Dalai Lama con cibo e medicine, nonostante il Lama Shun avesse detto agli stranieri che come ogni bravo Monaco anche i nomadi dovevano dare una mano se essi volevano mangiare.

Ma ricevuta la notizia il Dalai Lama pare aver avuto in mentre altri piani, il buon cuore del grande tredicesimo ha costretto il reggente Lama Shun a servire giornalmente cibo e medicine insieme agli altri monaci ai rifugiati Mongoli.
Il Dharma insegna anche la compassione del prossimo e questo è un segno da rispettare, i monaci non hanno alcun privilegio in Tibet i tempi sono cambiati.

I Fratelli della Mongolia hanno tradito la fiducia del Dalai Lama ma quelli del Tibet sono rimasti fedeli a lui e al desiderio di un paese libero da ogni pregiudizio, pagheranno a loro volta le tasse e non si solleveranno oltre il cittadino comune.
Siamo tutti fratelli sotto al cielo e sulla terra.

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L'esercito Dmag dpung bod.

Con l'acquisto di nuovi armamenti il Tibet ha rifornito interi plotoni pronti alla difesa del paese nei confini orientali.
Il dispendio della grande somma di danaro oltre che col sacrificio di introiti statali è stata compensata dall'acquisto dell'oppio da parte delle carovane Russe.
La collaborazione Russo-Tibetana ha portato grandi risoluzioni a livello economico permettendo al Tibet di respirare meglio l'aria dell'epoca moderna anche se per molti quest'ultima non è un aria fresca ma appestata.

Il Dmag dpung bod cosi chiamato dal Dalai Lama è composto per il momento da 45.000 soldati i quali divisi in reparti di taglie da 10 e 5 mila truppe di terra.
Il Reparto scelto per la difesa dell'imperatore nel mentre giunge a soli mille soldati scelti fra i migliori. Armati con fucili e sciabole protetti dalla cotta di maglia dei guerrieri Tibetani che secoli orsono solcavano queste terre difendendo i precedenti Dalai Lama.


Articolo di Herrison -

Manciuria newspaper


-Economia
·
- Il governatore ha varato il nuovo piano industriale del paese, queste normative prevedono un ammodernamento generico dell’apparato industriale ed un imponente investimento nelle provincie strategiche della nazione.


· -Fondi stanziati per lo sviluppo agricolo. A partire da oggi gli agricoltori potranno fare richiesta di un incentivo monetario per lo sviluppo delle aree agricole. Ormai da troppo tempo si utilizzano macchinari obsoleti con un indice basso di produzione ed è giunta l’ora di essere al passo coi tempi.


· -Iniziata la costruzione della Ferrovia Pechino – Xi’an. Con questa iniziativa non solo il paese ne gioverà economicamente, ma risulterà avere collegamenti più efficienti e soprattutto più unito.



Sicurezza

· - Dopo un primo colloquio con l’imperatore sono state avviati diversi investimenti per la sicurezza del paese. Oltre ad un aggiornamento militare, sono state varate diverse sedi di reclutamento aperte a tutti i cittadini cinesi ed oggi si è celebrata a Pechino l’apertura della prima accademia militare del paese.

·
-Un attacco da parte di un gruppo di insorti nella provincia Yan’an è stata sedata grazie all’intervento delle forze armate, dalle prime indagini sembra che il gruppo volesse rubare equipaggiamento militare situato nei pressi della rispettiva caserma.

·
-Diversi i movimenti navali rilevati dal vicino Giappone, tra cui uno molto vicino alle coste cinesi. Il governatore preoccupato da tali iniziative ha dimostrato il proprio disappunto augurandosi che tale situazione possa rientrare senza incidenti.



Articolo di falco1994 -





::: ☯ ::: Nüüdelchdiin duu Khooloi ::: ☯ :::

June 1893

[Burees - Tappezzeria]



2.jpg

\\ Tratto Ferroviario in Costruzione. \\



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[Önöödör Khiisen - Fatti Quotidiani]

- Tömör zam bolon Boolchlol - Ferrovie e Lavoro



Il Grande Colonnello del Territorio Estremo-Orientale ha fatto partire la costruzione a tappe forzate di una Linea Ferroviaria Transmongolica, continuazione della Transiberiana; l'ambizioso piano aveva deliziato il palato dell'Imperatore Alessandro III. Sebbene sapevano della durezza del lavoro, almeno 150mila uomini si sono offerti come operai, altri 50mila come minatori, ed attualmente in ben sei distretti file ben serrate di ex contadini battono ed assemblano i ferri scortati a cavallo dai soldati zaristi, i quali sono stati voluti da Sokolov affinché controllassero il corretto andamento del lavoro, mantenessero disciplina e perché cacciassero eventuali nomadi venuti a sabotare queste terre dal loro futuro; alla fanteria viene concesso di dare le adeguate punizioni ai lavoratori che avrebbero disertato; il suono del lavoro rimbomba nelle desolate pianure. Inoltre a ritmo sostenuto la colonia dell'Estremo Oriente sta fruttando 200 tonnellate di ferro all'ora. Ad un operio spetta un qualcosa come 10 rubli a Giornata.



Talikbulak ospita un distretto dove è stato scoperto un immenso ed intoccato deposito di petrolio; l'oro nero verrà racchiuso in dei barili e usato per la produzione industriale, per incrementare i profitti, nei prossimi mesi saranno impiantate basi di estrazione più efficienti. Infine, le fitte foreste occidentali sui monti Altaj saranno rase al suolo per rendere più comodo il trasporto di uomini e merci verso la Russia; cadono circa 200 ettari su 24h. Dementiy Anatol'jevich Sokolov ha ordinato la fucilazione di intere mandrie di bisonti, colpevoli di infastidire i treni mercantili. Pare che Alessandro III abbia convinto alcune stirpi nobiliari russe a trasferirsi nei castelli del Governatorato, e che siano state allestite ben 2 università per soli russi. Alcune promesse di Sokolov sono state mantenute, come la costruzione di scuole primarie per i locali; il costo per entarvi va attorno ai 200 rubli, il che vuol dire che possono entrarvi solo ricchi e monaci. Il Cremlino sorpreso dalle dimensioni dei proventi ha premiato Dementiy con il titolo di Marchese, e la ricostruzione del suo palazzo di infanzia (lui discende da nobili caduti in rovina), pare che quando era ancora nella culla Dementiy fu salvato dalla balia in un incendio, nel quale morirono tutti i Sokolov, cui 3 accoltellati.



[Temtsel ba Dain - Lotte e Guerre]
- Khonichdyn Dain - Guerra dei Pastori



[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]



I clan di Altaj e del Gobi si sono presto opposti alla violenza dei dominatori russi. Guidati dai loro sciamani, orde di cavalieri e cammellieri si sono precipitate come tempesta su alcuni tratti ferroviari ed hanno sabotato le strutture, « stanno violentando madre natura, stanno violentando la nostra terra, hanno sradicato le foreste, hanno rubato le pietre al terreno », afferma il Grande Sciamano Grunhir Khan dei Khalakhi. I Pastori Erranti che sono riusciti nelle loro imprese non hanno esitato a torturare ed uccidere i lavoratori volontari; « questi sedentari uomini di città hanno tradito la causa rivoluzionaria del nostro Quibhamba, hanno dimenticato le parole di Quibhamba, preferiscono riverire i russi, l'invasore! ». Il Colonnello Dementiy ha schierato un quinto dell'esercito russo per difendere i costruttori, e la restante quarta parte per stanare, sterminare (« civilizzare ») i nomadi; chi viene catturato è fatto schiavo e deportato in città, ma i clan quando possono contrattaccano.



[Busad Khümüüs-iin - Fatti Altrui]

- Shar tengis dekh Tövd, Khyamral - Tibet e Crisi nel mar Giallo



Qualcosa come 60 tribù si sono spostate in Tibet, il Gran-Governatore ha successivamente impedito ai nomadi di scappare introducendo controlli alle frontiere e la pena di fucilazione per chi cercava di lasciare la Russia. Dementiy ha poi recentemente chiesto al Governo Tibetano di cedere in onore dell'amicizia, i « barbari ». Intanto, nel mar Giallo, tra Corea, Giappone, e Cina, tra inverno e primavera erano arrivate notizie di una crisi diplomatica, i Cinesi avrebbero infatti violato, stando all'Imperatore Giapponese, le acque della nazione, mentre secondo la versione Cinese, le imbarcazioni si trovavano nei pressi della Corea, che ricordiamo essere vassalla dei suddetti.



Lo zar Alessandro III non ha espresso alcun parere ufficiale circa le tensioni tra i due alleati della Russia, ma terze parti hanno assicurato che l'Imperatore preme affinché la situazione in Asia si stabilizzi; d'altro canto alcuni quotidiani russi sono favorevoli ad un ridimensionamento del potere di Shangai e dichiarano di essere disposti ad aiutare i manciuriani a separarsi in uno stato a parte.

Curiosa e ancora da chiarire resta la nuovissima situazione diplomatica venutasi a creare con il Dalai Lama: sebbene Dementiy si era complimentato con il Tibet e lo aveva definito « il migliore alleato dei russi in Asia dopo la Francia », sono arrivati rapporti e testimonianze di un invasione non dichiarata da parte del pacifico Tibet.



Il Colonnello incredulo appena saputa la notizia ha corso per tutto il tempo nei corridoi dle suo palazzo affermando che forse ha fumato troppo oppio. Generali e Comandanti sono rimasti sbalorditi quando hanno stimato che i Tibetani avrebbero mobilitato un esercito immenso, e disteso su tutto il confine meridionale: « 500mila uomini? non possono possedere un simile potenziale, spero che non ci sia la mano di qualcun'altro, o che non stia davvero accadendo questo » parla ad occhi aperti Sokolov « Beh, almeno possiamo contare sull'arretratezza delle loro truppe » sostiene Kornilov. « Sicuramente non c'è alcuna invasione, e chiariremo la questione con il Dalai Lama. » conclude Sokolov « Possediamo una delle più Grandi Armate al mondo, e non arriveremo mai sul punto di chiedere l'aiuto di altri paesi. »


Articolo di Der_Kriegsheld -





CORRIERE D'ORIENTE



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[La nuova Filippina]



ARGOMENTI

Politica interna

Politica estera

Politica estera:



La Filippina è libera,nel Maggio 1863 i rivoltosi filippini hanno dichiarato guerra alla Spagna e alle sue colonie dato l’alto tasso di poverta.Il gruppo di rivoltosi già nel 1832 stava dando grossi problemi alla Spagna,nel Settembre del 1832 la Spagna riuscì a sedare la prima rivolta del gruppo ribelle ma come avevano già costato i media quello era solo un assaggio di ciò che avrebbero fatto nei mesi a seguire.Nel Gennaio 1893 emerge un triumvirato dove 3 personaggi riuscirono a emettere un messaggio di libertà nei cittadini filippini.Il Triumvirato era composto da Andrès Bonifacio è da altre 2 persone attualmente non riconosciute.Nel Febbraio 1893 Andrès Bonifacio e il resto del triumvirato riuscì a liberare Tuao famosa per la sua attività di boscaioli,preso come avamposto da lì partì uno scontro che durò ben 4 mesi per la conquista della capitale delle Filippine Manila dove lì uccisero il governatore generale e dichiararono l’indipendenza e guerra a tutte le nazioni che hanno attualmente colonie nel continente asiatico.Attualmente lo stato è sotto il possesso di Andrès Bonifacio e risiede a Manila.Bonifacio ha dichiarato che durante il governo farà di tutto pur di migliorare questo paese in quanto è stato lui stesso a creare il paese,ha dichiarato inoltre che questa secessione filippina verrà commemorata il 28 Maggio giornata in cui si firmò l’indipendenza.Bonifacio ha inoltre dichiarato che presto insieme ai suoi collaboratori creerà una nazione forte in modo tale da distruggere ogni nemico gli si presenti d’avanti.Il 12

Settembre ci sarà un gala dove tutti i massimi esponenti della Filippina festeggeranno la nascita del nuovo paese.



Politica estera:

Dopo la riunione presentata il 29 Maggio sul futuro delle politiche estere della Filippina Bonifacio ha dichiarato che le Filippine saranno aperte a qualsiasi tipo di rapporto con le nazioni,inoltre è stupito di come 2 potenze come il Giappone e la Cina devono avere un comportamento ostile fra esse quando potrebbero unirsi e diventare qualcosa di più grande ed inarrestabile. Bonifacio ha commentato questa crisi con queste parole “La Cina e il Giappone? Solo gli stupidi possono creare una crisi del genere solo per eliminare il nemico.Il vero nemico è l’Europa con le loro nazioni che sfruttano territori di altri continenti per fare soldi e sfruttare ogni minima risorsa per farci diventare vuoti e insignificanti sia come nazione che come persone.Il colonialismo è il più grande male che ci sia in questa terrà e io riuscirò a riunire le 2 nazioni in modo tale da schiacciare questo male[..]Non so come e non so con quali mezzi ma questa crisi deve essere annullata,inoltre sono pronto a dichiarare guerra agli Zar pur di liberare la Mongolia”.

Inoltre secondo alcune fonti delle navi Giapponesi sono sbarcate a Tuao con riserve di petrolio,prezioso per questa nazione che non ha nessun tipo di giacimento.



ONORE E GLORIA ALLA MADRE PATRIA FILIPPINA


Articolo di ImanityRatatosk -



帝國中國

(Dìguó zhōngguó)

[Politica interna]



Dopo il crollo del potente impero cinese è nata la provincia della cina del nord, per mesi si è discusso riguardo al futuro di questo giovane pezzo di terra e alla fine l'unica decisione, la migliore per tutto il popolo cinese è stato il ricongiungimento con l'impero. Il governatore, in precedenza alto ufficiale delle forze cinesi, è stato gentilmente ricevuto dall'imperatore ottenendo il riconoscimento della cina del nord come parte dell'impero. Grande festa per le strade di tutto il paese dopo l'avvento della novella e mentre il popolo festeggia il governatore non perde tempo ed inizia a progettare l'industrializzazione del paese.



[Politica estera]



Il governatore ha annunciato la sua politica estera "Il nostro obbiettivo sarà rinforzare il commercio in Asia e rendere il nostro continente più florido e potente" ha inoltre aggiunto "Dobbiamo però prepararci e difenderci dagli europei invasivi che dopo essersi derubati a vicenda vengono a deturpare le nostre terre,nessun europeo ha il diritto di mettere piede nel sacro continente asiatico."

Inoltre Tao Zun Hu non ha voluto rispondere riguardo le domande sul Giappone imperiale ma molti sono certi che non veda il motivo di una guerra fra le uniche nazioni in grado di preservare la purezza asiatica.


Articolo di Dark II -



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5 Agosto 1893

- 富山で人気の反乱 -

[Ribellione dei Samurai a Toyoma]


220px-Battle_of_Taharazaka.JPG

// Dipinto raffigurante la Battaglia di Tonami.
A destra le truppe samurai ribelli, a sinistra le Truppe Imperiali. //



Scatenatasi nella Prefettura di Toyama,una rivolta militare guidata dal samurai Matsudaira Katamori.

I Samurai,prima del 1600,rappresentavano una classe aristocratica colta,che praticava oltre alle arti marziali,anche le arti zen,lo cha no yu (arte del the) e lo shodo (arte della scrittura).

Con l'avvento degli infami Tokugawa però,persero gradualmente le loro funzioni militari divenendo dei rōnin,spesso compiendo saccheggi e barbarie.

Verso la fine dell'Edo,persero totalmente la loro nobile origine,trasformandosi in burocrati shogunali.

Con la Restaurazione Imperiale e la fine del Bakufu,la classe Samurai fu soppressa in favore l'ormai già creatosi Esercito Imperiale.

I rimanenti samurai,fin dagli inizi della Ventiseiesima Era,sono stati convinti avversari del processo di modernizzazione che ha reso così glorioso e potente il nostro Grande Impero e che ha apportato importantissime rivoluzioni nella politica,cultura,lingua,moda e cucina Nipponica.

Ultimamente,si sono,diverse tensioni si sono registrate in vari villaggi della prefettura di Toyama,ma nulla avrebbe fatto pensare ad una ribellione di tale scala.

Ieri,un gruppo di 2400 samurai,capitanati da Katamori,hanno occupato gli Uffici Imperiali della Prefettura,tenendo in ostaggio il territorio e minacciando l'Imperatore,intimando un cambio di politica.

Sua Maestà,infuriato,ha così inviato 6 Reggimenti dell'Esercito Imperiale che hanno marciato sulla città per sedare la ribellione.



Stamane si è avuto il primo scontro tra le due fazioni,mentre Katamori,ancora ricercato,è dichiarato "Nemico dell'Impero" ed è accusato di Tradimento.

Il focolare di rivolta,sta venendo pian piano soffocando in queste ore,mentre a Kagoshima la situazione si fa tesa,essendo la Prefettura del Sud,rifugio della maggior parte dei samurai,ritiratasi dopo la soppressione della casta.

Si attendono ora nuovi aggiornamenti sulla situazione.

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- 戊辰戦争の記念 -
[Commemorazione della Guerra Boshin]



350px-Land_And_Naval_Battle_of_Hakodate.JPG



// Dipinto rappresentante una visione romanticizzata
della Battaglia di Hakodate,battaglia finale del Conflitto.
La carica di cavalleria,con sullo sfondo una nave a vela che affonda,
è condotta dai leader del Bakufu in vesti samurai.
I soldati francesi sono mostrati dietro la carica di cavalleria,in pantaloni bianchi.
Sulla destra,con una corazzata a vapore sullo sfondo,compaiono
le truppe imperiali,che indossano abiti moderni. //



Si è svolta alla fine di luglio,la commemorazione della vittoriosa conclusione della Guerra Boshin,conflitto che vide scontrarsi per più di un anno,la fazione Imperiale contro il vile Shogunato dei Tokugawa.

La Guerra mobilitò più di 120.000 uomini e causò più di 3000 vittime.

Lo Shogun si avvalse anche,vanamente,dell'assistenza militare francese,per l'addestramento delle proprie truppe,mentre la Corona Britannica sostenne intensamente la legittimità Imperiale.

La situazione volte fin dall'inizio a sfavore dello Shogun,che collezionò sconfitte su sconfitte,fino alla circoscrizione dell'Edo al Settentrione dopo la Resa di Yoshinobu.

Qui,le forze del Bakufu,si riunirono nella Coalizione Settentrionale,contando circa 50.000 uomini tra le loro file.

Sebbene numerosa,la Coalizione era mal equipaggiata,ed i moderni armamenti dell'Esercito Imperiale sbaragliarono le forze nemiche,schiacciando le ultime forze dello shogun nella Battaglia di Passo Bonari e nella Battaglia di Aizu,per il controllo dell'Honshu.



Ma i residui delle armate nemiche non demordettero,e sotto la guida dell'Ammiraglio Enomoto Takeaki,fuggirono nell'Hokkaido,ove fondarono la Repubblica di Ezo,sbaragliata nel maggio 1869 nella Battaglia di Hakodate,che pose fine a 1300 anni di dominazione Shogunale,segnando la riaffermazione della figura Imperiale.

Tokugawa Yoshinobu,catturato,fu imprigionato e privato di tutti i suoi titoli ed averi,mentre gli altri leader della ribellione,vennero esiliati o condannati al carcere.

Per molti invece,ci fu la clemenza dell'Imperatore,che azzerò le sentenza capitali.

Una gloriosa Parata Militare e una solenne cerimonia di commemorazione,ha riportato le menti dei giapponesi a quei momenti di rinascita.



- 中国との緊張が高まりつつ -
[Crescono le tensioni con la Cina]


La situazione politica con la Cina,smembratasi in 3 grandi blocchi,non accenna a migliorare.

Diverse azioni di sabotaggio di responsabilità cinese,sono state registrate in diverse importanti città Giapponesi.

Sua Maestà l'Imperatore,ha chiarito che l'Impero risponderà di conseguenza ad ogni intimidazione cinese,ma non tollererà ulteriori azioni offensive - :"La Guerra non ci spaventa"- ha concluso.

Intanto secondo alcune fonti,il Governo starebbe finanziando un gruppo di separatisti manciuriani,ma la smentita è subito arrivata dalla Corte Imperiale,che chiarisce l'assenza di ogni rapporto con gli interessati.

Ciò mentre nelle Filippine,un tale Bonifacio,ha guidato il paese nella scissione dall'Impero Spagnolo,ma ha chiarito una posizione nello scenario asiatico,che non piace a Sua Maestà.

Nell'entroterra invece,il conflitto scoppiato tra il Gran-Governatorato Russo di Mongolia e il Tibet,sembra essere agli sgoccioli,in una situazione di quasi assoluta parità tra le due parti.



- 鉄球の饗宴 -
[Festa del Fallo di Ferro]



Come ogni anno,dal lontano 1603,si celebra ogni Agosto la Festa del Fallo fi Ferro,terza ed ultima tappa della Festa dell'Amore e parte integrante del folclore giapponese.

Di origine scintoista, celebra ogni anno la fertilità e l'amore, nonchè rappresenta un'invocazione alla protezione dalle malattie sessuali e un'occasione di preghiera per avere fortuna negli affari e uno stato di armonia nell'ambiente familiare.

Articolo di Herrison -

Manciuria newspaper


INTERNI

-Completati 2/3 della ferrovia voluta dal governatore, molto sono stati i festeggiamenti della prima inaugurazione, ma la grande festa si svolgerà a Pechino per la conclusione dei lavori finali. Tali progetti oltre a diminuire le distanze dalle varie città dell’impero stanno iniziando a portare un aumento della produzione interna. Li Hung Ciang soddisfatto sottolinea come questo faccia tutto parte del piano per lo sviluppo industriale del paese, più lavoro più produttività e meno povertà. Molte sono ancora le grandi opere varate dal Governatore che vedranno la luce nei prossimi mesi. I primi dati voluti da Pechino dimostrano un netto miglioramento delle condizioni del popolo ma ancora esiste troppo distacco di sviluppo e situazione economica nella parte interna del paese.

-Nella notte di ieri un deposito governativo è stato preso d’assalto da una banda armata, le forze di sicurezza presenti sul posto non sono riuscite a respingere tale attacco, all’arrivo dei rinforzi la battaglia era già terminata segnalando un esiguo furto di materiale ferroso. Questo è il secondo caso che si registra e le forze dell’ordine iniziano le indagini per risalire alla ormai accertata banda di malintenzionati che da tempo tenta di rubare importanti risorse al paese. Il governatore dichiara tali azioni un offesa a tutta la nazione e sarà una priorità delle forze di sicurezza assicurare alla giustizia e all’imperatore tali banditi.

-Cresce lo scambio commerciale interno dell’impero, le regioni vendono e scambiano un grande quantitativo di merce, grazie a questi molteplici accordi il paese ne giova trovando coperture totali per la domanda interna delle materie ricercate.


ESTERI

-Si assiste da lontano allo scontro tra Mongolia e Tibet, molti i caduti ma il fronte sembra essere rimasto invariato per entrambi i fronti. Il governatore non vuole prendere le vicinanze per nessuna delle due parti in campo, ma si aspetta al più presto il termine delle ostilità.

-Cresce la tensione tra Giappone e Cina, Li Hung Ciang condanna fermamente le unità navali appostate nelle vicine acque territoriali cinesi ed esorta lo loro totale smobilitazione per non intralciare l’integrità nazionale e il lavoro dei pescatori. Inoltre il governatore dichiara come siano menzogne le notizie che indicano una fuga di materie prime in Giappone.
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Partita GDR | Asiatica [di PresidenteVladimir 12/02/2017] Empty Re: Partita GDR | Asiatica [di PresidenteVladimir 12/02/2017]

Messaggio Da Falco Mar Feb 08, 2022 8:25 pm

Articolo di Mussulmanopazzo -



.,;:Fú zì:;,.
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Settembre 1893 -
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Truppe Russe in marcia verso Lasha.-

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La fine di tutto.-


E' ufficiale il Tibet ha dichiarato la resa del conflitto secondo alcune trattative accordate con l'Impero Russo.

L'esercito Tibetano tramite una serie di imboscate e stratagemmi di guerra è riuscito a decimare migliaia di soldati della colonia Mongola Russa ma ha seguito di un numero spropositato di caduto sua santità il Grande Tredicesimo ha volutamente dichiarato la resa del Tibet a condizioni che il Dalai Lama mantenesse il potere spirituale e temporale della nazione Tibetana e che i suoi ospiti Mongoli come anche Qhuibamba e i suoi seguaci non fossero perseguiti.

Poco prima della firma del trattato il Gran Tredicesimo ha dichiarato pubblicamente in un discorso al popolo che:


<< Tutto ciò è solo una via temporanea non disperate fratelli perché l'illuminazione eterna è raggiungibile solo dopo aver superato miglioni di avversità. E questa come ogni altra cosa passerà poiché nulla di materiale è eterno...>>



Dopodiché si è rinchiuso nel Potala insieme alle sue truppe di guarnigione mentre l'esercito ha circondato la capitale e il Palazzo Tibetano senza occasione di poter entrare nel palazzo sacro del Potala essendo riservato solo ai Buddisti e alle alte cariche Tibetane.

Più avanti sarà rinnovato il consiglio ristretto del Dalai Lama dichiarando che Nikolay Petrovich Fedoseev uno straniero è stato ammesso alla sua destra come alto consigliere e reggente di esercito.

Come risarcimento di guerra il Tibet pagherà all'Impero Russo circa 20.000 monete d'oro 10.000 tonnellate di ferro e 5.000 tonnellate di oppio alla regenza del sommo Sokolov.

Pubblicamente il giorno a venire il Dalai Lama dovrà esprimere il suo cordolio umiliandosi fronte all'esercito Russo chiedendo pubblicamente perdono ed assumendosi la responsabilità delle sue gesta.

Il Popolo per tale affronto verso sua santità ha iniziato durante il giorno a lanciare pietre e detriti vari contro l'esercito russo il quale ha sparato preventivamente in aria e successivamente sulla folla. Durante l'incidente sono stati feriti 80 contadini e ne son ostati uccisi altri 20.



Il Paese è sconvolto e demoralizzato la demilitarizazione di Lasha ha lasciato tutti stupefatti e adirati.

Un senso di unità popolare pare formarsi proprio in questo momento più di molti altri momenti nella storia del Tibet, il popolo da sempre diviso in tribù e clan tutt'ora pare unirsi in un unica famiglia contro la Russia. Pare che il protettorato sia più fonte di giovamento in un momento del genere che in altri.

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Qhuibhamba e il Declino dei sogni di libertà.-

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Il Vecchio Qhuibhamba si è sconfortato dopo la dichiarazione di resa Tibetana e dopo la caduta di molti valorosi fratelli.

Un periodo di oscurità si sta abbattendo sul mondo e lui nel suo insieme pur vendo il supporto di due nazioni non è riuscito a combattere questo male che si propaga nel mondo come un virus.

La brama di potere e di denaro ha corrotto l'uomo fin nel profondo.

Si Narra che Qhuibhamba si sia rinchiuso per 4 giorni e 4 notti nella stanza del Tempio all'interno del Potala meditando senza dormire e mangiare e quando ne usci denutrito e disidratato si diresse affannatamente verso la sala del trono del Dalai lama spalancando il portone e chinandosi al suo cospetto implorandolo di redimerlo dai suoi peccati e di illuminarlo.

Sua santità lo avrebbe dunque preso e carezzato sdegnando i suoi piedi toccando terra rassicurandolo che il cielo farà il suo dovere e che egli avrebbe avuto un altra opportunità in questa vita o nella prossima.

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Se non esistesse il male il bene cesserebbe di esistere se l'oscurità scomparisse la luce svanirebbe di conseguenza.

La vita di tutti noi è contrasegnata dal destino donatoci dal cielo se il nostro destino è perire allora periremo se è rialzarci ci rialzeremo se è vincere vinceremo.



Articolo di falco1994 -



::: ☯ ::: Gazjeta Vostoka ::: ☯ :::

Sept'jabr 1893

[Obivka - Tappezzeria]



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\\ Quibhamba Chero-Kuasi Khan, mentre si avvia al confino nel palazzo del Potala, salutato dai suoi intimi fedeli. \\



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[Bor'ba i Voyny - Lotte e Guerre]
- Gobi Voyna - Guerra del Gobi



I Tibetani tentarono doppi e triplici attacchi sulle roccaforti russe di Da Juh e Muri, che presto scoprirono essere la loro tomba; sulle insorpassabili fortezze le armi del Generale Kornilov hanno bloccato quasi più di 130mila soldati del Dalai Lama, tra di loro c'erano un numero inconsistente di nomadi barbari, destinati a perire assieme ai loro cammelli. Ad ovest, per errore o per tradimento di sovrintendenti, la fanteria è rimasta bloccata per ben un mese nell'attesa di numerose incursioni che mai sono arrivate. Il Forte di Da Juh fu salvato con estrema facilità e con il solo ausilio del plotone coloniale, mentre Muri, sul punto di collassare, richiese l'intervento della cavalleria siberiana, che da nord ci mise 4 notti per scendere e porre fine al massacro. Il Gran-Governatore Dementiy era occupato in una tediosa quisquilia diplomatica con il Dalai Lama, chiedendo lui le motivazioni dell'irrazionale suicidio tibetano; Sokolov ha per di più boicottato l'oppio, di cui era fatta la falsa maschera amichevole che il Tibet indossava mentre pianificava il ritorno di Quibhamba. Quibhamba, si è saputo più tardi, non era nondimeno morto, era soltanto scappato in Tibet a chiedere aiuto al Dalai Lama e corrompere il suo animo pacifista, traviarlo sulla via del sovversionismo dei mongoli.



In una nottata prima del termine della Guerra del Gobi alcune cittadine fedeli al vecchio Lama fatte forti dal saputo ritorno del loro eroe nazionale sono insorte, ed il Colonnello Sokolov si è convinto ad intervenire con freddezza ordinando fucilazioni di massa punitive, 120 capi ribelli appartenuti al Gran Ball (il partito ora disciolto dei monaci di Quibhamba) sono stati deportati su stretto volere di Alessandro III in un katorga sull'Isola di Sakhalin. Il Limpido Cielo di Fine Estate portava buone notizie, e infatti alla porta della Sala di Comando di Linshui bussarono ambasciatori tibetani, ed il ribelle Quibhamba: essi annunciavano la resa delle forze Tibetane. Incredulo Sokolov commentò « ho ancora fumato troppo oppio, davvero ci sono dei tibetani oltre quella porta? », Sokolov sapeva che prima o poi si sarebbero arresi, ma di quest'incontro è da ricordare la sorpresa di Kornilov nel rivedere dopo tanto tempo Nikolay Fedoseev, e peraltro vestito come un rozzo popolano accanto ai tibetani arresisi, « Sokolov, lui è Nikolay dei Fedoseev, erano amici di famiglia; poi per divergenze Nikolay abbandonò la vita nobiliare per vivere come uno straccione qualsiasi a Samara. » Sokolov propose all'uomo di riunirsi alla nobiltà russa, ma il tale se ne andò come un muto dalla stanza.



[Yezhednevny'je Sobyti'ja - Fatti del Giorno]

- Pobeda Tsar'ja - Vittoria dell'Imperatore




I Tibetani sono stati puniti con la demilitarizzazione forzata di Lhasa e di tutte le unità produttive della città, la cessione di 15mila tonnellate di ferro, 20mila rubli, 5mila di oppio, inoltre il Tibet è stato trasformato in un protettorato russo, ed affianco al potere spirituale e temporale del Dalai Lama ci sarà un protettore eletto dallo zar stesso, che monitorerà la politica estera del Tibet, e l'ordine pubblico. Lhasa sarà sorvegliata solo da soldati russi. In verità Sokolov aveva in mente punizioni ben più dure, come la cessione di Ombu per rendere lo stato dipendente dal carbone, ma la mente illuminata e mite dell'Imperatore Alessandro III ha deciso di alleviare le pene di un paese povero ed instabile che poteva essere amico della Russia ma che ha scelto il suo destino a causa della violenta teocrazia lamaista.



Alessandro III, Imperatore per Grazia di Dio, ha fatto visita a Linshui dove si è tenuta un immensa parata militare alla vittoria, mentre lo zar scendeva dal treno un alone di luce rendeva divino il suo volto. Era vestito con pelliccia di bisonte biondo ben ricamato nell'oro, un cappello nero, e candidi vestiti bianchi, scelti come la bandiera tricolore imperiale. Il Colonnello, Generali, e militari di tutto l'Estremo Oriente hanno fatto la corte alla sua inarrivabile altezza inchinandosi e prostrandosi sino ai piedi. Alessandro III aveva un aria bonaria e fu condotto da Anatol'jevich su una tribuna in una piazza, dove avrebbe ammirato la celebrazione e fatto un discorso alla vittoria. Il Pubblico era in prevalenza composto da nobili e soldati russi, ma nelle ultime file assistevano incuriositi dei pastori Khalkha con alcuni traduttori. Erano quasi 40mila i presenti, distribuiti anche sulle strade attraverso cui sfociava la piazza, e su cui erano stati montati archi di trionfo e bianche colonne di marmo.



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I trombettieri suonarono, e poi l'esercito marciò, passando attraverso i due archi di trionfo, le tre colonne, ed un pubblico esultante; le armate intravedevano masse di persone felici ricopertesi di bandierine russe, si fermarono laddove lo zar dall'alto li osservava, fecere un riverente inchino, in un breve salto danzarono, e poi tornando in file serrate se ne andarono rinfoltendo il pubblico della folla. La cavalleria per un minuto irruppe con il suono degli zoccoli sui ciottoli. I pezzi d'artiglieria furono fatti sparare a salve, e dopo circa mezz'ora l'Imperatore si sollevò dalla lettiera, diede una pacca sulla spalla a Sokolov, alla sua destra; la folla esultò, tra cui anche gli autoctoni, colti dall'aria festosa; furono suonati tamburi e dopo 5 minuti partirono cori e concerti che intrattennero gli spettatori per un ora. Scoccata l'ora delle 12:00, l'orchestra mise a posto gli strumenti e gli unici rumori provenivano dalla folla, ansiosa di ascoltare il messaggio del Grande Alessandro III, il quale accolse a braccia aperte la nobile folla russa ed i nuovi sudditi orientali, poi proferì parola.



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« Amatissimo Popolo di Russia, e amatissimi popoli che hanno l'onore di vivere in questo nostro Glorioso Impero, investo il dotatissimo kazako Generale Kornilov della carica di Protettore del Tibet. » afferma come prima cosa Alessandro voltandosi alla sua sinistra ed investendo con la sua spada le spalle ed il capo dell'entusiasta militare, « Siamo forse qui riuniti per celebrare una vittoria su dei poveri padri mandati a morte dal Dalai Lama? o siamo forse qui per celebrare l'unione del Tibet alla Russia? o ancora siamo qui per celebrare i nostri eroi caduti per la difesa del suolo russo? » chiede alla folla che resta ammutolita. « Io intendo compatire quei contadini del Tibet, i quali hanno sofferto per la teocrazia dei Lama, che li ridusse in schiavitù, e i quali ora soffrono per le folli decisioni di un irrequieto Dalai Lama. La Grande Madre Russia è un collante tra la moltitudine di nazioni dell'Asia e dell'Europa, e la vita dei popoli di protettorati come il Tibet non cambierà se questi popoli non si metteranno contro l'ordine voluto da Mosca. Purtroppo i tibetani hanno costretto i russi a caricare fuoco su di loro. Kornilov deve rafforzare la presenza russa su tutto il Tibet, aiutando la diffusione di idee prorusse (attraverso stampe e manifesti), e cercare di ridurre il potere dei Lama. » Avrebbe in seguito parlato del più e del meno sul valore dei soldati russi, e sulle abilità del Colonnello Sokolov. Infine la serata s'è conclusa dando spazio a ballate mongole per rallegrare la parte autoctona della folla.



[Zarubezhny'je Sobyti'ja - Fatti Esteri]

- Filippiny, Severnyy Kitay, i Yaponiya - Filippine, Cina del nord, e Giappone



Intanto, mentre la nostra madre Russia si batteva con onore contro un Dalai Lama che solo il pacifico animo di Alessandro ha voluto risparmiare dall'idea di Sokolov di condannarlo a morte per crimini; nel sud-est asiatico le Filippine sotto Andrés Bonifacio hanno dichiarato l'indipendenza ed hanno acceso l'odio verso la civiltà europea, attualmente la situazione nelle Filippine è incerta, si vocifera riguardo ad uno stato di Guerra Civile. Mentre il Giappone festeggia la festa shintoista del fallo d'acciaio, continuano a peggiorare le relazioni con l'Impero Cinese e Sokolov teme un escalation militare che vedrà indeciso il ruolo della Russia. « Il Giappone è un esempio per il Tibet e per l'Asia intera. I Giapponesi hanno capito il vero intento dell'Europa, ha quindi soppresso la classe dei Samurai, ed ha accolto la modernizzazione e la civiltà. Ora nessun Europeo intende fare del mare al Giappone. » sostiene Sokolov.


Articolo di Der_Kriegsheld -



Corriere d’Oriente

Nome: 220px-Gat_Andres_Bonifacio.jpg<br>Visite: 73<br>Dimensione: 11.9 KB

[L’anarchia regna sovrana]

Data di pubblicazione:1 Ottobre 1933

Lingua:Filippina

Argomenti:

Politica interna



Politica interna:

E’ morto Andrès Bonifacio,durante il Gala per celebrare l’unità del paese un gruppo di mercenari ha interroto la festa sparando vari proiettili ad Andrès Bonifacio e ferendo altri 4 esponenti filippini.Il territorio Filippino è ora diviso in 2 parti filo-cinesi e filo-giapponesi,secondo alcuni seconti mostrati dai filo-giapponesi, i filo-cinesi hanno attaccato il Gala uccidendo il vecchio leader che tanto ha amato l’unione nazionale.Inoltre nelle strade i cittadini invocano sempre di più l’aiuto delle potenze europee tradendo Bonifacio,i cittadini ha invocato aiuto alla corona inglese e francese contro il nemico Cinese che a quanto sta nelle prove sono stati loro ad uccidere Bonifacio e mandare a rovina quei mesi di battaglia per la liberazione.

Attualemente la costruzione del nuovo palazzo dei governanti è stata sospesa,quindi in caso di nuovo governo il leader potrà decidere se continuare la costruzione o meno dell’edificio.


Articolo di Dark II -



♜ ::: ☯ - Asahi Shinbun - ☯ ::: ♜

15 Ottobre 1893

- 戦争南西部 -
[Guerra Sud-Occidentale]


310px-Kagoshima_battle.jpg

// Dipinto sullo scontro di Kagoshima. //



Mentre la sommossa scatenatasi il mese scorso nella Prefettura di Toyama è stata soffocata con la decapitazione pubblica del samurai e leader della rivolta,Matsuidara Katamori,a Kagoshima come previsto e temuto,un'altra ribellione si è accesa dopo la notizia della morte di Katamori.

La Prefettura del Sud,è oramai da un ventennio,rifugio di ex-samurai e tra questi spicca Saigo Takamori,al tempo samurai del feudo di Satsuma,poi Burocrate Imperiale,dopo aver supportato la causa della Riconciliazione dell'Imperatore.

Ma dopo pochi anni,opponendosi al processo di rinascita del Giappone,lasciò ogni ruolo,per fondare un'Accademia Militare pochi anni fa.

La cosa,ha destato sospetti e timori a Corte,ma tutto era sempre risultato in ordine.

Tutto fino ad una settimana fa,quando dopo la sconfitta di Katamori,Saigo,forte di 40.000 uomini tra samurai ed allievi accademici,ha assaltato la Guarnigione dell'Esercito Imperiale di Kumamoto irrompendo e prendendo possesso del Castello con una manovra a tenaglia,in uno scontro durato fino a quattro notti fa.



220px-KumamotoSoldiers1877.jpg

// Ufficiali dell'Esercito della Guarnigione di Kumamoto, che resistette all'assedio di Takamori. //



Possesso durato alquanto poco,difatti a distanza di 8 ore,l'Armata Imperiale guidata dal Maggiore Nogi Maresuke,dopo feroci combattimenti,è riuscita a prendere nuovamente il Castello,facendo indietreggiare i soldati di Satsuma.

Due giorni dopo,si è avuto l'attacco frontale del Reggimento Kokura guidato dal Generale Yamagata alla Fortezza di Tabaruzaka,che si è trasformato in un conflitto imperversato fino ad oggi,quando lo sbarco di alcune brigate di fanteria,ha permesso alle Forze Imperiali di piombare alle spalle delle linee nemiche dalla Baia di Yatsushiro,liberando la città.

Ora,secondo alcune fonti dello Stato Maggiore Imperiale,Saigo dopo il fallito tentativo di prendere Kumamoto,si stia ritirando Hitoyoshi.

Le truppe samurai sono stremate ed allo sbaraglio e mancano di qualsiasi strategia ed è per questo che,secondo il Generale Yamagata,finiranno per trincerarsi in attesa di eventi.

La situazione non è delle migliori,ma la ribellione sarà presto sconfitta una volte per tutte.



- 戦争は中国で勃発しました -
[Scoppia la Guerra con la Cina]



220px-Flag_of_the_Japan_Self-Defense_Forces.svg.png

// Bandiera Nazionale di Guerra,ufficialmente Bandiera di Stato per tutto il periodo di belligeranza. //


E' ufficialmente stata dichiarata la Guerra all'Impero di Cina.

Dopo l'avvicinamento offensivo e il seguente attacco di alcune unità navali Cinesi,alla città di Kagoshima,il Consiglio Imperiale sotto volere di Sua Maestà,ha deliberato l'apertura delle ostilità verso l'Impero di Cina.

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Il Governo dell'Impero di Cina essendosi reso,in modo evidente,colpevole di gravi provocazioni nei confronti dell'Impero Giapponese dal momento della chiusura di ogni rapporto diplomatico, ha di fatto compiuto atti di aggressione militare.


Il 14 Marzo 1893, la Cina ha espressamente dichiarato di aver condotto azioni di pattugliamento della costa Coreana, quando invece le sue unità militari avevano di molto sconfinato nelle acque territoriali giapponesi, macchiandosi così di una grave violazione della sovranità territoriale che ha portato all'inasprirsi delle tensioni sino-nipponiche.

Solo dopo ripetute sollecitazioni, parte delle unità navali ostili sono state ritirate, mentre altre, ancora aleggiano minacciose nel Mar di Corea.

Nell'estate dello stesso anno, seguono ripetute azioni di sabotaggio economico-industriale a cui abbiamo risposto nel medesimo modo.

In questo momento, unità militari cinesi, tentano vigliaccamente lo sbarco nel Kyūshū, ma sono prontamente respinte dall'Esercito Imperiale.

La situazione è ormai divenuta intollerabile!


Il Governo Giapponese ribadisce pertanto i seguenti incontrovertibili fatti:


Sebbene il Giappone durante questo periodo di tensioni abbia meticolosamente rispettato le norme stabilite dalle leggi internazionali nelle proprie relazioni con l'Impero di Cina, il Governo di quest'ultimo, dopo aver inizialmente violato la sovranità nipponica, ha successivamente compiuto atti di guerra contro il Giappone. Il Governo Cinese ha in tal modo virtualmente creato uno stato di guerra tra i due Imperi.


Sua Maestà Imperatore Mutsuhito, 122° Sovrano del Giappone, chiarisce in tal modo che l'Impero del Grande Giappone, a partire da oggi, si considera in Guerra con l'Impero di Cina.


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La Guerra è ora aperta,il nemico è temibile,ma il Giappone lo è di più...



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// La Piazza Imperiale durante l'annuncio della Guerra
da parte dell'Imperatore. //



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// Divisione dell'Esercito Imperiale in attesa di rassegna. //



- フィリピンの危機 -
[Crisi Filippina]


Il mese scorso,le Filippine sono state scosse da un violento attacco terroristico,che ha portato alla morte del Presidente Bonifacio.

Durante il Gala del 12 settembre scorso infatti,un gruppo di mercenari dalla matrice e nazionalità ignota,ha assaltato il Palazzo Presidenziale,irrompendo nella sala del gala ed uccidendo a sangue freddo Bonifacio,dopo aver tenuto in ostaggio tutti i presenti per quasi un'ora.

Le Filippine precipitano così nell'anarchia e le sue genti si spaccano fra chi vorrebbe una reggenza filo-cinese e chi una filo-giapponese.

Difatti,poco meno di una settimana fa',un'imbarcazione battente bandiera nera e cinese,ha aggredito un bastimento giapponese,ma il pronto ed efficace intervento della Corvetta Uranami,che ha soppresso la minaccia.

L'attacco è stato ricondotto ad un gruppo di filippini simpatizzanti della Cina.



- 日露チベットの競合を終了しました -
[Concluso il conflitto Russo-Tibetano]


La guerra tra il Gran Governatorato Russo di Mongolia e il Tibet,che imperversava ormai da mesi,si è finalmente conclusa con un esito inaspettato.

Dopo un periodo di inconcludenti azioni militari e nessuna avanzata di rilevante importanza,la Russia è riuscita a prendere il sopravvento sull'esercito del Dalai Lama,che considerate le gravose perdite non ha potuto far altro che dichiarare la Resa.

Questa però è stata fin dall'inizio solo fantomatica,difatti gli scontri armati hanno continuato a martellare il territorio,anche dopo la reclusione del Dalai nel Potala.

La situazione è ancora incerta,anche se ormai l'esito sembra scontato.


Articolo di Mussulmanopazzo -



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Ottobre 1893 -
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Il cataclisma dei boxer.-

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(off:sentitela dall'inizio non so perché me la sposta al minuto 33)


A seguito di inaspettati e controversi eventi seguiti nel mese scorso hanno spinto Il comandante Sokolov della provincia Russa della Mongolia e il Dalai Lama ad un incontro forzato nelle sale del potala.
Non viene ben specificato come e quando ma pare che Sokolov dopo un delirio di onnipotenza dovuto all'abbuso di oppio abbia inaspettatamente fatto ricominciare gli scontri Russo-Tibetani sparando un colpo di pistola al Gran Tredicesimo durante l'incontro.
I monaci del Tempio avvertiti i colpi di pistola a seguito di due guardie Russe sono corsi verso le stanze del potala vedendo il corpo del Dalai Lama disteso a terra privo di sensi completamente insanguinato dalla vita in giù.
Si discuteva contro la non obbedienza Tibetana riguardo alcune normative rilasciate dallo Zar sul protettorato del Tibet di non reclutare più uomini a Lasha e di completare i pagamenti forzosi del materiale grezzo senza temporeggiare.
Al Rifiuto del Dalai Lama Sokolov in preda all'ira pare si sia alzato ed abbia compiuto questo atroce gesto ed affronto a sua santità gridando ad alta voce:

<< Siete solo delle bestie da macello il vostra Buttah non è viente se non una mera illusione, posso fare ciò che voglio voi siete di mia proprietà!..>>

I Monaci hanno da prima soccorso il Dalai Lama bloccando Sokolov con l'ausilio delle arti marziali, scatenando cosi l'ira dei soldati che hanno iniziato a sparare pallottole a raffica in tutta la stanza uccidendo tre monaci e colpendo nuovamente il Dalai Lama alla spalla con un priettile vagante rimbazato sulla statua dorata del Buddah presente nella stanza.
All'udire degli spari il Consigliere e capo d'esercito incaricato dal gran tredicesimo Nikolay Petrovich Fedoseev è corso nella stanza dell'incontro notando con sgomento l'accaduto.
E senza pensarci due volte egli ha privato uno dei due soldati della sua arma colpendolo con una gomitata alla gola e sparando all'altro.


A Seguito degli eventi i feriti e i superstiti sono stati fatti fuggire dal Potala tramite l'ausilio della galleria ditro il trono del Dalai Lama dirigendosi verso il monastero di Dinggye.
Dopo gli avvenimenti di quel giorno Sokolov guidato completamente dalla rabbia per l'affronto subito dai monaci e dal traditore della patria Nikolay ha dichiarato riaperti gli scontri con il Tibet ordinando un massacro tutt'ora in ato nella provincia di Lasha.
Circa quattordici mila fratelli e sorelle si sono reincarnati forzosamete e tutt'ora vengono messe in attimo a Lasha in un disperato tentativo di ripresa atroci crimini dall'esercito superstite dei Russi.
- - -

Il lama Qhuibamba anche esso corso nelle stanze dell'incontro e vista tutta la scena è scappato tramite un passaggio secondario portando con se i Monaci a lui fedeli dirigendosi a Choze dove risiedevano molti guerrieri Mongoli fuggiti dalla tirannia Russa.

Circa 15 giorni fa nel tempio si è poi scatenato il cataclisma dei Boxer, l'esercito russo si è andato a schiantare a Choze sospettando che oltre che al risaputo rifugio dei Mongoli quello fosse anche il punto dove il Dalai Lama si era andato a rifuggiare per riprendersi dalle sue ferite.

Ma Qhuibhamba giunto e stremato dal Potala si accasciò fronte le porte di Choze e fronte alle migliaia di persone a torno a lui gridando ad alta voce nonostante la sua gola fosse secca come il deserto.

<< FRATELLI!! SIAMO STATI SCHIAVI E SUCCUBI DI UN MALE CHE SI ATTANAGLIA IN TUTTI GLI UOMINI! L'AVIDITA' A PORTATO A TUTTO CIO'! L'AVIDITA' CI HA PORTATO VIA LA NOSTRA CASA! LA NOSTRA FAMIGLIA!.. ABBIAMO COMBATTUTO CONTRO QUESTO MALE.. e fin'ora abbiamo solo perso (off:Abbassa il tono della voce ma comunque udibile) MA ORA! ORA! DOBBIAMO RIALZARCI IN PIEDI! QUESTA! E' LA NOSTRA ULTIMA BATTAGLIA! QUESTA! SEGNERA.. LA NOSTRA VITTORIA O LA NOSTRA SCONFITTA DEFINITIVA! OGNI UOMO! OGNI DONNA OGNI MONACO! IMBRACCIATE UN FUCILE UNA FORCA UN BASTONE! QUALSIASI COSA! COMBATTETE CON ME!!..>>

Poi si sarebbe rialzato sollevando dalle proprie spalle un fucile solelvandola al cielo e la folla in esibilio avrebbe esultato gridando più forte di quanto ogni singola persona fra quelle non avesse fatto in tutta la sua vita.

In quei giorni risaputo l'imminente attacco uomini soldati donne persino anziani giunsero da ogni fronte possibile per aiutare anche imbracciando il più esile bastone, le porte del tempio vennero rinforzate grandi blocchi di pietra vennero posti a formare trincee, gli uomini armati di pistole di diviserò le munizioni contandole e chi non disponeva di munizioni avrebeb dovuto attendere che un compagno si reincarnasse prima di poter recuperare un fucile e combattere al suo posto.

Palizzate in legno trappole vennero sparse su tutto il fronte, l'antica tradizione della caccia al lupo tibetano venne riadattata a questa imminente battaglia, le antiche armi da esposizione del tempio divennero armi da utilizzare in quel momento si riusci a raggiungere un numero di 40.000 uomini di cui solamente la metà era realmente capacitata a combattere e la metà di questa metà era armata a dovere. Il Monaco Shun e il Lama Qhuibhamba discussero a lungo sulla strategia da adottare le notti prima dell'arrivo dell'armata Russa, il monaco Shun venne poi convinto da Qhubhamba a recuperare le donne e gli anziani e ingannarli convincendoli di preparasi ad un imboscata spostandoli invece verso occidente.

Qhubhamba dispiegò in maniera irregolare le truppe per garantire una minore efficenza dei fucilieri russi costretti a sparare su più fronti ma riducendo per se la potenza di fuoco già minima.

La battaglia iniziò durante la notte il regno dell'oscurità nel quale Qhubhamba aveva sempre combattuto. Giunsero da prima su grandi macchine di metallo sparando a raffica verso le porte del tempio sfondando le pietre posizionate sull'entrata a formare un muro a seguito Qhuibhamba diede l'immediato ordine di fare fuoco e dai lati dell'esercito palle di fieno cosparse di pece incendiata vennero lanciate verso i plotoni russi superiori e meglio armati.

Venne colpita la retroguardia creando un immensa coltre di fumo e fiamme lasciando spaventare gli uomini che nel buio non riuscivano a vedersi da un palmo, e l'avanguardia Russa inizio a fare fuoco casualmente. In quel momento Qhuibhamba diede il secondo ordine e i plotoni di uomini armati di fucili sparpagliati iniziarono a colpire e ai loro fianchi i compagni disarmati sbattevano fra di esse delle pietre o delle pentole creando rumore cosi da illudere i Russi di essere in quel momento mitragliati da colpi di fucili infiniti. In tutto ciò gli uomini armati di archi ai lati dell'esercito russo incendiarono le loro freccie e suonarono i corni ed allora tutti urlarono per aumentare la tensione e lo stupore dei Russi e miriadi di frecce colpirono i fianchi dei Russi i quali iniziarono ad avanzare verso le porte del Tempio aperte sperando di poter sfuggire a quel massacro immaginario rinchiuso nelle loro teste e li dunque fu la fine.



[- CONTINUA ....]
[ ... ] CONTINUA



I Russi si rinchiusero dentro ma fu proprio allora che la loro fine era segnata poiché all'interno del tempio i Monaci le donne e i vecchi prima di fuggire avevano scosparso ogni cosa con pece alcol o fieno, Qhuibhamba richiamò l'attenzione dei Russi urlando sopra gli altri uomini i quali si ammutirono lentamente. Essi non avranno capito ciò che egli aveva da dire ma le sue parole rimarranno impresse nella mente dei suoi soldati.

<< IO! sono Qhuibhamba Chero-Khuasi! Re di un regno distrutto.. amico di un paese condannato! fratello del popolo! io.. ho reclamato la mia vendetta.. e il cielo mi ha assistito!... che Buddah sia con voi!..>>

Poi avrebbe dato l'ordine alle catapulte e gli arceri di lanciare palel di fieno incendiarie e frecce all'interno del tempio il quale bruciò per 1 notte e 1 giorno fra le grida dei soldati Russi al suo interno i quali tentavano di uscire infano in quanto bloccati dalle truppe Mongole-Tibetane ai vertici dell'uscita. Si narra che Qhuibhamba pianse vedendo quelle fiamme ed ascoltando quelle urla di dolore straziante.

- - - - -

Il Dalai Lama nel mentre tutto ciò avenne era stato portato da Nikolay a cavallo verso Dinggye,

egli cavalcò senza sosta per 1 giorno e 1 notte portandolo all'interno del tempio dove i monaci si affrettarono a sistemare le sue ferite le quali erano state bendate e cauterizzate da Nikolay precedentemente.

Il Sommo tredicesimo rimase addormentato per due giorni prima di risvegliarsi affaticato e dolorante. Egli sorrise nel mentre e tutti i presenti nella stanza pensarono a un piccolo momento di euforia dovuta alla eccessiva perdita di angue dei giorni prima ma lui si sforzò di parlare e disse fissando Nikolay.



<< Il destino ha concesso noi di vendicarci.. Nikolay tu sei mio fratello come Qhuibhamba.. non ti pregherò di restare qui ora devi andare e portare a termine ciò che hai iniziato.. Sokolov è un uomo malvagio e deve essere fermato... Che il Buddah sia con te..>>



E dopo ciò il capo dell'esercito afferrò in rispettoso silenzio il suo fucile dirigendosi fuori dal tempio di Dinggye portando con se il resto dell'esercito Tibetano raggruppato ad Ovest del Tibet.

Raggiunse la somma di cinquemila soldati ben armati ed esso alla sua guida cavalcò diretto verso nord, conquistando uno dopo l'altro le città Mongolo-Russe, Mifeng, Tura, Talikbulak completamente sguarnite per via dell'assedio a Choze di cui ancora egli non era a conoscenza.

Raggiunse in una settimana la capitale Linshui dove ad attenderlo ci erano una piccola marmaglia di reclute.



Fu un massacro più voluto per vendetta che per necessità in quanto questi si arresero imemdiatamente ma l'odio che portavano dentro i soldati e Nikolay non era affatto qualcosa di cui sbarazzarsi senza prima aver sparso sangue ovunque.

Con un accetta nella mano destra ed un fucile nell'altra nikolay uccise uno ad uno le giovani guardie che lo imploravano di non farlo raggiungendo ormai grondante di sangue la stanza di Sokolov il quale intento a fumare Oppio nemmeno si era reso conto di essere sotto attacco.

Nikolay allora buttò via il suo fucile raggiungendo Sokolov il quale impallidito e spaurito tremava come una bestia pronta al macello ed egli parlò:



« Il mio nome è Nikolay Petrovich Fedoseev,

sono nato a Nolinsk sul fiume Voja, Russia uralica, nell'inverno del 1861.

Mio padre e mia madre erano dei nobili molto importanti e ricevetti un educazione da nobile.

Sai com'è... quando si è nobili, ci si combatte per il diritto su determinate proprietà,

avevo 19 anni, quando mi sposai con la mia futura donna, una bella donna, ma bella nell'animo.

A me non interessavano molto i titoli, questi nomi superflui, ed avere ville, quando potevo comunque vedermene bene dei benefici della vita alto-locata.

Per altri invece i titoli e le proprietà erano tutto, e così dissero al me 19enne con un occhiolino,

di offrire alla mia amata un bicchiere di vino.

Ero un bimbo appena cresciuto, non avrei mai pensato di diventare quello che sono ora. »



Mentre parlava teneva stretta la sua accetta sorridendo con i denti stretti e il volto completamente rosso dal sangue e dalla rabbia.



« C'era dell'arsenico in quel vino.

Con le mie stesse mani mi avevano fatto uccidere Fjodorovna.

Furono settimane dolorose, e cambiai totalmente,

misi in discussione tutto, tutto mi faceva schifo, soprattutto di quella mia stessa vita da nobile.

Iniziai a bere molta vodka, e a fumare, ma questo non bastò ad alleviare la sofferenza e la rabbia che dentro di me nutrivo.

Ero un assassino, avevo ucciso la mia donna, e non avevo niente a nessuno al suo funerale.

La situazione divenne insostenibile, e quando avevo 21 anni, in una sera d'estate, mi vendicai, e squartai di soppiatto uno ad uno quelli che orchestrarono la morte di Alexandra.

Ricordo il calore ed il rosso sulle mie mani,

detti fuoco alle stanze, e scappai.

Feci andare in rovina tutta la famiglia dei Sokolov, si si (fissando Dementiy), eri ancora un bambino, io non feci nulla per salvarti, anche se mi facevi pena ma eri pur sempre un Sokolov, pensavo fossi morto avvolto tra le fiamme, e invece sarai stato salvat da qualche servo...>>



Allora Nikolay si spostò di qualche passo, il discorso durò abbastanza a lungo da far riempire la stanza di soldati Tibetani i quali ascoltarono la sua storia in silenzio ed osservarono la scena.



<< MA ORA!... TU SEI QUI ED IO! IO POTRO' FINIRE CIO' CHE HO INIZIATO!! >>



Urlerebbe poi sollevando l'ascia e colpendo Sokolov in testa aprendogli il cranio in due respirando a tratti e sorridendo soddisfatto prima di compiangersi a dosso per quell'avvenimento cosi brutale il quale aveva scioccato anche i soldati Tibetani.



- - - -



Il Resto del conflitto e tutt'ora in corso ma sono poche le resistenze Russe in Tibet, la nostra terra è stata macchiata di rosso un rosso persistente che non se ne andrà mai.



Ben presto si ristabilirà la pace ma ognuno di noi dovrà fare la sua parte per ricominciare al meglio tutto.

"La Terza Guerra Settentrionale si concluse con la completa Vittoria degli invasori del Sud.


Articolo di falco1994 -



::: ☯ ::: Gazjeta Vostoka ::: ☯ :::


No'jabr 1893

[Obivka - Tappezzeria]



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\\ Uccisione dei reali. \\



youtu.be/PVFlKpqygH4?t=10m45s

[Okonchatel'naya Registratsiya - Cronache della Fine]
- Padeniye Rossiyskoy Imperii - Caduta dell'Impero Russo


E quando lo zar Alessandro III era tornato a casa, era finita la festa; nessuno sa veramente come sia stato possibile, eppure ci sono volte in cui la realtà supera le fiabe che le madri raccontano ai bambini. Sokolov assuefatto dall'oppio, tibetana sostanza, in preda ad un delirio mentale avrebbe ammazzato il Dalai Lama, provocando la rapida rovina del Protettorato; nessun pazzo può mai aver il potere, poiché esso sarà la sua distruzione. Alessandro III, innocente faceva i suoi conti politici e avanzava la proposta di spartire il Tibet con la Grande Britannia; ma intanto si era scatenato ben nelle voci popolari il crollo del Gran-Governatorato dell'Estremo Oriente; le armate di Quibhamba vendicavano la morte corporale del capo supremo dei Lama. Nikolay Petrovich Feedorov, confessati i suoi delitti nei confronti della dinastia dei Sokolov, le sue colpe nell'incendio del palazzo natale del futuro Colonnello, ha portato a compimento la sua vendetta spaccando a colpi d'ascia la testa dell'uomo.



E ancora non si rendevano conto della fine, i Generali in divisa del III Plotone Coloniale d'Oriente, intenti a fumare e a bere con la modesta scusa della vittoria su dei rozzi pastori; quei pastori, che mesi più tardi, provocarono indirettamente la Caduta dell'Impero Russo e dei Romanov. Fu infatti questione di pochi mesi, perché la notizia della disfatta fece il Giro del mondo ed umiliò i Romanov più di quando i Zulu umiliarono i Britannici ad Isandlwana; la situazione in Russia non era di per se buona, le masse povere soffrivano la fame, e della dispendiosa disfatta, presero di assalto i simboli dell'Imperatore. Socialisti, Anarchici, Sindacalisti, Liberali, tutti si unirono alle immani manifestazioni, ma non ricevendo altro che pallottole di piombo assaltarono il Palazzo dove risiedeva l'Imperatore. Fu proclamata la Repubblica Federativa, e la famiglia imperiale assassinata.



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- Kornilova Akt - Atto di Kornilov



In mezzo al caos, Kornilov che era con l'Armata Bianca, riconobbe di non avere abbastanza forze per repellere i Tibetani; l'anima del Generale Protettore dispiacque, ma poi fissò il rosso tramonto all'orizzonte, e dopo essersi lasciato scorrere una lacrima sul viso, prese a ridere stoicisticamente di fronte alla malinconica ironia della storia. Era un uomo sobrio, ma aprendo una botte di vodka la bevve accanitamente sporcandosi tutte le vesti « Concedo il territorio Lanzhou alle piene volontà dell'Impero del Giappone, potrà farne quello che vuole. » « Ahahahah, Onore al Mikado, Onore al Giappone! », il tale fece quasi per spararsi un proiettile nelle tempie, ma poi decise di rivestirsi nei panni di un monaco, e salire su un treno diretto verso il Buthan; nessuno avrebbe mai sospettato fosse un russo, dal momento che aveva tratti asiatici khazaki.



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- Bhutan Delo - Affare Buthan

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Intanto, Kornilov aveva premeditato una futura vita in Bhutan, dove aveva portato con se sua moglie e i suoi tre figli, là in Bhutan vi si erano rifugiati anche molti soldati russi. Il Generale spese tutto il suo patrimonio affinché la sua famiglia e gli altri 900 uomini potessero in una lussuosa villa sui monti di Thimpu trascorrervi una vita agiata e dissoluta. Talvolta quando al buon Kornilov torna la nostalgia della Russia guarda pensoso le scoscese montagne, e pensa a quanto vorrebbe occuparsi degli affari della madrepatria per corrispondenza. Era in esilio in un paradiso.


Articolo di Dark II -



♜ ::: ☯ - Asahi Shinbun - ☯ ::: ♜

25 dicembre 1893



- ルルーシュが抑制されています -
[La Ribellione è soppressa!]



Dopo più di due mesi di rivolte che hanno lacerato il nostro Impero,dapprima a Toyoma e poi a Kagoshima,finalmente sembra essersi ristabilita una pace ed un'armonia interna solida e duratura.

La Rivolta innescata da Saigo si è difatti anch'essa sfaldata.

Come previsto dallo Stato Maggiore Imperiale,le armate samurai di Satsuma si sono ritirate a Hitoyoshi.

Ripresa l'offensiva,Saigo è stato costretto ad indietreggiare fino a Myazaki,lasciandosi dietro sacche di samurai tra le colline per condurre attacchi di guerriglia.

Il 6 Novembre quindi,l'Esercito Imperiale,riuscì a stanare Saigo prima a Miyakonojo e poi a Nobeoka.

Con lo sbarco di truppe a Oita e Saiki,l'armata nemica si ritrovava intrappolata in una manovra a tenaglia,che però Saigo riuscì ad evadere a carissimo prezzo.

Intanto i ribelli sopravvissuti si attestavano alle pendici del Monte Enodake per essere presto circondati e finire la loro misera esistenza arrestati o suicidi secondo il seppuku (il tradizionale rito di suicidio dei samurai).

Tuttavia,Saigo non era fra loro,infatti riusci a fuggire alla somma dei suoi più fidati uomini (circa 500),dopo aver bruciato uniforme e lettere personali,giungendo a Kagoshima e conquistando il Monte Shiroyama.

Qui si è infine consumata la battaglia finale,ove le Truppe Imperiali,capitanate dal Generale Yamagata e dell'Ammiraglio Sumiyoshi,superavano quelle samurai 60 a 1.

Il Gen.Yamagata però,non intendeva lasciare nulla al caso e per evitare in ogni modo un'altra fuga,l'Esercito Imperiale,elaborò per giorni un complesso sistema di trincee,muri ed ostacoli.

Verso la sera del 2 Dicembre così,l'artiglieria ingaggiava le postazioni ribelli con potenti bombardamenti,supportata dalle 5 Navi da Battaglia giunte in città al comando di Sumiyoshi.



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// Dipinto della battaglia di Shiryoyama. //



Il bombardamento imperiale,incominciò sistematicamente a ridurre le postazioni ribelli sparando più di 7000 proiettili.

Saigo difese le sue posizioni con un limitato appoggio dei moschetti e senza cannoni.

I suoi uomini si erano ridotti a fondere in fretta e furia le statuette buddhiste e shinto rubacchiate nei templi,per colarne il metallo nelle pallottole.

Verso le 22:00 dello stesso giorno,si ebbe poi la notizia del rifiuto di Saigo della proposta di resa offertagli da Yamagata,che così ordinò un attacco frontale contro le poche decine di samurai rimasti.

Saigo,già gravemente ferito e con l'intenzione di fare seppuku per salvarsi dalla cattura,fece fare da kaishakunin (secondo) ad un suo allievo,un tale Beppu Shinsuke,che lo decapitò.

Morto Saigo,Beppu e i rimanenti samurai sguainarono le proprie spade e si lanciarono giù dalla collina verso le posizioni imperiali finendo falciati dalle mitragliatrici Gatling e dal fuoco incrociato dei soldati.

Giunge così al termine la ribellione di Saigo che segna anche la definitiva fine della classe Samurai.



220px-ShiroyamaFortifications.jpg

// Fortificazioni Imperiali a Shiroyama. //

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- 天長節 -
[Compleanno dell'Imperatore]



Lo scorso 3 novembre,si è festeggiato il 41° Compleanno di Sua Maestà Imperatore.

Come di consuetudine da ormai anni,i cancelli del Palazzo Imperiale sono eccezionalmente aperti al pubblico (essendo solo il Parco visitabile ogni giorno).

L'Imperatore allora,accompagnato dalla sua famiglia,si porge dalla balconata principale per salutare tutti i sudditi lì accorsi.

Subito dopo,Sua Maestà,in segno di ringraziamento per la devozione ricevuta,esprime il seguente discorso:



"Miei Sudditi carissimi,
desidero innanzitutto ringraziare tutti voi per essere accorsi
così numerosi e gioiosi al mio genetliaco...


*La folla acclama l'Imperatore*



Il legame fra l'Imperatore e il popolo si è sempre basato
sulla reciproca fiducia e sul reciproco affetto.
Esso non deriva da semplici leggende o miti...
Bensì si basa sulla ferma e sacra concezione secondo la quale
l'Imperatore è l'incarnazione umana di un Dio e secondo la quale
il Popolo Giapponese tutto è superiore alle altre razze,
discendendo direttamente dai Divini ed essendo così predestinato
a governare il Mondo!



*La folla esulta*



Voglio ora,in occasione dei duri momenti che l'Impero stra attraversando,
rassicurarvi in merito...il Giappone è erto glorioso e possente
sull'Asia e sul Mondo!
Ora però,la Cina minaccia la nostra integrità e va dunque annientata!
Nè l'ascendenza divina del popolo giapponese,
nè tantomeno la sua inscindibile sacralità,
possono essere messa in discussione.
Il Giappone avanza ed avanzerà nei secoli a venire,
con la stessa costanza e potenza!"



*L'Imperatore volge un ultimo saluto alla folla,prima di rientrare in Palazzo.
Questa,con imperterrito entusiasmo,augura lunga vita all'Imperatore
ripetendo ritmicamente la parola "banzai" (vivere fino a diecimila anni) e facendo sventolare bandierine*


- これは、日露チベットの競合を締結� �ます -
[Si conclude la Guerra Russo-Tibetana]



Si è conclusa con un inaspettato esito il conflitto che aveva lacerato l'entroterra asiatico.

Difatti,ciò che sembrava una facile e sicura vittoria Russa,si è trasformata in una totale disfatta per l'Impero Romanov.

Un'inaspettata sollevazione tibetana,di natura quasi divina,è riuscita a scacciare l'invasore.

L'Impero Russo è ora caduto in una travagliata guerra civile,che ha portato all'assassinio della famiglia Imperiale ed a una brutale morte per il Colonnello Sokolov,il cui cranio è stato tranciato dal Generale dell'Esercito Tibetano Nikolay Petrovich.

La Russia piange la sua dissoluzione mentre il Generale Kornilov,accompagnato dalla sua famiglia e dai 900 soldati a lui rimasti fedeli,si ritira a vita privata nel piccolo Reame del Bhutan.

Il Tibet,intanto,gioisce,mentre quel che era il Gran Governatorato Russo di Mongolia,vien pian piano annesso.Si conclude così un conflitto dal quasi inverosimile esito.



- サンタさん -
[Giorno di Santa-San]



Oggi,25 dicembre,si festeggia il giorno di Santa-San,festività tipicamente cristiana ed europea,ma sempre più diffusa nel nostro Impero soprattutto commercialmente,sebbene i cristiani siano una minoranza.

La prima testimonianza di tale festa in Giappone risale al lontano 1552,ad opera di un missionario gesuita.

Sarà vietata sotto l Shogunato dei Tokugawa,per poi essere ripristinata con la Restaurazione Imperiale.

Figura emblematica di questa festa è Babbo Natale,vecchio e mistico uomo che porta in dono giocattoli e dolci ai bimbi di tutto il mondo.



220px-1914_Santa_Claus.jpg

// Raffigurazione di Babbo Natale in cartolina. //
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